Iniziano le domande dei cittadini sull'obbligo dell'uso di pneumatici invernali o catene al seguito. "Sono utili gli pneumatici invernali per evitare pericolose perdite di controllo del mezzo?"
La risposta è facile. Intanto si contano i primi incidenti gravi
Le piacevoli temperature miti di quest'autunno hanno lasciato ormai il posto al primo freddo e, in qualche regione, alle prime nevicate in montagna ad altezze anche inferiori ai mille metri, passando così ad un drastico calo della colonnina di mercurio, foriera delle prime annunciate ordinanze antineve che lo scorso anno hanno suscitato più di qualche polemica ed incertezza applicativa. Ma, considerata la novella normativa che le ha introdotte (art.1 Legge n.120 del 29/7/2010), possiamo bonariamente annoverare questi primi "disguidi" nel naturale ciclo di rodaggio dei meccanismi burocratici dei vari enti proprietari delle strade, ai quali spetta l'emissione delle ordinanze.
Ma non è questo il punto su cui intendo soffermarmi, infatti, occupandomi di educazione alla sicurezza stradale, l'esperienza sul campo mi ha insegnato che una regola, perchè sia rispettata, deve essere prima di tutto condivisa tra chi la stabilisce e chi è tenuto ad osservarla.
In questi giorni gli uffici di polizia sono spesso interpellati dai cittadini per conoscere la data d'entrata in vigore dell'ordinanza, se essa prevede l'obbligo dei pneumatici invernali o se si possono tenere semplicemente le catene da neve a bordo, eccetera, eccetera. Talvolta però il quesito viene formulato per capire se è possibile "aggirare" la norma ed ecco allora spuntare la domanda "Mi scusi, ma se io tengo a bordo del mio SUV le catene della 500, voi controllate anche le misure delle gomme?".
Prende così forma tutta la superficialità con cui tentiamo di sottrarci al dettame normativo, che in molti casi non dovrebbe essere nemmeno sancito da una legge, in quanto si tratta semplicemente di esercitare il buon senso. Quel buon senso che tutti noi esigiamo dagli altri, ma che non sempre pratichiamo.
In ogni situazione in cui sia prevedibile il verificarsi di un evento, come strade ghiacciate e neve, ognuno dovrebbe, ripeto dovrebbe, fare il possibile per scongiurarne i pericoli derivanti. Se partiamo da questo assunto, forse un pochino azzardato, la domanda che ogni poliziotto vorrebbe sentirsi formulare sarebbe "Mi scusi, secondo lei, che sulla strada rileva gli incidenti, sono utili gli pneumatici invernali per evitare pericolose perdite di controllo del mezzo?". Ecco, una domanda posta in questi termini denoterebbe una maturità che, se condivisa dai più, ci lascerebbe ben sperare per il raggiungimento dell'obiettivo, se mai possibile, dell'azzeramento della mortalità sulle strade europee entro il 2050.
Ma tornando all'ultima domanda, la risposta non può che essere positiva, i pneumatici con mescola più morbida forniscono un grip maggiore alle basse temperature e perciò, portafoglio permettendo - ma lo sforzo ne vale la pena -, il nostro veicolo è bene ne sia equipaggiato, al di là dell'esistenza di una norma che imponga le gomme invernali o le catene a bordo.
A questo punto, se mi trovassi con gli studenti delle superiori in un incontro di educazione stradale, racconterei l'esperienza fatta da poliziotti, infermieri e vigili del fuoco sul luogo di questo incidente stradale riportato dalla stampa locale, la cui dinamica, se non fosse per il tragico epilogo, è di una banalità sconcertante.
Un brav'uomo alla guida di una Punto, scende a velocità ridotta da una strada di mezza montagna e viene sorpreso dalla prima inattesa ed inusuale nevicata stagionale.
L'automobilista è prudente, riduce la marcia, ma non è sufficiente perché la neve si insinua nel battistrada, lo indurisce, riducendone drasticamente l'attrito con il suolo. La Punto scivola con movimento lento, ma inesorabile, verso il margine stradale e poi, come un bob per bambini, viene attratta dal pendio erboso che la inghiotte. L'auto è ora guidata all'interno di quattro solchi tracciati da un invisibile compasso che qualcuno chiama "tragica fatalità" ed altri "destino", ma il risultato non cambia perché lungo la discesa la Punto incrocia la strada sottostante, si ribalta, e si corica su se stessa segnando il termine di quest'ultimo tragico viaggio.
Certo, è difficile affermare con certezza se altri tipi di pneumatici potevano far la differenza, e lascio perciò la risposta aperta, ma una cosa la posso assicurare, per noi poliziotti della strada il rischio è troppo elevato per correrlo.
Già, con i se e con i ma del giorno dopo, siamo tutti bravi a dar giudizi e proclamare atteggiamenti virtuosi, perciò meglio giudicar meno e praticar di più.
A proposito, e concludo, se qualcuno non fosse ancora convinto e fosse assalito dal dubbio sul da farsi, consiglio d'informarsi sulle ordinanze in vigore nella propria provincia e di leggere la sanzione prevista dall'articolo 6 co.4 lettera e) e 14 del Codice stradale. Se poi i dubbi persistessero, non resterebbe che seguire qualche incontro di educazione alla sicurezza stradale e visitare, con i nostri colleghi infermieri, i reparti ospedalieri che ospitano più di qualche "ex" dubbioso.
Buona salute a tutti.
Andrea Scamperle
Poliziotto