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Rassegna stampa alcol e guida del 28 aprile 2005

RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA"

Note a cura di Alessandro Sbarbada
Servitore-insegnante in un Club degli Alcolisti in trattamento a Mantova.


L’ADIGE
Al Paradisi di Pergine, serata del Coordinamento alcol e guida della Valsugana
Party analcolico per adolescenti
PERGINE - Parte domani sera la sfida del Coordinamento alcol e guida della Valsugana: far divertire i ragazzi senza alcool.
Al Paradisi Nr1 giovani e adolescenti delle scuole superiori dell’alta Valsugana sono invitati ad una festa, alle 21, dal titolo «no-alcol, si-party», che scimmiotta una famosa pubblicità dove uomini e donne bellissime non possono fare a meno dell’alcool per fare festa. La mascotte è Sobrio, il logo inventato dai ragazzi del Curie nell’ambito del progetto «Guida la tua salute» durante lo scorso anno scolastico.
Dietro il coordinamento, c´è il patrocinio del Comprensorio C4 e la collaborazione di tutte le scuole superiori e professionali della alta valle. Il proprietario della discoteca, Valerio Valentini, sensibile al problema alcool e guida, ha concesso gratuitamente i locali per una sera. Ci saranno dei pullman navetta a partire dalle 21 per condurre il discoteca i ragazzi e riportarli a casa (fine della festa previsto all´1).
Le partenze avvendono dalla stazione di Levico (fermate a Caldonazzo e Calceranica) fino all´Istituto De Carneri di Civezzano alle 21.50. Una seconda corriera raccoglierà i ragazzi di Baselga di Pinè, Nogaré e Madrano. La terza corriera partirà direttamente dall´istituto comprensivo di Levico e una quarta farà il giro della valle dei mocheni con partenza da Frassilongo alle 20.20.
Molti i genitori che hanno apprezzato l´impegno e tanti i ragazzi disponibili a partecipare, per divertirsi: la musica e l´intrattenimento sono a cura di Paola Key & Virus e di Andrea Degas. Tutto, rigorosamente, «alcool free».
L’ADIGE
Ala, alcol cultura e salute
ALA - Comune e Servizio Alcologia del Distretto C10 organizzano (20.30, Centro Zendri) una serata informativa «Alcol, cultura e salute» (stili di vita, comportamenti ed altre questioni) con la partecipazione di un esperto dei programmi alcologici territoriali.
CORRIERE ADRIATICO
Camper fuori dalle discoteche locali per monitorare la situazione
Ecco il bus della prevenzione
ANCONA - Informare ma anche educare e prevenire. L’unità di strada “Informabus”, realizzata in forma sinergica dai comuni di Ancona e del comprensorio (Montemarciano, Montesanvito, Chiaravalle ed Offagna) modifica la propria strategia. Per raggiungere i giovani nei luoghi del divertimento, mettendoli in guardia sui rischi dell’abuso di alcol e sostanze e favorire la modifica di certi comportamenti, dal 3 di maggio sarà operativa direttamente davanti a questi luoghi, discoteche o locali in genere, ritenuti dall’opinione pubblico come luoghi di perdizione. Dalle 22,30 alle 4 di notte gli educatori di “Informabus” si posizioneranno con il loro camper in prossimità dei locali notturni offrendo un servizio di chill out, spazio di decompressione, dove i ragazzi potranno parlare, riflettere, rilassarsi in attesa di rientrare a casa in condizioni meno rischiose. L’iniziativa, presentata nella sede del Comune di Ancona alla presenza dell’assessore ai Servizi Sociali Paolo Pascucci e Politiche Giovanili Stefania Ragnetti (oltre all’assessore del Comune di Montemarciano Fabiola Caprari) durerà tutta l’estate. Il debutto, come ha ricordato la responsabile di “Informabus” Laura Felice, il 3 maggio davanti Barfly di Ancona, in occasione dello Student party. Sono già programmate altre due uscite: il 14 maggio al Jamaè di Monteroberto ed il 21 maggio ancora al Barfly. Da sottolineare la collaborazione dei gestori dei locali notturni, che hanno dato la loro adesione al progetto condividendone appieno gli scopi. Sia Pascucci, che Ragnetti e Caprari hanno posto l’accento sulla valenza sociale di un’iniziativa che vede coinvolti diversi comuni del territorio e che intende raggiungere in maniera positiva i giovani proprio dove essi sono. “Progetto notte- sei nelle tue mani”: è questo lo slogan coniato per l’occasione dal gruppo 996 che ne ha curato la parte grafica.
IL GAZZETTINO (Pordenone)
MONFALCONE
Alcol "droga" degli Under 16, campagna contro gli abusi
Giovani ed alcol: nel Monfalconese ed in tutto il basso Isontino. «Gran parte degli studenti di terza media - avvisano gli esperti - ha già avuto contatti con gli alcolici e con intossicazioni derivate dal loro abuso». Cresce un nuovo modo di bere, alla nordica, con trasformazioni del sabato sera, assunzioni prevalentemente fuori dai pasti ed in grande quantità per sballare. Del problema si è parlato ieri a Monfalcone alla presentazione delle iniziative legate al ’Mese di prevenzione alcologica’ che vedono il Comune collaborare con il Sert dell’Azienda sanitaria n.2 e l’Associazione dei club degli alcolisti in trattamento. In atto una campagna per limitare la somministrazione di bevande alcoliche agli under 16 e responsabilizzare i giovani. Dopo una riunione con gli esercenti pubblici, l’assessore all’Istruzione Silvia Altran ha confermato l’avvio di un percorso che coinvolgerà anche le scuole. ’Frena l’alcol...Fai correre la vita!’ è lo slogan di un opuscolo con consigli per guidare in sicurezza e per rivolgersi alle strutture specializzate. Andrea Fiore, responsabile del Modulo Alcologia del Sert e coordinatore di un punto d’ascolto scolastico itinerante, si è detto preoccupato per l’alto consumo di quella che ha definito «la droga più presente sotto i 16 anni e più pericolosa dell’eroina. Altri problemi riguardano il rischio di alterazioni epatiche sotto i 20 anni».
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
E se pensassimo...
Il sabato notte
Perché morire?
Italia il numero delle vittime del sabato sera è raccapricciante: oltre 1000 ragazzi all’anno muoiono dopo una serata in discoteca. Tutti pensano che la causa sia l’incidente stradale (si presuppone sia quella maggiore) ma spesso si verificano delle banali risse a volte mortali. Ragioni futili che inducono i ragazzi a litigare o per un complimento rivolto verso la propria ragazza o per uno spintone. La musica ad alto volume, l’uso di sostanze stupefacenti e l’abuso di alcool, ecco alcuni dei motivi per cui la vita di molti giovani viene "strappata" e con loro molte famiglie vengono straziate dal dolore per la perdita dei propri cari. Noi giovani spinti dal desiderio di andare alla ricerca di nuove emozioni non ci rendiamo conto di quanto queste possano essere fatali. Nonostante le informazioni esaurienti che ci pervengono dalla tv, dai giornali e dalla scuola, continuiamo a sfidare la sorte pensando che gli irresponsabili siano gli altri quando i veri e propri siamo noi!
Vincenza Boccadamo.
IL MESSAGGERO (Ostia)
Che cosa manca ai giovani per essere felici?
L’adolescenza: interroghiamoci
Il futuro è nelle nostre mani!
Esiste un periodo vulnerabile chiamato "adolescenza". In genere gli adolescenti detti "teen-agers", sono soggetti a farsi trascinare dagli altri, in particolar modo proprio dai loro amici per provare nuove esperienze, che li portano per esempio nel tunnel del fumo, della droga e dell’alcool o dal cattivo esempio del gruppo di cui si imita il comportamento,diventando dei "bulli". Tutto ciò nasce da una situazione di disagio giovanile alla quale la società odierna non ha ancora trovato rimedio. Perciò i ragazzi tendono ad affrontare questi disagi attraverso l’ideale di "sballo totale", invece le energie sprecate in tale modo, dovrebbero essere incanalate in attività interessanti e utili ai fini della formazione dei giovani. Tutto ciò senza nulla togliere al divertimento che può nascere anche senza esagerare. Per evitare tutto ciò, la vita potrebbe offrire, se solo lo volessimo,esperienze positive che prese con il giusto ottimismo potrebbero allentare le difficoltà che incombono sul nostro cammino. Noi siamo più fortunati rispetto a quella che era la gioventù passata,in quanto più liberi ma protetti da un mondo ormai "pericoloso". Sta naturalmente a noi ragazzi, adolescenti, saper riconoscere la giusta via per entrare a far parte di quel mondo libero e "spensierato" che dovrebbe appartenere a tutta la gioventù. La vita, soprattutto quella di noi giovani è ricca di sorprese, esperienza e nuove scoperte, quindi, credo valga davvero la pena di viverla in modo leale e sereno, intraprendendo cammini corretti, evitando di nuocere agli altri, ma soprattutto noi stessi. Perciò divertiamoci in modo sano, senza distruggere il nostro futuro! Antoni Beso, Francesca Dimonte.
L’UNIONE SARDA
polizia municipale Gli incidenti sono diminuiti del 45% rispetto al 2004
La patente a punti ha provocato una rivoluzione nell’abitudine degli automobilisti: gli incidenti in città e in tutta la provincia, negli ultimi tre mesi, sono diminuiti del 45 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Ogni automobilista ha venti punti a disposizione e per perderli basta davvero poco: un sorpasso azzardato, una manovra sbagliata o una telefonata clandestina con il cellulare. «La maggior degli automobilisti - spiegano gli agenti della polizia municipale - perdono i punti quasi esclusivamente per guida in stato d’ebbrezza, sotto effetto di sostanze stupefacenti o per la violazioni ai limiti di velocità». Negli ultimi tre mesi le forze dell’ordine hanno cancellato, soltanto in città, 5432 punti: 29.586 in tutta la Sardegna. Nella provincia di Cagliari, sempre negli ultimi tre mesi, 147 persone sono sono incappate negli autovelox. 375 automobilisti non hanno rispettato l’obbligo di indossare le cinture di sicurezza mentre 56 guidatori si sono messi al volante dopo aver bevuto oltre il limite consentito dalla legge. (ale. t.).
L’UNIONE SARDA
Tortolì
Una commedia per sconfiggere l’alcolismo.
Si intitola "Di cotte e di crude" la commedia che andrà in scena domani sera a Tortolì. Lo spettacolo è curato dalla compagnia teatrale "I Fan Kakà" in collaborazione con l’associazione Aquilone, l’Acat Ogliastra e il comprensorio scolastico Iti, ed è in programma alle 21 nell’aula magna dell’istituto tecnico industriale. La commedia si propone come azione di sensibilizzazione nei confronti dell’alcolismo, un problema sociale che tocca da vicino anche l’Ogliastra e soprattutto i giovani, che sempre più numerosi cercano nella bottiglia la soluzione dei loro problemi. Anche le strutture e i centri di cura ormai non sono più sufficienti per affrontare questa emergenza.
IL MESSAGGERO (Civitavecchia)
Torna a casa ubriaco e prende a pugni la moglie: arrestato.
n piena notte è tornato a casa ubriaco e, come avvenuto tante altre volte, non ha trovato di meglio da fare che prendere a schiaffi e calci la moglie. Solo che stavolta i vicini di casa, impauriti dalle grida della donna, hanno chiamato i carabinieri che sono subito accorsi sul posto e hanno arrestato l’uomo. E’ accaduto la scorsa notte a Vejano, in località Vignarella, alle porte del paese. Il pregiudicato cinquantenne, dopo aver malmenato la moglie sotto gli occhi dei due figlioletti, si è barricato in casa impedendo l’accesso ai carabinieri della Compagnia di Ronciglione che erano intervenuti. Non è stato facile per questi ultimi entrare, ci sono riusciti solo con l’aiuto della stessa donna che ha approfittato di un momento di disattenzione da parte del marito. L’uomo adesso è rinchiuso nel carcere di Mammagialla a disposizione del magistrato (il sostituto procuratore Stefano D’Arma) con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Sua moglie, invece, dopo l’aggressione stata portata all’ospedale viterbese di Belcolle dove è stata medicata al pronto soccorso e subito dimessa. Ha riportato ferite non gravi al volto e alle mani.
IL GAZZETTINO (Treviso)
La Procura vuol fare chiarezza sulla morte di un’anziana.
Al momento del ricovero presentava un tasso alcolemico elevato, ma non era dedita al bere. Un badante, ora sparito, unico testimone
Si è spenta dopo un mese e mezzo di agonia, Vilma Degano in Pollesel. La donna, 75 anni, era rimasta vittima di un incidente domestico il 5 marzo scorso mentre era in casa con il marito Giuseppe, invalido, e Sergio il badante straniero che si occupava di lui. La signora è caduta dalle scale battendo il capo contro un paiolo di rame e perdendo conoscenza. Ad accorgersi dell’accaduto è stato il badante. Subito soccorsa, la donna è stata ricoverata in rianimazione con un grave trauma cranico. Successivamente è stata trasferita nel reparto di lungodegenza dove è spirata domenica 24 aprile. Una morte sulla quale la Procura di Treviso ora vuol fare chiarezza, anche se non è stata aperta un’inchiesta. Al momento del ricovero, infatti, la donna presentava un elevato tasso alcolemico che potrebbe aver provocato la caduta. Un fatto però molto insolito per l’anziana, da tutti conosciuta come una persona equilibrata, dedita alla famiglia e in particolare al marito, colpito 12 anni fa da un ictus. Un’ipotesi che ha molto sorpreso anche i figli della coppia Alberto, concertista e docente al Conservatorio di Cagliari e Riccardo, titolare di una gelateria in Germania. «Se gli esami - spiega Alberto Pollesel - dicono che l’alcolemia era elevata non posso smentirli. Posso però smentire categoricamente che mia madre fosse dedita all’acool. Non era sua abitudine bere. Può darsi che quella sera abbia bevuto qualcosa, certo questo non fa di lei un’alcolista». I figli propendono per l’ipotesi che a far cadere la madre sia stato un malore dovuto alle sue precarie condizioni di salute. La Procura che ha acquisito la cartella clinica, vuole fare chiarezza anche sulla posizione del badante straniero, unico testimone dell’incidente che non sarebbe più rintracciabile. Di diverso parere i familiari: «Abbiamo piena fiducia in lui, prima dell’incidente, ci aveva annunciato che avrebbe voluto cambiare lavoro. Poco dopo il ricovero di mia madre, ha lasciato l’incarico e ora lavora all’estero». Il nulla osta per i funerali non è ancora stato concesso. Vilma Degano, originaria di Udine, era molto stimata in paese per l’abnegazione con cui si era dedicata all’assistenza del marito invalido.Milvana Citter.
L’ADIGE
Girò «Le notti bianche» Morta l´attrice austriaca Maria Schell
VIENNA - L´attrice austriaca Maria Schell è morta all´età di 79 anni nella sua casa in Carinzia. Nel 1954 ottenne a Cannes il premio come migliore attrice protagonista per il suo ruolo nel film «L´ultimo ponte» di Helmut Kautner, l´anno successivo fu premiata come migliore attrice alla Mostra di Venezia per «Gervaise» di Rene Clement. Un altro ruolo che le diede fama fu quello di Natalia in «Le notti bianche» (1957) di Luchino Visconti. Lavorò anche a Hollywood tra l´altro ne «I fratelli Karamazov» (1958) di R. Brooks. Da qui iniziò il declino con interpretazioni senza smalto e una lunga pausa per quasi tutti gli anni ´60. Suo fratello, l´attore Maximilian Shell, girò un film sulla vita difficile dell´attrice, segnata da abuso di alcool e medicinali e anche da un tentato suicidio.
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
corato
Un 27enne manda in ospedale anche due poliziotti
Prima picchia la fidanzata poi finisce dietro le sbarre
Corato. Botte da orbi alla ragazza ed ai poliziotti di una volante, intervenuti per sedare la rissa proprio tra i due fidanzati. Alla fine, il 27enne Ivan Izzo, un volto già noto alle forze dell’ordine, è finito in manette con l’accusa di violenza, minacce e resistenza a pubblico ufficiale. La zuffa, che si è conclusa con il ferimento della ragazza e degli stessi poliziotti, è avvenuta l’altra sera all’esterno di un noto pub, in pieno centro cittadino. «Correte, un giovane sta picchiando la fidanzata»: la telefonata giunta al 113, ha fatto accorrere gli agenti del commissariato che, giunti sul posto, hanno trovato Ivan Izzo mentre picchiava la fidanzata (una 28enne di Taranto), colpendola con schiaffi e pugni. Intorno, nel frattempo, si erano raccolti numerosi curiosi che nulla hanno fatto per sottrarre la ragazza all’ira del fidanzato, in preda ai fumi dell’alcol. Ivan Rizzo, anzi, si è scagliato anche contro i poliziotti, colpendoli mentre questi cercavano di allontanarlo dalla ragazza. Alla fine, comunque, sono riusciti a portarlo all’intero dell’auto di servizio ed a condurlo in commissariato. Pesante, alle fine, è stato il bilancio: sia la ragazza che i due agenti sono stati costretti a ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso avendo riportato ferite e contusioni giudicate guaribili fortunatamente in pochi giorni. Il fidanzato violento, invece, una volta identificato e dopo le formalità di rito, è stato arrestato e trasferito nel carcere di Trani. Pare che all’origine del battibecco tra i due fidanzati, poi sfociato in un vero e proprio pestaggio da parte del giovane ai danni della ragazza, ci fossero stati motivi passionali. Gianpaolo Balsamo.
CORRIERE ADRIATICO
Olandese di 25 anni, era in città da un mese. Fatale un mix di alcool e medicine.
Giovane barbone trovato morto all’alba
ANCONA - E’ morto nella notte, su quel cartone che da un mese a questa parte gli faceva da letto cioè da quando, da Cesena, era arrivato in Ancona. Patrick Remco, 25enne olandese, in molti se lo ricorderanno per quel suo girare in centro e chiedere qualche euro insieme al suo cane, un meticcio. Remco è morto la scorsa notte. Ad accorgersi del suo corpo steso a terra e coperto con un plaid, in quel rifugio ricavato sotto il porticato dell’Inail regionale lungo via Piave, è stato intorno alle 7.30 un impiegato dell’istituto che si stava recando al lavoro. Remco era molto giovane, con i capelli rasta, arruffati. Sul posto, dopo l’allarme lanciato dall’impiegato, sono accorsi i carabinieri del nucleo operativo Radiomobile insieme ai colleghi della stazione di Ancona centro e ad un’ambulanza della Croce Gialla. Per Remco però non si è potuto fare altro che constatare l’avvenuto decesso. La morte è sopraggiunta all’improvviso a causa del pesante mix di medicinali e alcolici. Medicine che Remco portava sempre con sé e che assumeva regolarmente in quanto prescrittegli dai sanitari. Tranquillanti, per la precisione, che il giovane con il suo bere continuo ha trasformato in pillole della morte. Ieri mattina, accanto al suo corpo, c’erano infatti alcune bottiglie vuote. A vegliare sul giovane, immobile, il cane che è stato poi trasportato al canile comunale e visitato dal veterinario della Asl. Sul luogo, successivamente è giunto anche il pm Irene Bilotta. Infine, il corpo è stato ricomposto all’interno di una bara. Su di lui, oggi verrà effettuata l’autopsia. Patrick Remco è stato identificato grazie al passaporto ritrovatogli addosso. Era partito dall’Olanda, la sua terra d’origine, diverso tempo fa. Per un periodo era stato a Cesena e, da circa un mese, si era trasferito nella nostra città. Sotto al porticato dell’Inail si era creato un angolino dove aveva lasciato un gran cartone e una coperta. Durante il giorno andava per le vie del centro a chiedere qualche soldo.
ASAPS
Pesaro: giovane insegnante si presenta ubriaco a scuola. Denunciato dalla Polizia Municipale.
(ASAPS) PESARO – Con l’educazione stradale, la notizia, ha poca attinenza, ma con quella civica, ovviamente, siamo nel giusto a volerla diffondere. A Pesaro, un giovane supplente di 35 anni – del posto – si è presentato a scuola totalmente ubriaco. Appena entrato in aula, una classe elementare, tutti sono ammutoliti: dai giovanissimi alunni, ai custodi fino alla segreteria ed alla direzione didattica. Proprio la direttrice, ha giustamente ritenuto di non poter tollerare l’atteggiamento del neanche troppo giovane maestro, richiedendo l’intervento della Polizia Municipale della città. Gli agenti, usi a far soffiare nell’etilometro gli ubriachi al volante, non hanno potuto far altro che constatare lo stati ebbrezza dell’uomo. Invitato a tornarsene a casa, ora toccherà al giudice valutare penalmente la sua condotta, sulla scorta della notizia di reato comunque redatta dagli agenti pesaresi. Noi, dal canto nostro, ci auguriamo che il signor maestro, in aula, non ci metta più piede.
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
Il Movimento per il turismo della birra con le associazioni sportive
L’iniziativa/ Ecco a voi «Birra, salute e sport»
E dalla festa dedicata alla «bionda» nasce una rivista tematica
Nocera. Nuova iniziativa del «movimento italiano per il turismo della birra». Il movimento, sorto a Lucera nel 2000, ha presentato il primo numero di una rivista dal titolo «Birra, salute e sport». La pubblicazione, gratuita, si pone l’obiettivo, ha spiegato il presidente dell’associazione Franco Giarrusso, di spiegare aspetti della bevanda sconosciuti ai più. «La motivazione di questa pubblicazione nasce dalla verificata impreparazione di molti sul prodotto birra e sui benefici che un suo uso moderato può portare ai suoi consumatori. La birra - spiega Giarrusso - viene vista dai più come una bevanda dissetante, invece è ricca di lieviti costantemente attivi, pertanto è una bevanda viva e ricca di vitamine e sali minerali». Di dati scientifici e consigli il volumetto edito dal movimento ne contiene tanti. Fra le novità anche la notizia che la birra consente i proteggere da attacchi di cuore, perché dotata di un’interessante vitamina B6. «Anche se lo sanno in pochi la birra era l’unica bevanda estranea all’acqua che poteva essere bevuta dagli atleti ai giochi olimpici della Grecia antica». (*) Spiega Giarrusso, coadiuvato in questa esperienza editoriale dal vicepresidente Espedito Alfarano. «La nostra realtà è legata a questa bevanda più di quanto si sappia in genere, la Puglia - prosegue Giarrusso - è prima in Italia per la produzione di birra, ad 80 km da Lucera a Melfi nella vicina Basilicata è attivo un maltificio terzo in Italia per volume di attività, a Campabasso vi è un birrificio che produce birra artigianale cruda non pastorizzata». Ad affiancare nella pubblicazione del volumetto - al quale si prevede seguano altri 9 numeri tematici, così da creare una collana completa - il movimento per la birra anche due associazioni sportive: «La podistica Lucera» ed il gruppo sportivo «Cicloamatori Lucera». Il volumetto è stato presentato nel corso di un’apposita conferenza stampa, al quale sono intervenuti Franco Giarrusso, Espedito Alfarano, i presidenti - Andrea Di Paolo e Pasquale Di Matto - della «Podistica» e dei «Cicloamatori», il sindaco Giuseppe Labbate, l’assessore provinciale al turismo Giuseppe Pica e l’assessore comunale alla cultura Nicola Ciccarelli.
Francesco Barbaro
 
(*) Nota: molte cose che si facevano 2000 anni fa oggi non hanno più senso.
WINENEWS
FRODE CON IL VINO IN VENETO, 5 MILIONI DI EURO IL GUADAGNO DI UN ANNO. MIGLIAIA DI LITRI DI VINO DA TAVOLA VENDUTO COME IGT
Cinque milioni di euro è il guadagno della frode con il vino ottenuto dagli indagati coinvolti nelle indagini dei carabinieri del Nas di Padova. Gli arresti eseguiti dal Nas hanno riguardato Gabriele Trevisan di Cinto Caomaggiore (Venezia), Gianfranco Fattori di San Bonifacio (Verona), Giovanni Zangrando di Marano Valpolicella (Verona) e Silvano Poli di Gambellara. Nei confronti di quest’ultimo sono stati aperti da varie procure italiane una quarantina di procedimenti penali, uno dei quali si è concluso il 22 marzo scorso con la condanna a 4 anni e mezzo di carcere. Le aziende coinvolte sono invece le Cantine Poli di Gambellara, Grappolo Trading di Bigarello (Mantova), Eurovini di Portogruaro (Venezia), Italvini di Arcole (Verona), Azienda Agricola Fattori di San Bonifacio, Eredi Bartolini di Basigliano (Udine) e EuroComm di Vicenza, alcune delle quali inesistenti e altre che sono invece esistite solo per qualche mese. A coordinare la presunta truffa, secondo quanto accertato dai carabinieri, sarebbe stato Poli avvalendosi della stretta collaborazione di Trevisan e Fattori. In due anni sarebbero stati acquistati 100 cisterne da 300 ettolitri ciascuna di vino da tavola venduto poi come vino Igt: Pinot bianco e grigio, Chardonnay e Prosecco. Il vino da tavola, che costa 10 mila euro a cisterna, veniva venduto come Igt a 60 mila euro, con un guadagno netto di 50 mila euro. Varie le aziende truffate, tra queste la trentina Cavit.
HELP CONSUMATORI
Vino: Coldiretti, tolleranza zero per difendere il Made in Italy
"Bisogna chiudere con decisione le porte a tutti i tentativi di frode e sofisticazione per difendere i primati conquistati anche grazie alla qualità della produzione di regioni come il Veneto e il Friuli dove si ottiene ben il 20% del vino italiano e che spingono l’export sui mercati internazionali." E’ quanto afferma la Coldiretti.
Dopo il grande percorso di valorizzazione qualitativa che ha portato il vino italiano alla conquista di ripetuti successi, a venti anni dallo spartiacque della grave crisi del metanolo, occorre insistere - affermano i coltivatori- sulla strada della "tolleranza zero" nei confronti di episodi che rischiano di danneggiare l’immagine della produzione italiana sui mercati nazionali ed estero. Un pericolo anche per la domanda del Made in Italy nel mondo dove il vino rappresenta un apprezzato biglietto da visita come dimostra il fatto che, in controtendenza con l’andamento generale del commercio estero, nei primi due mesi del 2005 è aumentato dell’8,2% il valore delle esportazioni di vino italiano negli Stati Unti dove si conferma leader di mercato davanti alle produzioni australiane e francesi. Un risultato ottenuto dopo un 2004 in cui la domanda nel mondo di vino Made in Italy ha fatto segnare un +5,4% nel valore delle esportazioni come risultato di un aumento nei mercati comunitario (+5%) e statunitense (+4,2%), ma con segnali positivi anche in Paesi emergenti come la Cina dove il valore delle esportazioni aumenta più del doppio (+110%) e l’India dove triplica (+238%) rimanendo tuttavia su livelli contenuti. Con la vendemmia 2004 - riferisce la Coldiretti - l’Italia si è confermata come secondo Paese produttore di vino in Europa con 51 milioni di ettolitri nel dei quali 24,6 di vini bianchi e 26,3 rossi o rosati. Una vendemmia giudicata di qualità grazie all’andamento climatico favorevole con giornate calde e notti fresche e all’abbassamento della temperatura che ha favorito una ottimale maturazione delle uve.
L’Italia può contare su un patrimonio di 453 vini Docg, Doc e Igt. La produzione di vino Doc o Docg rappresenta un terzo del totale (33%) mentre quella a Indicazione Geografica Tipica IGT oltre un quarto (27%). Il fatturato del settore è stimato pari a 8,5 miliardi di Euro.
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
Corato. Per i mille agricoltori i risultati sono negativi
Uva, stagione da dimenticare
Corato anno da dimenticare, questo è il commento dei quasi mille agricoltori coratini (tanti ne risultano al censimento effettuato nel 2000), alla luce del bilancio sulla campagna vitivinicola 2004/2005. Corato su una superficie totale di 17.673 ettari, possiede oltre 12.000 ettari di S.A.U. (Superficie Agricola Utilizzata) di cui quasi 1.500 ettari sono di vigneti, per una produzione che supera i 200 mila quintali, tra uva da vino e quella da tavola. La stagione appena conclusa ha visto un leggero incremento della produzione di uva da vino, rispetto alla raccolta 2003/2004, infatti quest’anno si è passati da 120 a 128 mila quintali, prodotti in un territorio che si estende verso il Castel del Monte, attraversando le contrade più note come «La Difesa» e «Pedale». La produzione locale è per la maggior parte di vino Rosso con 45.000 litri, seguita dal Rosato con 36.000 litri ed infine il Bianco pro-dotto in misura di 12.000 litri, «solo il 10% di questa produzione, spiega Michele Mangione presi-dente della Cooperativa Lavorazione Prodotti Agricoli, è vino imbottigliato come D.O.C. , un dato che è inferiore a quello dell’anno scorso, dove la produzione di Doc è stata maggiore». Così come è stato per la produzione olivicola, anche l’uva ha risentito pesantemente del basso prezzo che il mercato offriva, «a seconda del tipo e della qualità di uva prodotta, il prezzo ha oscillato fra i 13 e i 18 euro al quintale, estremamente basso se si tiene conto delle notevoli spese che un agricoltore deve affrontare durante l’anno per portare avanti la produzione. Un prezzo basso che ha portato un incremento nel conferimento dell’uva alle cooperative, con la speranza di poter strappare, durante l’anno, un prezzo di cessione più alto». Anche la qualità prodotta quest’anno non è stata eccellente, questo dovuto alla presenza di alcuni parassiti come la peronospora e la tignola che hanno contribuito tra l’altro ad abbassare il prezzo. La maggior parte del vino imbottigliato, viene portato sul mercato, soprattutto extraregionale, da quattro aziende: Torrevento, Piarulli, Santa Lucia di Perrone Capano e dalla Cooperativa Lavorazione Prodotti Agricoli, poi ci sono alcuni piccoli imbottigliatori locali che usano il loro prodotto più per uso personale che per il mercato vero e proprio. Un altro dato che può spiegare la caduta verticale dell’uva da vino, riguarda la scomparsa quasi totale degli acquirenti provenienti da fuori regione, commercianti campani, molisani, calabresi e lucani che acquistavano la nostra uva, più dolce, per tagliarla con quella loro proveniente da «tendoni» montuosi o collinari e quindi meno zuccherina. Salvatore Vernice.
IL TEMPO
Prendi l’auto e troverai anche buon vino
SULLE strade dell’enogastronomia alla scoperta dei cibi e dei vini tipici del Lazio. Regione scelta insieme a Lombardia, Toscana e Sicilia per un’iniziativa-pilota nata da un accordo di partnership del gruppo Maggiore e della LM di Luca Maroni, una delle firme più prestigiose dell’enologia italiana. «Tutti i clienti di autonoleggio Maggiore - spiega Andrea Di Curzio, direttore commerciale della Maggiore Rent - che effettueranno dal 1 maggio prossimo a fine aprile 2006 almeno 4 noleggi, fruiranno di un corso gratuito di degustazione di vini curato da professionisti della Sens Academy fondata da Luca Maroni». (*) Un impegno teso al rilancio turistico delle più belle località del Lazio e di altre regioni italiane alla ricerca dei gusti più genuini delle nostre terre. E soprattutto alla scoperta della piacevolezza del nostro vino in un momento in cui il mercato è insidiato da prodotti non genuini di provenienza estera (*) Nota: chissà se il corso prevede anche una lezione su alcol e guida.



Venerdì, 29 Aprile 2005
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