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Preoccupazione dell’ASAPS  per l’Operazione Cieli Bui che significherà anche strade più buie.
Inevitabile l’aumento di incidenti notturni soprattutto per pedoni e ciclisti

Foto di repertorio dalla rete

 

(ASAPS) La pur condivisibile tensione verso la riduzione delle spese  che fra le varie misure prevede anche l’operazione Cieli Bui tesa al risparmio energetico su edifici e strade urbane ed extraurbane, con l’obiettivo dello: “spegnimento dell’illuminazione ovvero il suo affievolimento anche automatico in tutte o in parte delle ore notturne”, solleva la preoccupazione dell’ASAPS in quanto il provvedimento non sarà privo di conseguenze ai fini della sicurezza stradale, col rischio di ridimensionare i pur positivi risultati raggiunti negli ultimi anni.

Foto di repertorio dalla rete

 

L’incremento del pericolo più elevato sarà proprio per gli utenti deboli, pedoni e ciclisti, cioè quelli che pagano il maggior prezzo da un affievolimento della visuale notturna.
Vogliamo ricordare che l’indice di mortalità medio di 1,9 morti ogni cento incidenti, raggiunge i suoi picchi più elevati proprio nelle ore notturne, dalle 22 alle 6 del mattino con punte che vanno da 2,3 addirittura a 5,7 incidenti mortali ogni cento alle 4 della notte. Nelle ore notturne  della settimana si contano 999 vittime su 4.090 (24,4%).
E’ evidente che in particolare potrebbero pagare il costo più elevato i pedoni (617 vittime totali nel 2010) e i ciclisti 265 vittime (numerose investite dopo il tramonto). Cioè quelli che faticano a rendersi visibili in tempo utile con conseguenze spesso fatali.

L’ASAPS richiama l’attenzione su questo particolare segmento della sinistrosità fatto anche di lavoratori dei turni notturni o in attività connesse con i locali aperti di notte.
Insomma non vorremmo che per risparmiare sull’energia dovessimo poi pagare un costo maggiore in sanità e stato sociale per conseguenze altamente invalidanti. Un discorso a parte meriterebbe poi il rischio connesso col consumo dei reati.
L’auspicio dell’ASAPS è che la selezione delle lampadine da spegnere sia oculata e non riguardi le vie di maggior rischio per la mobilità.


Forlì, lì 10 ottobre 2012

Giordano Biserni
Presidente ASAPS

 


 

Mercoledì, 10 Ottobre 2012
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