Il vigile perfetto

Tutte le mattine percorro il medesimo tragitto per recarmi in ufficio. Uno dei punti più congestionati dal traffico è sicuramente il tratto che da Via Casilina porta a Piazzale Labicano (Porta Maggiore) e tutte le mattine verifico che, quando non trovo traffico fino all’arrivo al semaforo di Piazzale Labicano, c’è lui: il Vigile Perfetto. Si vede che ama il suo lavoro: sorride, va da una parte all’altra della piazza restando fermo in mezzo al fiume di macchine che incoraggia allegramente con la cadenza ritmica del suo fischietto.
Ora ferma il flusso del traffico per far passare il tram, ora sorride e saluta un bambino che, per mano alla sua mamma, sta attraversando la strada. Sembra il direttore di un’orchestra che dirige con attenzione e maestria: calcola perfettamente i tempi in cui i due semafori che dovrebbero regolare il traffico devono dare il segnale di stop o di via.
Evidentemente quello è proprio il suo mestiere e lo fa con competenza, passione ed allegria. Mi sembra giusto, quindi, segnalare e celebrare l’efficienza e l’importanza di un uomo che, oltre che a garantirti di non arrivare in ritardo in ufficio, ti rallegra l’animo nel vedere l’amore e l’entusiasmo con cui lavora. Quando lui non c’è, ovviamente, la musica cambia ed il groviglio impazzito delle macchine lo testimonia. Secondo me andrebbe premiato.
Silvia

Concordo pienamente con quanto scritto. Anche a me ogni mattina capita di percorrere il tratto indicato e mi accorgo, all'altezza di via Casilina, della presenza del solerte vigile che con la sua preziosissima opera evita molto spesso il formarsi del "tappo" a Piazzale Labicano. Vorrei in questo modo manifestare la mia profonda gratitudine per la utilissima opera del vigile un po' cicciottello ma tanto simpatico e utile: GRAZIE
Marco

Concordo anch'io con i signori che mi hanno preceduto. Il vigile in questione merita un plauso da tutti quegli automobilisti che transitano per il piazzale Labicano, specie nelle ore di maggior traffico; fossero tutti come lui.......
Pietro

 
da  ilmessaggero.it