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Rassegna stampa alcol e guida del 20 aprile 2005

RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA"

Note a cura di Alessandro Sbarbada
Servitore-insegnante in un Club degli Alcolisti in trattamento a Mantova.


ANSA
SANITA’:MINISTERO, LOTTA APERTA AD ALCOL SOTTO I 16 ANNI

(ANSA) - ROMA, 20 APR - Semaforo rosso all’alcol: va consumato con moderazione perche’ e’ dannoso alla salute, ma il suo uso e’ comunque da evitare tassativamente nei ragazzi al di sotto dei 16 anni. E’ questo il messaggio della Giornata Nazionale di Educazione sul consumo di Alcol contro gli abusi tra i giovani che, promossa dal ministero della Salute, si celebrera’ domani con varie iniziative. La lotta al consumo di alcolici tra i minori e’, dunque, l’obiettivo primario della campagna di informazione che, voluta dal ministro Sirchia, prendera’ il via domani. Ma non si trattera’ di una campagna proibizionista: il chiarimento e’ arrivato nei giorni scorsi tra i ministri Sirchia e Alemanno, dopo che quest’ultimo aveva duramente criticato i contenuti dell’opuscolo sull’alcol comparso sul sito del governo e da lui ritenuto ’’fonte di confusione generalizzata su tali prodotti’’. - ALCOL DA EVITARE PER MINORI 16 ANNI ’’L’alcol e’ dannoso alla salute a seconda delle dosi, per cui va usato con moderazione, ma l’uso deve essere sempre, comunque, evitato nei giovani al di sotto dei 16 anni, tanto che la legge prevede espressamente il divieto di somministrazione di bevande alcoliche nei locali pubblici ai minori di anni 16’’. Questo, precisa il ministero della Salute, l’obiettivo della campagna. La limitazione dell’alcol ai giovani sotto i 16 anni e’ infatti, si rileva dal dicastero, un messaggio da tutti condiviso. - MA 900.000 UNDER-18 NE FANNO USO ABITUALMENTE Secondo le elaborazioni dell’ISS sui dati ISTAT, in Italia sono circa 900.000 i giovani al di sotto dei 16 anni che bevono abitualmente birra, vino e aperitivi alcolici. Si calcola che i giovanissimi (14-16 anni) consumatori di alcolici siano aumentati dai 781.000 del 1998 agli 870.000 del 2001. Tra questi ultimi, le piu’ accanite consumatrici sono le ragazze, passate dal 35,7% del 1998 al 41,6% del 2001. Nello stesso periodo i consumatori fra i ragazzi sono aumentati dal 46,2% al 51,6%. E l’eta’ in cui i giovani cominciano a consumare alcolici e’ in Italia la piu’ bassa d’Europa: appena 12 anni. Un’eta’ in cui l’organismo e’ particolarmente fragile di fronte ai danni che l’alcol puo’ causare e che, come hanno confermato studi recenti, possono avere serie ripercussioni sulla salute in eta’ matura. - LA POLEMICA SULL’OPUSCOLO L’opuscolo sul consumo di alcol che era stato pubblicato sul sito internet del Governo, e poi eliminato nelle scorse settimane per l’intervento del Ministero per le politiche agricole, e’ una pubblicazione dell’Istituto Superiore di Sanita’ che risale a un anno fa. Dopo la polemica sull’opportunita’ dei contenuti dell’opuscolo, una telefonata fra i ministri Sirchia e Alemanno aveva permesso un chiarimento: la campagna sul consumo di alcolici, che sara’ lanciata domani dal ministero della Salute, riguarda esclusivamente la lotta al consumo di alcol per i minori di 16 anni. Nessuna campagna proibizionista, dunque, contro il consumo di vino e alcol. - DA DOMANI ANCHE SOMMERLIER ENTRERANNO IN SCUOLE Da domani arriveranno in classe i sommelier per insegnare agli studenti a conoscere e gustare il vino. Decine di ragazzi che frequentano le scuole superiori apprenderanno i fondamenti dell’arte di degustare il vino da professionisti sommelier presenti insieme a insegnanti, scrittori ed esperti di settore per affrontare con i giovani il tema dei rischi connessi all’abuso di alcol e per favorire un consumo responsabile. Si tratta dell’anteprima dell’iniziativa denominata ’Conoscere il vino fa bene alla salute’, promossa in tutta Italia da Coldiretti e Citta’ del Vino. - LA PROPOSTA: TASSO ALCOLICO IN ETICHETTA PER BEVANDE EQUIVOCHE Obbligare le aziende produttrici di bevande equivoche, come quelle zuccherate in voga tra i giovani e che contengono molto alcool, a mostrare il tasso alcolico in etichetta. E’ la proposta della presidente della Commissione Bicamerale per l’Infanzia, Maria Burani Procaccini, alla vigilia della giornata nazionale sull’alcol. Si tratta, ha commentato, ’’di un principio di chiarezza: molti ragazzi pensano di bere un succo di frutta leggermente corretto, quando si tratta di bibite ancora piu’ alcoliche della birra’’. (*)
 
(*) Nota: la giornata di prevenzione sull’alcol, attraverso i più importanti organi di stampa, è stata stravolta e confusa da interventi mirati più alla difesa di interessi commerciali che alla tutela della salute dei cittadini.
In questo contesto le informazioni scientifiche sono oscurate (vedi opuscolo censurato) o comunque faticano ad emergere, sepolte da un mare di luoghi comuni, propagandati per ignoranza della materia da parte di qualcuno o per interesse specifico da parte di qualcun altro.

 

IL MESSAGGERO
Domani giornata di educazione al consumo moderato. Allarme per i giovani
Di Carla Massi.

ROMA - Prendiamo cento ragazzi tra i 14 e i 17 anni: almeno venti di loro confessano di bere abitualmente e, soprattutto, di bere molto. Diecimila di loro, consumano ogni giorno più di mezzo litro di vino e superano i cinquemila quelli che mandano giù quasi un litro di birra. A questi, vanno aggiunti i cosiddetti “pop drinks”: bevande a base alcolica, con una buona dose di zucchero e succo di frutta, molto amate dai giovanissimi. Sono di facile acquisto. Dal momento che, nei bar, sono allineate in bella mostra nei frigoriferi a vetri trasperenti. Facilmente, dunque, acquistabili anche dai supergiovani nonostante esista una legge (art. 689 codice penale) che vieta la vendita di bevande alcoliche ai minori.
Proprio per convincere i giovani a moderare il consumo dell’alcol usando toni pacati, persuasivi e poco impressionanti, la Coldiretti e l’associazione Città del vino (è formata da 540 comuni italiani a forte vocazione vinicola) hanno deciso di iniziare da domani,“Giornata nazionale di educazione sul consumo di alcol”, una serie di lezioni tenute da sommelier. A ridosso della campagna del ministero della Salute contro gli abusi alcolici dei ragazzi che prenderà il via nelle prossime settimane.
Il primo appuntamento è, appunto, per domani a Roma alle 10 al Centro congressi di Palazzo Rospigliosi (www.coldiretti.it e www.cittadelvino.com). Oltre trenta studenti delle superiori, più gli insegnanti, impareranno come degustare il vino ma, soprattutto, come riuscire a restare nelle giuste quantità. «Proviamo ad insegnare qual è la differenza tra eccesso e consumo responsabile - spiega Giuseppe Sicheri, responsabile scientifico della Fisar, Federazione italiana sommelier albergatori e ristoratori che terrà le lezioni - . Per i maschi non più di un bicchiere e mezzo a pasto, per le femmine non più di uno. Ci teniamo bassi proprio per permettere loro di apprezzare senza eccedere. Insegneremo che si deve bere solo durante i pasti e, soprattutto, che, prima di versare nel bicchiere, va controllata l’etichetta. Ovviamente per leggere qual è la gradazione». Di qui, il consiglio: se il vino raggiunge i 13-14 gradi, meglio fermarsi ad un bicchiere.
Meglio insegnare tutto questo fin dalle scuole medie, suggeriscono i ricercatori. Emanuele Scafato dell’Osservatorio fumo, alcol e droga dell’Istituto superiore di sanità è, infatti, sicuro che «il primo serio avvicinamento alle bevande alcoliche arriva, in molti casi, quando i ragazzi hanno 11 o 12 anni». E, con ogni probabilità visti i campioni analizzati, tra le pareti di casa. «I nostri dati - aggiunge - dimostrano il consumo sempre più precoce dell’alcol». Tanto precoce che gli stessi sommelier del vino hanno deciso di scendere in campo. Per la prima volta non solo degustatori, maratoneti dell’assaggio e dissertatori del gusto. Ma, maestri di moderazione.

ASAPS
Mirandola (MO)
UN’INTERESSANTE INCHIESTA DEL GRUPPO DI PROTEZIONE CIVILE FRA I GIOVANI, ALL’USCITA DAI LOCALI DELLA NOTTE.
IL 53% NON E’ MAI STATO CONTROLLATO, IL 33% POCHE VOLTE. IL 70% CHIEDE MAGGIORI CONTROLLI, 48% MAGGIORE SEVERITA’. FRA LE CAUSE DI MORTE AL PRIMO POSTO LA VELOCITA’ COL 51%, SEGUE L’ALCOL COL 40%. PER IL 73% POSITIVA LA PaP. Il 52% CONSIDERA I 150 IN AUTOSTRADA UNA VELOCITA’ TROPPO ELEVATA. I GIOVANI SONO SEMPRE PIU’ SAGGI DI QUELLO CHE SI CREDE

Egregio Signor Presidente ASAPS
 
Sono il Presidente del Gruppo di Protezione Civile del Comune di Mirandola in provincia di Modena denominato G.P.S e le scrivo innanzi tutto per farle i complimenti per la rivista “il Centauro”, che ci vede abbonati già da alcuni anni, ma anche per mandarle i risultati del sondaggio da noi effettuato all’uscita dei locali notturni tra i giovani sulle stragi del fine settimana. Un questionario da compilare, domande dirette e risposte altrettanto sincere.
I giovani sono molto preoccupati per il loro futuro sulle strade: i controlli non si vedono e i ragazzi continuano a morire.
II test, a cui hanno risposto 164 persone dai 18 ai 34 anni, fa emergere un dato inquietante e magari sorprendente: alla domanda “quante volte durante il rientro dai vari locali sei stato/a fermato/a nell’ultimo mese?”, 87 ragazzi (53%) hanno risposto MAI. 54 (33%) hanno risposto poche volte e soltanto 3 SPESSO.
Un aspetto allarmante perché i giovani chiedono maggiori controlli. Tanto che ben 114 (70%) vorrebbero l’aumento degli agenti in strada, 48 (29%) chiedono maggiore severità per le infrazioni e 90 (55%) propongono di aumentare gli uomini.
Ma i ragazzi sono altrettanto consapevoli delle principali cause di morte: 84 (51%) accusano l’alta velocità, 66 (40%) attribuiscono la colpa ad alcolici e stupefacenti, stesso dato anche per la stanchezza che attanaglia i guidatori.
A mio parere sono dati molto allarmanti ma, come dicono i ragazzi intervistati nella nostra “zona” non si fanno controlli, la gente corre con le proprie auto magari su di “giri” causa l’alcool e le pattuglie non si vedono: la gente si deve ammazzare per vedere controlli nelle strade? Ogni fine settimana sfogliando i giornali si leggono notizie o meglio dire “bollettini di guerre” di ragazzi che perdono la vite ma non conta nulla.
Le cause le sappiamo tutti ma se i “palloncini”, i controlli per le velocità si facessero chissà forse diminuirebbero tali cause.
Continuando con le risposte del test ben 120, pari al 73%, ritengono la patente a punti un’introduzione utile ma mancano i controlli.
Curioso come le targhe alterne e l’alta velocità in autostrada non riscuotono grande successo: 45 intervistati credono che le targhe alterne siano soltanto un modo par intascare soldi mentre gli altri chiedono di incentivare l’uso di combustibili meno inquinanti. Sui 150 km all’ora in autostrada ben 84 (52%) la considerano troppo elevata solo 36 legano la loro risposta alla tipologia d’auto.
Nella speranza di ricevere risposte sul nostro sondaggio le mando i migliori saluti Dal Gruppo G.P.S.
Nico Crespino
Presidente Gruppo G.P.S.
Protezione Civile
Mirandola (MO)

INCIDENTI DEL FINE SETTIMANA
Il sabato e della domenica, rimangono ad alto rischio, con il 50% delle vittime degli incidenti notturni.
723 i morti, il 12 % del totale. Si segnala però un calo tendenziale. Asaps e Sicurstrada distribuiscono l’opuscolo “Non bere più del tuo motore”
un contributo di informazioni e conoscenza sui rischi dell’alcol alla guida

Si sente spesso parlare di stragi del sabato sera con un concetto esteso agli incidenti delle notti del fine settimana in genere.
Ma quali sono i reali numeri della sinistrosità delle notti del fine settimana? Risponde all’interrogativo un’inchiesta che sarà pubblicata sul prossimo numero de il Centauro, organo ufficiale dell’Asaps.
E’ stata a questo scopo “scandagliata” l’incidentalità delle notti del sabato dalle 24 alle 07 del mattino e nello stesso orario della domenica del 2003, ultimo anno con dati ufficiali disponibili.
Nella fascia notturna di 7 ore dei due giorni del fine settimana nelle sole strade extraurbane si sono contati 4.285 incidenti su un totale di 9.042, pari al 47,38% dell’intera settimana.
Nelle due notti che dovremmo definire “orribili”, si contano ben 457 morti, pari al 50,77% dei 900 totali. 221 il sabato pari al 24,55% e 236 la domenica pari al 26,22%
 
segnala però un calo del 3% rispetto ai 471 morti delle stesse notti del 2002.
Ognuna delle 2 notti in pratica fa contare un quarto delle vittime totali notturne.
I feriti nelle stesse notti, sempre limitatamente alle strade extraurbane, sono stati 7.768 su 14.863 pari al 52,26% del totale.
3.067 il sabato, 20,63% e 4.701 la domenica 31.62%. In sostanza, nella sola notte fra il sabato e la domenica si conta un terzo dei feriti di tutte le notti della settimana.
Nel 2002 sulle strade extraurbane nelle notti del sabato e della domenica, si contarono rispettivamente 199 e 272 morti, pari al 50,86% del totale.
Migliora l’andamento degli incidenti del fine settimana nelle strade urbane.
Dalle 24 alle 07 del sabato e della domenica si sono registrati 8.037 incidenti su 18.280 totali nelle notti di tutta la settimana, pari al 43,96%.
I morti sono stati 266 su 558 totali, pari al 47,67% ed esattamente 118 il sabato, 21,14% e 148 la domenica, 26,52%.
I feriti, nelle stesse notti, sono stati 13.310 sul totale di 27.775, pari al 47,92%.
Più esattamente 5.590 il sabato, 20,12%, e 7.720 la domenica, pari al 27,79%.
Il calo delle vittime nelle notti del fine settimana sulle strade urbane è netto, con un decremento del 25,7% rispetto ai 751 del 2002.
Rimane un dato saliente: nelle due sole notti del fine settimana si sono contati ben 723 morti, pari al 12% delle 6.015 vittime della strada di tutto l’anno. Tante! Per altro si tratta in questo caso di una netta maggioranza di giovani sotto i 30 anni. Con la stessa media nelle rimanenti ore della settimana si arriverebbe quasi a 9.000 morti sulle strade.
Se si tiene conto anche che sono notti con uno scarso traffico di veicoli industriali è ancora più evidente il tasso di rischio.
E’ quindi chiaro che alcol e stanchezza giocano la maggior parte della loro mortale partita proprio in quelle due notti, in quelle 14 ore, per questo serve un incremento di controlli specifici e severi, con una normativa più incisiva che sostenga l’azione delle forze dell’ordine.
Il pericolo dell’alcol alla guida è un aspetto ancora sottostimato nel nostro Paese, il dibattito di questi giorni sulle campagne informative ministeriali, evidenzia lo scontro fra tutela di interessi economici e tutela della sicurezza.
Gli incidenti del fine settimana denunciano ancora la gravità e la portata del rischio alcol.
Per questo Asaps e Sicurstrada hanno dato alle stampe l’opuscolo "Non bere più del tuo motore", nella sua terza e aggiornata versione, col quale intendono portare un contributo di conoscenza sul tema del consumo di alcolici e dei connessi tragici aspetti collegati in particolare alla guida di veicoli e sulle norme che regolano la materia.
L’opuscolo, stampato in alcune decine di migliaia di copie, viene presentato oggi a Forlì e sarà distribuito alle scuole superiori che ne faranno richiesta.
Forlì, lì 20 aprile 2005
Giordano Biserni
Presidente Asaps

ASAPS
da "La Sicilia"
Furgone contromano.
A forte velocità per 20 chilometri fino a quando è stato bloccato dalla Polstrada. Tragedia sfiorata sull’A19.

Andava a forte velocità contromano sull’autostrada seminando il panico, per una ventina di chilometri, tra gli automobilisti allibiti diretti a Palermo. Venerdì sera intorno alle 21,30 sull’autostrada A19 Catania - Palermo è stata infatti evitata una tragedia grazie al tempestivo intervento di due pattuglie della polizia stradale di Catenanuova. Un ennese M. G. di 39 alla guida del suo furgone Ford Transit all’uscita dallo svincolo di Agira ha imboccato contromano l’autostrada in direzione di Catania percorrendo un lungo tratto autostradale. Dopo le segnalazioni alla polizia stradale di Catenanuova da parte di diversi automobilisti allarmati diretti a Palermo che si sono visti venire quasi addosso quel veicolo pirata che la Polstrada di Catenanuova è riuscita a bloccare sullo svincolo per Mulinello. Agli occhi dei poliziotti, M.G. è apparso subito fuori di sé. L’hanno trovato in un stato di grave ebbrezza alcolica riscontrata mediante test etilici. Il furgone è stato posto sotto fermo amministrativo per alcuni mesi e l’uomo è stato denunciato all’autorità giudiziaria e gli sono sottratti i 20 punti della patente che perciò gli è stata ritirata.
La Polstrada ha applicato l’art.186, 2° comma, del codice della strada che prevede, per guida in stato di ebbrezza alcolica, fino a un mese di arresto e pesanti sanzioni pecuniarie. L’anno scorso, il 10 gennaio, c’era stato un altro episodio di guida contromano sulla carreggiata opposta. Protagonista era stato un marocchino di 42 anni, anch’esso ubriaco che dopo aver fatto rifornimento di carburante nel distributore di Gelso Bianco con la sua Peugeot aveva imboccato contromano l’autostrada in direzione di Palermo riuscendo a percorrere ben 35 chilometri a 100 all’ora lasciando di sale gli automobilisti diretti a Catania. Un altro episodio analogo avvenne alcuni mesi, quando un giovane pare sotto effetto di cocaina percorse un lungo dell’A19 contromano, speronando più volte le pattuglie della Polstrada. Alla fine venne bloccato e arrestato. (*)
 
(*) Nota: la predisposizione ad imboccare le strade contromano è quasi una esclusiva delle persone sotto effetto di droghe. Trova la sua ragione non solo nello stato confusionale causato dalla sostanza, ma anche nell’azione disinibente (in particolare dell’alcol e della cocaina) che, dando un falso senso di libertà, predispongono ad andare contro le regole. Sotto effetto dell’alcol non piace camminare sui marciapiedi.

VITA NON PROFIT ONLINE
Usa: contrordine, essere obesi non fa così male
Parziale marcia indietro sulla "letalità" del sovrappeso

Essere sovrappeso potrebbe essere meno letale di quanto finora ritenuto dalle autorità sanitarie americane che avevano indicato la obesità come seconda causa di morte, dopo il tabacco, nella lista delle cause prevenibili.
Il Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Epidemie di Atlanta, che aveva stimato in 400 mila morti l’anno negli Usa le conseguenze della obesità, ha ridotto adesso le stime a 365 mila. Ma un nuovo studio sostiene che sono soltanto 25 mila le morti provocate dall’eccesso di peso. Se questo sarà confermato l’obesità scivolerebbe dal secondo al settimo posto tra le cause di morte prevenibili dopo tabacco, alcol, germi, tossine, incidenti di auto e armi da fuoco. La ricerca, che trova che molti americani sovrappeso stanno mangiando meglio e facendo più esercizio, è stata pubblicata sul Journal of the American Medical Association.

CORRIERE ROMAGNA
La guerra dell’alcol

RICCIONE - Piadinerie, rosticcerie, pizzerie al taglio e persino le gelaterie, in questi locali dopo l’una e mezza del mattino nel periodo estivo sarà vietato vendere gli alcolici. Questa norma dovrebbe trasformarsi nelle prossime settimane in una ordinanza. Le categorie dei commercianti, Confesercenti in testa, la pretendono. Ed anche gli artigiani pare siano intenzionati a concederla. Capiamo di cosa si tratta. Oggi un centinaio di attività del tipo già menzionato, sono ritenute artigianali e non commerciali. “Mentre le regole devono valere per tutti” dice Dina Miri segretaria di Confesercenti che vuole uniformare le norme che regolano la vendita di alcolici. In pratica chi vorrà mangiare un “cassone” ad un chiosco o in una piadineria dopo l’una e mezza non potrà digerirlo bevendo una birra.“Posso essere d’accordo con il divieto di somministrare alcolici - replica Massimo Zani per Cna -, come sono d’accordo con l’idea di vietare la vendita di birre e quant’altro in bottiglie di vetro dopo l’una del mattino. Ma che la cosa si fermi agli alcolici e non coinvolga anche le altre bevande”.Il problema è infatti duplice. Da una parte si fa avanti concretamente la possibilità per più di un centinaio di attività artigianali, di un divieto di vendita di bevande alcoliche dopo l’una di notte, con una tolleranza di mezz’ora. Per bere una birra diventerebbe necessario sedersi in un locale pubblico. Ma il rischio per le gelaterie e le altre attività in questione non riguarda solamente gli alcolici. Se la battaglia delle categorie dei commercianti andrà fino in fondo, agli artigiani verrà vietata la vendita di qualsiasi bevanda.“Le attività artigiane - prosegue la Miri - vendono non solo i propri prodotti, ma anche la merce come le bevande. Quindi fanno del commercio e devono sottostare alle regole dei commercianti stabilite dalla legge Bersani. Perciò dopo l’una e mezza di notte non dovrebbero vendere nemmeno le bibite”.In questo caso la piadina di cui si parlava in precedenza non potrebbe essere accompagnata nemmeno da una qualsiasi bibita.Sarà il settore Attività economiche del Comune a fare da mediatore tra le categorie e a verificare se ci sono le condizioni legali per un proibizionismo che coinvolgerà un centinaio di attività.

CORRIERE ROMAGNA
Contro l’abuso di alcol scelta ancora “Menabò”

FORLI’ - Il difficile compito di sensibilizzare gli italiani ai danni provocati dall’abuso di alcolici tocca di nuovo a “Menabò”. Per il secondo anno consecutivo sarà l’azienda di comunicazione forlivese a presentare un nuovo progetto nazionale all’“Alcohol Prevention Day”, giornata d’incontro e confronto tra i massimi esperti in materia, che si terrà giovedì 21 all’Istituto superiore di Sanità di Roma.“Fai una mossa abile. Dai scacco matto all’Alcol” è il titolo, colorito ed efficace, della campagna di prevenzione del 2005, affidata di nuovo alla “Menabò” dopo il lavoro svolto l’anno prima col progetto “Conta i bicchieri, perché loro contano”. Iniziative di comunicazione ed informazione, rivolte soprattutto a giovani e disabili, ritenute categorie a rischio di contagio di questa piaga sociale, sono state frutto di una collaborazione che ha congiunto la creatività dello staff “Menabò” alle conoscenze scientifiche dell’Anpas Toscana e della Società italiana di alcologia e verranno illustrate ai maggiori esperti medici del panorama nazionale, tra cui i Ministri Girolamo Sirchia e Roberto Maroni

 

CORRIERE ROMAGNA
In alto i calici al Massari 60 donne scoprono il vino

SAN GIOVANNI in marignano - In alto i calici, questa sera Bacco incontra Venere. Si alza il sipario sulla seconda edizione del corso di vino per sole donne. Sessanta signore, aspiranti degustatrici, saranno accolte dal sindaco Domenico Bianchi e poi lasciate alle parole del sommelier Luca Bonizzi che le condurrà in un viaggio alla scoperta del calore dei vini di Sicilia. Per scelta del sommelier, inoltre, le etichette verranno svelate solo alla fine della degustazione, affinché le iscritte siano spinte ad analizzare il vino esclusivamente attraverso i loro sensi senza partire da pregiudizi legati al nome del prodotto. Tra un assaggio e l’altro il Teatro Massari sarà palcoscenico di sketch teatrali a cura della compagnia Fratelli di Taglia, accompagnata dal duo Gabrielli - Lubiani.Protagonista accanto ai vini siciliani, infine, sarà una nuova etichetta della Fattoria Poggio San Martino, rinomata cantina marignanese di Galli Antonio, che per il debutto del suo Adone non poteva scegliere luogo migliore.

L’ADIGE
Stato di ebbrezza undici patenti ritirate

L´allarme viene dal dirigente del Commissariato di Ps di Riva del Garda dott. Giuseppe Grasso. Si tratta dell´aumento incredibile, in un lasso di tempo ristretto, i tre mesi e mezzo del 2005, dei casi di patenti di guida ritirate per guida in stato di ebbrezza. Sono undici finora questi casi. Ai quali bisogna aggiungere una settantina di verbali per guida con telefonino nella mano, senza cinture di sicurezza, passaggi con il semaforo rosso.
«È da dire - sottolinea Grasso - che non abbiamo effettuato in questo periodo controlli a tappeto. Ci si è limitati insomma a fermare automobilisti che procedevano con evidenti problemi. E tutto questo peraltro solo sulle strade della «Busa». È tutto dire».

IL GAZZETTINO (Treviso)
QUINTO
Minacciò i titolari del bar, patteggia

Si è conclusa con un patteggiamento la vicenda dell’ubriaco arrestato dai carabinieri nella notte tra domenica e lunedì, mentre minacciava con una pistola i titolari del bar Mivida a Santa Cristina di Quinto. Gabriele Piva, 42 anni, operaio, residente a Quinto, difeso dall’avvocato Fabio Crea, ha patteggiato un anno di reclusione e trecento euro di multa. Il 42enne sarà sottoposto all’obbligo di presentazione periodica negli uffici delle forze dell’ordine. Gabriele Piva era stato arrestato poco dopo mezzanotte dai carabinieri della Compagnia di Treviso. Intorno alle 23,30 i titolari del bar avevano chiamato il 112 per chiedere l’allontanamento dell’operaio. In evidente stato di ubriachezza, infastidiva i clienti dell’esercizio. I militari dell’Arma,. intervenuti sul posto, lo allontanarono. Ma Gabriele Piva non gradì il gesto. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, sarebbe tornato a casa, avrebbe preso una pistola Beretta calibro 7,65, avrebbe riempito il caricatore, tornando nuovamente al locale. I titolari, vedendolo, chiamarono i carabinieri e per paura si barricarono all’interno, abbassando la saracinesca. Il 42enne estrasse dalla tasca la pistola con il colpo in canna, puntandola contro la porta d’ingresso. Proprio in quell’istante arrivarono i carabinieri e lo immobilizzarono. Ieri il processo per direttissima si è concluso con il patteggiamento.

IL GAZZETTINO
PARIGI
L’incendio nell’hotel degli immigrati provocato da un litigio tra due amanti

Una lite fra amanti: Fatima è costretta ad accamparsi per la notte nella saletta dove i clienti dell’hotel Paris-Opera scendono per la prima colazione; Nabil, portiere di notte di quel dormitorio per immigrati, è ubriaco e con varie droghe per le mani. Lei si infuria, gli lancia i vestiti sulle candele accese e se ne va. Una lite tra amanti: e il bilancio del terribile incendio è di 24 morti. Orrore senza fine nel dramma parigino scoppiato nella notte fra giovedì e venerdì scorso, quando il piccolo e malandato albergo abitato da immigrati ed emarginati, dietro le Galeries Lafayette, è andato in fumo. Si è pensato per giorni a una disgrazia, a fiamme divampate per un caso fortuito, si sono fatti i processi all’hotel e alle sue strutture fatiscenti, ai permessi, all’abitabilità. E invece, tutto era più umano e - dai primi racconti dei testimoni - anche squallido.Fatima, 31 anni, già da sabato scorso stava vacillando nella sua testimonianza. La conoscevano bene tutti all’albergo, era l’amante di Nabil Dekali, il portiere di notte del "Paris-Opera", che a sua volta era il figlio del gestore. Era stata la testimonianza di Ryma, la sorella di Nabil - finito gravemente ustionato - a far scattare l’allerta degli inquirenti, che non avevano trovato traccia delle cause del sinistro. A far scattare le manette, è stata una telefonata anonima: «Fatima era lì». Contro la donna, la Procura di Parigi ha aperto un fascicolo per «incendio colposo e omicidio plurimo». Il suo gesto incontrollato, probabilmente dovuto al rifiuto di tirare avanti con un rapporto difficile, diventato insopportabile, ha involontariamente ucciso 24 persone, metà delle quali bambini.I testimoni chiamati in causa dalla polizia in queste ore hanno detto che Fatima spesso veniva a trascorrere la notte con Nabil. Una relazione tormentata, che finiva quasi sempre in lite. Quella notte, la donna - esasperata dal partner ancora una volta ubriaco - ha prima reagito gridando, nel timore che Nabil, fuori di sè, la picchiasse. Poi ha preso gli abiti di lui e li ha scaraventati in terra, proprio dove la coppia usava sistemare delle candele per un’illuminazione soffusa. Gli abiti hanno subito preso fuoco, i tendaggi, la moquette, tutto l’arredo in legno ha fatto seguito in pochi minuti. Le condizioni dell’hotel erano comunque precarie, il livello delle attrezzature era infimo, il massimo degli ospiti possibili era 61 mentre i presenti erano 80.

L’ADIGE
Azioni preventive per ragazzi: premiate tre classi.
Concorso senza alcol per tutti gli studenti

VALSUGANA – «No alcool style» - una bevanda analcolica a base di frutta e vegetali - ha vinto, nella sezione scuole superiori, l´edizione 2005 del concorso «Guida la tua salute» indetto dal Comprensorio C4 e organizzato dal Coordinamento territoriale Alcool e guida.
I vincitori, che avranno in premio una gita di un giorno, sono i ragazzi della III sala della Scuola alberghiera di Levico. Nella categoria scuole medie, i lavori della III B di Civezzano sono risultati i vincitori con «10 proposte for you and me». Alle elementari i lavori espressivi della IV C della scuola di Levico hanno anche loro vinto la gita.
Menzione speciale per i ragazzi della II Igea e II Iti B dell´Istituto Marie Curie di Pergine, vincitore della prima edizione, che hanno presentato sul sito www.guidalatuasalute.com un concentrato di idee in movimento contro l´abuso di alcool. Menzione speciale anche per i bambini della I elementare di Levico. A conclusione della manifestazione svoltasi al Teatro Caproni di Levico, hanno suonato i ragazzi del gruppo Rooxen del centro giovani Telemaco.

IL GIORNALE DI VICENZA
Trissino/1. Si comincia alle 18 nell’aula magna della scuola media
Il Comune presenta ai giovani il nuovo progetto “Trissinout”
Iniziative e proposte di aggregazione in collaborazione con “Blu Runner”

Trissinout”, un progetto innovativo. I giovani ancora in primo piano per il comune di Trissino. Stasera, nell’aula magna della scuola media di Trissino, verrà presentato il progetto nato dalla collaborazione tra l’Amministrazione comunale e l’associazione “Blu Runner”, presieduta da Enzo Bacchion.
La serata inizierà alle 18 per i ragazzi dai 14 ai 17 anni e proseguirà alle 20.30 per quelli dai 18 ai 30.
Nel corso del dibattito verranno sottoposti al giudizio dei giovani i programmi predisposti dall’assessorato alle politiche giovanili. Sarà presente nel piazzale davanti alla scuola il camper del “Blu Runner”, uno dei cinque progetti italiani autorizzato dal ministero della salute per la prevenzione dall’alcol e dalle droghe.
«“Trissinout” è il tentativo di formare dei gruppi operativi e decisionali sul territorio comunale - spiega Stefano Rancan, assessore alle politiche giovanili -. Tra i possibili partner, abbiamo scelto l’associazione “Blu Runner” per come da tempo affronta il disagio dei nostri ragazzi».
La proposta del Comune è in linea con il progetto comunitario “Conosci la tua Europa”.
«Se otterremo l’approvazione dei partecipanti alla serata - aggiunge l’assessore - saranno organizzate visite al Parlamento europeo e alla Camera e al Senato a Roma».
Saranno proposti il cinema all’aperto a Villa Marzotto ed un appuntamento con la musica per Halloween.
Dal 2006 «organizzeremo giochi popolari, come il palio delle contrade, per creare momenti di aggregazione».
Nei progetti dell’assessorato vi è anche la possibilità di aprire in paese uno sportello dell’Informagiovani.
«Altri Comuni hanno percorso la strada inversa - conclude l’assessore -. Noi riteniamo doveroso ed opportuno rendere l’aggregazione giovanile una realtà e poi fornire uno strumento ulteriore per rafforzarla».

IL GAZZETTINO (Belluno)
CAERANO SAN MARCO
Domani sera un incontro dedicato alla sicurezza stradale

L.Bel.) Organizzato dall’amministrazione comunale di Caerano San Marco si terrà nella biblioteca comunale del paese domani alle 20.30 un incontro molto importante sulla sicurezza e la prevenzione stradale voluto espressamente dal’assessore di Caerano San Marco Lazzaro Lattanzio. "Gli argomenti all’ordine del giorno - spiega Lattanzio - sono il patentino per ciclomotori e quadricicli, l’alterazione delle prestazioni dei ciclomotori e loro conseguenze, la patente a punti, le cinture di sicurezze, i seggiolini, la guida in stato di ebbrezza alcolica o di sostanze psicotrope, il problema legato alla circolazione delle biciclette, il rispetto del regolamento di Polizia Urbana". Coordinatori della serata saranno l’assessore alla sicurezza e polizia locale Lazzaro Lattanzio e l’assessore alla viabilità Gianni Precoma. Molto nutrito il gruppo degli esperti che presenzieranno all’importante avvenimento. Avremo infatti il professor Biscaro responsabile dell’ufficio sicurezza stradale della Provincia di Treviso,. Paolo Rossanese specialista di Vigilanza Responsabile dell’ufficio di Polizia Locale, il dottor Roberto Zatta esperto di infortunistica stradale, Renato Cazzolato titolare di un’agenzia di assicurazione, Diego Salvador presidente Coop Sociale Rispetto e Mirco Comazzetto istruttore di scuola guida.

IL GAZZETTINO (Belluno)
PATENTE RITIRATA
Guida in stato di ebbrezza e provoca un incidente

(L.Bel.). Bloccato dalla polizia municipale mentre guidava in stato di ebbrezza. Alla guida di una Nissan Micra, l’uomo di 68 anni. E.M. di Montebelluna percorrendo via Gramsci da Trevignano a San Gaetano aveva urtato una bicicletta causando la caduta di una donna di 58 anni del posto. Successivamente aveva perso il controllo della sua auto per finire contro una Volvo Station wagon posteggiata sul lato sinistro della strada. Immediatamente arrivati sul posto i vigili urbani hanno provveduto a sottoporre all’esame dell’etilometro E.M. che dai controlli effettuati è risultato, anche se erano soltanto le 11.30 del mattino, essere più che su di giri. I dati parlano infatti parlano di una dose di alcol nel sangue superiore cinque volte allo standard previsto dalla legge. Al conducente ndella Nissan Micra i vigili urbani hanno provveduto immediatamente a ritirare la patente ad E.M. e a denunciarlo alla procura della Repubblica. Nessun sequestro preventivo invece dell’auto anche perchè E.M. è risultato essere incensurato. Infine nessun problema per la ciclista che se la caverà con pochi giorni di prognosi.

 

IL MESSAGGERO (Umbria)
Guidava ubriaco Denunciato

I carabinieri del Nucleo Radiomobile di Perugia hanno denunciato un cittadino polacco, residente a Perugia, che è stato fermato all’altezza dello svincolo di Marsciano lungo la E45.
L’uomo è stato trovato mentre guidava la propria vettura in evidente stato di ebrezza.

 

IL GAZZETTINO (Pordenone)
Al Deposito Giordani 66 giovani si sono sottoposti all’alcoltest prima di mettersi alla guida dell’auto
Alcol, prevenzione a suon di musica

E’ decisamente riuscito il primo esperimento "in compagnia dell’alcol test" al Deposito Giordani di Pordenone, confermando quanto era nelle attese del gestore della struttura, Attilio Perissonotti. Sono stati infatti ben 66 i ragazzi che, dopo l’atteso e riuscitissimo concerto dei Marlene Kuntz (in sala c’erano 800 spettatori) si sono sottoposti alla "prova" dell’etilometro, all’uscita del locale, come prevede l’iniziativa promossa dal Servizio alcologico dell’Ass 6, insieme con l’assessorato alle Politiche sociali del Comune e l’Acat e con la collaborazione della Croce rossa e il contributo di Coop consumatori Nordest.
L’iniziativa di prevenzione alcologica, unica nel suo genere, prevede che ad ogni concerto, fino al termine della stagione, nelle strutture sia a disposizione l’etilometro. E chi risulterà avere il valore dell’alcolemia pari a 0 grammi per litro (il codice della strada fissa il limite massimo di concentrazione di alcol nel sangue mentre si è alla guida in 0,5 grammi per litro), dimostrando dunque di non aver bevuto alcolici, sarà premiato con un biglietto omaggio per il concerto successivo. Nella fattispecie sono stati 32 i giovani che hanno "esibito" questo risultato, aggiudicandosi dunque un biglietto per il prossimo concerto.
I 66 giovani che ben volentieri hanno accolto l’invito a sottoporsi al test erano per altro destinati a fare da "autisti" ad amici in procinto di lasciare il locale. È stato quindi centrato l’obiettivo di premiare due comportamenti virtuosi.
«Abbiamo avuto la conferma - sottolinea Ado Scaini, consulente del Comune per le Politiche giovanili - che informare e promuovere comportamenti virtuosi può funzionare anche nei luoghi di divertimento e intrattenimento. La gente non scappa, anzi recepisce i messaggi e questo potrebbe essere l’inizio, anche nel nostro territorio, di un nuovo modo di concepire la promozione della salute».
Nell’occasione sono stati distribuiti ai ragazzi anche materiali informativi e particolare curiosità ha suscitato il "regolo", strumento di facile consultazione che serve a calcolare il tasso alcolico nel sangue, la cui misurazione permette una migliore conoscenza dei riflessi e dei tempi di reazione. Il tutto nel segno di un lavoro di squadra, che coinvolge nella campagna di prevenzione alcologica soprattutto la popolazione giovanile e in particolare un luogo di aggregazione che ha la caratteristica di essere un progetto sociale del Comune di Pordenone.
Come si è detto, l’iniziativa proseguirà per tutta la stagione e dunque è già pronto l’etilometro per la serata speciale di sabato con il "Progetto meeting" che coinvolge le scuole superiori e per l’atteso spettacolo di domenica con gli Afterhours".

 

Che il vino, grazie al resveratrolo e alle altre sostanze antiossidanti, abbia effetti benefici sull’apparato cardiovascolare è noto da tempo, ma che agisca anche sulla regolazione dei ritmi del sonno e della veglia, con risvolti positivi sull’umore, è stato appena scoperto. Responsabile di questi effetti è la melatonina, un composto indolico tradizionalmente ed esclusivamente considerato un neuro-ormone prodotto dalla ghiandola pineale dell’ipotalamo dei vertebrati. La notizia è in corso di pubblicazione sulla prestigiosa rivista internazionale Journal of the Science of Food and Agricolture. A scoprire la melatonina negli estratti di bacca della vite sono stati Marcello Iriti, Mara Rossoni e Franco Faoro del Dipartimento di Produzioni Vegetali ñ Coltivazioni Arboree dell’Università di Milano. "Il vino rosso e l’uva in particolare ñ racconta Mara Rossoni, una protagonista della scoperta - sono stati oggetto di intensa sperimentazione, soprattutto per quanto riguarda i polifenoli, un importante gruppo di composti ad attività antiossidante, antitumorale e antiipertensiva. Soltanto recentemente l’attenzione è stata rivolta a composti di differente natura chimica, e, tra questi, è stata sorprendentemente rilevata la presenza della melatonina. Nei vertebrati questa sostanza svolge un ruolo importantissimo nella regolazione dei ritmi circadiani (sonno-veglia), oltre ad essere un potentissimo antiossidante". Il contenuto di melatonina nell’uva può contribuire a spiegare i numerosi effetti benefici che il vino ha dimostrato di possedere, proprietà non esclusivamente ascrivibili ai costituenti ben più noti, come ad esempio il resveratrolo (*). I ricercatori di Milano, inoltre, hanno riscontrato alcune differenze nel contenuto di melatonina tra le otto varietà prese in e

Giovedì, 21 Aprile 2005
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