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Rassegna stampa alcol e guida del 12 maggio 2005

RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA"

Note a cura di Alessandro Sbarbada
Servitore-insegnante in un Club degli Alcolisti in trattamento a Mantova.


ASAPS
EBBREZZA
Quando una violazione al codice della strada è un reato ed è prevista la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida, questa può essere applicata dal Prefetto prima che il giudice in sede penale abbia valutato la colpevolezza dell’imputato in ordine all’infrazione al codice della strada (nella specie, guida in stato di ebbrezza) prevista come reato - Corte Costituzionale 10 maggio 2005, n. 197.

Corte Costituzionale 10 maggio 2005, n. 197 ha pronunciato la seguente ordinanza:
nel giudizio di legittimità costituzionale dell’art. 218 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada), promosso con ordinanza del 7 novembre 2003 dal Giudice di pace di Amelia nel procedimento civile promosso da G.A. contro l’Ufficio Territoriale del Governo di Terni, iscritta al n. 830 del registro ordinanze 2004 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 44, prima serie speciale, dell’anno 2004.
• Visto l’atto d’intervento del Presidente del Consiglio dei ministri;
• udito nella camera di consiglio del 6 aprile 2005 il Giudice relatore Paolo Maddalena.
• Ritenuto che nel corso di un procedimento di opposizione ad un verbale di accertamento redatto dalla polizia stradale contenente il ritiro della patente di guida per presunta violazione dell’art. 186, comma 2, del codice della strada (guida in stato di ebbrezza), il Giudice di pace di Amelia, con ordinanza del 7 novembre 2003, pervenuta nella cancelleria di questa Corte il 23 settembre 2004, ha sollevato, in riferimento agli articoli 3 e 24 della Costituzione, questione di legittimità costituzionale dell’art. 218 del medesimo codice, approvato con il decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, nella parte in cui consente al prefetto di applicare “la pena accessoria senza la preventiva applicazione della pena principale, e prima che il giudice in sede penale abbia valutato la colpevolezza dell’imputato”;
• che, nel giudizio a quo, il ricorrente ha dedotto la nullità del ritiro della patente di guida, sul rilievo che tale provvedimento dovrebbe essere adottato dal giudice penale, il quale, una volta accertata l’esistenza del reato, irrogherà tanto la pena principale per il reato di guida in stato di ebbrezza – arresto ed ammenda – quanto la prevista sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida;
• che, ad avviso del remittente, sebbene l’accertamento di un reato sia compito esclusivo e specifico del magistrato e pertanto solo al giudice competa l’applicazione della pena, l’art. 218 del codice della strada prevede il ritiro del documento di guida da parte dell’agente di polizia e la successiva trasmissione alla prefettura del luogo della commessa violazione;
• che quest’ultima norma, ad avviso del remittente, “non può trovare applicazione”, giacché l’art. 186 del codice della strada “dispone l’applicazione della pena solo dopo che sia stato accertato il reato”;
• che nel giudizio dinanzi a questa Corte è intervenuto il Presidente del Consiglio dei ministri, rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello Stato, il quale ha chiesto che la questione sia dichiarata inammissibile e comunque infondata;
• che, ad avviso dell’Avvocatura, la norma denunciata prevede un provvedimento del prefetto di natura cautelare, adottato in attesa della sentenza dell’autorità giudiziaria: a differenza di quanto ritenuto dal remittente, si sarebbe pertanto al di fuori del caso della irrogazione della sanzione amministrativa accessoria definitiva della sospensione della patente, per la quale soltanto occorre l’accertamento giudiziale del reato e che verrà irrogata dal prefetto esclusivamente a seguito di sentenza irrevocabile per il reato di cui trattasi e per il periodo stabilito dall’autorità giudiziaria;
• che la difesa erariale richiama l’ordinanza di questa Corte n. 169 del 1998, la quale ha affermato che la sospensione provvisoria della patente è adottata sempre a seguito della violazione di regole di comportamento inerenti alla sicurezza della circolazione stradale; che è un provvedimento amministrativo di esclusiva spettanza prefettizia, di natura cautelare (necessariamente preventivo rispetto all’accertamento dell’ascritto illecito penale), strumentale e teleologicamente teso a tutelare con immediatezza l’incolumità e l’ordine pubblico, impedendo che il conducente di veicolo il quale si sia reso responsabile di fatti configurabili come reati inerenti alla circolazione, continui nell’esercizio di una attività palesatasi come potenzialmente creativa di ulteriori pericoli;
• che per tale provvedimento di sospensione – soggiunge l’Avvocatura – è prevista la possibilità di opposizione, con la quale il giudice è investito della decisione in ordine alla legittimità dell’adozione del provvedimento cautelare con riguardo alla effettiva esistenza e correttezza dei presupposti di applicazione;
• che in un sistema di sanzioni così delineato, ad avviso dell’Avvocatura, non sarebbe dato rinvenire alcun contrasto con gli artt. 3 e 24 della Costituzione.
• Considerato che la questione di legittimità costituzionale, sollevata in riferimento agli articoli 3 e 24 della Costituzione, investe l’art. 218 del codice della strada, approvato con il decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, nella parte in cui consente al prefetto di applicare la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida prima che il giudice in sede penale abbia valutato la colpevolezza dell’imputato in ordine all’infrazione al codice della strada (nella specie, guida in stato di ebbrezza) prevista come reato;
• che l’ordinanza di remissione è assolutamente priva di motivazione in punto di non manifesta infondatezza della questione, limitandosi ad indicare numericamente i parametri costituzionali che sarebbero violati, ma senza spiegare le ragioni del ritenuto contrasto con essi della norma denunciata;
• che, ai fini della rilevanza della questione, l’ordinanza si connota per la scarsa chiarezza dell’esposizione e per la lacunosa individuazione della fattispecie oggetto del giudizio a quo, tenuto conto che dalla descrizione dell’atto impugnato sembrerebbe che ci si trovi di fronte ad un ritiro della patente di guida da parte dell’agente accertatore, mentre la questione sollevata ha ad oggetto il potere del prefetto di disporre in via cautelare la sospensione della patente prima dell’accertamento del fatto reato da parte del giudice penale;
• che, comunque, il giudice a quo erra nel denunciare l’art. 218 del codice della strada, relativo alla sospensione della patente di guida quale sanzione accessoria ad una sanzione amministrativa, posto che la sospensione della patente di guida quale sanzione accessoria ad un reato è disciplinata dall’art. 223, comma 3, dello stesso codice (ordinanze n. 194 del 2004 e n. 217 del 2003);
• che, pertanto, la questione deve essere dichiarata manifestamente inammissibile.
• Visti gli articoli 26, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87 e 9, comma 2,
delle norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale.
per questi motivi
LA CORTE COSTITUZIONALE
dichiara la manifesta inammissibilità della questione di legittimità costituzionale dell’art. 218 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada), sollevata, in riferimento agli articoli 3 e 24 della Costituzione, dal Giudice di pace di Amelia con l’ordinanza indicata in epigrafe.

SALUTE (LA REPUBBLICA)
Battere l’ipertensione con controlli continui
Sabato 14 maggio è la Giornata mondiale: uno sforzo di sensibilizzazione
La pressione alta tira brutti scherzi al cuore. Lo sanno bene più di 12 milioni di italiani, un dato destinato a salire visto che tre-quattro milioni di persone non sospetta di essere iperteso. Per questo la Lega italiana e la Società italiana (Siia) contro l’ipertensione, insieme all’omonima lega internazionale, hanno fissato per il 14 maggio la Giornata mondiale dell’ipertensione. "Con spot sui mass media e dépliant in 15 mila farmacie, vogliamo sensibilizzare pubblico e medici dell’importanza di quella che è la causa più frequente di morte nei Paesi occidentali", spiega Alessandro Rappelli, presidente della Lega italiana.
L’allarme scatta quando la pressione è uguale o superiore a 90 di minima e 140 di massima. "L’ipertensione, specie se è associata a ipercolesterolemia, obesità, diabete, è uno dei maggiori fattori di rischio di infarto, scompenso cardiaco, ictus cerebrale, insufficienza renale", precisa Gastone Leonetti, presidente della Siia, "Questo pericolo è presente a qualunque età. Giocano un ruolo fondamentale sia la presenza di genitori ipertesi, sia lo stile di vita. La misurazione regolare della pressione permette una diagnosi precoce e una prevenzione di future malattie cardiovascolari. Già cambiando le nostre abitudini l’ipertensione si tiene a bada. Bisogna ridurre peso, sale, caffè, alcol e stress, svolgere regolare sport, mangiare pesce e verdura, evitare i cibi ricchi di colesterolo e abolire il fumo". A volte si ricorre a farmaci ma l’errore più frequente lo compie il paziente che interrompe la terapia senza rivolgersi al medico non appena la pressione si è normalizzata. (anna fregonara).
CORRIERE ROMAGNA
Minacce con il coltello al pub: “bulli” denunciati a piede libero .
RIMINI - Ubriachi fradici, nella notte tra domenica e lunedì, hanno cercato di entrare in uno dei pub del lungomare, ormai cinti d’assedio da bande di bulli albanesi. Davanti al rifiuto del “buttafuori”, hanno tirato fuori tutta la loro arroganza e prima armati di un portacenere e poi di un coltello, hanno minacciato l’uomo di morte. Accortisi dall’interno del locale di quanto succedeva, alcuni dipendenti sono arrivati in aiuto dell’uomo della security, costringendo i balordi alla fuga mentre nel frattempo venivano allertati i carabinieri. Il terzetto di balordi - il più grande ha 36 anni, il più giovane 23 - rintracciato poco lontano, anche se non trovato in possesso dell’arma - recuperata dai dipendenti del locale in un secondo tempo - è stato accompagnato in caserma e, al termine degli accertamenti, rilasciato con la denuncia a piede libero per minaccia aggravata, porto illegale d’arma e 200 euro in meno nel portafoglio. Quelli della multa rimediata per ubriachezza molesta.
CORRIERE ROMAGNA
Accompagnati a casa dopo la disco .
SAN MARINO - Come impedire ai ragazzi che in discoteca esagerano con l’alcool o altre sostanze di mettersi alla guida, al termine della serata, e magari causare gravi incidenti stradali? Semplicemente, si impedisce loro di guidare e si mettono a disposizione macchina e autista che li riaccompagni a casa. E’ questo l’obiettivo di “Playsafe”, l’iniziativa che partirà quest’estate in Riviera, cui strada facendo si è aggiunta anche la Repubblica di San Marino. L’idea arriva da Autogerma, l’importatore italiano della Volkswagen che ha così dato modo ai concessionari automobilistici di entrare nel progetto e mettere a disposizione i veicoli, quasi fossero dei taxi privati, ma gratuiti. Il tutto rientra in un piano di sicurezza stradale, cui anche la Repubblica sta lavorando da tempo. All’uscita delle discoteche o dei locali noti come abituali ritrovi di giovani e giovanissimi, ci sarà personale della discoteca che valuterà le condizioni degli avventori, e se capirà che questi non sono in condizione di tornarsene a casa coi propri mezzi, li inviterà a lasciare l’auto sul posto e a salire sulle “auto della sicurezza”, che saranno date in gestione proprio alle discoteche. “L’iniziativa non parte da San Marino - tiene a puntualizzare il Segretario alle Finanze Pier Marino Mularoni - ma abbiamo deciso di prendervi parte, coinvolgendo una nostra struttura ed immatricolando alcune auto a San Marino, facendo così in modo che questo servizio venga effettuato anche nel territorio sammarinese”. La delibera approvata dal Congresso di Stato infatti, autorizza per l’anno 2005 la concessione in favore della concessionaria Reggini s.a. di 8 veicoli Volkswagen Golf Plus, versione confort, da destinare ad uso dimostrativo per la realizzazione di “Playsafe”. E’ stata così accolta la richiesta pervenuta dalla stessa concessionaria, che aveva anche trasmesso tutta la documentazione pervenuta da Autogerma. Il servizio verrà così effettuato a partire da quest’estate in una serie di discoteche sammarinesi ed italiane, le più note della Riviera dove spesso e volentieri anche i sammarinesi trascorrono le loro serate. A breve dovrebbero partire anche spot pubblicitari per dare più risalto possibile all’iniziativa.
fra.bi.
CORRIERE ADRIATICO
La giovane stava passeggiando col fidanzato in via Oberdan quando tre albanesi l’hanno infastidita
Apprezzamenti su una ragazza, scoppia la rissa .
PORTO SAN GIORGIO - Sono dovute intervenire le forze dell’ordine l’altra sera, intorno alle 23.30, per riportare la calma in via Oberdan dove tre stranieri, sembrerebbe albanesi e probabilmente "agitati" anche a causa dei fumi dell’alcol, hanno dato in escandescenza. A scatenare la rabbia dei tre, secondo quella che è stata una prima ricostruzione, il fatto che un giovane, a passeggio con la propria ragazza, li abbia "ripresi" dove averli sentiti fare pesanti apprezzamenti diretti in maniera esplicita proprio alla fidanzata.
E’ bastato un attimo e gli animi si sono infiammati. Urla, schiamazzi, insulti e quanto altro sono stati chiaramente avvertiti da quanti erano in giro in zona a quell’ora. Complice come detto, probabilmente anche l’alcol, che scorreva nel sangue dei tre stranieri.
Prima i "complimenti" di troppo e poi si è passati agli insulti e alle mani. La giovane probabilmente intimorita da come si stava mettendo la situazione è entrata nella gelateria di via Oberdan seguita, dopo pochi minuti, anche dal fidanzato. Poi la chiamate alle forze dell’ordine.
Ma, per gli stranieri, non è finita lì. Uno di loro in particolare ha preso di mira, meglio, ha preso a calci, tutto quello che gli è capitato a tiro. Fioriere e anche auto parcheggiate. Solo il pronto intervento dei Carabinieri, immediatamente arrivati sul posto, ha fatto sì che la situazione non peggiorasse ulteriormente e che qualcuno si facesse male.
Gli uomini dell’Arma, dopo aver riportato la calma, hanno anche provveduto all’identificazione dei tre. Diverse anche le persone che hanno assistito attonite e senza nulla poter fare, se non chiamare le forze dell’ordine, alla scena. Una scena di quelle che lascia sconcertati considerando che è avvenuta in una via piuttosto centrale e in un orario in cui in giro c’era ancora diversa gente. Una scena che si aggiunge anche al problema degli atti vandalici con i quali, e ultimamente anche spesso, la città ha dovuto fare i conti di recente.
ISABELLA CARDINALI.
CORRIERE ADRIATICO
Notti bollenti Anticipo dell’estate .
ANCONA - Cominciano ad apparire le prime proposte estive per trascorrere weekend da brivido e nottate di divertimento. Ma intanto restano solidi alcuni degli appuntamenti forti dell’inverno. Questa sera toccherà all’Aquì Està Erminio accendere il ritmo a suon di latini e melodie cubane, magari sorseggiando un cocktail fra un passo e l’altro di samba insieme ai Cabeza Loca. A Lascensore di Ancona cambio di tono per passare dall’America all’Italia, volando dalla salsa al jazz. Si esibirà infatti in concerto il Roberto Demo Quartet, un quartetto composto da musicisti di gran talento e innata classe musicale. Tutt’altra aria tira invece al Magenta, sempre in Ancona, dove esploderà la festa Erasmus, dedicata ad accogliere gli universitari stranieri giunti da poco nella nostra città. Protagonisti della serata saranno senza dubbio la birra a caduta, il tequila party e un gruppetto di Spagnoli in soggiorno ad Ancona. Feste e parties organizzati anche per domani sera, in un venerdì dedicato alle proposte falconaresi. Non potrà mancare infatti una capatina al Sottosopra, il locale sul lungomare di Rocca priora che inaugurerà la stagione estiva, aprendo lo spazio esterno con tanto di pista, spiaggia ed un nuovo bar. Sono previste sorprese e novità di ogni genere. Per quanto riguarda invece il pomeriggio, interessante sarà il secondo appuntamento con l’Agenda Gramsci, dopo che il primo ha già riscosso un successo notevole. L’incontro si terrà alle 17,30 al centro cultura Piero Pergoli di Falconara.
E infine passiamo al vero fine settimana di fuoco: il sabato sera. Notte di scintille al Barfly, con il concerto che concluderà il Reggae Ska Spring Festival. Spazio dunque a Tony Rebel and The Turbulence direttamente dalla Giamaica. Presenti anche Rude Massive e dj Fabbro. La discoteca del Taunus a Numana invece allestirà nelle sue sale una splendida festa scolastica liceale, a suon di musica e divertimento. Mentre al Graffio di Ancona avrà luogo la serata conclusiva della stagione invernale, accogliendo un’atmosfera da Buddah Bar che verrà presto ricreata al Bananas di Marina di Montemarciano. L’Happy hour? Al Magenta di Falconara, dove verranno serviti vini e champagne di origine francese dalle 18,30 in poi.
CHIARA GIACOBELLI.
IL GAZZETTINO (Udine)
Ubriachi a bordo di una jeep militare.
Palmanova
Probabilmente non si sono neanche accorti di quanto stava succedendo, talmente sbronzi da non capire che le cose si stavano mettendo davvero male. È accaduto a due allievi dell’Accademia militare di Modena, aggregati ad una caserma di Palmanova per un’esercitazione, che avevano deciso di rompere la monotonia della vita in caserma e recarsi in una vicina discoteca. Peccato che per andarci abbiano usato una jeep dell’esercito, senza il necessario foglio di viaggio, anzi falsificandolo, e che poi si siano volgarmente ubriacati. Sono stati fermati dai carabinieri e denunciati all’autorità militare.
IL GAZZETTINO (Belluno)
Violenza sessuale su una 14 enne.
Montebelluna
B. d. .S, 74 anni, brasiliano, comparirà in udienza il prossimo 21 giugno per rispondere dell’accusa di violenza sessuale ai danni di una ragazzina minorenne che abitava nello stesso stabile di Montebelluna.
Il processo è stato aperto ieri ma per ascoltare i testimoni è stato anche subito rinviato.
L’uomo, che è difeso dall’avv. Secoli, avrebbe "toccato" la ragazza mentre scendevano in ascensore insieme, nella stessa casa.
È anche stato accertato che l’accusato sarebbe stato un po’ alticcio e che probabilmente sarebbe stato proprio l’alcool a fargli allungare le mani, aggravando l’offesa arrecata alla poveretta, che aveva 14 anni. I fatti avvennero il 2 giugno del 2003, la ragazza è ancora minorenne.
La malcapitata denunciò il fatto, indicando che l’uomo l’avrebbe costretta a subire baci e che le avrebbe infilato le mani sotto i vestiti, premendola contro le pareti dell’ascensore senza che lei, minuta fisicamente, potesse liberarsi. La denuncia venne anche perchè la poverina temeva altri più pericolosi assalti visto che le attenzioni dell’anziano non erano certo appena cominciate.
L’uomo conosceva da tempo la giovane, perchè le due famiglie si erano trasferite sei anni prima in Italia dal Brasile, e vivevano nello stesso stabile, dove il padre della ragazza esercita l’attività di commerciante di prodotti tipici.
CORRIERE ADRIATICO
“Ero ubriaco quando ho tirato la molotov”.
ANCONA - Era ubriaco quando ha tirato la molotov per incendiare la casa della moglie argentina. Si è difeso così davanti al gip Sergio Cutrona il tunisino che sabato scorso per poco non ha dato fuoco a un’intera palazzina in via Miglioli. Per le accuse di tentato omicidio e incendio doloso, il gip Sergio Cutrona ha convalidato l’ arresto di Tarek Thari, 32 anni, fermato il 7 maggio scorso dai carabinieri di Brecce Bianche per aver lanciato una bottiglia incendiaria vicino al portone d’ingresso dell’appartamento abitato dalla sua ex compagna argentina, al civico 47 di via Miglioli. L’uomo, difeso dall’avvocato Lucia Stecconi, ha ammesso le proprie responsabilità, sostenendo di aver agito per disperazione a causa di problemi familiari. Dal racconto di Thari, è anche emerso che il tunisino al momento dei fatti era in stato di ubriachezza. Il gip si è riservato di decidere sulla misura di custodia cautelare in carcere chiesta dal pm Marco Pucilli. Dunque una mente annebbiata dall’alcol è all’origine del folle gesto di tirare una molotov contro la casa della moglie?
La versione dei fatti è al vaglio del gip che deve valutare se far restare in carcere il tunisino. Le intemperanze nei confronti della donna argentina che vive con lui hanno vissuto un’escalation, fino all’azione priva di senno che poteva provocare una tragedia, scongiurata dall’intervento tempestivo dei carabinieri e dei vigili del fuoco. Ha afferrato una bottiglia di plastica da un litro e mezzo piena di benzina e l’ha scagliata contro la palazzina. Tarek è senza un lavoro fisso, ha un decreto di espulsione e precedenti vari da scontare. Era già stato denunciato dalla moglie sudamericana, che ha la sua stessa età, per maltrattamenti.
Venerdì sera era tornato nell’abitazione di via Miglioli e minacciandola di morte le aveva preso l’auto, ritrovata dai carabinieri dopo l’incendio con a bordo altri recipienti riempiti con benzina. Nella notte l’argentina aveva chiamato il 113, e sporto una nuova denuncia nei confronti del marito, dileguatosi nel nulla. Sabato, poco prima delle 8, l’extracomunitario si è rifatto vivo, lanciando la molotov che ha distrutto due appartamenti. Poteva scatenarsi l’inferno senza l’intervento eroico di vigili del fuoco e dei militari dell’Arma, che si sono subito messi sulle tracce dell’incendiario preso al bar “Marrakesch” dopo una breve fuga.
PANORAMA.IT
 Ue: tra due anni non ci sarà più tocai italiano.
BRUXELLES - Dal 31 marzo 2007 i produttori italiani di vino non potranno più usare il nome ’Tocai’, che sarà attribuita solo vino ungherese. Lo ha ribadito il portavoce della commissaria Ue all’agricoltura, sottolineando ’la soddisfazione per la decisione della Corte di giustizia europea. La Corte del Lussemburgo ha stabilito la validità del divieto di utilizzare la denominazione ’Tocai’ per taluni vini italiani, risultante dall’accordo tra l’Unione europea e l’Ungheria.
IL GAZZETTINO (Padova)
 
APERITIVO "ALTERNATIVO" IN PRATO DELLA VALLE
Alcolici solidali anti-spritz.
Niente spritz, ma tanta musica e vino e birra equo-solidali. (*) L’Acs (associazione cooperativa sviluppo) ha organizzato un appuntamento per giovani e meno giovani, all’interno del Prato della Valle, nell’isola Memmia. Si tratta di tre serate (mercoledì, venerdì e sabato) a partire dalle 18 fino alle 23, che si ripeteranno nell’arco di due mesi fra maggio a giugno per ogni settimana, all’insegna dell’integrazione e dell’allegria.
Gli alcolici equo-solidali sono distribuiti, a prezzi onesti, da graziose signorine e simpatici ragazzi all’interno di due casette di legno messe a disposizione dal Comune. A pochi metri dalla fontana un palchetto, anch’esso in legno, che ospita i gruppi musicali più svariati. Ieri sera hanno riempito la piazza con suoni rock psicadelici le band "Victor Young" composta da studenti di Padova e Pordenone, e i "SuperFried Guys" di Brescia.«È un’iniziativa che sta dentro il progetto "La zattera urbana" - spiega Elena Bellini, portavoce di Acs - messo in piedi dalla nostra associazione e che si intitola "L’isola che non c’è". È un’occasione per tutti di sentire musica dal vivo, consumare prodotti equo-solidali, vedere mostre e proiezioni. Soprattutto, però, è un’opportunità per costruire relazioni di qualità tramite il confronto, l’integrazione e la socializzazione in un contesto interculturale».
Infatti, molti dei giovani che prestano volontariamente il loro servizio ad Acs provengono da Spagna, Argentina ed Ecuador. Ma, "L’isola che non c’è", potrà diventare un nuovo luogo di aggregazione anti-spritz? «La nostra finalità non è quella di attirare esclusivamente i giovani delle piazze, ma tutte le persone che amano la compagnia e la musica. Se dopo arrivano, anche, in Prato della Valle gli studenti che solitamente affollano le piazze, meglio». Attivo già da una settimana l’evento culturale-musicale ha riscosso, per ora, un discreto successo di pubblico. Per ulteriori informazioni è possibile scrivere all’indirizzo mail: zattera_urbana@yahoo.it.
Marco Alighieri
 
(*) Nota: offrire dei prodotti analcolici sarebbe stato molto più alternativo, non solo per il commercio equo e solidale, ma anche per i numerosi problemi causati dal rito dello “Spritz” più volte sono stati evidenziati in questa rassegna stampa.
L’ADIGE
Arriva lo «Stente sani bus»
Per 10 sabati, dal 21 maggio dedicato a quelli della notte
prevenzione
se guido non bevo
Di FABRIZIO TORCHIO.
VAL DI SOLE - Arriva il discobus, anzi lo Stente sani bus, perché così si chiama il servizio di trasporto per il popolo della notte che debutterà sabato 21 maggio nel primo tour sotto le stelle fra i locali pubblici della Val di Sole.
Per dieci sabati consecutivi, sino al penultimo sabato di luglio quindi, l´autobus sarà a disposizione di chi teme di alzare troppo il gomito o di chi lo avrà fatto, ma anche di chi ama il divertimento non artificiale, quello senza alcol. Tre corse all´andata e altrettante al ritorno, la prima alle 20.30 e l´ultima alle 3.30 del mattino, con fermata in tutti i comuni. Comuni, non paesi: in Val di Pejo, ad esempio, l´autobus raggiungerà Cogolo ma non Pejo paese. Un paio di giovani volontari (età fra i 19 e i 30 anni) saranno a bordo per porgere l´etilometro a chi vorrà «testarsi», ma anche per scambiare quattro chiacchiere e dare un volto alle abitudini e ai comportamenti di chi vive la notte in giro per la valle.
Ad esperimento finito, il Coordinamento alcol guida costituito più di un anno fa cercherà di trarre delle conclusioni, per capire se continuare il servizio (cercando altri fondi), se estenderlo, cambiarlo o abolirlo. Autobus, autista e combustibile di questi dieci sabati saranno pagati con i 19 mila euro del progetto «L´alcol non mi fa la festa, se guido non bevo», messo a punto dal coordinamento e finanziato dalla Provincia al 70% grazie al sostegno del Comprensorio C7 Valle di Sole. Il «buco» del 30% rimanente lo copriranno i Comuni della valle, ma anche le casse rurali hanno promesso un sostegno finanziario.
Il progetto, però, non è solo un mezzo di trasporto sulle ruote. Comprende altri tre filoni (rientranti nei 19 mila euro) che toccano direttamente i luoghi del divertimento, notturno ma anche diurno, e si affidano alla capacità individuare di responsabilizzarsi.
Fuori dai locali pubblici (pub, discoteche, ecc.) i volontari del progetto daranno la possibilità di «testarsi» con l´etilometro a chi lo vorrà. E molti (non tutti) dei gestori contattati si sono detti disponibili a fare la loro parte, collaborando affinché questa proposta di «patto» (io non bevo, tu mi dai delle risposte) possa avviarsi nel miglior modo possibile.
«L´alcol è un problema anche in Val di Sole - osserva il dottor Alberto Pasquesi del Servizio di alcologia - noi tentiamo di dare delle risposte e siamo qui, pronti a dialogare. Fra sei, sette mesi vedremo i risultati e ragioneremo».
Ma l´etilometro lo vedremo girare anche in qualche festa campestre, quest´estate, perché il coordinamento intende contattare gli organizzatori per chiedere loro collaborazione, proponendo una giornata di divertimento senza alcol o chiedendo l´impegno a cessare la somministrazione di bevande alcoliche dopo una certa ora. Infine, per l´autunno prossimo è in programma una giornata senza alcol ben pubblicizzata che possa unire la Val di Sole da Mostizzolo al Tonale. La data non è ancora stabilita.
Soprattutto, però, c´è un messaggio assai semplice che il coordinamento vorrebbe trasmettere: bere non è vietato, nessuno vuole resuscitare il proibizionismo, ma si può divertirsi un sacco anche senza trangugiare alcol. Perché non provare a farne a meno?
Tutte queste iniziative, insieme ad una «fotografia» del problema alcol in Val di Sole, saranno presentate venerdì prossimo alle ore 20.30 nella sala assembleare del Comprensorio a Malé. Relatori il presidente del C7 Michele Graifenberg, il dottor Pasquesi, i rappresentante di Transcrime, del mondo della scuola, del Servizio di alcologia e del Progetto giovani. Titolo della serata, «Noi a l´alcol, la Val di Sole in cammino».
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
L’idea. Al «Minuziano» di S. Severo verrà prodotta la birra a scuola (*).
Un impianto per fare la birra. Verrà inaugurato il 19 maggio all’istituto Minuziana di San Severo. L’impianto di microbirrificazione è a uso didattico: serve per la produzione di birra artigianale e sarà utilizzato dai docenti e studenti del corso di specializzazione di Tecnologie Alimentari. Il microbirrificio riproduce in modo fedele un impianto industriale ed è in grado di produrre fino a 100 lt di birra per cotta (ogni ciclo di lavorazione). La sua particolarità è data dalla elevata versatilità che permette di produrre tutte le diverse tipologie di birre, è dotato di un tino di cottura, di un tino di filtrazione, di un sistema di filtrazione per centrifugazione e di tre tini di fermentazione con termostatazione indipendente. L’obiettivo è quello di istruire i giovani alla produzione anche di generi non tipici del territorio, ma ormai di grandissima diffusione, soprattutto tra le giovani generazioni: la birra è uno di questi. Il corso di Tecnologie alimentari forma operatori del settore alimentari preparati sia in campi più comuni (enologico, oleario, caseario) che in attività ancora inesplorate nel territorio pugliese (quale quella di mastro birraio) che però ben si integrano con la produzione agricola locale come orzo, grano e altri cereali.
 
(*) Nota: iniziative di questo tipo pregiudicano la futura possibilità che in questa scuola si possa fare una sensibilizzazione verso i rischi dell’alcol.
IL MESSAGGERO (Umbria)
Gubbio. Giro di vite del sindaco contro atti vandalici ed eccessi
Corsa dei Ceri, alcolici vietati Rivoluzione viabilità e sosta
di MASSIMO BOCCUCCI .
GUBBIO - Giro di vite sulle bevande alcoliche sotto i Ceri, il 14 e 15 maggio: si rinnova, in occasione della corsa, l’ordinanza del sindaco che vieta la vendita di alcool per frenare gli eccessi, ma come al solito gli effetti saranno modesti perché la festa si porta dietro tanto la migliore tradizione quanto le peggiori abitudini.
Gli eccessi, peraltro, ci sono già stati, con episodi preoccupanti di aggressioni ed atti vandalici nella vigilia che segna un numero sempre crescente di banchetti e feste senza freni, dove alzare il gomito diventa l’espediente più in voga per concludere la serata. Sabato e domenica prossimi sono banditi il vino, la birra e i liquori sull’intero territorio comunale, con gli esercizi commerciali messi anticipatamente in guardia.
La chiusura dei pubblici esercizi e dei circoli privati dovrà avvenire entro le ore 24 di sabato e dalle ore 22 in tutte queste attività all’interno della variante sarà vietata la somministrazione di bevande con gradazione alcolica superiore ai 21 gradi. Anche stavolta norme ed appelli cadranno, come in passato, sostanzialmente nel vuoto? (*)
I divieti non riguarderanno solo le bevande alcoliche.
Il sindaco Orfeo Goracci ha infatti disposto un giro di vite pure sul traffico e la sosta nel centro storico, che resterà interdEtto ai veicoli dalle ore 15 di sabato alle ore 8 di lunedì. In centro non si potranno parcheggiare auto e ciclomotori per l’intera giornata di domenica.
Per ovviare ad incovenienti e favorire l’accesso dei turisti è stata decisa un’articolata organizzazione per i parcheggi di residenti e autorizzati.
Sempre in questa ottica è stata, inoltre, riaperta via del Monte (già riutilizzata parzialmente l’anno scorso), che può essere transitata per raggiungere il percorso alternativo della Porta di Sant’Ubaldo diminuendo la tipica calca di quanti il giorno dei Ceri raggiungono gli "stradoni" del monte Ingino.
I lavori di consolidamento di via del Monte sono stati eseguiti dalle imprese "Ediltuscolo" e "Ranghiasci" di Roma per un importo di 225 mila euro, mentre il completamento ha visto l’impegno della ditta "Fratelli Vispi" di Gubbio per 63 mila euro.
Infine, la diocesi prepara il triduo religioso di avvicinamento alla festa dei Ceri. E’ cominciato ieri e prosegue fino a domani con le celebrazioni alle ore 7 e alle 21 presso la basilica di Sant’Ubaldo. Sarà la prima volta del neo vescovo, Mario Ceccobelli.
Gubbio si prepara all’evento: tutto è quindi pronto perchè la corsa dei Ceri possa essere la grande festa che è sempre stata.
 
(*) Nota: come per tutte le iniziative le prime volte necessitano di qualche aggiustamento. Se si desidera ridurre il consumo di alcolici sarebbe utile ad esempio limitare la vendita di tutti gli alcolici, lasciando perdere gli appelli.
ASAPS
USA, se al ristorante non ce la fai a finire il vino, niente paura: lo porti a casa.
MICHIGAN – Dopo la decisione già presa dal governatore dello stato di new York, anche in Michigan è entrata in vigore una precisa norma di legge che consente di portare a casa il vino avanzato al ristorante o in un locale pubblico. direte voi: e che serviva una legge? Beh, negli Usa, si: proprio per contrastare reati considerati gravissimi, come la guida in stato d’ebbrezza o l’ubriachezza molesta – che in Italia è ormai una semplice contravvenzione – in America è vietato il consumo di liquori in strada (ricorderete che in tutti i film gli ubriaconi tracannano alcol da bottiglie nascoste in sacchetti di carta) ed è da tempo proibito anche uscire dal ristorante con ciò che resta della bottiglia non consumata, magari di un prestigioso vino. Poiché negli Usa è assolutamente normale portarsi a casa gli avanzi del ristorante, alcuni Stati hanno ritenuto opportuno acconsentire di uscire dal locale con ciò che resta nella bottiglia, sia in considerazione del fatto che il cliente ha comunque già pagato il prodotto (e quindi ha tutto il diritto di portarselo a casa) sia perché secondo alcuni pur di non lasciarlo al ristorante, molti l’avrebbero comunque trangugiato, aumentando il rischio di pericolose ciucche. Confidando nella massiccia presenza di polizia sulle strade e sulla tradizionale “tolleranza Zero” – tanto che viene sottoposto a prova alcolemica anche un dodicenne in bicicletta – il governatore ha detto sì alla legge, che obbliga però i ristoratori a sigillare di nuovo la bottiglia ed metterla in un sacchetto trasparente, prima di darla ai clienti. (ASAPS).
ROCKOL.IT
Matt (ex Busted) fuori dalla clinica per alcolisti, al lavoro sul CD solista.
Matt Jay, ex Busted, gruppo "teen" britannico che nella sua breve esistenza aveva infiammato il vertice delle classifiche locali, è uscito dalla clinica in cui si era fatto ricoverare per alcolismo. Dopo un paio di giorni fuori dalla Priory, Matt, 22 anni, si è rinchiuso in una villa nel Gloucestershire per comporre le canzoni che daranno vita al suo album d’esordio. "E’ stata tosta alla Priory", ha affermato il cantante, "ma adesso sono tornato ed ho voglia di mettermi a lavorare sul mio primo disco". Il lavoro di Matt avrà probabilmente un sound punkeggiante. Pare che il cantante abbia anche ripreso la sua relazione con la fidanzata "on-off" Emma Griffit.
SALUTE di Repubblica
Allergologia
Macchie rosse sul viso appena bevo alcol.
ettera firmata
email
Ho scoperto di essere allergico, tra le altre cose, ad Artemisia mix 1 e 2. Ho letto che le artemisie sono usate nella distillazione di molti alcolici e noto spesso che, quando bevo qualche alcolico, per lo più birra, mi spuntano macchie rosse sul volto, in particolar modo sotto agli occhi, ai lati del naso. E’ possibile che queste strane chiazze siano dovute all’artemisia eventualmente usata per la distillazione degli alcolici? Se sì, è meglio evitarli?
Risponde
Prof. Arsenio Corrado Negrini
primario Emerito di Allergologia, Genova
L’Artemisia è una pianta della famiglia delle Composite; erba perenne, in Italia ne sono presenti circa 18 specie. Secondo le abitudini dei vari paesi alcune specie vengono impiegate in: medicina (antielmintico, dal Seme Santo della Artemisia della Cina); in liquoreria (come l’Assenzio ricavato dall’olio essenziale; ed il genepì); in cucina come condimento aromatico (il dragoncello). Non risulta il suo impiego nella preparazione di altre bevande alcoliche se non come aromatizzante. Circa il "flushing" che accusa al volto dopo assunzione di alcolici non sembra imputabile, da quanto lei segnala, né ad una allergia vera (peraltro documentata sia per il vino che per i componenti della birra), né a pseudo-allergia ove l’alcool (per la sua azione di inibitore competitivo della diaminossidasi che è un enzima coinvolto nella degradazione dell’istamina) assunto assieme a particolari cibi istamino-liberatori potrebbe scatenare, proprio per l’aumento della istamina circolante, fenomeni simili a quelli allergici. Vi sarebbe piuttosto da pensare, come descritto ancora recentemente da Autori giapponesi, ad un parziale deficit di un enzima, la aldeide deidrogenasi, che ha il compito di degradare l’’acetaldeide che a sua volta deriva dall’azione di un primo enzima sull’alcool, la alcol deidrogenasi. Questo deficit enzimatico, che è più frequente nei soggetti asiatici, specie nei giapponesi, con l’aumento della acetaldeide ematica sarebbe imputato del "flushing" facciale.
HELPCONSUMATORI.IT
Coldiretti: studi su proprietà vino aiutano Made in Italy (*).
"Le recenti conferme scientifiche sulle proprietà benefiche per la salute del consumo moderato di vino rappresentano un importante contributo alla crescita del Made in Italy sui mercati nazionali ed esteri". E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione dell’incontro: "Universo del Vino e della Salute" al quale sono intervenuti importanti opinion-leaders internazionali e personalità del mondo medico-scientifico. Il vino - sostengono i coltivatori - rappresenta un apprezzato biglietto da visita per i prodotti italiani come dimostra il fatto che, in controtendenza con l’andamento generale del commercio estero, nel mese di gennaio 2005 secondo l’Istat è aumentato di ben il 19,4% il valore delle esportazioni di vino italiano nel mondo con un incremento record negli Usa dove il valore quasi raddoppia (+83,7%) e una sostanziale stabilità in Europa dove si realizza la metà del valore delle esportazioni nazionali.
Le molte conferme scientifiche sugli effetti benefici di un consumo equilibrato di vino durante i pasti hanno sicuramente un impatto positivo sui consumi nei mercati esteri particolarmente sensibili agli effetti sulla salute come quello statunitense dove - ricorda la Coldiretti - è stata recentemente addirittura concessa la possibilità ad un produttore di indicare sulle etichette del proprio vino il contenuto di "resveratrolo", un importante antiossidante con proprietà positive sull’apparato cardiovascolare.
Si tratta di un trend positivo che, peraltro, trova riscontro sul mercato nazionale dove, anche nei primi due mesi del 2005, resiste il consumo familiare di vino e spumanti con un + 0,2 per cento in quantità, dopo l’aumento di oltre 8 milioni di bottiglie acquistate nel 2004 secondo i dati Ismea AcNielsen. Una ripresa che coinvolge - precisano i coltivatori - ben tre famiglie su quattro che hanno consumato, nel 2004 tra le mura domestiche, una quantità media di vino pari a poco più di una bottiglia a settimana per famiglia. E chi beve Made in Italy ha un vantaggio in piu’ perché recenti studi hanno dimostrato che nei vini italiani le sostanze antiossidanti che proteggono le arterie dall’invecchiamento, i cosiddetti polifenoli, sono contenute in misura doppia rispetto ai concorrenti californiani e addirittura quattro volte in più degli analoghi francesi. Le proprietà benefiche del vino sulla salute - precisa la Coldiretti - sono confermate da altri dati epidemiologici che dimostrano come, nei Paesi sviluppati dell’Occidente, l’incidenza della mortalità da infarto miocardico è 4-5 volte superiore in Paesi come USA e Finlandia rispetto a Francia e Italia, dove il consumo di vino è maggiore di circa 10-20 volte.
E nuovi effetti antistress - prosegue la Coldiretti - stanno per essere scoperti grazie alla sorprendente rilevazione, in estratti di bacca di Vitis vinifera, della presenza della melatonina, un neurormone che svolge un ruolo importantissimo nella regolazione dei ritmi circadiani (sonno-veglia) che influenzano l’umore. Con la vendemmia 2004 l’Italia si è confermata come secondo Paese produttore di vino in Europa con 51 milioni di ettolitri dei quali 24,6 di vini bianchi e 26,3 rossi o rosati. Una vendemmia giudicata di qualità grazie all’andamento climatico favorevole con giornate calde e notti fresche e all’abbassamento della temperatura che ha favorito una ottimale maturazione delle uve. L’Italia - conclude la Coldiretti - può contare su un patrimonio di 453 vini Docg, Doc e Igt. La produzione di vino Doc o Docg rappresenta un terzo del totale (33%) mentre quella a Indicazione Geografica Tipica IGT oltre un quarto (27%). Il fatturato del settore è stimato pari a 8,5 miliardi di euro.
 
(*) Nota: considerato che molti di questi studi hanno basi scientifiche molto discutibili, qualcuno potrebbe anche pensare che siano fatti proprio per aiutare il Made in Italy.
Che talvolta queste ricerche siano figlie di interessi commerciali, più che della scienza, è già stato pubblicamente denunciato dal più autorevole organismo scientifico esistente, l’Organizzazione Mondiale della Sanità.



Venerdì, 13 Maggio 2005
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