Polizia Frontiera Marittima di Porto Torres
Una folla commossa di amici, colleghi e sportivi per l’addio al comandante Alberto Mura, ispettore superiore della Polizia di Stato e valoroso tecnico di pugilato, deceduto in seguito ad una grave malattia
(ASAPS) La faccia da pugile generoso e il cuore grande e pieno d’amore, solidarietà ed altruismo. Questo era Alberto Mura, ispettore superiore della Polizia di Stato, responsabile del Posto di Polizia Frontiera Marittima di Porto Torres, iscritto all’ASAPS ininterrottamente dal 1997, che a soli 54 anni si è arreso ad una malattia incurabile che ha vinto l’ultimo round del suo più difficile combattimento.
Un solo amore, infatti, dopo la famiglia e il lavoro: la boxe che praticava con passione e costanza tanto da fargli creare il Boxing Club Porto Torres dove portava ai giovani che si avvicinavano allo sport il senso della lealtà, del rispetto per l’avversario e la consapevolezza che il risultato si conquista con la fatica e con il sudore.
Il Presidente della Federazione Pugilistica Italiana, presente alle esequie in una gremita Basilica di San Gavino a Porto Torres, ha definito Alberto “uno dei più bravi e valorosi tecnici e promoter del pugilato sardo”.
Alberto Mura ha diretto per anni il posto di Polizia di Porto Torres ed anche qui è riuscito a distinguersi per il proficuo lavoro e gli insegnamenti ai tanti giovani che si succedevano in quell’ambiente lavorativo che sembrava quasi una famiglia.
Ai funerali, infatti, oltre ad uno stuolo di autorità erano presenti tanti colleghi alcuni dei quali in pensione da anni, che hanno voluto manifestare la vicinanza alla famiglia e dare l’ultimo saluto ad un caro e prezioso collega.
La Redazione dell’Associazione ASAPS, cui Alberto era iscritto da anni, esprime il proprio cordoglio alla famiglia, ai colleghi e agli sportivi che piangono la scomparsa del loro caro, del loro collega e del loro maestro. (ASAPS)