Polizia Stradale di Venezia
Ennesimo congegno sequestrato per alterare il cronotachigrafo
Il contributo di una bilancia da farmacista…
(ASAPS) Una Pattuglia della Polstrada di Mestre ha controllato un autoarticolato condotto da un cittadino italiano di Agrigento lungo la Tangenziale di Padova, dalla lettura del cronotachigrafo digitale il mezzo pesante risultava in “pausa” sebbene il conducente fosse alla guida.
Il mezzo industriale veniva quindi accompagnato presso un officina autorizzata dove assieme a personale tecnico, si poteva accertare la manomissione al “SENSORE DI VELOCITA’ KITAS” installato sul bulbo di trasmissione di velocità e dati del motore, tale alterazione interrompe il circuito facendo risultare il cronotachigrafo digitale in “RIPOSO” sebbene sia in realtà circolante.
La meticolosità dell’accertamento posto in essere dagli agenti è stata resa si evidente anche con la pesatura del bulbo sequestrato. Infatti con una bilancia digitale da farmacia si poteva riscontrare un peso difforme tra un bulbo originale nuovo SIEMENS VDO e quello alterato.
Il bulbo veniva successivamente aperto e all’interno la polizia riscontrava la manomissione effettuata sulla scheda posta all’interno del trasmettitore con un cavo saldato di colore rosso.
Oramai sono innumerevoli e quotidiani i sequestri e le alterazioni ai cronotachigrafi che vengono scoperti dalla Polizia Stradale. Le manomissioni al dispositivo cronotachigrafo installato nei veicoli pesanti, permettono di non rispettare l’alternanza pausa/guida dei conducenti prevista dalla legge e procurano alle ditte un rilevante beneficio competitivo costituito dalla riduzione dei costi fissi del trasporto, ma anche purtroppo in una mancata tutela dei conducenti, che aumentano quindi il loro tempo di lavoro oltre il consentito. Il conducente veniva sanzionato con 1596,00 €.
Complimenti agli agenti per la loro meticolosa attenzione. (ASAPS)