RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA" Note
a cura di Alessandro Sbarbada |
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ANSA
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(ANSA)
- ROMA, 20 APR - Semaforo rosso all’alcol: va consumato con moderazione
perche’ e’ dannoso alla salute, ma il suo uso e’ comunque da evitare tassativamente
nei ragazzi al di sotto dei 16 anni. E’ questo il messaggio della Giornata
Nazionale di Educazione sul consumo di Alcol contro gli abusi tra i giovani
che, promossa dal ministero della Salute, si celebrera’ domani con varie
iniziative. La lotta al consumo di alcolici tra i minori e’, dunque, l’obiettivo
primario della campagna di informazione che, voluta dal ministro Sirchia,
prendera’ il via domani. Ma non si trattera’ di una campagna proibizionista:
il chiarimento e’ arrivato nei giorni scorsi tra i ministri Sirchia e
Alemanno, dopo che quest’ultimo aveva duramente criticato i contenuti
dell’opuscolo sull’alcol comparso sul sito del governo e da lui ritenuto
’’fonte di confusione generalizzata su tali prodotti’’. - ALCOL DA EVITARE
PER MINORI 16 ANNI ’’L’alcol e’ dannoso alla salute a seconda delle dosi,
per cui va usato con moderazione, ma l’uso deve essere sempre, comunque,
evitato nei giovani al di sotto dei 16 anni, tanto che la legge prevede
espressamente il divieto di somministrazione di bevande alcoliche nei
locali pubblici ai minori di anni 16’’. Questo, precisa il ministero della
Salute, l’obiettivo della campagna. La limitazione dell’alcol ai giovani
sotto i 16 anni e’ infatti, si rileva dal dicastero, un messaggio da tutti
condiviso. - MA 900.000 UNDER-18 NE FANNO USO ABITUALMENTE Secondo le
elaborazioni dell’ISS sui dati ISTAT, in Italia sono circa 900.000 i giovani
al di sotto dei 16 anni che bevono abitualmente birra, vino e aperitivi
alcolici. Si calcola che i giovanissimi (14-16 anni) consumatori di alcolici
siano aumentati dai 781.000 del 1998 agli 870.000 del 2001. Tra questi
ultimi, le piu’ accanite consumatrici sono le ragazze, passate dal 35,7%
del 1998 al 41,6% del 2001. Nello stesso periodo i consumatori fra i ragazzi
sono aumentati dal 46,2% al 51,6%. E l’eta’ in cui i giovani cominciano
a consumare alcolici e’ in Italia la piu’ bassa d’Europa: appena 12 anni.
Un’eta’ in cui l’organismo e’ particolarmente fragile di fronte ai danni
che l’alcol puo’ causare e che, come hanno confermato studi recenti, possono
avere serie ripercussioni sulla salute in eta’ matura. - LA POLEMICA SULL’OPUSCOLO
L’opuscolo sul consumo di alcol che era stato pubblicato sul sito internet
del Governo, e poi eliminato nelle scorse settimane per l’intervento del
Ministero per le politiche agricole, e’ una pubblicazione dell’Istituto
Superiore di Sanita’ che risale a un anno fa. Dopo la polemica sull’opportunita’
dei contenuti dell’opuscolo, una telefonata fra i ministri Sirchia e Alemanno
aveva permesso un chiarimento: la campagna sul consumo di alcolici, che
sara’ lanciata domani dal ministero della Salute, riguarda esclusivamente
la lotta al consumo di alcol per i minori di 16 anni. Nessuna campagna
proibizionista, dunque, contro il consumo di vino e alcol. - DA DOMANI
ANCHE SOMMERLIER ENTRERANNO IN SCUOLE Da domani arriveranno in classe
i sommelier per insegnare agli studenti a conoscere e gustare il vino.
Decine di ragazzi che frequentano le scuole superiori apprenderanno i
fondamenti dell’arte di degustare il vino da professionisti sommelier
presenti insieme a insegnanti, scrittori ed esperti di settore per affrontare
con i giovani il tema dei rischi connessi all’abuso di alcol e per favorire
un consumo responsabile. Si tratta dell’anteprima dell’iniziativa denominata
’Conoscere il vino fa bene alla salute’, promossa in tutta Italia da Coldiretti
e Citta’ del Vino. - LA PROPOSTA: TASSO ALCOLICO IN ETICHETTA PER BEVANDE
EQUIVOCHE Obbligare le aziende produttrici di bevande equivoche, come
quelle zuccherate in voga tra i giovani e che contengono molto alcool,
a mostrare il tasso alcolico in etichetta. E’ la proposta della presidente
della Commissione Bicamerale per l’Infanzia, Maria Burani Procaccini,
alla vigilia della giornata nazionale sull’alcol. Si tratta, ha commentato,
’’di un principio di chiarezza: molti ragazzi pensano di bere un succo
di frutta leggermente corretto, quando si tratta di bibite ancora piu’
alcoliche della birra’’. (*)
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IL
MESSAGGERO |
ROMA
- Prendiamo cento ragazzi tra i 14 e i 17 anni: almeno venti di loro confessano
di bere abitualmente e, soprattutto, di bere molto. Diecimila di loro,
consumano ogni giorno più di mezzo litro di vino e superano i cinquemila
quelli che mandano giù quasi un litro di birra. A questi, vanno
aggiunti i cosiddetti “pop drinks”: bevande a base alcolica,
con una buona dose di zucchero e succo di frutta, molto amate dai giovanissimi.
Sono di facile acquisto. Dal momento che, nei bar, sono allineate in bella
mostra nei frigoriferi a vetri trasperenti. Facilmente, dunque, acquistabili
anche dai supergiovani nonostante esista una legge (art. 689 codice penale)
che vieta la vendita di bevande alcoliche ai minori.
Proprio per convincere i giovani a moderare il consumo dell’alcol usando toni pacati, persuasivi e poco impressionanti, la Coldiretti e l’associazione Città del vino (è formata da 540 comuni italiani a forte vocazione vinicola) hanno deciso di iniziare da domani,“Giornata nazionale di educazione sul consumo di alcol”, una serie di lezioni tenute da sommelier. A ridosso della campagna del ministero della Salute contro gli abusi alcolici dei ragazzi che prenderà il via nelle prossime settimane. Il primo appuntamento è, appunto, per domani a Roma alle 10 al Centro congressi di Palazzo Rospigliosi (www.coldiretti.it e www.cittadelvino.com). Oltre trenta studenti delle superiori, più gli insegnanti, impareranno come degustare il vino ma, soprattutto, come riuscire a restare nelle giuste quantità. «Proviamo ad insegnare qual è la differenza tra eccesso e consumo responsabile - spiega Giuseppe Sicheri, responsabile scientifico della Fisar, Federazione italiana sommelier albergatori e ristoratori che terrà le lezioni - . Per i maschi non più di un bicchiere e mezzo a pasto, per le femmine non più di uno. Ci teniamo bassi proprio per permettere loro di apprezzare senza eccedere. Insegneremo che si deve bere solo durante i pasti e, soprattutto, che, prima di versare nel bicchiere, va controllata l’etichetta. Ovviamente per leggere qual è la gradazione». Di qui, il consiglio: se il vino raggiunge i 13-14 gradi, meglio fermarsi ad un bicchiere. Meglio insegnare tutto questo fin dalle scuole medie, suggeriscono i ricercatori. Emanuele Scafato dell’Osservatorio fumo, alcol e droga dell’Istituto superiore di sanità è, infatti, sicuro che «il primo serio avvicinamento alle bevande alcoliche arriva, in molti casi, quando i ragazzi hanno 11 o 12 anni». E, con ogni probabilità visti i campioni analizzati, tra le pareti di casa. «I nostri dati - aggiunge - dimostrano il consumo sempre più precoce dell’alcol». Tanto precoce che gli stessi sommelier del vino hanno deciso di scendere in campo. Per la prima volta non solo degustatori, maratoneti dell’assaggio e dissertatori del gusto. Ma, maestri di moderazione. |
Mirandola (MO) UN’INTERESSANTE INCHIESTA DEL GRUPPO DI PROTEZIONE CIVILE FRA I GIOVANI, ALL’USCITA DAI LOCALI DELLA NOTTE. IL 53% NON E’ MAI STATO CONTROLLATO, IL 33% POCHE VOLTE. IL 70% CHIEDE MAGGIORI CONTROLLI, 48% MAGGIORE SEVERITA’. FRA LE CAUSE DI MORTE AL PRIMO POSTO LA VELOCITA’ COL 51%, SEGUE L’ALCOL COL 40%. PER IL 73% POSITIVA LA PaP. Il 52% CONSIDERA I 150 IN AUTOSTRADA UNA VELOCITA’ TROPPO ELEVATA. I GIOVANI SONO SEMPRE PIU’ SAGGI DI QUELLO CHE SI CREDE |
Egregio
Signor Presidente ASAPS |
INCIDENTI
DEL FINE SETTIMANA |
Si
sente spesso parlare di stragi del sabato sera con un concetto esteso
agli incidenti delle notti del fine settimana in genere. |
ASAPS |
Andava
a forte velocità contromano sull’autostrada seminando il panico,
per una ventina di chilometri, tra gli automobilisti allibiti diretti
a Palermo. Venerdì sera intorno alle 21,30 sull’autostrada A19
Catania - Palermo è stata infatti evitata una tragedia grazie al
tempestivo intervento di due pattuglie della polizia stradale di Catenanuova.
Un ennese M. G. di 39 alla guida del suo furgone Ford Transit all’uscita
dallo svincolo di Agira ha imboccato contromano l’autostrada in direzione
di Catania percorrendo un lungo tratto autostradale. Dopo le segnalazioni
alla polizia stradale di Catenanuova da parte di diversi automobilisti
allarmati diretti a Palermo che si sono visti venire quasi addosso quel
veicolo pirata che la Polstrada di Catenanuova è riuscita a bloccare
sullo svincolo per Mulinello. Agli occhi dei poliziotti, M.G. è
apparso subito fuori di sé. L’hanno trovato in un stato di grave
ebbrezza alcolica riscontrata mediante test etilici. Il furgone è
stato posto sotto fermo amministrativo per alcuni mesi e l’uomo è
stato denunciato all’autorità giudiziaria e gli sono sottratti
i 20 punti della patente che perciò gli è stata ritirata.
La Polstrada ha applicato l’art.186, 2° comma, del codice della strada che prevede, per guida in stato di ebbrezza alcolica, fino a un mese di arresto e pesanti sanzioni pecuniarie. L’anno scorso, il 10 gennaio, c’era stato un altro episodio di guida contromano sulla carreggiata opposta. Protagonista era stato un marocchino di 42 anni, anch’esso ubriaco che dopo aver fatto rifornimento di carburante nel distributore di Gelso Bianco con la sua Peugeot aveva imboccato contromano l’autostrada in direzione di Palermo riuscendo a percorrere ben 35 chilometri a 100 all’ora lasciando di sale gli automobilisti diretti a Catania. Un altro episodio analogo avvenne alcuni mesi, quando un giovane pare sotto effetto di cocaina percorse un lungo dell’A19 contromano, speronando più volte le pattuglie della Polstrada. Alla fine venne bloccato e arrestato. (*) (*) Nota: la predisposizione ad imboccare le strade contromano è quasi una esclusiva delle persone sotto effetto di droghe. Trova la sua ragione non solo nello stato confusionale causato dalla sostanza, ma anche nell’azione disinibente (in particolare dell’alcol e della cocaina) che, dando un falso senso di libertà, predispongono ad andare contro le regole. Sotto effetto dell’alcol non piace camminare sui marciapiedi. |
VITA
NON PROFIT ONLINE |
Essere
sovrappeso potrebbe essere meno letale di quanto finora ritenuto dalle
autorità sanitarie americane che avevano indicato la obesità
come seconda causa di morte, dopo il tabacco, nella lista delle cause
prevenibili.
Il Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Epidemie di Atlanta, che aveva stimato in 400 mila morti l’anno negli Usa le conseguenze della obesità, ha ridotto adesso le stime a 365 mila. Ma un nuovo studio sostiene che sono soltanto 25 mila le morti provocate dall’eccesso di peso. Se questo sarà confermato l’obesità scivolerebbe dal secondo al settimo posto tra le cause di morte prevenibili dopo tabacco, alcol, germi, tossine, incidenti di auto e armi da fuoco. La ricerca, che trova che molti americani sovrappeso stanno mangiando meglio e facendo più esercizio, è stata pubblicata sul Journal of the American Medical Association. |
CORRIERE
ROMAGNA |
RICCIONE
- Piadinerie, rosticcerie, pizzerie al taglio e persino le gelaterie,
in questi locali dopo l’una e mezza del mattino nel periodo estivo
sarà vietato vendere gli alcolici. Questa norma dovrebbe trasformarsi
nelle prossime settimane in una ordinanza. Le categorie dei commercianti,
Confesercenti in testa, la pretendono. Ed anche gli artigiani pare siano
intenzionati a concederla. Capiamo di cosa si tratta. Oggi un centinaio
di attività del tipo già menzionato, sono ritenute artigianali
e non commerciali. “Mentre le regole devono valere per tutti”
dice Dina Miri segretaria di Confesercenti che vuole uniformare le norme
che regolano la vendita di alcolici. In pratica chi vorrà mangiare
un “cassone” ad un chiosco o in una piadineria dopo l’una
e mezza non potrà digerirlo bevendo una birra.“Posso essere
d’accordo con il divieto di somministrare alcolici - replica Massimo
Zani per Cna -, come sono d’accordo con l’idea di vietare la
vendita di birre e quant’altro in bottiglie di vetro dopo l’una
del mattino. Ma che la cosa si fermi agli alcolici e non coinvolga anche
le altre bevande”.Il problema è infatti duplice. Da una parte
si fa avanti concretamente la possibilità per più di un
centinaio di attività artigianali, di un divieto di vendita di
bevande alcoliche dopo l’una di notte, con una tolleranza di mezz’ora.
Per bere una birra diventerebbe necessario sedersi in un locale pubblico.
Ma il rischio per le gelaterie e le altre attività in questione
non riguarda solamente gli alcolici. Se la battaglia delle categorie dei
commercianti andrà fino in fondo, agli artigiani verrà vietata
la vendita di qualsiasi bevanda.“Le attività artigiane - prosegue
la Miri - vendono non solo i propri prodotti, ma anche la merce come le
bevande. Quindi fanno del commercio e devono sottostare alle regole dei
commercianti stabilite dalla legge Bersani. Perciò dopo l’una
e mezza di notte non dovrebbero vendere nemmeno le bibite”.In questo
caso la piadina di cui si parlava in precedenza non potrebbe essere accompagnata
nemmeno da una qualsiasi bibita.Sarà il settore Attività
economiche del Comune a fare da mediatore tra le categorie e a verificare
se ci sono le condizioni legali per un proibizionismo che coinvolgerà
un centinaio di attività.
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CORRIERE
ROMAGNA |
FORLI’ - Il difficile compito di sensibilizzare gli italiani ai danni provocati dall’abuso di alcolici tocca di nuovo a “Menabò”. Per il secondo anno consecutivo sarà l’azienda di comunicazione forlivese a presentare un nuovo progetto nazionale all’“Alcohol Prevention Day”, giornata d’incontro e confronto tra i massimi esperti in materia, che si terrà giovedì 21 all’Istituto superiore di Sanità di Roma.“Fai una mossa abile. Dai scacco matto all’Alcol” è il titolo, colorito ed efficace, della campagna di prevenzione del 2005, affidata di nuovo alla “Menabò” dopo il lavoro svolto l’anno prima col progetto “Conta i bicchieri, perché loro contano”. Iniziative di comunicazione ed informazione, rivolte soprattutto a giovani e disabili, ritenute categorie a rischio di contagio di questa piaga sociale, sono state frutto di una collaborazione che ha congiunto la creatività dello staff “Menabò” alle conoscenze scientifiche dell’Anpas Toscana e della Società italiana di alcologia e verranno illustrate ai maggiori esperti medici del panorama nazionale, tra cui i Ministri Girolamo Sirchia e Roberto Maroni |
CORRIERE
ROMAGNA |
SAN
GIOVANNI in marignano - In alto i calici, questa sera Bacco incontra Venere.
Si alza il sipario sulla seconda edizione del corso di vino per sole donne.
Sessanta signore, aspiranti degustatrici, saranno accolte dal sindaco
Domenico Bianchi e poi lasciate alle parole del sommelier Luca Bonizzi
che le condurrà in un viaggio alla scoperta del calore dei vini
di Sicilia. Per scelta del sommelier, inoltre, le etichette verranno svelate
solo alla fine della degustazione, affinché le iscritte siano spinte
ad analizzare il vino esclusivamente attraverso i loro sensi senza partire
da pregiudizi legati al nome del prodotto. Tra un assaggio e l’altro
il Teatro Massari sarà palcoscenico di sketch teatrali a cura della
compagnia Fratelli di Taglia, accompagnata dal duo Gabrielli - Lubiani.Protagonista
accanto ai vini siciliani, infine, sarà una nuova etichetta della
Fattoria Poggio San Martino, rinomata cantina marignanese di Galli Antonio,
che per il debutto del suo Adone non poteva scegliere luogo migliore.
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L’ADIGE |
L´allarme
viene dal dirigente del Commissariato di Ps di Riva del Garda dott. Giuseppe
Grasso. Si tratta dell´aumento incredibile, in un lasso di tempo
ristretto, i tre mesi e mezzo del 2005, dei casi di patenti di guida ritirate
per guida in stato di ebbrezza. Sono undici finora questi casi. Ai quali
bisogna aggiungere una settantina di verbali per guida con telefonino
nella mano, senza cinture di sicurezza, passaggi con il semaforo rosso.
«È da dire - sottolinea Grasso - che non abbiamo effettuato in questo periodo controlli a tappeto. Ci si è limitati insomma a fermare automobilisti che procedevano con evidenti problemi. E tutto questo peraltro solo sulle strade della «Busa». È tutto dire». |
IL
GAZZETTINO (Treviso) |
Si
è conclusa con un patteggiamento la vicenda dell’ubriaco arrestato
dai carabinieri nella notte tra domenica e lunedì, mentre minacciava
con una pistola i titolari del bar Mivida a Santa Cristina di Quinto.
Gabriele Piva, 42 anni, operaio, residente a Quinto, difeso dall’avvocato
Fabio Crea, ha patteggiato un anno di reclusione e trecento euro di multa.
Il 42enne sarà sottoposto all’obbligo di presentazione periodica
negli uffici delle forze dell’ordine. Gabriele Piva era stato arrestato
poco dopo mezzanotte dai carabinieri della Compagnia di Treviso. Intorno
alle 23,30 i titolari del bar avevano chiamato il 112 per chiedere l’allontanamento
dell’operaio. In evidente stato di ubriachezza, infastidiva i clienti
dell’esercizio. I militari dell’Arma,. intervenuti sul posto, lo allontanarono.
Ma Gabriele Piva non gradì il gesto. Secondo quanto ricostruito
dai carabinieri, sarebbe tornato a casa, avrebbe preso una pistola Beretta
calibro 7,65, avrebbe riempito il caricatore, tornando nuovamente al locale.
I titolari, vedendolo, chiamarono i carabinieri e per paura si barricarono
all’interno, abbassando la saracinesca. Il 42enne estrasse dalla tasca
la pistola con il colpo in canna, puntandola contro la porta d’ingresso.
Proprio in quell’istante arrivarono i carabinieri e lo immobilizzarono.
Ieri il processo per direttissima si è concluso con il patteggiamento.
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IL GAZZETTINO |
Una
lite fra amanti: Fatima è costretta ad accamparsi per la notte
nella saletta dove i clienti dell’hotel Paris-Opera scendono per la prima
colazione; Nabil, portiere di notte di quel dormitorio per immigrati,
è ubriaco e con varie droghe per le mani. Lei si infuria, gli lancia
i vestiti sulle candele accese e se ne va. Una lite tra amanti: e il bilancio
del terribile incendio è di 24 morti. Orrore senza fine nel dramma
parigino scoppiato nella notte fra giovedì e venerdì scorso,
quando il piccolo e malandato albergo abitato da immigrati ed emarginati,
dietro le Galeries Lafayette, è andato in fumo. Si è pensato
per giorni a una disgrazia, a fiamme divampate per un caso fortuito, si
sono fatti i processi all’hotel e alle sue strutture fatiscenti, ai permessi,
all’abitabilità. E invece, tutto era più umano e - dai primi
racconti dei testimoni - anche squallido.Fatima, 31 anni, già da
sabato scorso stava vacillando nella sua testimonianza. La conoscevano
bene tutti all’albergo, era l’amante di Nabil Dekali, il portiere di notte
del "Paris-Opera", che a sua volta era il figlio del gestore.
Era stata la testimonianza di Ryma, la sorella di Nabil - finito gravemente
ustionato - a far scattare l’allerta degli inquirenti, che non avevano
trovato traccia delle cause del sinistro. A far scattare le manette, è
stata una telefonata anonima: «Fatima era lì». Contro
la donna, la Procura di Parigi ha aperto un fascicolo per «incendio
colposo e omicidio plurimo». Il suo gesto incontrollato, probabilmente
dovuto al rifiuto di tirare avanti con un rapporto difficile, diventato
insopportabile, ha involontariamente ucciso 24 persone, metà delle
quali bambini.I testimoni chiamati in causa dalla polizia in queste ore
hanno detto che Fatima spesso veniva a trascorrere la notte con Nabil.
Una relazione tormentata, che finiva quasi sempre in lite. Quella notte,
la donna - esasperata dal partner ancora una volta ubriaco - ha prima
reagito gridando, nel timore che Nabil, fuori di sè, la picchiasse.
Poi ha preso gli abiti di lui e li ha scaraventati in terra, proprio dove
la coppia usava sistemare delle candele per un’illuminazione soffusa.
Gli abiti hanno subito preso fuoco, i tendaggi, la moquette, tutto l’arredo
in legno ha fatto seguito in pochi minuti. Le condizioni dell’hotel erano
comunque precarie, il livello delle attrezzature era infimo, il massimo
degli ospiti possibili era 61 mentre i presenti erano 80.
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L’ADIGE |
VALSUGANA
– «No alcool style» - una bevanda analcolica a base di
frutta e vegetali - ha vinto, nella sezione scuole superiori, l´edizione
2005 del concorso «Guida la tua salute» indetto dal Comprensorio
C4 e organizzato dal Coordinamento territoriale Alcool e guida.
I vincitori, che avranno in premio una gita di un giorno, sono i ragazzi della III sala della Scuola alberghiera di Levico. Nella categoria scuole medie, i lavori della III B di Civezzano sono risultati i vincitori con «10 proposte for you and me». Alle elementari i lavori espressivi della IV C della scuola di Levico hanno anche loro vinto la gita. Menzione speciale per i ragazzi della II Igea e II Iti B dell´Istituto Marie Curie di Pergine, vincitore della prima edizione, che hanno presentato sul sito www.guidalatuasalute.com un concentrato di idee in movimento contro l´abuso di alcool. Menzione speciale anche per i bambini della I elementare di Levico. A conclusione della manifestazione svoltasi al Teatro Caproni di Levico, hanno suonato i ragazzi del gruppo Rooxen del centro giovani Telemaco. |
IL
GIORNALE DI VICENZA |
Trissinout”,
un progetto innovativo. I giovani ancora in primo piano per il comune
di Trissino. Stasera, nell’aula magna della scuola media di Trissino,
verrà presentato il progetto nato dalla collaborazione tra l’Amministrazione
comunale e l’associazione “Blu Runner”, presieduta da Enzo
Bacchion.
La serata inizierà alle 18 per i ragazzi dai 14 ai 17 anni e proseguirà alle 20.30 per quelli dai 18 ai 30. Nel corso del dibattito verranno sottoposti al giudizio dei giovani i programmi predisposti dall’assessorato alle politiche giovanili. Sarà presente nel piazzale davanti alla scuola il camper del “Blu Runner”, uno dei cinque progetti italiani autorizzato dal ministero della salute per la prevenzione dall’alcol e dalle droghe. «“Trissinout” è il tentativo di formare dei gruppi operativi e decisionali sul territorio comunale - spiega Stefano Rancan, assessore alle politiche giovanili -. Tra i possibili partner, abbiamo scelto l’associazione “Blu Runner” per come da tempo affronta il disagio dei nostri ragazzi». La proposta del Comune è in linea con il progetto comunitario “Conosci la tua Europa”. «Se otterremo l’approvazione dei partecipanti alla serata - aggiunge l’assessore - saranno organizzate visite al Parlamento europeo e alla Camera e al Senato a Roma». Saranno proposti il cinema all’aperto a Villa Marzotto ed un appuntamento con la musica per Halloween. Dal 2006 «organizzeremo giochi popolari, come il palio delle contrade, per creare momenti di aggregazione». Nei progetti dell’assessorato vi è anche la possibilità di aprire in paese uno sportello dell’Informagiovani. «Altri Comuni hanno percorso la strada inversa - conclude l’assessore -. Noi riteniamo doveroso ed opportuno rendere l’aggregazione giovanile una realtà e poi fornire uno strumento ulteriore per rafforzarla». |
IL
GAZZETTINO (Belluno) |
L.Bel.)
Organizzato dall’amministrazione comunale di Caerano San Marco si terrà
nella biblioteca comunale del paese domani alle 20.30 un incontro molto
importante sulla sicurezza e la prevenzione stradale voluto espressamente
dal’assessore di Caerano San Marco Lazzaro Lattanzio. "Gli argomenti
all’ordine del giorno - spiega Lattanzio - sono il patentino per ciclomotori
e quadricicli, l’alterazione delle prestazioni dei ciclomotori e loro
conseguenze, la patente a punti, le cinture di sicurezze, i seggiolini,
la guida in stato di ebbrezza alcolica o di sostanze psicotrope, il problema
legato alla circolazione delle biciclette, il rispetto del regolamento
di Polizia Urbana". Coordinatori della serata saranno l’assessore
alla sicurezza e polizia locale Lazzaro Lattanzio e l’assessore alla viabilità
Gianni Precoma. Molto nutrito il gruppo degli esperti che presenzieranno
all’importante avvenimento. Avremo infatti il professor Biscaro responsabile
dell’ufficio sicurezza stradale della Provincia di Treviso,. Paolo Rossanese
specialista di Vigilanza Responsabile dell’ufficio di Polizia Locale,
il dottor Roberto Zatta esperto di infortunistica stradale, Renato Cazzolato
titolare di un’agenzia di assicurazione, Diego Salvador presidente Coop
Sociale Rispetto e Mirco Comazzetto istruttore di scuola guida.
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IL
GAZZETTINO (Belluno) |
(L.Bel.). Bloccato dalla polizia municipale mentre guidava in stato di ebbrezza. Alla guida di una Nissan Micra, l’uomo di 68 anni. E.M. di Montebelluna percorrendo via Gramsci da Trevignano a San Gaetano aveva urtato una bicicletta causando la caduta di una donna di 58 anni del posto. Successivamente aveva perso il controllo della sua auto per finire contro una Volvo Station wagon posteggiata sul lato sinistro della strada. Immediatamente arrivati sul posto i vigili urbani hanno provveduto a sottoporre all’esame dell’etilometro E.M. che dai controlli effettuati è risultato, anche se erano soltanto le 11.30 del mattino, essere più che su di giri. I dati parlano infatti parlano di una dose di alcol nel sangue superiore cinque volte allo standard previsto dalla legge. Al conducente ndella Nissan Micra i vigili urbani hanno provveduto immediatamente a ritirare la patente ad E.M. e a denunciarlo alla procura della Repubblica. Nessun sequestro preventivo invece dell’auto anche perchè E.M. è risultato essere incensurato. Infine nessun problema per la ciclista che se la caverà con pochi giorni di prognosi. |
IL
MESSAGGERO (Umbria) |
I
carabinieri del Nucleo Radiomobile di Perugia hanno denunciato un cittadino
polacco, residente a Perugia, che è stato fermato all’altezza
dello svincolo di Marsciano lungo la E45. |
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E’
decisamente riuscito il primo esperimento "in compagnia dell’alcol
test" al Deposito Giordani di Pordenone, confermando quanto era
nelle attese del gestore della struttura, Attilio Perissonotti. Sono
stati infatti ben 66 i ragazzi che, dopo l’atteso e riuscitissimo concerto
dei Marlene Kuntz (in sala c’erano 800 spettatori) si sono sottoposti
alla "prova" dell’etilometro, all’uscita del locale, come
prevede l’iniziativa promossa dal Servizio alcologico dell’Ass 6, insieme
con l’assessorato alle Politiche sociali del Comune e l’Acat e con la
collaborazione della Croce rossa e il contributo di Coop consumatori
Nordest. |
Giovedì, 21 Aprile 2005
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