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Pirateria , Notizie brevi 19/10/2012

Terni
Pirata della strada (recidivo) tenta di travolgere due agenti della Polstrada
L’Osservatorio ASAPS sulle piraterie evidenzia numeri preoccupanti

Foto di repertorio dalla rete

(ASAPS) Due agenti della Polizia Stradale di Terni, in pattuglia per i controlli su strada, solo grazie alla loro esperienza e alla prontezza di riflessi, non sono stati le vittime di un pirata della strada che ha tentato di investirli per poi fuggire dopo l’accaduto.
L’auto pirata, una Fiat Punto, non si è fermata all’alt dei poliziotti che si sono immediatamente accorti delle intenzioni del guidatore. Così si sono gettati ai lati della strada evitando l’impatto ma non le contusioni provocate dalla caduta. Nonostante l’accaduto, però, i poliziotti hanno mantenuto la lucidità necessaria per annotare i numeri della targa che hanno permesso di rintracciare velocemente il pirata.


L’uomo, un cittadino Romeno in evidente stato di ebbrezza verificato successivamente in un 2 g/l, stava parcheggiando l’auto sotto casa come se niente fosse accaduto. Atteggiamento consono ai fatti verificati successivamente, quando è stato scoperto che il pirata era oltretutto recidivo per un altro incidente stradale con persone ferite e relativa denuncia per fuga e omissione di soccorso.
Al cittadino Rumeno è stata sequestrata la macchina, ritirata la patente e gli sono stati decurtati 18 punti: 10 punti per il tasso alcolemico, 5 per la guida pericolosa e 3 per non essersi fermato all’alt.
Episodi come quello di Terni sono purtroppo all’ordine del giorno come è possibile evincere dai dati dell’Osservatorio ASAPS sulle piraterie.
L’Osservatorio ai primi di ottobre ha registrato 753 episodi nei quali hanno perso la vita 95 persone e 902 sono rimaste ferite. Il 23% dei pirati è risultato ubriaco o drogato, gli stranieri sono stati protagonisti nel 24,2% degli episodi.


Oltre il 58% dei pirati è stato identificato e denunciato o arrestato.
Gli episodi di pirateria, così pericolosamente frequenti, troppo spesso penalizzano gli uomini che in divisa prestano il proprio servizio sulla strada, a diretto contatto con il problema. Pene severe e maggiori controlli potrebbero ammorbidire la durezza di questi numeri che non sono propri di una società che si dichiara civile e che ha fatto della mobilità il punto fermo del proprio progresso. (ASAPS)

 

 

Venerdì, 19 Ottobre 2012
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