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Grinta
e dolcezza, con queste due semplici parole si può sintetizzare
la personalità di Carmen Consoli, l’artista che oggi incontriamo
per “Il Centauro".
La Consoli, oggi rappresenta la massima espressione della musica
al femminile e del rock targato Italia. Prima di un concerto accetta
volentieri di scambiare quattro chiacchiere con noi. "Sono
nata a Catania 30 anni fa e sono sempre molto legata alla mia città,
dove - dice - trovo la giusta ispirazione per la mia musica. La
respiro fin da bambina.
Mio padre, chitarrista, mi ha fatto amare
subito il blues e la musica nera. A 9 anni suonavo già la
chitarra ed a 14 anni ho cominciato a esibirmi con un gruppo di
Catania". Nel ’92 dopo essersi trasferita a provvisoriamente
a Roma incide l’album 2 parole e nel ’96 si presenta al festival
di Sanremo con il brano “L’amore di Plastica”.
Dalla vetrina della musica italiana trabocca la musica e la personalità
di Carmen che buca lo schermo: aggressiva e allo stesso tempo dolcemente
fragile.
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Nel
’98 incide Mediamente isterica e nel 2000, dimostrando
l’ennesimo risvolto della sua creatività artistica
compone i brani dell’album Stato di necessita, con
il quale Carmen dà un taglio netto al vecchio look, e lascia
un altro segno a Sanremo dove presenta il brano In Bianco e
nero.
Nello
stesso album, rimasto in classifica per oltre 1 anno, è
pubblicato anche il singolo l’Ultimo Bacio, colonna
sonora dell’omonimo delicatissimo film.
Nel 2002 con l’album "L’eccezione" Carmen
fa sposare la canzone italiana con il pop, dove troviamo l’ironica
"Fiori d’arancio" , e la stupenda "Pioggia
d’aprile". Dopo questa giusta premessa non potevamo
fare a meno di chiedere a Carmen se ha la patente e guida.
“Non ho la patente – rivela - non ha mai pensato
di prenderla in quanto sono molto distratta. E per evitare problemi
con il codice della strada, dovuti alla mia pigrizia, per evitare
insomma di percorrere un tratto di strada contromano, ed anche
per evitare lezioni in autoscuola, non ho mai preso la patente”.
Per muoversi nelle città usa sempre volentieri mezzi
pubblici e metropolitane, e quando la zona da raggiungere non
è servita da mezzi pubblici si serve dei taxi.
“La mie radici sono sempre a Catania, una città
a misura d’uomo, molto ricca d’arte. Quando ho bisogno
di rilassarmi per scrivere o comporre brani mi rifugio in una
villa nei dintorni dove, insieme ai miei collaboratori, quasi
tutti catanesi, riesco a trovare la condizione ideale, l’ ispirazione
giusta per tradurre in versi e musica la mia vena creativa”.
Cosa pensi della patente a punti, può servire da deterrente?
“A proposito di sicurezza stradale penso che la patente
a punti stia dando ottimi risultati, anche se sono dell’idea
che dovrebbero esserci patenti diverse per chi guida in città
o sulle statali e per chi guida in autostrada, dove ci vorrebbe
una patente speciale. Penso che occorrano, nel contempo, più
pattuglie sulle strada, dove spesso si vedono mezzi pesanti che
la fanno da padrone effettuando manovre pericolose, in virtù
della loro stazza, incuranti del pericolo che creano. E per ovviare
alla mancanza di personale credo che si potrebbe pensare a personale
di leva. Sono dell’idea che i limiti di velocità vadano
stabiliti anche in merito all’età delle persone, perché
penso che ci sia differenza sostanziale tra la guida di una persona
di 40 anni rispetto ad una di 18 o 70 anni”.
Ti è mai capitato di essere controllata dalle forze
dell’ordine o se hai qualche curiosità da raccontare?
“Una volta mi è capitato di vedere un inseguimento
in diretta. Una macchina di tuoi colleghi inseguiva una macchina
probabilmente rubata. Con i miei amici li abbiamo seguiti, e dopo
un lungo inseguimento abbiamo trovato la macchina della polizia
che per evitare dei pedoni, posizionati per curiosità in
mezzo alla strada, è finita contro un muro con i tuoi colleghi
un po’ malconci. Credimi in quell’ attimo ho pensato
ai rischi che voi delle forze dell’ordine correte ogni giorno
sulle strade, per difendere la tranquillità dei cittadini
onesti”.
Carmen, vorresti dare un messaggio per i giovani che ascoltano
i tuoi brani e che leggono "Il centauro" ?
“Certo. A tutti i giovani vorrei dire che ognuno può
divertirsi come crede, cosi come bere o altro, ma è giusto
che lo faccia quando è certo di stare in un posto tranquillo
e non quando sa di doversi mettere in macchina e si possono causare
danni ad altre persone. Pertanto divertitevi, bevete pure nei
limiti. Ma vi prego fatelo con intelligenza, perché la
vita è bella e merita di essere vissuta fino in fondo”.
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