Verona
Dalla Russia con inganno
Era da anni che un cittadino russo, residente a Verona, mostrava ai pubblici ufficiali della motorizzazione e dell’ufficio anagrafe del comune documenti d’identità contraffatti che nel tempo gli hanno consentito di crearsi un’identità parallela e lavorare in una ditta di autotrasporto con la mansione di autista, senza però aver mai conseguito la patente di guida e l'obbligatorio certificato di qualificazione del conducente. Se poi lo stipendio non era soddisfacente, ecco che lo straniero arrotondava la mensilità con qualche furtarello. Il russo è stato alla fine scoperto ed arrestato dagli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Verona Sud.
IL FATTO: il 9 ottobre u.s., poco dopo la mezzanotte, una pattuglia in transito sulla rotatoria del casello autostradale di Nogarole Rocca incrociava una Ford Mondeo a bordo della quale vi era un uomo che dichiarava essere DURBALA Eduard ed esibiva una patente di guida romena nazionalizzata italiana. Nulla di sospetto, almeno apparentemente, ma agli agenti non è "quadrato" qualcosa su quella patente e ne è allora scaturito un approfondito controllo documentale. Si appurava così che il documento era stato "sapientemente rimaneggiato". Da lì all'accompagnamento in caserma il passo è stato breve ed i fondati sospetti si sono rivelati materiali certezze quando la patente è stata esaminata con la lampada a luminescenza anti contraffazione.
Accertato che il DURBALA non era chi dichiarava essere, agli agenti si è posto il problema di capire qual'era la vera identità di quella persona, anche perchè era in possesso di altri documenti a nome DURBALA, ossia: una carta d'identità romena, una carta di qualificazione del conducente (cd.:patente professionale) rilasciata dalla MCTC di Verona, una carta tachigrafica per cronotachigrafo rilasciata dalla Camera di Commercio scaligera ed infine di una tessera sanitaria rilasciata dall'Ulss 21. Ma il repertorio di documenti non si esauriva quì ed infatti dal portafoglio dell'ignoto falsario sbucavano un'altra patente romena intestata ad un secondo romeno ed una seconda carta tachigrafica rilasciata a nome di un terzo soggetto straniero.
Ma chi era allora questo fantomatico DURBALA Eduard? Per sciogliere il dubbio si è sottoposto l'automobilista al rilievo delle impronte tramite cui è emerso che lo straniero si trova sul nostro territorio almeno dal 2003 ed il suo vero nome è R.V. nato in Russia 33 anni fa. Dagli archivi della Questura si è poi estratto l'originario carteggio del cittadino russo tramite il quale si riusciva a ricostruirne i passaggi in Italia, confermati poi anche dal Centro di Cooperazione di Polizia attivo a livello internazionale. I documenti romeni falsi sono stati immediatamente sequestrati e repertati con l'ausilio dell'Ufficio Falsi Documentali della Polizia Provinciale.
Per quanto riguarda la seconda patente romena e la seconda carta tachigrafica intestate ad altrettanti stranieri si è appurato che il falsario russo si accingeva a far assumere, presso la ditta di autotrasporti in cui egli stesso lavora, un altro straniero chiaramente sotto falsa identità e senza aver mai conseguito la patente di guida ed il titolo di abilitazione professionale.
LE CONSEGUENZE: R.V., una volta ricostruito il fatto, è stato arrestato con l'accusa di possedere documenti contraffatti atti all'espatrio ed è anche stato denunciato per guida senza patente e falsità materiale. L'auto è stata fermata ed affidata al soccorso stradale. Il processo per direttissima si è svolto ieri ed ora lo straniero è ora libero in attesa di giudizio.
Insomma si tratta di un piccolo traffico di documenti falsi che la Polizia Stradale ha stroncato, ma che non manca di porre l'accento sull'importanza dei sistemi anti contraffazione e delle necessarie competenze ed attrezzature di cui devono essere costantemente dotate le Forze di polizia per contrastare il dilagante fenomeno.
Verona, 11 ottobre 2012
Polizia di Stato
Sezione Polizia Stradale Verona