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Salvataggi 07/11/2012

Polizia Stradale di Mestre
Due agenti salvano una donna che tentava il suicidio: già in precedenza aveva cercato di togliersi la vita ed era in cura presso il reparto di psichiatrica
Una leggera frattura per uno dei poliziotti

Foto di repertorio dalla rete

(ASAPS) Nella mattinata di lunedì 5 novembre arrivavano continue telefonate alla Sezione di Polizia Stradale di Venezia che segnalavano la presenza lungo la A57, all’altezza di un ponte tra Mestre e Dolo, di una macchina ferma e di una donna che manifestava intenzioni suicide.
Una Pattuglia della Stradale di Mestre si recava sul luogo e, giunta sul posto, i poliziotti notavano la presenza di una donna appesa alla rete di recinzione in procinto, appunto, di compiere l’insano gesto.
Gli agenti lasciavano l’auto sotto il cavalcavia e risalivano a piedi la scarpata per avvicinarsi alla donna che, nel frattempo, era monitorata e tranquillizzata dalle parole di un automobilista che, notata la scena, si era fermato e cercava disperatamente di aiutarla.
Anche gli uomini della Stradale, dopo aver allertato il 118 e i Vigili del Fuoco, iniziavano un’opera di dissuasione che, però, sembrava vanificata dalle urla della donna che insisteva nel non volere nessuno nelle vicinanze.


Una volta arrivati i Vigili del Fuoco e deciso che era il momento di agire per salvare la donna, con un’azione concordata tra le due forze ha avuto inizio il recupero effettuato dai Vigili del Fuoco che si sporgevano, trattenuti per le gambe dai poliziotti, al bordo del parapetto.
Riuscivano così ad issare sulla strada la donna che continuava a resistere al tentativo di salvataggio rendendo difficile e pericolosa l’intera operazione.
Una volta al sicuro, sempre con una paziente opera di convinzione attraverso le parole giuste usate con un tono amichevole e tranquillizzante, gli uomini della Stradale di Mestre sono riusciti a farsi dire il nome e il recapito telefonico del marito che, rintracciato, ha confermato che la donna, sofferente di gravi problemi psichiatrici, aveva già messo in atto altri tentativi di suicidio e per questo era in cura presso il reparto di Psichiatria del locale Ospedale.
Alla fine, con l’arrivo del marito, la situazione si è ristabilita e la donna ha potuto essere accompagnata presso la struttura sanitaria per le cure del caso così come un componente della pattuglia che, nell’azione messa in atto per salvare la donna, ha riportato la frattura del capitello radiale con conseguente immobilizzazione dell’arto e prognosi di venti giorni. (ASAPS)

 

 



 

Mercoledì, 07 Novembre 2012
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