Documenti falsi: un ufficio per gli accertamenti tecnici
A Como un gabinetto di polizia scientifica a disposizione di tutti i Comandi della Provincia
Verrà presentato martedì 16 ottobre in occasione di un‘apposita giornata di formazione che si svolgerà a Palazzo Cernezzi in Sala Stemmi, il gabinetto di polizia scientifica per l’accertamento del falso documentale istituito al Comando della Polizia Locale di Como. L’ufficio con caratteristiche analoghe alle migliori professionalità presenti a livello nazionale, quali i Comandi di Milano, Torino e Venezia, sarà in grado di valutare documenti come patenti, contrassegni assicurativi, passaporti, carte di circolazione, pass invalidi o Z.T.L. e scoprire quelli eventualmente contraffatti. L’ufficio, inserito all’interno del Reparto Operativo del Comando, vedrà impiegati a rotazione, quindi senza sottrarre uomini al presidio della città, tre agenti della Polizia Locale che hanno frequentato uno specifico corso di formazione, diretti da un Commissario Aggiunto e sarà aperto in una prima fase da lunedì al venerdì. Nel corso dei prossimi mesi, soprattutto durante la stagione estiva, l’ufficio sarà aperto anche per tutta la giornata di sabato. Fino ad oggi gli agenti di viale Innocenzo, si rivolgevano, in caso di dubbi sull’originalità dei documenti verificati in strada, al nucleo della Polizia di Frontiera di Ponte Chiasso, ovvero al Comando di Polizia Locale di Milano a cui venivano inviati gli atti. “La necessità di investire in questo servizio, creando nuove professionalità - spiega il comandante Vincenzo Graziani - nasce dalla constatazione che essendo il fenomeno particolarmente significativo con oltre 60 casi accertati negli ultimi tre anni e con un aumento esponenziale delle contraffazione dei contrassegni assicurativi, lo stesso necessiti di una risposta organica e sistematica. Questo ufficio, inoltre, sarà un punto di raccordo a disposizione di tutti Comandi e servizi di Polizia Locale della Provincia che rafforzerà ed implementerà la già ottima sinergia instaurata con le forze dell’ordine presenti sul territorio”.
da comune.como.it