Minori, nuove fattispecie di reato e pene più severe contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale
Mancano pochi giorni all'entrata in vigore, il 23 ottobre, della legge di ratifica della Convenzione di Lanzarote per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale siglata il 12 luglio 2007 dal Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa. Il provvedimento (legge 1° ottobre 2012, n.172) è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale - Serie generale n.235 dell'8 ottobre.
Da quel giorno saranno operative nell'ordinamento italiano le norme che, armonizzando la nostra legislazione a quella degli altri Paesi aderenti, potenziano la prevenzione e inaspriscono le pene, aumentando le misure di tutela per le vittime.
La novità principale riguarda l'introduzione di due nuovi reati, l'istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia (articolo 414 bis del codice penale) e l'adescamento di minorenni o grooming (articolo 609-undecies del codice penale). Il primo prevede la reclusione da un anno e sei mesi a 5 anni per chiunque, con qualsiasi mezzo - quindi anche il web a prescindere dal luogo 'fisico' in cui si compie il fatto - e forma di espressione, senza alcuna eccezione, istighi il bambino o ragazzo a commettere reati come la prostituzione minorile, la detenzione di ,ateriale pedopornografico, la corruzione di minori o la violenza sui bambini. Stessa pena per chi faccia apologia di questi reati. Il secondo definisce l'adescamento di minore come 'qualsiasi atto volto a carpire la fiducia del minore attraverso artifici, lusinghe o minacce posti in essere anche mediante l'utilizzo della rete Internet o di altre reti o mezzi di comunicazione', prevedendo la reclusione da uno a 3 anni.
La ratifica della convenzione comporta anche l'inasprimento delle pene per molti altri reati direttamente o indirettamente legati ai fenomeni dello sfruttamento e dell'abuso sessuale: dai maltrattamenti in famiglia a danno di minori all'associazione a delinquere finalizzata alla commissione dei reati a sfondo sessuale a danno di minori fino ai reati di prostituzione minorile e pornografia minorile.
In base alla legge di ratifica, la legge 1 ottobre 2012, n.172, l'Italia designa come autorità nazionale responsabile al fine della registrazione e conservazione dei dati nazionali sui condannati per reati sessuali il ministero dell'Interno.
La Convenzione è stata ratificata, ad oggi, da Albania, Danimarca, Francia, Grecia, Italia, Malta, Olanda, San Marino, Serbia e Spagna.
da interno.gov.it