Rc Auto, boom di compagnie false o illegali
MILANO- Spesso hanno nomi stranieri simili a compagnie diventate famose a colpi di campagne pubblicitarie e perfettamente in regola con la legge. Il mondo delle assicurazioni auto «irregolari» o «non autorizzate» è composto da una giungla di sigle, difficili da decifrare anche per chi è in buona fede e viene aggirato dai truffatori.
L'ELENCO DELLE ASSICURAZIONI ILLEGALI
FENOMENO ALLARMANTE-Oltre 90 i casi segnalati dall'Isvap (l'istituto di vigilanza sulle assicurazioni) in meno di due anni, a conferma di come il fenomeno sia in costante crescita. In tempi di crisi la tentazione di sfuggire il caro-vita con un tagliando RC auto falso, pagato appena un centinaio di euro c'è, ma si rischia grosso: multe salatissime, sequestro del veicolo e pure una denuncia penale. A giudicare dai recenti episodi di cronaca (dal Casertano al Lecchese, passando per il nord-est e per il Trentino dove nelle ultime settimane c'è stata una vera pioggia di denunce e sequestri) sembrerebbe aver ragione l'Aci quando parla di 3 milioni e mezzo di veicoli senza assicurazione, un dato al quale si è arrivati partendo dal numero di multe elevate. Che sono state più di 100 mila.
L'ELENCO DELLE ASSICURAZIONI ILLEGALI
IN ARRIVO I CONTROLLI ELETTRONICI-Altre stime più prudenti arrivano da Giordano Biserni presidente dell'Asaps, l'associazione amici della Polizia Stradale: «nei casi di pirateria stradale di cui si riescono ad avere i dati (circa il 50% dei 755 da inizio anno) una percentuale fra l'8 e il 10% è risultata priva di copertura assicurativa». «Notiamo anche un aumento di fughe all'alt delle forze dell' ordine che potrebbe essere un effetto collaterale del fenomeno». Eppure basterebbero telecamere e autovelox -quelli già esistenti- a smascherare chi circola con contrassegno falso, scaduto o non in regola. Ma la misura non è ancora stata applicata sebbene sia stata introdotta con una legge, come spiega Vittorio Verdone, direttore del settore auto di Ania, l'associazione di categoria delle assicurazioni: «Per un controllo efficiente a breve si creerà un’anagrafe integrata incrociando la nostra banca dati con quella della Motorizzazione. In seguito si attuerà il controllo elettronico a distanza sui veicoli in circolazione effettiva su strada, come previsto da un decreto di inizio anno (le disposizione attuative sono di competenza dei ministeri dello sviluppo economico e delle infrastrutture)». Così i furbi non avrebbero scampo. «Perché oggi i controlli sono affidati alle pattuglie sul territorio, domani invece saranno generalizzati». Per evitare i falsi contrassegni poi basterebbe eliminare il tagliando di carta e sostituirlo con un chip elettronico, tipo Telepass, osserva Verdone che non condivide i numeri sui veicoli senza Rc Auto: «Non si possono aver cifre esatte su quante auto circolano senza assicurazione: tra quelle ancora immatricolate e che non risultano assicurate, ma neppure circolano, ce ne sono a milioni nei depositi giudiziari, nei piazzali dei concessionari e custodite in aree private dai rispettivi proprietari». Un quiz a cui prima o poi si dovrà dare una riposta definitiva.
Daniele Sparisci
da corriere.it