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Notizie brevi 18/10/2012

"Osservatori" Asaps, l'occhio della sicurezza

Sono tanti i collaboratori che forniscono all'Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale il loro prezioso supporto nella raccolta sistematica dei dati dalle agenzie e dal web. Ai primi quattro storici gruppi di studio se ne sono poi aggiunti molti altri, da quelli sugli incidenti che coinvolgono i bambini su strada, a quello sulle morti verdi

Forse non tutti lo sanno, ma l'Italia conta su ben quattro Osservatori sulla Pirateria stradale, avviati in via sperimentale nel 2008 e funzionanti in modo sistematico a partire dal 2009. Loro compito è focalizzare le aggressioni fisiche su strada alle forze di polizia, prevenire la guida contromano e il fenomeno del lancio dei sassi dai cavalcavia.

A idearli è stato Lorenzo Borselli dell'ASAPS, Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale, e il progetto è piaciuto talmente tanto che ai primi quattro storici osservatori se ne sono poi aggiunti molti altri nel 2010 e poi ancora nel 2011, da quelli sugli incidenti che coinvolgono i bambini su strada, a quello sulle morti verdi (scontri con trattori agricoli su strada e nei campi), fino agli incidenti con stranieri e all'ultimo nato, nel 2012, dedicato alle stragi del sabato sera. Sono tanti i collaboratori che forniscono all'Asaps il loro prezioso supporto nella raccolta sistematica dei dati dalle agenzie e dal web, ma l'organizzazione, dal suo sito, ringrazia in particolare gli oltre 600 referenti ASAPS, quasi tutti appartenenti alle varie forze di polizia, che inviano regolarmente il materiale filtrato e raccolto nel loro territorio, così come i singoli iscritti che non mancano di segnalare gli incidenti e gli eventi riconducibili ai vari osservatori, che poi la redazione esamina e incasella.

Per ogni osservatorio, l'ASAPS archivia uno specifico report con la cronaca dell'evento: in questi anni questi documenti hanno conquistato una gran considerazione e sono stati
utililizzati da chi si occupa di fenomeni legati alla sicurezza su strada anche a livello istituzionale, come il dipartimento delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio, oltre che venire richiesti e pubblicati dagli organi di stampa. I vari report vengono poi periodicamente pubblicati sul portale www.asaps.it e gli estratti più completi forniti agli enti e alle istituzioni con i quali l'associazione collabora.

Il complesso di informazioni raccolte ha occupato, finora, uno spazio vuoto nel sistema di analisi e raccolta dati in materia di sicurezza stradale: ad alcuni questa invasione di campo non è piaciuta, "ma - spiega il presidente Giordano Biserni - se avessimo aspettato di piacere a tutti non saremmo arrivati a conquistare il credito che oggi ci viene riconosciuto". Se oggi molti aspetti delle dinamiche della mobilità sono più chiari e si possono adottare misure specifiche lo si deve insomma anche agli Osservatori de il Centauro - ASAPS. Quando si parla di sicurezza stradale, del resto, più dati da analizzare si hanno a disposizione e meglio è, per tutti.

 

di Sara Ficocelli
darepubblica.it/motori

 

Giovedì, 18 Ottobre 2012
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