Assicurazioni: illegittimi gli sconti alle donne
La Ue non accetta discriminazioni di genere, neanche a favore delle signore. E così ha ordinato di aumentare i premi delle loro polizze auto
Stavolta la stangata arriva in nome di un nobile principio: la parità di genere tra uomini e donne. E viene dall’Unione Europea, che nel 2004 ha approvato una direttiva su questo punto. Dopo anni di tira e molla, dal prossimo 21 dicembre scatterà l’obbligo per le compagnie assicurative di offrire polizze unisex, cioè senza differenze tariffarie in base al sesso. E il risultato sarà un rincaro, in particolar modo per le donne più giovani.
Il parere definitivo è arrivato dalla Corte di giustizia europea: addio quote rosa, femmine e maschi devono pagare la stessa tariffa. Con il risultato che una donna di 20 anni, assicurata a Milano, pagherà 200 euro in più per la polizza della sua automobile, come emerge dall’esempio che Panorama ha calcolato utilizzando il preventivatore online di una primaria compagnia. Se oggi il costo della responsabilità civile (rc auto) per una Fiat Punto 1.2 è di 590 euro, salirà a 790 euro dal 21 dicembre. E la stessa tariffa sarà applicata all’assicurato maschio della stessa età, che quindi risparmierà perché oggi paga 835 euro. Un effetto paradossale della nuova normativa: infatti, in realtà, il vecchio adagio «donna al volante, pericolo costante» è una falsità, poiché i dati dimostrano che le signore alla guida sono più prudenti e provocano meno incidenti.
«Gli effetti penalizzanti per le assicurate derivano da un principio astratto, quello della presunta discriminazione di genere, mentre le statistiche dimostrano che il rischio è diverso per uomini e donne» fa notare Vittorio Verdone, direttore del settore auto, distribuzione, consumatori dell’Ania. «Concretamente, a causa di questa sentenza della Corte di giustizia europea che nelle intenzioni vorrebbe essere antidiscriminatoria, le donne pagheranno di più le polizze rc auto» avverte Verdone. E questo vale in particolar modo per le assicurate più giovani: oltre i 35 anni di età, infatti, già adesso le tariffe sono sostanzialmente allineate tra maschi e femmine.
Ma come avverrà il passaggio alle polizze unisex? Le 70 compagnie che operano in Italia nel ramo rc auto si preparano ad affrontare il riallineamento tariffario e ogni assicurazione farà la sua politica di prezzi: dipenderà, per ciascuna compagnia, da quante sono le donne assicurate. Complessivamente, sul mercato le polizze rosa sono circa il 30 per cento su 32 milioni di assicurazioni obbligatorie rc auto, cui si aggiungono altri 10 milioni di camion, moto e altri veicoli.
L’esempio calcolato da Panorama riguarda un nuovo contratto. Per i rinnovi le compagnie possono applicare politiche di flessibilità tariffaria: ovvero sconti, che non risultano dai preventivalori disponibili su internet. Infatti nella rc auto c’è forte flessibilità: per chi è già assicurato è possibile ottenere sconti anche del 10-15 per cento. E la cosa migliore è confrontare diversi preventivi online: utilizzando i siti delle varie compagnie e, se si vuole avere una prima informativa generale, anche il preventìvatore ufficiale sul sito www.isvap.it, su cui si possono trovare tutte le offerte e che però non può dare la personalìzzazione proposta da ogni assicurazione.
Infine va ricordato che saranno unisex anche le polizze vita e caso morte. Un esperto del settore, che lavora in una grande compagnia, fa notare che «quei sapientoni di Bruxelles, per tutelare una presunta parità tra maschi e femmine, hanno fatto un disastro: non solo le donne pagheranno di più le assicurazioni auto, ma in prospettiva anche per gli uomini ci sarà un rincaro delle polizze vita e dei fondi pensione». Questo per via del fatto che le donne vivono mediamente più degli uomini e certo le compagnie non abbasseranno nel ramo vita le tariffe femminili, le aumenteranno però ai maschi.
da cnafita.it