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Rassegna stampa Alcol e guida del 24 ottobre 2012

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

VEDETE QUANTO SIAMO STRANI NOI UMANI: DA UNA PARTE IL PREFETTO PROIBISCE LA VENDITA DI ALCOLICI PER UNA PARTITA DI CALCIO, DALL'ALTRA ABBIAMO LA BIRRA COME SPONSOR DEL CALCIO.
ADDIRITTURA DURANTE LE PARTITE DI CAMPIONATO SE INDOVINI L'UOMO SKY VINCI UNA CASSA DI BIRRA.

REPUBBLICA.IT

Inter-Partizan, diktat del prefetto "L'alcol al bando fino a venerdì"
Il provvedimento dalle 13 di mercoledì alle 7 di venerdì in zona San Siro, nella Cerchia

dei Navigli, in tutte le stazioni ferroviarie e della metropolitana e nell'aeroporto di Linate

Stop alla somministrazione e alla vendita di bevande alcoliche e superalcoliche in occasione della partita Inter-Partizan Belgrado, giovedì prossimo, per la presenza della tifoseria serba, particolarmente calda. Il prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi, ha disposto il divieto "dalle 13 di mercoledì 24 ottobre alle 7 di venerdì 26 ottobre". Il divieto si applica alla zona di San Siro, al centro città "racchiuso entro la Cerchia dei Navigli", alle stazioni ferroviarie e della metropolitana e all'aeroporto di Linate.

"Nei confronti delle sole enoteche e bottiglierie, la cui attività verrebbe particolarmente limitata in ragione dell' unicità dei prodotti venduti, il divieto è operante dalle 14 - spiegano in prefettura - fino all'orario previsto per la chiusura degli esercizi pubblici.  Sono esclusi dal divieto i locali che svolgono esclusivamente servizio di ristorazione". Il provvedimento è stato inviato ai sindaci di Milano, Peschiera Borromeo e Segrate.

Dalla questura fanno sapere che sono 1.600 i biglietti finora venduti agli ospiti e che per evitare incidenti tra le tifoserie quattro ispettori stranieri inizieranno a lavorare con la Digos per seguire la situazione. I controlli proseguiranno anche il giorno dopo la partita, così da scongiurare possibili azioni nel weekend.


UN ALTRO ESEMPIO DELLA NOSTRA STRANEZZA: CI SONO LE LEGGI MA LE FORZE DELL’ORDINE NON RIESCONO NEMMENO A FARLE RISPETTARE!!!


IL TIRRENO

E fuori scorre la birra venduta dagli abusivi 
MARTEDÌ, 23 OTTOBRE 2012

E i cingalesi preparano cocktail a richiesta. Vicoli lerci di urina, musica sparata dai locali a porte aperte 

PISA Fiumi di urina che scorrono nei vicoletti, strade come via Cavalca che sarebbero a doppio senso (ma ci passa con difficoltà un’auto alla volta, per quanto si sono allargati i tavolini all’aperto), musica sparata dai locali a porte aperte (si sente già da 100 metri di distanza) e venditori abusivi con secchi pieni di ghiaccio e birre economiche acquistate all’ingrosso e rivendute fino al mattino. Nella notte pisana c’è tutto il rosario del codice penale, ma non facciamo nomi per non dimenticare qualcuno. La scena di impatto maggiore è in piazza dei Cavalieri, dove venerdì scorso c’erano sette cingalesi in ogni angolo a vendere birre chiuse (nel caso migliore) e addirittura cocktail a richiesta, preparati per strada sul momento utilizzando bottiglie di alcolici e dosatori, in barba alle più elementari norme igieniche. Sia detto come un dato di cronaca e senza alcuna connotazione razzista: sono gli stessi ragazzi che tempo fa vendevano rose alle coppiette romantiche; devono aver capito che così si guadagna di più. Impossibile, invece, contare le auto che entrano contromano per bypassare le telecamere della zona a traffico limitato. Così com’è impossibile, per i residenti che pagano 108 euro all’anno, trovare un parcheggio libero. Tutto si svolge sotto gli occhi elettronici collegati alle centrali delle forze dell’ordine. E in piazza Sant’Omobono c’è fissa una pattuglia dei carabinieri. Ma la loro presenza ha un effetto soprattutto di deterrenza, perché gli uomini sul campo hanno la consegna di «operare in sicurezza»: se c’è una rissa fra più di sei persone, non possono intervenire per evitare di mettere a repentaglio la propria incolumità. E anche quando i residenti chiamano il centralino per protestare contro i gruppi rumorosi che suonano tamburi, si sentono rispondere: «Lo vediamo in video, ma sono troppi per intervenire». Le web cam danno il quadro in tempo reale e a volte mostrano pure gli spacciatori: «Ma loro hanno imparato – confessa un agente – e portano poca roba addosso con sé. Possiamo fermarli, ma sanno che basta dire “consumo personale” e “stavo regalando a un amico” per essere subito rilasciati». Chiosa amara: «Fermare un clandestino, poi, significa stare tutta la notte in centrale. Evitiamo, perché il nostro compito è garantire qui l’ordine pubblico».(g.c.) 


INIZIATIVE DI INFORMAZIONE E PREVENZIONE

ASAPS

Il 26 e il 27 ottobre “Sicurstrada Live” a Sesto San Giovanni
Calano i “morti del sabato sera”
I giovani alla guida tra regole e trasgressione


Mercoledì, 24 Ottobre 2012

Sabato alle 17, al Centro Commerciale Sarca incontro con associazioni, esperti e amministratori pubblici

Niente più “stragi del sabato sera”? I dati sembrano smentire quello che ormai, in Italia, appare sempre più come un luogo comune: i giovani con meno di 30 anni morti in incidenti stradali nel fine settimana, sono praticamente dimezzati, passando da 917 nel 2000 a 456 nel 2010 (meno 50,3%).  Certo, sempre troppi ed è presto per sostenere che si tratta di una battaglia vinta. Però l’inversione di tendenza, specie negli ultimi anni, sembra consolidarsi. Infatti, nei primi nove mesi del 2012, gli under 30 deceduti sulle strade italiane nei week end sono stati 173 (Fonte Asaps).

In questo contesto anche la Lombardia e Milano confermano un andamento incoraggiante. Sempre nel periodo gennaio-settembre di quest’anno i giovani morti in incidenti stradali nel fine settimana sono stati 15 nell’intera regione e 1 nel territorio provinciale (Fonte Asaps).

Risultati che certamente dipendono dai maggiori controlli delle forze di polizia e dalle sanzioni più severe, ma anche da qualche significativo mutamento nei comportamenti dei giovani alla guida.  Per questo bisogna proseguire e rafforzare l’impegno per promuovere il rispetto delle regole del codice della strada, favorendo una maggiore consapevolezza e responsabilità da parte dei giovani alla guida.

La Fondazione Unipolis e Unipol, con il progetto Sicurstrada, sviluppano il loro impegno per far crescere la cultura della sicurezza stradale fra i giovani e puntando l’attenzione verso gli utenti più deboli delle strade urbane, pedoni e ciclisti, i più esposti ai rischi di un traffico congestionato.

Da questo punto di vista, nella città di Sesto San Giovanni negli ultimi cinque anni, il numero di incidenti si è ridotto da 858 a 677. In particolare, nel 2011 ci sono stati 356 feriti, tra i quali 51 ciclisti e 63 pedoni.

Sicurezza stradale, mobilità sostenibile con specifico riguardo ai giovani e agli utenti deboli della strada saranno al centro della due giorni di “Sicurstrada Live”, venerdì 26 e sabato 27 ottobre al Centro Commerciale  Sarca, via Milanese 10.   L'iniziativa, patrocinata dal Comune di Sesto San Giovanni, è realizzata  insieme a Coop Lombardia, Fondazione Ania per la sicurezza stradale, ASAPS; ed in collaborazione con IGD, Centro Sarca  e WelcHome. 

Sabato 27 ottobre, alle ore 17, nella Libreria dell’Ipercoop, confronto su: “I giovani alla guida tra regole e trasgressione”. Interverranno: Monica Chittò, Sindaco di Sesto San Giovanni, Elena Iannizzi, Assessore Politiche Giovanili, Alberto Barni, Progetto WelcHome - Associazione Comunità Nuova Onlus, Rita Gallizzi, Progetto WelcHome - Cooperativa lotta contro l’emarginazione, Sandro Vedovi, Fondazione Ania, Walter Dondi, Direttore Fondazione Unipolis. Condurrà Fabio Ravezzani, direttore di Telelombardia . Luisa Corso porterà il saluto di Coop Lombardia.

Nel corso del pomeriggio di sabato 27 ottobre dalle 16 alle 17 animazione con Andrea Barbi presso il punto informativo di Sicurstrada nella Galleria Commerciale.


RAVENNA24ORE.IT

Ravenna, progetto "Drugs on street", di pattuglia Pm e assessore
Controlli in occasione della Notte d'Oro

24 ottobre 2012 | 

Durante la “Notte d’Oro” lo scorso fine settimana, la Polizia Municipale di Ravenna ha svolto servizi di controllo, nell’ambito del Progetto “Drugs on street - Voglio vederci chiaro: scelgo no droga no alcool”. L'iniziativa,  patrocinata dal Dipartimento delle Politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha l'obiettivo di contrastare l’assunzione di sostanze psicotrope o stupefacenti, in particolare per chi si mette alla guida di un veicolo.

L’assessore alla sicurezza Martina Monti ha partecipato al servizio di pattuglia che si è avviato in via Faentina, dalle 23 di sabato e si è concluso alle 5 di domenica. Sono state, spiega il Comune,  una sessantina le verifiche su veicoli e nei riguardi di altrettanti conducenti, tra cui un cittadino straniero, di nazionalità venezuelana, risultato non in regola col permesso di guida.

Due persone, residenti a Ravenna, sono state denunciate per guida in stato di ebbrezza. Si tratta di un 52enne che sottoposto alla prova etilometro, evidenziava un tasso alcolemico tre volte superiore al consentito e di un 24enne, fermato verso le 02.30, risultato positivo all’assunzione di sostanze alcoliche con un valore pari circa al doppio del limite stabilito.

Per entrambi è scattato il ritiro della patente, ai fini della sospensione, e l’affidamento in custodia del mezzo a persone idonee.

Le pattuglie, coadiuvate da un medico dell’Ausl, hanno inoltre sottoposto a narcotest dodici conducenti, tra cui tre donne, per rilevare l’eventuale presenza di droghe: tutte le prove hanno dato esito negativo.

Nel corso dei controlli diversi sono stati i verbali contestati per violazioni al Codice della strada, riguardanti, in particolare, irregolarità dei documenti di guida (omessa revisione, trasporto di passeggeri in numero superiore a quello annotato sulla carta di circolazione, circolazione con patente venezuelana valida ma senza permesso di guida al seguito) e le norme di comportamento (superamento dei limiti di velocità e sorpassi azzardati).

 

L’IMPEGNO DELLE FORZE DELL’ORDINE


ASAPS

Guida ubriaco e morde un agente
da amicipolstrada.blogspot.it


Martedì, 23 Ottobre 2012

PORDENONE - Aveva nel sangue un tasso alcolico pari a quasi sei volte quello consentito dalla legge e nonostante questo guidava, pronto ad attraversare la provincia lungo l’autostrada A 28. Per fortuna la sua guida incerta è stata fermata prima che l’auto diventasse un pericolo pubblico.

La Polizia Stradale, la notte scorsa, ha fermato un cittadino colombiano all’imbocco della A 28 : 2,69 grammi per litro, contro il limite di 0,5 tollerato dal codice della strada. Alla pattuglia della Stradale non è sfuggito l’andamento zigzagante dell’auto guidata da A.I., 47 anni, cittadino colombiano residente nella bassa. Sul cavalcavia dell’autostrada, all’altezza della fiera – la macchina era diretta a Sesto al Reghena – gli agenti hanno fermato il colombiano e l’hanno sottoposto ad alcoltest. L’esito è stato sorprendente e ha fatto scattare il sequestro della vettura oltre che il ritiro della patente.

L’automobilista, che in un primo momento era apparso tranquillo,, quando ha capito che la sua corsa sarebbe terminata là, ha minacciato di buttarsi dal cavalcavia. A quel punto la Polizia Stradale non ha potuto fare altro che ammanettarlo per cercare di calmarlo, ma non è bastato. Il colombiano ha aggredito uno degli agenti e gli ha morso un orecchio.

Non senza fatica gli agenti hanno caricato l’uomo in auto e l’hanno portato in ospedale dove è stato ricoverato in stato di ebbrezza. Oltre che la contestazione della guida sotto gli effetti dell’alcol, per il 47enne è scattata la denuncia per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.


AREZZONOTIZIE.IT

Arrestato nella notte il pirata di Falciano: era ubriaco

112-4I Carabinieri della Stazione di Subbiano hanno tratto in arresto un 30enne rumeno, residente in Casentino per omissione di soccorso, guida in stato di ebbrezza e resistenza a pubblico ufficiale. Verso le 20,30 di ieri sera è arrivata una richiesta di intervento per un incidente stradale lungo la Sr71 in località Falciano.

Un'auto aveva invaso la corsia opposta andando a scontrarsi con un'altra, alla guida di questa seconda macchina un 56enne romano, che ha riportato la frattura di una tibia. Il conducente dell'altra macchina si era dato alla fuga.

I militari dell'Arma, dopo aver soccorso il ferito e aver effettuati i rilievi, si sono messi alla ricerca del fuggitivo che, rintracciato in tarda serata in via Grazia Deledda a Capolona, si è ribellato, ferendo un carabiniere.

L'uomo, un 30enne, è stato poi bloccato e portato in caserma: era alla guida in stato di ebbrezza e che l'auto non era coperta da assicurazione. Eì stato arrestato e ristretto nella camera di sicurezza della Caserma Carabinieri di Arezzo.


CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI

CORRIERE DELL’UMBRIA.IT

Accoltellato e ubriaco al pronto soccorso. Giallo sul racconto, accertamenti in atto
Uno straniero regolare ha riferito di essere caduto, ma medici e militari non gli credono

24/10/2012 10:57:32

Lo hanno portato al pronto soccorso. Ferito in più punti, aveva già perso molto sangue. I medici del Santa Maria della Misericordia non hanno avuto dubbi: il responso è una serie di ferite da arma da taglio, piuttosto profonde. Per fortuna non è stato interessato alcun organo vitale. Si tratta di un accoltellamento, avvenuto nella notte di lunedì a Perugia, ai danni di uno straniero senza precedenti, sposato con un'italiana. Sul fatto c'è anche un giallo: l'uomo ha riferito ai clinici che le ferite erano state causate da una caduta accidentale. I dottori non gli hanno creduto e hanno chiamato il 118.


ESTENSE.COM

In camion in centro ubriaco e ‘spatentato’
24.10.12
Fermato dai carabinieri in via Baluardi e denunciato dopo l'esito dell'etilometro

Girava tranquillamente per il centro città con il suo autocarro, ubriaco, senza documenti e senza aver mai conseguito la patente. C.M., rumeno del 1985 da anni residente a Ferrara, è stato fermato lunedì mattina poco prima delle 10 in via dei Baluardi dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Ferrara, insospettiti da quell’andamento a zig-zag. Il giovane, che è apparso da subito su di giri, ha confermato poi i dubbi sul suo stato psicofisico. “Patente e libretto!” gli avrebbero chiesto per prima cosa gli uomini dell’Arma e lui ha provato a difendersi sostenendo di avere dimenticato il documento di guida a casa. Subito multato per non avere al seguito la patente, è stato così sottoposto anche alla prova etilometrica: nel suo sangue infatti, già a quell’ora, circolava alcol pari a 1,47 g/l. Ecco allora anche la denuncia penale per guida in stato di ebbrezza alcolica. Ma le sorprese erano tutt’altro che finite: i successivi accertamenti effettuati dai militari hanno consentito di accertare che C.M., non solo viaggiava con un autocarro, ubriaco, in pieno centro e di mattina, ma non  aveva  neppure  mai  conseguito  quella patente che diceva aver dimenticato a casa.

Alla denuncia  per  guida  in  stato di  ebbrezza  pertanto,  si  sono aggiunte quella per guida senza patente e quella per false attestazioni a pubblico ufficiale.


ALTRO CASO STRANO: L'ALCOL CONTENUTO NEL VINO PROVOCA 25.000 MORTI ALL'ANNO IN ITALIA E L'EUROPA FINANZIA IL VINO ITALIANO CON 340 MILIONI DI CONTRIBUTI!

WINENEWS

OCM VINO CAMPAGNA 2011/2012 - IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE MARIO CATANIA: “340 MILIONI PER IL SETTORE ... UTILIZZATO PRATICAMENTE L’INTERO BUDGET MESSO A DISPOSIZIONE DALL’UNIONE EUROPEA”. TUTTI I PARTICOLARI DELLE RISORSE UE

Roma - 24 Ottobre 2012, ore 11:19

Il Ministro delle Politiche Agricole, Mario Catania “Esprimo grande soddisfazione per il successo riscosso dal Programma nazionale di sostegno al settore vitivinicolo (PNS) che, grazie all’impegno di tutti i soggetti coinvolti, ha portato all’erogazione in favore del settore di circa 340 milioni di euro, praticamente l’intero budget messo a disposizione dall’Unione europea”. Lo ha annunciato il Ministro delle Politiche Agricole, Mario Catania, commentando i dati sulla spesa dell’Organizzazione Comune di Mercato del settore vino, relativi all’esercizio finanziario 2012, chiuso il 15 ottobre.

La spesa di quest’anno evidenzia come la maggior parte delle risorse sia stata assorbita dalla misura ristrutturazione e riconversione vigneti (157 milioni di euro). Da evidenziare che questa misura, dal 2000 ad oggi, ha permesso di riconvertire 173.000 ettari, un quarto del “vigneto Italia”.

Molto interesse ha destato anche la misura promozione sui mercati esteri, a cui sono stati destinati 65 milioni di euro, nonostante l’intervento prevedesse la partecipazione finanziaria dei privati, per il 50% dei costi promozionali.

Anche la misura investimenti, avviata solo nel 2011, ha fatto registrare un buon risultato, con una spesa di poco inferiore a 24 milioni di euro.

La vendemmia verde, introdotta per prevenire eventuali crisi di mercato in alcune aree, ha invece fatto registrare un utilizzo molto limitato, pari a 7,5 milioni di euro, peraltro in linea con la scarsa produzione di questa campagna vendemmiale. Poco utilizzata è stata anche la distillazione dei sottoprodotti, a cui sono stati destinati circa 15 milioni di euro.

L’assicurazione del raccolto ha invece beneficiato di 32 milioni di euro, utilizzati per cofinanziare la spesa pubblica dei premi assicurativi versati a copertura delle perdite legate alle avverse condizioni climatiche, alle fitopatie e alle infestazioni parassitarie della vite.

È da segnalare, infine, che le misure non più contemplate dalla Pac post 2013, come arricchimento dei vini e distillazioni per uso commestibile, hanno fatto registrare, rispettivamente, un incremento dei fondi stanziati (circa 30 milioni di euro) e una flessione dovuta all’andamento produttivo di questi ultimi due anni, con una spesa complessiva di poco superiore a 9 milioni di euro.


L’ANGOLO DELLA GIUSTIZIA

ILSECOLOXIX.I

Investì ragazza, poi fuggì: condannato
Renzo Sanna

24 ottobre 2012

Chiavari - Per Alessandro Cima si riaprono le porte del carcere. Due anni e due mesi senza condizionale. Troppo grave per il giudice Roberto Pasca il suo comportamento, nella notte tra l’8 e il 9 agosto: in stato di ebbrezza alcolica aveva investito sulle strisce pedonali, a Cavi, una giovanissima romena, all’epoca ancora diciassettenne, ma soprattutto non si era fermato a soccorrerla. Era scappato, secondo la Polstrada di Chiavari che lo aveva rintracciato e fatto arrestare: non si era accorto di averla fatta grossa, aveva invece dichiarato lui. Cima, che ha 40 anni ed è di Genova, era rimasto dieci giorni in via al Gasometro a Chiavari, poi il Riesame aveva concesso la scarcerazione. Ieri, assistito dall’avvocato Angelo Paone, è andato a giudizio per l’omissione di soccorso e la guida in stato di ebbrezza, mentre dall’altra parte, quella offesa, non c’era nessuno.

Giovedì, 25 Ottobre 2012
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