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Rassegna stampa Alcol e guida del 20 e 21 ottobre 2012

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

Rassegna del 20 ottobre
 


DALL’ACAT VERSILIA RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO CON L’INVITO AD ATTIVARSI A SCRIVERE LE NOSTRE PROTESTE AL SINDACO DI FOSCIANDORA

info@comune.fosciandora.lu.it

Cari amici ci risiamo, l' amica Franca Verdigi ci segnala che l' illustre Sindaco di Fosciandora (LU) che lo scorso anno patrocinò la "Corsa dell'ubriaco" e a cui rivolgemmo un pò di "attenzioni", ha avuto ancora una "ricaduta"....bisogna intervenire e invitare subito i club da tutta l'italia a scrivere a questo illustre Amministratore della salute pubblica


FOSCIANDORA - FESTA DEL VINO A RIANNA

Riana di Fosciandora (Lu) Domenica 21 ottobre ecco la “Festa del Vino”,

dalle ore 11,00 in poi e per tutta la giornata, per le vie del paese si potranno

degustare infarinata, polenta di granturco incaciata o con sugo di funghi,

polenta arrostita con funghi e formaggio, pane di patate cotto a legna,

formaggi, salumi, torte, bottarelle e tanti altri sapori caserecci, il tutto

accompagnato da buoni bicchieri di vino.

A ravvivare la festa la spettacolare fontana da cui zampillerà, quasi per

magia, il vino di Riana e il mercatino artigianale e dei prodotti tipici allestito

per le vie del borgo.

Numerosi gli spettacoli e le performance degli “Amici di Chianti”, gruppo

folkloristico.

A pranzo ricco menù completo con sacca e calice omaggio in ricordo della

festa.

Alle ore 15,00 si riparte con la 4a “Corsa delle Botti”, originalissima gara

a cronometro individuale che consiste nello spinger botti all’interno di un

vigneto.

Immancabile il Treno Speciale “Sapori in Carrozza” con partenza da Viareggio

alle ore 9,28, Lucca ore 10,02 e arrivo a Fosciandora alle ore 11,00. Ritorno

con partenza prevista alle ore 17,23. Info Treno 800533999 Servizi di navetta

gratuiti dalla stazione al paese e viceversa e anche da Migliano e dintorni.

In caso di maltempo la manifestazione si terrà Domenica 28 ottobre 2012.

La manifestazione è organizzata dal Gruppo Sociale Fosciandora, il Comitato

Paesano di Riana, il Centro Commerciale Naturale, l’Associazione culturale

Gamborosso, con il patrocinio del Comune di Fosciandora.

Comitato Paesano di Riana

pietro.salotti@libero.it

telefono 338.2570163


ALCUNI DATI DELLA PROVINCIA DI BELLUNO

CORRIERE DELLE ALPI

È l’alcol la criticità peggiore
19 ottobre 2012

BELLUNO. L’alcol rimane uno degli elementi di criticità anche nel 2011: nell’età fra i 18 e i 19 anni, più di un ragazzo su due e una ragazza su tre nel fine settimana eccede notevolmente nell’uso di bevande alcoliche almeno una volta al mese, e fra i minori il problema è lo stesso (un ragazzo su due e una ragazza su 5). Cresce l’età del primo contatto con l’alcol: per i maschi e per le femmine si stabilizza sui 13-14 anni, anche se si ubriacano almeno una volta al mese di più i ragazzi (45.2%, cioè uno ogni due quasi) rispetto alle ragazze (16.1%).

Nel 2011 l’utilizzo dell’alcol in modo smodato discrimina due tipologie di soggetti: i bevitori che si rappresentano più sicuri e assertivi nei rapporti sociali e con l’altro sesso, meno preoccupati degli effetti delle proprie azioni e parole verso gli altri e in grave difficoltà con la famiglia, i non bevitori che si sentono più in difficoltà nei rapporti sociali, ma più riflessivi e prudenti nelle relazioni e in buona sintonia con la famiglia. L’alcol diventa un mezzo per gestire le situazioni di stress, per dare coraggio.

Il problema fumo. L’atto di fumare è collegato a una immagine di sé inferiore sia per le donne che per gli uomini. Cioè è nei fumatori o fumatrici che si riscontra il maggior numero di adolescenti che hanno una cattiva immagine di sé. Diminuiscono i fumatori e l’età media della prima sigaretta sale ai 13-14 anni.

L’uso di droghe. Un ragazzo su quattro e una ragazza su sei usano hashish, mentre otto maschi e tre ragazze su 100 usano questa sostanza con continuità. Il primo contatto per i maschi è a 15-16 anni (34%), per le donne a 17 anni e più (38.7%).Nel 2011 l’uso di questa sostanze segnala un passaggio dell’adolescente da una visione di se stesso in opposizione alla famiglia e alla società per la difficoltà di far fronte ai compiti richiesti dall’ambiente. (p.d.a.)


CAMBIAMO REGIONE MA I PROBLEMI NON CAMBIANO: LA CULTURA DEL BERE E’ UGUALE!

MESSAGGERO VENETO

L’ARCAICO RITUALE DELLA SBORNIA
19 ottobre 2012 —   pagina 01   sezione: Prima

di ALBERTO GARLINI La Movida del mercoledì a Udine, la Coppa chiosco a Maniago. Due estremi. Diversi ed emblematici. Bere, lo sappiamo tutti, è una piaga sociale. Lasciamo stare gli incidenti del sabato sera, i catatonici da discoteca. Ci sono le botte in famiglia, le malattie cardiovascolari, i tumori. Ci sono ferite che non si rimarginano. Ferite profonde quanto la vita. Abbandoni, stupri, risse. Leggerezze che ti perdono per sempre. L’alcol, lo sappiamo tutti, è un fenomeno sociale. Non crea dipendenza fisica come altre droghe, o almeno non subito o con la stessa facilità. Si beve perché con gli amici si beve, perché appena entri in un bar ti offrono un rosso, perché nel gruppo si fa così e se non fai così non fai parte del gruppo. Perché socialmente bere troppo non è visto come qualcosa di sbagliato: mette allegria, scioglie, ci rende tutti amici. L’ebbrezza è un valore, un modo di vivere. Ti regala la versione falsa della felicità. Vada a puttane tutto il resto, io sono qui che bevo e sono felice.

Poi ci si risveglia ok, ma ci si risveglia sempre domani. Se tutto questo è vero, ed è vero, lo scopo di una amministrazione che abbia a cuore i suoi cittadini è sradicare, con azioni precise coerenti chiare e implacabili, una convenzione sociale accettata, ma che crea danni gravissimi. Rompere con un uso sociale antico di secoli non è facile, anzi è faticoso e non si raggiunge se non si ha una ferma volontà. I metodi sono i soliti: da quelli punitivi e polizieschi, alla corretta informazione, al suggerire atteggiamenti diversi ai cittadini. In questi ultimi anni molte lodevoli iniziative sono state prese per superare un atteggiamento medioevale verso l’alcol e arrivare a una consapevole cultura del cibo e del vino, dove ogni abuso viene accuratamente evitato. Soprattutto nel senso della protezione della salute pubblica e della pubblica sicurezza. Ma ogni epoca è fatta di diverse sincronicità temporali: mentre magari si rende possibile l’uso del web o si cerca il risparmio energetico con il fotovoltaico, e quindi si sta nel nostro tempo, non è detto che sacche di passato, arcaismi pericolosi e ridicoli, possano riaffacciarsi e fare danni. E siamo proprio di fronte a un medievalismo becero quando sentiamo che nel giorno in cui l’Acat, l’associazione degli ex alcolisti festeggia i suoi trenta anni a Maniago, con il benestare dell’amministrazione comunale, viene indetta la Coppa chiosco, in sostanza una gara di miserevole gusto (assomiglia ai vecchi circhi che portavano in giro meraviglie come la donna barbuta, o il digiunatore) a chi beve di più. Mi chiedo chi possa partecipare a una gara del genere, come si possa svolgere, gli aliti orribili, magari gli stomaci svuotati nelle latrine di fianco. Un inno alla deiezione, all’uomo inteso nei suoi minimi termini, alla disperazione. Ma possiamo tacere sul buon gusto. In questo caso, l’estetica è secondaria rispetto all’etica e fa sembrare una ragazzata la ormai classica sbornia del mercoledì udinese.


MESSAGGERO VENETO
 

Sollevazione contro la “coppa chiosco” Lo Sci club si difende
19 ottobre 2012 —   pagina 46   sezione: Pordenone

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MANIAGO «L’Acat lavora sodo per dare importanti messaggi, garantire una certa qualità di vita e dare il buon esempio, partendo dai giovani: non è giusto che ciò sia distrutto da iniziative come la “coppa chiosco”. Non voglio fare né guerra né polemiche contro lo Sci club Maniago, perché col presidente Giuseppe Tabacchi ho un buon rapporto e non credo voglia promuovere l’alcol, ma ritengo sia importante dare

messaggi corretti anche nella forma, dato che il termine “coppa chiosco” ha un significato preciso e non può essere considerato un premio al merito. Inoltre, la concomitanza di una simile iniziativa col nostro trentennale poteva creare soltanto profonda delusione. Ricordo che il problema dell’alcol può colpire tutti: la nostra sezione conta 60 famiglie e ci sono giovani di 28 anni». Queste le parole del presidente dell’Acat maniaghese Olimpio Biasoni, all’indomani del caso scoppiato sulla “coppa chiosco” messa in palio dallo Sci club nel torneo di calcio-tennis che si terrà domani in piazza Italia, proprio quando il sodalizio degli ex alcolisti festeggia i 30 anni dalla fondazione. «Dispiace pure per un altro aspetto – aggiunge –: alcuni esercenti hanno rifiutato la proposta del “No alcol day” per sabato, dicendo che non possono respingere le richieste dei clienti. Spero, comunque, che non si ripeta più niente di simile, altrimenti vuol dire che non s’è capito nulla». L’Azienda sanitaria. Biasoni, ieri, è stato contattato dall’Azienda sanitaria, che si è detta esterrefatta per la notizia. «Dire che sono arrabbiata e allibita è poco – afferma Roberta Sabbion, direttore del dipartimento per le dipendenze dell’Ass 6 di Pordenone –. Non riesco a pensare che l’uomo possa farsi del male così e persino ricevere un premio. Non chiedetemi di credere che sia possibile dare un riconoscimento a chi beve di più né tantomeno che la “coppa chiosco” avesse un significato diverso da quello noto a tutti: non credo alle favole. Ci sono già tante occasioni per farsi del male nella vita: mi appello all’intelligenza delle persone e chiedo loro di non essere così autolesioniste». Lo Sci club. Ma, al di là dell’incredulità, la posizione dello Sci club è ferma: nessun cambio riparatore dell’ultima ora, «la “coppa chiosco” in palio è, come ogni anno, un cestino gastronomico. Niente alcol all’interno e nessuna gran bevuta per guadagnarsi il premio, che viene assegnato alla squadra che vince la vera sfida sportiva». Lo assicura il presidente Tabacchi, scusandosi per avere usato un termine improprio, che non voleva offendere, e ricordando la reale vocazione del club, che vuole avvicinare tutti al mondo dello sport in modo sano e pulito. Il Comune. Dura la risposta del sindaco Andrea Carli al consigliere Marco Tramontina, che, senza attacchi allo Sci club, aveva sollevato il caso per stigmatizzare il comportamento della giunta, «cui è passata inosservata la “coppa chiosco”, nonostante il precedente di 3 mesi fa». «Non incentiviamo di certo uso e abuso di alcol, ma sosteniamo l’Acat e riteniamo vergognosa la strumentalizzazione che Tramontina ha fatto dell’evento – rimarca Carli –. Le sue azioni mediatiche hanno creato attrito tra sodalizi, screditato l’esecutivo e fatto passare Maniago come dedita in modo esagerato all’alcol. Un bel risultato se pensiamo che si parte soltanto dall’uso inappropriato di un termine». L’esecutivo puntualizza sul fatto che «nella richiesta di autorizzazione inviata dal club al Comune si parla soltanto di castagnata e torneo di calcetto. Inoltre, il volantino pubblicitario in cui si cita la “coppa chiosco” è lo stesso dello scorso anno, quando Tramontina da assessore ha autorizzato l’evento». Giulia Sacchi


INIZIATIVE DI PREVENZIONE E INFORMAZIONE

PISATODAY

Alcol e movida: la Provincia rilancia il progetto "Certe Notti"
19 ottobre 2012

L'obiettivo dell'iniziativa è informare, senza moralismi e con un approccio diretto, i più giovani sui rischi legati all'abuso di alcol e sostanze. A 4 mesi dalla partenza la Provincia traccia un primo bilancio

di Redazione -

Avviato nel giugno scorso in occasione della Luminara di San Ranieri - con il 'presidio' di uno stand piazzato di fronte alla chiesa di San Michele in Borgo - il progetto "Certe Notti", nato con l'ambizione di sensibilizzare i più giovani ai rischi legati all'abuso di alcol e sostanze psicoattive. L'obiettivo è informare senza moralismi e con un approccio diretto, grazie alla presenza di stand in tutti i luoghi più frequentatati dai ragazzi.

A tracciare il quadro dei risultati raccolti finora e le prospettive dell'innovativa esperienza sono stati, questa mattina, i rappresentanti degli stessi soggetti promotori: per la Provincia l'assessore al sociale Anna Romei; per "Fondazione Charlie" Francesca Barberi; per "Il Cerchio" Alessia Gallerini; per "Il Ponte" Alessandro Remorini.

"Punto caratterizzante del progetto - dicono - è l'approccio scelto nei confronti degli interlocutori che si propone di intercettare: quello più diretto. Scendendo cioè nei luoghi della 'movida' con banchi informativi utilizzati come punto di 'aggancio' nei confronti di coloro che si intende sensibilizzare: giovani, certo, ma anche adulti interessati; o gli stessi gestori di locali e organizzatori di feste all'aperto, con i quali il rapporto è stato quasi sempre buono".

Ma come avviene quello che abbiamo definito l'aggancio? Con una serie di strumenti: un simulatore di guida (in stato di sobrietà e non), supporto rivelatosi efficace verso gli adolescenti per la sua capacità di attrazione, essendo visto in parte come gioco; un etilometro.

Ed ecco il bilancio dei primi 4 mesi: 55 test Audit compilati (38 positivi); 621 opuscoli distribuiti; 332 test etilometrici effettuati su 251 maschi e 81 femmine tra i 18 e i 55 anni. Promosso dalla Provincia ma finanziato dalla Regione il progetto "Certe Notti" non si fermerà però con la fine della bella stagione: ai tre partner attuali si affiancherà l'anno prossimo la Società della Salute di Area Pisana e Valdera per una presenza sempre più capillare, e proficua, sul territorio.


L’IMPEGNO DELLE FORZE DELL’ORDINE 

ALTO ADIGE

Alcol e droga: ritirate ben tredici patenti
19 ottobre 2012

BOLZANO. Nel corso di controlli notturni, i carabinieri hanno identificato oltre cinquecento persone su quasi trecento veicoli ispezionati lungo i posti di blocco dislocati nei punti chiave della rete stradale provinciale. Le «gazzelle» si trovavano soprattutto in prossimità dei locali notturni e lungo gli itinerari più a rischio. Complessivamente, sono state contestate 42 contravvenzioni al codice della strada e ritirate ben tredici patenti di guida.

I carabinieri si sono concentrati soprattutto lungo la val Pusteria con la compagnia di Brunico, attorno a Bolzano e in Bassa Atesina. Tra le persone denunciate per guida in stato di ebbrezza c’è anche un minore, trovato alla guida di un ciclomotore non immatricolato e sprovvisto di assicurazione. Tutte e tredici le persone fermate - di età compresa tra i 16 ed i 48 anni - avevano valori di alcol nel sangue compresi tra 0,85 e 1,72 grammi per litro.

Durante il servizio notturno sono stati sanzionati altri due automobilisti: un uomo guidava la propria macchina, privo di copertura assicurativa e senza patente, visto che gli era stata sospesa qualche settimana fa, dopo che era stato pizzicato ubriaco alla guida della vettura. Un bolzanino di 25 anni guidava senza patente, visto che non aveva mai fatto l’esame. Ed infine: due altoatesini sono stati denunciati, perché si trovavano alla guida delle rispettive auto, dopo aver fatto uso di droghe.


ALCUNE CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI

DIRETTANEWS.IT

Vende la moglie per comprare alcol al prezzo di… Leggete!!!
sabato, ottobre 20th, 2012

Una storia assurda, inimmaginabile solo a pensarla, ma purtoppo vera. Succede che un uomo alcolizzato cronico ha cercato di vendere la propria moglie per un prezzo di 6mila rupie, pari a poco più di 100 euro. L’episodio allucinante è accaduto a Kerala, nell’India del Sud, ed è venuto alla luce perché il figlio 18enne della coppia ha denunciato il misfatto e quindi anche il padre. L’uomo, Medula Rajender, operaio di 42 anni, aveva raggiunto un accordo con un broker che aveva dato l’assenso per “acquistare” la moglie 36enne Medula Ammayi. Rajender aveva trascinato con la forza la propria consorte alla stazione degli autobus, obbligandola a non muoversi ed aspettare. La donna, intuendo che qualcosa stava per accadere, appena il marito è andato via è fuggita rifugiandosi a casa di un parente: “Sono stata sposata per circa 20 anni, ma non potevo immaginare nemmeno nei miei sogni più selvaggi che avrebbe fatto una cosa del genere”.


CORRIERE NAZIONALE.IT

Violenza sessuale, arrestato un 36enne a Gualdo Tadino

19.10.12 Finisce in manette un 36enne residente a Gualdo Tadino. Il nigeriano ha commesso una violenza sessuale nei confronti di una sua connazionale: nel pomeriggio di martedì la donna, domiciliata a Porto Recanati, visto che si trovava a Gualdo Tadino, era andata a trovare il suo connazionale e conoscente per parlare e passare del tempo insieme. Il nigeriano aveva bevuto alcolici in quantità smisurata e ha cominciato ad abusare della donna contro la sua volontà. La violenza è andata avanti per circa 2 ore e mezzo.

Approfittando della distrazione dell’uomo, poi, la donna è riuscita a sfuggire alla presa e, approfittando di una finestra al piano rialzato dell’abitazione (alta circa2 metri) è riuscita a scappare.  La donna ha subito cercato aiuto. Imbattutasi in una pattuglia della Polizia Provinciale, ha raccontato l’accaduto. Scattate con immediatezza le indagini i militari dell’Arma sono riusciti a rintracciare l’uomo e a trarlo in arresto. All’interno dell’abitazione inequivocabili le scene della violenza: tracce di liquido biologico sulle lenzuola, preservativi usati sul letto, casa in disordine e bottiglie d’alcol vuote ovunque.

Il 36enne è stato rinchiuso nel carcere di Perugia a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.


ILMESSAGGERO.IT
 

Camionista preso a sprangate dal branco
Sei in manette: ci sono anche ragazze

Ubriachi, con l'auto in panne hanno fermato l'uomo per rubare il mezzo per tornare a casa a Tor Bella Monaca

Sabato 20 Ottobre 2012 - 10:57

ROMA - Sotto l'effetto dell'alcol massacrano di botte un camionista, gli rubano il mezzo e poi finiscono fuoristrada qualche metro dopo. Protagonisti della vicenda sono sei giovani di Tor Bella Monaca, di cui tre minorenni (tra i15 ed i 17 anni) e tre donne, che hanno concluso così una nottata passata tra locali e discoteche vicino a Frascati, ai Castelli Romani.

Il camionista è in prognosi riservata con un grave trauma cranico e ferite sul capo. Sono da poco passate le sei del mattino, quando i sei ragazzi decidono di far ritorno a casa dopo l'ennesimo bicchiere bevuto nell'ultimo locale in una serata ad alto tasso alcolico. Durante il tragitto verso Roma, però, l'auto si ferma sulla via Cisternolea lasciando i giovani a piedi. I sei riescono a fermare un camionista, chiedendogli aiuto per riparare il guasto. L'uomo scende dall'abitacolo senza immaginare quello a cui sarebbe andato incontro.

I giovani, tra cui tre donne, sradicano un bastone da una staccionata e cominciano a picchiare il camionista lasciandolo senza sensi a terra. Salgono così sul mezzo e tentano di scappare. La loro fuga però finisce pochi metri dopo, quando finiscono fuori strada forse perchè poco avvezzi a guidare mezzi pesanti. Sul luogo dell'incidente arrivano i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Frascati che fermano i giovani e li portano in caserma, dove è tutt'ora al vaglio la loro posizione.


DICE LA MOVIDA: “TOGLIETEMI TUTTO MA NON TOGLIETEMI L’ALCOL!”

Carmine, la movida «allunga» nel weekend
19 ottobre 2012 | 14:15

Nuove polemiche nel cuore di Brescia

I gestori: sabato aperture fino alle 3. Gli abitanti: «noi faremo una lista di protesta»

Dicono che l'altra notte una signora piuttosto agèe e furente abbia aperto la finestra supplicando i nottambuli di farla dormire, che non ce la faceva più a sopportare quel baccano, e un villano l'abbia insultata con improperi volgarissimi.

Poi c'è stata la storia del tizio che ha suonato il sax alle tre del mattino, del tale che ha sparato proiettili di plastica all'indirizzo di una ragazza, dei litri di olio gettati dai balconi sui «casinisti», di quello che si è addirittura trasferito e così via.

Per placare i residenti del Carmine che da mesi si lamentano del caos selvaggio del sabato sera, con ragazzini ululanti fino all'alba, i gestori dei locali di via Fratelli Bandiera le hanno provate tutte: hanno offerto delle cene (i famigerati Menu per l'estate che, a quanto pare, non tutti hanno gradito), poi hanno pagato la pulizia della strada, poi hanno messo gli steward a tenere a bada i chiassosi, infine hanno sollecitato la Polizia ad incrementare i controlli. Ebbene, gli incontri di quartiere, le precauzioni adottate e tutto il resto, non hanno sortito granché. Contro la movida del Carmine è persino apparso un gruppo su Facebook, Vogliamo dormire, 177 fan in tutto.

Adesso, le associazioni Brescia In e Quadra Quarta hanno persino sventolato un comunicato in cui mettono nero su bianco «gli aspetti del fenomeno e le azioni che verranno intraprese».

Si va da problemi di ordine pubblico, tipo l'abuso di alcol, «l'aumento esponenziale degli spacciatori», le «minacce ai residenti», fino agli esposti in procura. Poi la bomba: «Se entro 60 giorni la Loggia non prenderà provvedimenti - dice Marco Stellini di Brescia In - presenteremo una lista civica alle elezioni. Qui sta diventando sempre peggio: gira voce che apriranno altri locali, oltre ai due appena inaugurati. Un disastro». Però.

La voce della lista girava già da un po' e forse anche per questo Flavio Bonardi, presidente della Circoscrizione Centro, stamattina incontrerà i gestori: «Il punto è sempre questo - dice - conciliare le due parti, locali e residenti». La pensa così anche l'assessore Labolani, che sbotta quando si nomina la fantomatica lista civica: «I ricatti non li accetto. Piuttosto, bisogna lavorare, insieme, al bene della città, mediare e cercare di soddisfare tutti. Chiudere i locali non è possibile. Ma potremo proporre la patente a punti, come a Torino. Chi sgarra in modo reiterato perde la licenza».

C'è da dire che i locali stanno pagando a proprie spese A2A per pulire la strada e pure gli steward. «E continueremo a farlo» giura Beppe Spera, della Casa del Popolo. Però, a Bonardi, i gestori diranno anche un'altra cosa: «Vorremmo dilatare l'orario di apertura del sabato fino alle tre». Addirittura? «Ridurremmo quello feriale, s'intende. Guardi che non lo facciamo per soldi, ma solo per controllare i ragazzi che altrimenti scorrazzano in strada fino all'alba. E poi è un nostro diritto, la liberalizzazione ce lo permette». Davvero? «No, almeno se c'è un'ordinanza del Comune per tutelare i residenti» assicura l'assessore Margaroli.

Alessandra Troncana


L’ANGOLO DELLA GIUSTIZIA

L’ADIGE

Brillo al volante per dieci 
volte, il giudice lo condanna

20.10.12

ROVERETO - Avrebbe voluto patteggiare la pena per essere stato sorpreso alla guida della sua automobile in stato d'ebrezza. Ma il giudice per l'udienza preliminare si è rifiutato di accontentarlo accordando la pena e l'ha quindi condannato.

Del resto c'era un fattore aggravante nella vicenda che è finita tra le mani del Gup Riccardo Dies, uno dei tanti procedimenti che vengono avviati nei confronti di chi si mette alla guida dopo aver alzato il gomito oltre il limite consentito dalla legge (0,5 grammi di alcol per litro di sangue).

Quella non era certo la prima volta che l'automobilista era stato «pizzicato» brillo al volante, mettendo in pericolo in quelle condizioni la sua vita e quella delle altre persone che viaggiano sulla strada. Non era nemmeno la seconda o la terza volta, che comunque denotano l'esistenza di un problema con l'alcol. Quella era addirittura la decima volta che l'automobilista incappava nello stesso reato di guida in stato d'ebrezza, che veniva fermato e sottoposto all'alcoltest per le sue condizioni. Un piccolo record, di cui non si può certo andare fieri.

Di qui la decisione del giudice di non acconsentire al patteggiamento proposto ma di stabilire la pena per l'uomo: sei mesi con una multa di 3.700 euro. Nella speranza che almeno questa sia la volta buona per imparare la lezione, l'ultima condanna di una lunga e pericolosa serie.


NON SANNO PIU’ COSA INVENTARE PER PUBBLICIZZARE IL VINO: CERTO LA FANTASIA NON MANCA!!!


CINELLICOLOMBINI.IT

Terapia del paesaggio a Vino e salute 2012
Written by Donatella on 20 ottobre 2012. Posted in Forum, Vigne e vini     


L’effetto benessere del paesaggio e soprattutto il paesaggio del vino a “Vino e salute” 2012 a Montalcino. Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini

L’incontro organizzato il 12-13 ottobre, da Stefano Ciatti è ormai un appuntamento fisso per chi si interessa agli effetti positivi del vino. Quest’anno il tema principale è stato il paesaggio e soprattutto paesaggio viticolo come elemento rigenerante e capace donare benessere. Parlano i sindaci e gli urbanisti presentando le loro idee all’Assessore Regionale all’Assetto del territorio Anna Marson. Parlano i comunicatori, gli imprenditori e i tecnici del turismo, poi i giovani e infine i medici. Indubbiamente il tema è nuovo e intrigante: non solo il vino ha effetti benefici, grazie ai suoi polifenoli, ma anche il territorio vitato è uno strumento terapeutico. Dal convegno scaturisce una proposta nuova e entusiasmante: il territorio della Val d’Orcia, patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2004, culla del Brunello e della Doc Orcia, può diventare una “valle della salute”.

Un luogo dove l’eccellenza di vini, cibi, paesaggio, opere d’arte, stile di vita e soprattutto i centri termali, rigenerano fisicamente e psicologicamente sia i residenti che i turisti. Un progetto ambizioso ma realizzabile che potrebbe aprire nuovi scenari per i cinque comuni del Parco della Val d’Orcia Montalcino compreso.


INIZIATIVE IDEATE SOLO PER CONSUMARE BEVANDE ALCOLICHE

RAVENNANOTIZIE.IT

 Notte d'oro, ultima chiamata: tutti gli appuntamenti. Bus navetta gratuiti
 

PRIMAPAGINAMOLISE

Mercatini, balli e concerti fino all'alba, dopo quattro anni torna la Notte Bianca


INFORMAZIONE.IT

 Wine Day è arte, gastronomia e ovviamente vino!
 

AREZZONOTIZE

Si aprono le porte per Tuscany Wine 2012. Un fiume di eno-appassionati all'Arezzo Fiere e Congressi



Rassegna del 21 ottobre 2012


RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta

IL MESSAGGERO VENETO
Va in scena la “coppa chiosco” analcolica
Oggi il torneo di calcio-tennis in piazza Italia con premio gastronomico e il trentennale dell’Acat
MANIAGO. Niente cambiamenti e nessuna cancellazione di iniziative: nonostante le polemiche dei giorni scorsi sulla “coppa chiosco”, messa in palio dallo Sci club Maniago nel torneo di calcio-tennis che si terrà oggi in piazza Italia, proprio quando prenderanno avvio, al teatro Verdi, i festeggiamenti per il trentennale dell’Acat, sodalizio degli ex alcolisti, le due manifestazioni si svolgeranno come da programma. D’altronde, come hanno spiegato gli organizzatori dell’evento dello Sci club, le iniziative non entrano in conflitto, in quanto la “coppa chiosco”, come è solitamente intesa, ossia nel significato di sfida a chi beve di più, non rispecchia affatto ciò che il sodalizio sportivo intendeva proporre. La “coppa chiosco” dello Sci club è, infatti, un semplice cesto gastronomico, offerto alla squadra vincitrice del torneo, e, per di più, al suo interno non c’è traccia di alcol.
La giornata di festa di oggi si aprirà, quindi, con un appuntamento importante: alle 9, al Verdi, si celebreranno i 30 anni dalla fondazione della sezione Acat locale, presieduta da Olimpio Biasoni. Come ha ricordato quest’ultimo, la sezione, che è diventata autonoma nel 1992, in quanto prima costituiva un gruppo unico con Spilimbergo, conta 60 famiglie ed è frequentata anche da giovani, che non hanno superato la soglia dei 30 anni. «L’Acat opera nel tessuto sociale per dare importanti messaggi, garantire una certa qualità di vita e dare il buon esempio – ha spiegato Biasoni –. Cerchiamo di promuovere comportamenti rispettosi nei confronti di noi stessi e degli altri e collaboriamo anche con le scuole, per veicolare i messaggi soprattutto ai giovani». Alla cerimonia, cui prenderanno parte diverse autorità, seguirà un rinfresco.
Intanto, in piazza Italia, alle 10, lo Sci club Maniago proporrà la seconda edizione del torneo di calcio-tennis, accompagnata dalla montagna di caldarroste. Per l’occasione, sarà attiva, oltre al chiosco, un’area attrezzata, per i più piccoli, dove potranno divertirsi con percorsi e giochi adatti alla loro età. A completare il panorama delle iniziative odierne, alle 17, in biblioteca, è in programma un appuntamento con la Lega italiana handicap. Nell’ambito di un convegno, sarà assegnata una borsa di studio in memoria dell’ex presidente Alice Bruni, voluta e sostenuta dalla sua famiglia e istituita dal sodalizio alla facoltà di Scienze della formazione dell’università di Udine e Trieste, al dottor Stefano Buso, per la sua tesi di laurea sul tema “Il lavoro dei disabili, il loro inserimento lavorativo e la loro integrazione nei luoghi di lavoro”.(g.s.)



TRENTINO
Eletto il nuovo direttivo dell’Acat
Associazioni
ALTO GARDA . Nuovo direttivo per la sezione Alto Garda e Ledro dell’Acat, associazione club alcologici territoriali impegnata sul fronte dei problemi dell’alcol e alcolcorretali con la metodologia del professor Hudolin, basata sul principio dell’auto mutuo aiuto, della solidarietà e dell’amicizia. Il presidente è Alberto Giramonti, il vice è Bruno Grottolo, la segretaria Miriam Clari e il cassiere Claudio Bertamini. I consiglieri sono Paola Torboli, Valeriano Maino, Joanna Szeil, Gilberto Guella, Cornelio Fedrigoni, Marco Masi, Carlo Bonisoli, Paolo Oradini, Arturo Santorum, Silvio Farina, Giorgio Bommassar e Roberto Toccoli.


CESTEP.IT

Ansia, depressione e alcolismo: associazioni
L'alcol è un ansiolitico e/o un antidepressivo?
Innanzitutto un'osservazione: l'ansia e la depressione sono da 1.5 a 2 volte più frequenti negli alcolisti che nella popolazione non-alcolista. L'associazione ansia-depressione-alcolismo è abbastanza frequente: dal 15 al 30%.
Nella maggior parte dei casi, l'eccessivo consumo di alcol e la dipendenza appaiono prima della vera sindrome d'ansia e della vera depressione: si parla di alcolismo primario. Quando avviene l'inverso, l'alcolismo è secondario, cioè fa la sua comparsa dopo i problemi di umore. Infatti i pazienti sperimentano, come chiunque altro, gli effetti iniziali di riduzione dell'inibizione, di stimolazione e di sedazione dovuti all'assunzione di alcol. Dove c'è ansia o depressione, si possono ricercare tali effetti come una sorta di auto-medicazione. Ma gli effetti farmacologici dell'alcol si invertono con l'abuso cronico, a causa del progressivo adattamento del sistema nervoso centrale. Così i soggetti con una dipendenza primaria talvolta sviluppano ansia e depressione secondarie e il ricorso all'alcol è non solo inefficace ma può aggravare le sindromi primarie. Questo è un vero e proprio circolo vizioso.
Solo l'astinenza potrà progressivamente trasformare tale situazione in circolo virtuoso, ripristinando le condizioni preesistenti e mettendo in grado i pazienti di curare le eventuali alterazioni psichiche primarie.
Un fatto interessante è che nella psicosi maniaco-depressiva, caratterizzata da periodi di euforia (mania) seguiti da depressione, l'assunzione di alcol è minore durante la fase depressiva della malattia.
Si deve ricordare inoltre che gli alcolisti tendono a minimizzare o ridicolizzare la loro dipendenza, preferendo avere un problema mentale come ansia o depressione che comporta una minore colpa nella nostra cultura, sebbene tale attitudine stia cambiando.
In pratica ribadiamo che il miglior ansiolitico e antidepressivo nel lungo termine per le persone alcol-dipendenti è l'astinenza. Gli ansiolitici sedativi vengono prescritti solo durante la sindrome d'astinenza, in dosi decrescenti per circa 2 settimane, per evitare di sostituire una forma di dipendenza con un'altra. Nel 90% dei pazienti un mese di astinenza ristabilirà l'umore normale. Solo in pazienti che ancora mostrano segni di ansia o depressione, o che sviluppano una "depressione post-astinenziale" (10%), seguirà la prescrizione appropriata di farmaci psicotropi per evitare la ricaduta.
Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it 


GIORNALE DI BRESCIA
Iseo e Franciacorta
Guida in stato di ebbrezza, 10 patenti ritirate
Domenica, 21 ottobre 2012 - La Polizia stradale ha svolto servizi di controllo nella notte tra sabato e domenica, dall'una alle 7 del mattino, nella zona del Lago di Iseo e Franciacorta. Tre le pattuglie impiegate, 98 i veicoli controllati, ben 124 le persone identificate.
Dieci quelle che erano sotto l'influenza di alcolici, altrettante le patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza, di cui una a un ciclista coinvolto nella notte di cui riferiamo a parte. Le persone che erano sotto l'influenza di alcolici sono tutti uomini: 2 di età compresa tra i 18 e i 22 anni; 2 (tra cui il ciclista) tra i 23 e i 27 anni; 5 tra i 28 e i 32 anni; uno di un'età di oltre 32 anni.
Due, tra cui il ciclista, avevano il tasso alcolemico superiore a 1,50 grammi per litro di sangue e rischiano la sospensione della patente di guida da uno a due anni. Totale dei punti decurtati 87.


ALTARIMINI
Completamente ubriaco non riesce a rincasare: soccorso 37enne a Rimini
21 Ottobre 2012 - 16:17 - Suona al campanello di casa completamente ubriaco durante la notte, ma sbaglia indirizzo. A richiedere l'intervento dei carabinieri domenica mattina alle 5 e 30 circa è stato proprio l'inquilino svegliato da un 37enne che completamente ubriaco, non riuscendo a ritrovare casa, ha citofonato a caso. Il giovane, originario di Teramo, all'arrivo dei militari, ha raccontato loro di aver passato la serata in un locale e di aver perso le coordinate per rincasare. I carabinieri, notato anche lo stato di ipotermia del 37enne che aveva addosso solo una camicia, lo hanno accompagnato nel suo domicilio, assicurandosi che fosse in grado di fare effettivamente rientro in casa.


CORRIERE DI ROMAGNA
ALCOLEMIA ALLE STELLE: SERIE DI DENUNCE
Folle fuga nella notte, da Fosso Ghiaia a San Carlo
Un 32enne è stato rintracciato a letto dopo che aveva abbandonato il mezzo
RAVENNA. Un inseguimento folle, a 160 km orari, lungo una Statale 16 trafficata come può esserlo un venerdì sera. Una scena da film che si è conclusa poco prima dell’alba quando la polizia stradale ha individuato il fuggiasco a casa sua.
Dove stava dormendo in maniera beata. Il denunciato è Y.R., un 32enne di San Carlo. Quando la polizia lo ha sottoposto al test dell’etilometro aveva un valore da 1,79 grammi litri di oltre 3 volte superiore ai limiti di legge. L’idea è che scappasse proprio per questo motivo. La sua notte era cominciata poco dopo le 3 all’altezza di Fosso Ghiaia, dove alcuni agenti della Stradale facevano controlli all’etilometro. E’ a quell’ora che gli agenti hanno visto sfrecciare una Peugeot 206 in direzione Rimini. La Polstrada si è subito messa al suo inseguimento con due pattuglie. L’auto ha però continuato a correre facendo perdere le sue tracce a Savio. In realtà il fuggiasco aveva solo deciso di “confondere le acque” tornando sui suoi passi. Così l’auto è stata rivista sempre ad altissima velocità sulla Ss16 ma in direzione Ravenna. Secondo inseguimento spericolato fino a Mirabilandia ed all’ingresso dell E45. Polizia e Peugeot viaggiano affiancate e gli genti rischiano di essere buttati fuori strada un paio di volte. Momenti di grande tensione fino A San Carlo, Dove il 32enne abbandona la vettura e scappa a piedi nella notte. Troppo facile a quel punto per gli agenti, tramite il numero di targa risalire al proprietario del veicolo. E’ di una ragazza che ha lasciato l’auto al compagno cesenate, di cui fornisce l’indirizzo. Quando la stradale lo va a prendere lui è già a letto da un po’. Il tasso alcolemico alto spiega forze anche quale sia stato il motivo della fuga. Dovrà in futuro rispondere di guida in stato di ebbrezza e resistenza a pubblico ufficiale.
 

Lunedì, 22 Ottobre 2012
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