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Rassegna stampa alcol e guida del 7 aprile 2005

RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA"

Note a cura di Alessandro Sbarbada
Servitore-insegnante in un Club degli Alcolisti in trattamento a Mantova.


AGRICOLTURA/ APRE VINITALY CON UNA POLEMICA ALEMANNO-SIRCHIA

Il settore vale 8mila milioni di euro.

Verona, 7 apr. (Apcom) - Si è aperta oggi l’edizione 2005 del Vinitaly, la pi˜ importante manifestazione europea dedicata al vino e all’enologia. A confermarlo i numeri di un comparto che, per la prima volta dopo molto tempo, sembra dare timidi segnali di ripresa dei consumi e delle esportazioni.

Ormai, il business del vino in Italia vale circa 8mila milioni di euro, ma l’intero patrimonio della filiera vitivinicola (dalla vera e propria produzione di vino alle grappe e agli aceti) arriva a sfiorare i 50 miliardi. L’Italia - secondo i dati diffusi a Verona - conta il 21% della produzione mondiale e il 34% di quella europea. Circa 3,5 milioni di ettolitri di vino fanno riferimento ad etichette a denominazione controllata e garantita, 9,5 ai classici vini Doc. Nell’ultimo anno, poi, le esportazioni sono tornate a crescere (+4,5%) fino ad un valore di 2,75 miliardi di euro. Le aziende impegnate nella produzione sono 800mila (secondo l’Istat), mentre quelle imbottigliatrici circa 30mila. La superficie vitata raggiunge i 675.580 ettari ma i due terzi delle imprese ha in dotazione meno di un ettaro di vigna.

In ogni caso, il vino sembra davvero tornare a sperare in un futuro migliore, ma i problemi non mancano. Ad iniziare dalla campagna anticonsumo paventata dai produttori, che, proprio nel primo giorno di Vinitaly, ha avuto un’eco polemica. Gianni Alemanno, ministro delle Politiche Agricole, ha infatti definito "sciocco" un opuscolo predisposto dal collega alla Sanità, Sirchia, e che avrebbe l’obiettivo di educare al consumo corretto di vino. "Se sarà necessario - ha spiegato Alemanno - chiederò a Sirchia di ritirare l’opuscolo e porterà il problema al Consiglio dei Ministri". Ma per la vitivinicoltura vi sono anche alcune novità importanti. Sempre Alemanno, infatti, ha annunciato l’avvio del percorso parlamentare della legge di riforma delle denominazioni di origine che saranno riconosciute come "patrimonio nazionale" e quindi tutela dalle regole internazionali sulla protezione dei diritti d’autore. Oltre a questo, Alemanno ha annunciato l’utilizzo anche per il vino dei 50 milioni di euro destinati all’internazionalizzazione dei prodotti agroalimentari.

Intanto, i vitivinicoltori chiedono altri strumenti per competere meglio. A partire dall’abbattimento dell’IVA sulle bottiglie (come ripetutamente chiesto fra gli altri da Gianni Zonin, forte di 1.800 ettari di vigneto che lo rendono il pi˜ grande produttore italiano), ma anche migliori strategie promozionali.

Salute: Alemanno critica Sirchia su campagna antalcol
’Sciocco’ l’opuscolo usato per informare sui pericoli

(ANSA) - VERONA, 7 APR - Uno ’sciocco opuscolo’ e’ definito da Alemanno il libretto contro l’uso di alcolici che Sirchia intende usare per la campagna anti-alcol. ’Parlero’ con il ministro e lo ëpreghero’ di non metterlo in diffusione - ha aggiunto - e se no chiedero’ di discuterne in Consiglio dei ministri’. Alemanno ha riferito di aver inutilmente invitato Sirchia a ’concordare la campagna’.
(*) Nell’opuscolo, a quanto si e’ appreso, si paventerebbero gravi danni dovuti al consumo di pochi grammi di bevande alcoliche.

 

(*) Nota: in effetti certe campagne andrebbero concordate tra i vari ministeri interessati. Ci si deve mettere d’accordo, ad esempio, se dare la priorità alla salute o agli interessi dei produttori.

ANSA.IT

Opuscolo alcol via da sito governo

Alemanno, ’Siamo mobilitati su questa campagna’
(ANSA) - VERONA, 7 APR - L’opuscolo sull’alcol che poteva ingenerare confusione sui prodotti e’ stato oscurato dal sito del governo. Lo ha annunciato il ministro Gianni Alemanno, ad un convegno nell’ambito del Vinitaly su ’vino e salute’ organizzato da Coldiretti e Citta’ del Vino. ’D’ora in poi siamo mobilitati su questa campagna’, ha spiegato il ministro ai produttori vinicoli che avevano mostrato contrarieta’ sul modo di gestire la campagna da parte del Ministero della Salute.

WINENEWS.IT

VINITALY 2005 - 50 MILIONI DI EURO PER LA PROMOZIONE DEL VINO ITALIANO, REVISIONE DELLA 164 IN VIA DI DEFINIZIONE, PROGETTO DI DECODIFICA DEL GENOMA DELLA VITE. ECCO IL PIANO DEL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE GIANNI ALEMANNO
 

Anche se i segnali di ripresa sembrano timidamente farsi strada, il Ministro delle Politiche Agricole Gianni Alemanno investe sulla promozione: "Il vino italiano, costretto dalla globalizzazione a cercare sempre nuovi mercati, ha bisogno di una promozione moderna ed efficace. Per questo, il Ministero ha stanziato 50 milioni di euro, ripartititi tra Ice e Buonitalia, per reagire in modo concreto alle difficoltà di penetrazione nei mercati". (*) Ma anche sul fronte legislativo le cose sembrano muoversi: "Il Presidente delle Repubblica ha già firmato la revisione della legge 164 - spiega Alemanno - e lo stesso Ministero intende ridurre il pi˜ possibile i tempi per l’approvazione, ricorrendo alle commissioni parlamentari e cercando l’accordo pi˜ esteso possibile". Le modifiche in discussione toccano punti centrali della legge pi˜ importante per il mondo del vino italiano: "Le Doc e Docg sono considerate nel nuovo testo legislativo patrimonio economico e dell’ingegno nazionale - continua il Ministro - mentre è ridisegnato in modo pi˜ moderno ed efficace il ruolo dei Consorzi di tutela e vengono depenalizzate le sanzioni presenti nella vecchia 164". Per quanto riguarda il discusso piano dei controlli per Alemanno le modifiche alla 164 risolveranno in parte il nodo, assegnando un ruolo decisivo alle Regioni nella scelta dei "controllori", visto che proprio su questo punto la sperimentazione dei Consorzi di tutela ha creato qualche spaccatura. "Il Ministero sta dedicando un’attenzione particolare alla ricerca in campo viticolo - prosegue Gianni Alemanno - è infatti allo studio, insieme alle università francesi, un progetto di decodifica del genoma della vite, sul modello di quello compiuto sul grano, che rappresenti - conclude il Ministro - la "vetrina" della ricerca italiana in campo agricolo".

 

 

 

(*) Nota: la differenza tra le cifre stanziate per la promozione del vino e quelle per la prevenzione dei danni alcol correlati (danni che costano al paese molto pi˜ denaro dell’intero giro d’affari legato alla produzione ed al commercio delle bevande alcoliche) è il segno del diverso interesse che c’è per i produttori e per la salute.

 

Consoliamoci pensando che i consumi del vino sono scarsamente influenzati dalle iniziative di promozione.

 

 

 

ADNKRONOS

 

SANITA’: CIAMPI, SALUTE DIRITTO FONDAMENTALE IN COSTITUZIONE

 

Roma, 7 apr. (Adnkronos) - La Costituzione garantisce il diritto alla salute. A sottolinearlo, proprio in occasione della Giornata Mondiale della Sanita’, e’ il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che, ricevendo al Quirinale i premiati con la medaglia d’oro al merito della sanita’ pubblica, accompagnati dal ministro per la Salute Girolamo Sirchia, scandisce: ’’Questa celebrazione serve anche a rafforzare e a ricordare a tutti noi l’impegno a tutelare il diritto alla salute, espressione piu’ alta della solidarieta’ umana, definito fondamentale dalla nostra Costituzione, espressione al pari di quello della liberta’, del principio di eguaglianza sostanziale’’.

 

ALIMENTARE/ I VINI MADE IN ITALY CONTENGONO PIU’ ANTIOSSIDANTI

Quantità quadrupla di polifenoli rispetto a vini francesi

Milano, 7 apr. (Apcom) - "Nei vini italiani le sostanze antiossidanti che proteggono le arterie dall’invecchiamento, i cosiddetti polifenoli, sono contenute in misura doppia rispetto ai concorrenti californiani e addirittura quattro volte in pi˜ degli analoghi francesi". E’ quanto è emerso al Vinitaly di Verona, dalla Tavola Rotonda su "Vino, benessere e salute" organizzata da Coldiretti e Città del Vino, nel corso della quale è stata annunciata una campagna di educazione alla conoscenza del vino rivolta ai giovani e in particolare al mondo della scuola. (*)

Il vino made in Italy - affermano Coldiretti e Città del Vino - vince dunque anche in salute, dopo i successi sul mercato con un aumento della domanda mondiale del 5,4 per cento nel 2004 e il mantenimento della leadership negli Stati Uniti (+4,2 per cento) dove i cugini d’oltralpe registrano forte calo: 20 per cento in valore secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Italian Wine & Food Institute.

Dalla ricerca "sulla superiorità del Made in Italy" presentata dal professor Giuseppe Rotilio, direttore del corso di laurea in scienze della Nutrizione dell’Università di Roma Tor Vergata è emerso anche che nei paesi sviluppati dell’Occidente, l’incidenza della mortalità da infarto miocardico è 4-5 volte superiore in paesi come Usa e Finlandia rispetto a Francia e Italia, dove il consumo di vino è maggiore di circa 10-20 volte (**).

 

(*) Nota: qui mi sembra indispensabile che chi si interessa di educazione sanitaria faccia sentire la propria voce.

(**) Nota: a questo proposito si veda http://www.albanesi.it/Dietologia/paradossofrancese.htm

IL MESSAGGERO
Per Bacco, il vino è finito. O no? 
di GIACOMO A. DENTE
"IL VINO è morto". Come nella canzone di Francesco Guccini. Solo che in questo caso la sentenza non riguarda il buon Dio, ma il mondo che ruota intorno a Bacco. "Il vino è morto" sibila allora con rabbia maltrattenuta Aimé Guibert, un anziano produttore francese del Sud, celebre per il suo Mas de Daumas Gassac. E in qualche modo questo grido di allarme, è anche il rabbioso, appassionato j’accuse di Jonathan Nossiter, il regista americano che col suo Mondovino che sarà presentato in questi giorni sui nostri schermi propone un suo racconto davvero fuori dagli schemi delle celebrazioni ufficiali su tutto quel grande pianeta di passioni e di affari che ruota intorno a una bottiglia.
Un documentario che graffia, che fa male, che indugia sui dettagli fastidiosi. Tutto al servizio di una grande tesi. E cioè che anche intorno a una vigna c’è la stessa concentrazione di male assoluto, di opacità morale, di spregiudicatezza commerciale, di ottusa mancanza di scrupoli che governa il mondo contemporaneo. Il regista non conosce il tarlo del dubbio. I buoni e i cattivi ci sono davvero. E i buoni sono descritti in maniera elegiaca. C’è la simpatica famiglia di produttori sardi col vecchio patriarca con la coppola che racconta la poesia di un vino gentile e perduto - ma nemmeno così rilevante - come la Malvasia di Bosa, e non mancano le cartoline di una campagna ideale di viticoltori trullalleri che come il Cristo che mostra il cuore di Pompeo Batoni esibiscono tutta la maestà dolorosa e offesa di chi si oppone alla globalizzazione.
Per contro i cattivi sono proprio cattivi alla grande. Michel Rolland, consulente di aziende in mezzo mondo e accusato di omologare ovunque i vini, è ripreso sghignazzante, in un continuo trillare di telefonini mentre l’autista lo scorrazza per i vigneti. Per non parlare di Robert Parker, il guru della degustazione, l’uomo che coi suoi giudizi muove il mercato come nessun altro al mondo, che è intervistato nella sua casa tra cani scorreggioni e foto di presidenti Usa a sottolinearne l’intelligenza col potere.
Un j’accuse che mette l’accento su tematiche anche vere. Certo, anche nel vino ci sono forti spinte commerciali e il Dio-mercato (quello no che non è morto) impone il suo gusto globalizzante ai produttori. Nascono come funghi vini tutti uguali, forzati nel colore e nella concentrazione. Al punto che una giovane produttrice denuncia che uno stesso prodotto gira il mondo e cambia tante etichette. Così come è vero che i californiani Mondavi volevano comprare e spianare una collina nel Sud della Francia per mettere una loro insegna visibile dal mare, salvo poi patire le frecce della nemesi, per cui si sono trovati costretti - la competizione vale anche per loro - a vendersi a una multinazionale pi˜ forte. Ma non è questo che fa dei Frescobaldi, dipinti con stizzoso folklore, degli "intelligenti col nemico" solo perché avevano stabilito joint-venture coi Mondavi.
Il lavoro di Nossiter, molto pi˜ parente di Super Size me - ovvero come mangiare Mc Donald’s e farsi male alla salute - che del delicato Sideways , in realtà confonde talune tendenze aberranti col fenomeno complessivo, che è molto pi˜ gioioso, articolato, libero da condizionamenti di quanto i suoi toni apocalittici vogliano raccontare. Documenta insomma a tesi contro una globalizzazione che non corrisponde alla realtà di un Mondo Vino, che non è Mondo Cane, nonostante interferenze culturali (ma le ingerenze culturali hanno sempre fatto la storia del vino anche nel bene, altrimenti berremmo ancora Champagne dolciastro e non quel brut amato invece dal mercato inglese) e commerciali.
Mondovino sarà presentato a Vinitaly a Verona. Un film da vedere, senz’altro. Ma con l’obbligo di andare subito a bere in uno degli stand uno degli infiniti nostri vini che non sanno nemmeno cosa sia la globalizzazione per dimenticarlo in letizia.

LA PROVINCIA DI CREMONA

Italia vera superpotenza enologica

di Tino Modes VERONA ó L’Italia resta una superpotenza enologica. Su questo non ci sono dubbi, almeno stando ai dati: esportazioni in crescita (+ 5,4% rispetto al 2003), consumi interni in aumento (+3%) e valore del comparto che si prepara a toccare i 3 miliardi di euro confermandosi come prima voce dell’agroalimentare italiano. La 39esima edizione del Vinitaly si apre con queste premesse e sulla base di questi numeri dovrà tenere anche quest’anno fede alle aspettative di vetrina pi˜ prestigiosa del prodotto simbolo del made in Italy. Crescono in maniera sostanziale i mercati europeo e statunitense (+5% e + 4,2%), ma sono soprattutto i paesi emergenti a offrire le migliori opportunità di sviluppo per la produzione vinicola italiana: il valore delle esportazioni verso la Cina è aumentato pi˜ del doppio (+110%) e in India è addirittura triplicato (+238%). Positivi anche i dati provenienti dal mercato interno, dove riprendono gli acquisti da parte delle famiglie italiane (spesa di 1,5 miliardi di euro, +3% rispetto al 2003) per un aumento di quasi 8 milioni di bottiglie (*) con acquisti che riguardano 3 famiglie su 4, per un totale di oltre un miliardo di bottiglie acquistate. "L’Italia si conferma paese leader nel mondo per la produzione enologica di qualità ó afferma il presidente di Enoteca d’Italia, Pierdomenico Garrone ó e altrettanto deve accadere per la sua politica di promozione e valorizzazione, considerando le opportunità di raggiungere nuove fasce di mercato grazie alle innovazioni tecnologiche e ai nuovi mezzi di comunicazione". Al via la prima rete europea di promozione. A due mesi dalla costituzione del Comitato di Enotutoraggio, organo che affianca le Regioni nella costituzione delle nuove Enoteche Regionali e nella valorizzazione del prodotto vino, sono già 9 le regioni che hanno aderito al progetto di Enoteca d’Italia: Basilicata, Emilia Romagna, Lombardia, Lazio, Piemonte, Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d’ Aosta entrano a far parte della ënazionale del vino italiano’, il primo network che collega istituzioni, produttori e consumatori, per stimolare e cogliere le possibilità offerte dai mercati emergenti. Il progetto operativo prevede, prima della pausa estiva, una prima squadra di Enoteche Istituzionali pronte a confrontarsi con successo sui mercati internazionali. Gran carta dei vini italiani. Arrivano gli ambasciatori del vino italiano nel mondo, un nuovo strumento per valorizzare l’eccellenza vitivinicola del Paese. I migliori vini di ogni regione, valutati con criteri oggettivi da commissioni di esperti, entrano a far parte della selezione nazionale che verrà promossa e valorizzata sui mercati nazionali e all’ estero. Nuove tecnologie. Umts, navigatori satellitari, digitale terrestre, Internet. L’ Enoteca d’Italia ha raccolto in due anni una vasta library di contenuti multimediali e adesso si prepara a far sbarcare il vino italiano nel mondo dell’alta tecnologia. Basterà inviare un sms per ricevere gli abbinamenti giusti con il vino che si sta per acquistare. Il navigatore satellitare ci informerà sul territorio che stiamo visitando, segnalando le pi˜ vicine aziende con vendita diretta e i vini dell’ area compresi nella Gran carta dei vini d’Italia. Progetto origine. Un progetto biennale nato dalla collaborazione di Enoteca d’ Italia, Ice, Vinitaly e Regioni, con l’ obiettivo di portare i 350 vitigni autoctoni italiani e i vini relativi sui mercati esteri di maggior interesse, attraverso eventi di promozione rivolti in particolare a Usa, Canada, Giappone, Cina e Russia.

 

(*) Nota: altri dati riportano un calo dei consumi di vino in Italia. L’aumento del fatturato e legato all’aumento dei prezzi, mentre invece l’aumento delle bottiglie vendute è dovuto al fatto che parte del vino è distribuito in bottiglie pi˜ piccole. (Mezzo litro al posto di 720 cc).

 

LA REPUBBLICA (Salute)

Importante la diagnosi precoce

 

Il tumore dell’esofago può essere di due tipi: il carcinoma squamo-cellulare (patologia rara che ha come fattori di rischio fumo e alcool)e l’adenocarcinoma, la cui incidenza è aumentata molto negli ultimi anni. Fattori di rischio per lo sviluppo dell’adenocarcinoma sono l’esofago di Barrett, il reflusso gastro-esofageo e l’obesità. Un basso consumo di frutta, verdura e fibre cereali sembrano aumentarne il rischio.
L’incidenza del carcinoma dell’esofago in Italia è di circa 5 mila nuovi casi all’anno. Mediamente un solo paziente su 5 sopravvive a 5 anni dalla diagnosi. Oltre un terzo dei malati si presenta dallo specialista con malattia localmente avanzata, tanto da non essere operabile. Le caratteristiche anatomiche dell’organo e alla ricca rete linfatica che lo avvolge, aumentano di molto la possibilità che il tumore si diffonda precocemente a distanza. Da qui l’importanza di una diagnosi precoce (l’intervento in stadio precoce ha una sopravvivenza che dal 20 per cento passa al 60 per cento a cinque anni). Un paziente viene sottoposto all’intervento chirurgico solo se le sue funzione respiratoria, cardiocircolatoria, epatica e renale sono ottimali.
(s. b.)

 

GIORNALE DI BRESCIA

LUMEZZANE "Settimana delle dipendenze": l’Amministrazione comunale mette in campo una serie di iniziative di sensibilizzazione

Lotta ad alcol, gioco e stupefacenti
In programma un’indagine conoscitiva sulla popolazione giovanile valgobbina

"Dipendenze... effetti collaterali": con questo titolo è organizzata una settimana di incontri e dibattiti organizzati dall’Amministrazione comunale di Lumezzane, Assessorato ai servizi sociali e consulta permanente sociale. "Esistono nuove dipendenze, silenti e poco conosciute. Si parla molto di tabacco ma, accanto al tabagismo, esistono le dipendenze dall’alcool, dal gioco e dalla cocaina, patologie che registrano un notevole aumento, anche sul territorio lumezzanese.Intendiamo approfondire queste tematiche, attraverso incontri finalizzati a conoscere questi fenomeni in espansione e aiutare le famiglie a prevenire". Cosi Gino Urietti, presidente della Consulta sociale permanente di Lumezzane, ha introdotto la "Settimana delle dipendenze" in programma dall’11 al 16 aprile. L’assessore ai Servizi sociali, Giorgio Zani, ha annunciato: "L’iniziativa sarà un punto di partenza, per l’Amministrazione comunale, che intende avviare un nuovo studio su queste tematiche, spesso sottovalutate. Si pensa ad una indagine conoscitiva per avere dati precisi e numeri, riferiti alla fascia giovanile valgobbina". "Si assiste - ha detto Zani - ad un dilagare del fenomeno dell’alcool e della droga del sabato sera: ecstasi e cocaina, quest’ultima un tempo considerata droga per ricchi, ora è divenuta alla portata di tutti". Giorgio Zani ha posto il segno sui dati allarmanti, a livello nazionale, che vedono abbassarsi ai 12 anni l’età dei giovanissimi che fanno uso e abuso di alcool. Cinquantamila persone all’anno muoiono per patologie collegate all’abuso di sostanze alcoliche. "è cambiata la cultura del bere - ha detto Zani -: se prima si beveva a pasto, ora si beve per alterare il proprio stato psichico". Non secondaria una nuova dipendenza che si sta facendo strada: quella del gioco. Su questo tema si è soffermato Gino Urietti, ricordando che la sfida con la fortuna sta diventando un vero e proprio fenomeno sociale che non risparmia neppure Lumezzane. "E stupefacente - ha detto Urietti - come alle ricevitorie si trovino sempre pi˜ anziani e pensionati. Un fenomeno che sta diventando sempre pi˜ una vera e propria malattia". L’assessore Zani ha portato l’esempio della dipendenza psicologica e fisica dei molti giovanissimi che fanno ricorso al cosiddetto "bingedrinking" (bere solo per ubriacarsi) così come nei giocatori l’impulso irrefrenabile esula dai confini del gioco per divertimento. Dunque: alcool, cocaina e gioco, sono le nuove dipendenze del terzo millennio con le quali si devono fare i conti ma che si possono contrastare e prevenire. (*) Gli incontri organizzati dal Comune si snoderanno su questi temi. Il primo appuntamento è per lunedì 11 aprile alle 20.30 nel teatro Odeon con il dott. Luigi Regoliosi, psicologo e docente di psicologia speciale che parlerà su "Le dipendenze, problemi degli altri". Mercoledì, stessa ora, nel teatro della residenza "Le rondini" si parlerà di "Alcool, questo nostro amico...", con la professoressa Flaviana Conforto, presidente della Arcat Regione Veneto. Si chiude il ciclo sabato 16 aprile, alle 16, nel teatro di S. Sebastiano con il prof. Piergiorgio Guizzi, psicologo e psicoterapeuta con il quale si confronteranno le testimonianze di operatori dei vari servizi presenti sul territorio: Acat, Centro orizzonte, Forum Alamak, Work and life ed il gruppo dei Giocatori anonimi di Brescia. Il tutto si concluderà con una serata musicale con "Quelli della piazza".

 

(*) Nota: definire l’alcolismo una nuova dipendenza non è esatto se non nel senso che alcune amministrazioni incominciano solo ora a prendersene carico.

Farmacologia e Tossicologia

Cannabis per proteggere le arterie?
Il Pensiero Scientifico Editore

Un derivato della cannabis sembra capace di proteggere i vasi sanguigni dalle ostruzioni: la scoperta potrebbe portare in tempi brevi alla sintesi di nuovi farmaci contro le patologie cardiovascolari. Lo svela uno studio pubblicato dalla rivista Nature.

La sostanza, denominata delta-9-tetraidrocannabinolo (THC), si è dimostrata efficace contro l’aterosclerosi nei test sui topi. L’aterosclerosi è una condizione patologica che interessa i vasi sanguigni, caratterizzata dalla presenza di ateromi; questi sono delle placche che rivestono le superfici interne di vene e arterie, costituite da depositi di grassi di vari tipi (colesterolo, fosfolipidi) e anche da piccole percentuali di tessuto fibroso. L’aterosclerosi è considerata un fattore di rischio per le patologie cardiovascolari, l’angina pectoris, l’infarto e la riduzione delle capacità cerebrali. Infatti gli ateromi, crescendo di numero e volume, provocano un restringimento dei vasi e anche una parziale ostruzione (stenosi) che priva gli organi di una sufficiente irrorazione sanguigna.
La formazione di ateromi dipende dall’instaurarsi di un processo infiammatorio sull’endotelio (parete interna delle arterie), che richiama i linfociti, che a loro volta legano il colesterolo, oltre al calcio ed altre sostanze,Á e formano la placca. è quindi una patologia del sistema immunitario, a sua volta indotta o mediata dal sistema neurovegetativo, che invia stimolazioni anomale ai tessuti.

"Abbiamo notato che i benefici per l’aterosclerosi ci sono solo a certi dosaggi. Dosi pi˜ alte o pi˜ basse di THC non hanno alcun effetto sui vasi sanguigni", spiega FranÁois Mach dell’Università di Ginevra, leader del team di ricercatori autori dello studio, "un po’ come avviene con l’alcol. Ma la notizia davvero interessante è che la dose utile a proteggere i vasi sanguigni è minore di quella necessaria a produrre gli effetti psicotropici tipici della cannabis: quindi questo studio non ha nulla a che vedere con la pratica di fumare la marijuana". "Fumare marijuana non ha effetti benefici sull’apparato cardiovascolare, perché la cannabis contiene molte tossine che sono viceversa dannose e causano patologie cardiovascolari"(*),precisa Michael Randall dell’University of Nottingham Medical School

Fonte: Khamsi R. Cannabis compound benefits blood vessels. Nature

(*) Nota: questo articolo descrivendo l’efficacia di una sostanza presente nella cannabis spiega il dosaggio al quale è utile, la possibilità di utilizzarla come farmaco e mette in guardia da altre componenti della cannabis che potrebbero creare dei problemi.

Fa venire in mente i molti articoli scritti sul resveratrolo nei quali il vino viene descritto come di per se stesso utile alla prevenzione delle malattie cardiovascolari.

La differenza deriva dal fatto che la cannabis è considerata una droga e il vino no.

IL GAZZETTINO (Treviso)

VEDELAGO

L’etilometro della polizia municipale in azione

La polizia municipale di Vedelago ha ritirato una patente per guida in stato di ebbrezza in pieno giorno grazie al nuovo etilometro. Ha poi fermato un automobilista che guidava nonostante la patente gli fosse stata sospesa. "Finalmente la polizia municipale ha il suo primo etilometro - ha sottolineato il neo comandante dei vigili di Vedelago, Andrea Camata - Una svolta epocale per un comune che ha deciso di investire sulla prevenzione". Si tratta, infatti, di uno strumento fondamentale per la repressione e la prevenzione di una delle pi˜ gravi infrazioni al codice della strada e cioè la guida in stato di ebbrezza derivante dall’abuso di bevande alcoliche. "Il primo ritiro è addirittura giunto di giorno(*), sebbene pensiamo che l’etilometro sia fondamentale nei servizi serali visto che i dati del 2004 hanno confermato la gravità del fenomeno che è persistente - spiega l’assessore alla sicurezza Renzo Franco - L’amministrazione comunale di Vedelago ha sposato in pieno la campagna per aumentare la sicurezza stradale visto il traffico persistente in comune. Nel nostro territorio vediamo che i pi˜ giovani sono a rischio già nelle prime festicciole dove la gioia di bersi le prime birre in compagnia si può trasformare in una tragedia per le famiglie. Quindi vogliamo sensibilizzare già in questa età la gravità del problema ed i rischi. L’obiettivo è quello di far percepire a tutti che l’etilometro diventa uno strumento spietato ma a vantaggio della loro sicurezza. In pi˜ a Vedelago abbiamo istituito il terzo turno dei vigili fino a notte fonda non a caso il venerdì e il sabato sera.

GIORNALE DI BRESCIA

BAGNOLO Un anno di attività dei Vigili urbani. Ancora molte le sanzioni per la velocità

Meno multe per alcol e droghe

Cresce l’impegno della Polizia locale (sette agenti compreso il comandante) e dell’Amministrazione comunale di Bagnolo Mella, nelle attività volte a garantire maggiore tranquillità e vivibilità a tutti i cittadini. Fiore all’occhiello il progetto denominato "Rispetta la strada-non fumarti la vita" (*) in stretta collaborazione con l’Istituto superiore di Sanità di Roma, con le forze di polizia e carabinieri e con altre polizie locali. Sono state 130 le patenti ritirate lungo le strade del territorio comunale durante l’anno 2004, di cui 71 per abuso di sostanze alcoliche e 59 per abuso di sostanze psico-attive. Cifre che denotano una tendenza in discesa rispetto agli anni precedenti e pertanto lasciano ben sperare. Le persone coinvolte sono uomini nella stragrande maggioranza (70%circa), anche se risulta in aumento il numero delle donne. L’età è compresa tra i 18 e i 30 anni. Ma i dati non si fermano qui. Nel corso del 2004 a Bagnolo Mella sono state rilevate 1.595 infrazioni al Codice della Strada. Le cause principali riguardano il superamento dei limiti di velocità e il passaggio con il rosso ai semafori. Significativo l’incremento delle omesse revisioni dei veicoli e dell’utilizzo del cellulare alla guida. Per contro, diminuite le infrazioni per omessa cintura di sicurezza e per l’eccedenza di carichi sugli autoveicoli. In totale 113 i sopralluoghi effettuati per le attività commerciali, artigianali e nei pubblici esercizi. Non sono mancati i controlli al mercato del sabato contro venditori abusivi e borseggiatori. Scoperte e multate persone che abbandonavano i rifiuti al di fuori degli appositi contenitori o abbandonavano rifiuti speciali. Sono state 130 le comunicazioni di notizie di reato e relazioni di polizia giudiziaria, inoltrate alla Procura della Repubblica. Gli operatori del comando di Polizia Locale bagnolese hanno svolto altre attività come l’educazione stradale e di protezione civile nelle scuole,nonché i pattugliamenti serali e notturni. Diminuite le truffe a danno degli anziani, limitate a 10 casi. Le novità? Entro la fine del mese arriverà un furgone attrezzato che fungerà da "Comando mobile" specifica il comandante Nicola Paraffini

 

(*) Nota: è difficile sintetizzare in uno slogan problemi complessi come la sicurezza stradale. Io però avrei messo "non berti la vita"

IL GAZZETTINO (Nordest)

Guida ubriaco poi assale i poliziotti

BELLUNO - Aveva bevuto tanto da finire per dar calci agli operatori della questura di Belluno dopo esser stato fermato al volante della sua autovettura: T.P., 53 anni, è stato così denunciato, oltre che per guida in stato di ebbrezza alcolica, anche per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e minacce aggravate. L’uomo era stato fermato da una volante della polizia, intervenuta nei pressi di Ponte della Vittoria, a Belluno, dopo che era stata segnalata un’autovettura che stava creando grave pericolo alla circolazione. Al volante, l’automobilista ubriaco: al suo vivace rifiuto di sottoporsi all’alcoltest, gli agenti gli hanno ritirato la patente. Una volta in questura per perfezionare la pratica, però, l’automobilista, non completamente in sè, ha dato ulteriormente in escandescenze e ha ingiuriato e malmenato il personale di polizia, provocando lesioni ad alcuni operatori che hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso.

LA PROVINCIA DICREMONA

Alla guida sotto l’effetto di droga e alcol Denunciato

Il responso delle analisi ha stupito gli stessi agenti del commissariato. Perchè il cittadino russo naturalizzato italiano, la cui auto è stata fermata nei giorni scorsi dall’equipaggio di una volante, è risultato positivo a una larga fetta degli stupefacenti conosciuti. Dalla cocaina agli oppiacei, senza dimenticare l’alcol. L’esito dell’accertamento è giunto ieri mattina sul tavolo di lavoro del commissario capo Daniel Segre e nelle prossime ore le generalità dell’automobilista, 47 anni e la residenza a Milano, verranno trasmesse alla procura della Repubblica. Così che l’uomo possa essere iscritto nel registro degli indagati.

LA GAZZETTA DELMEZZOGIORNO

INTERVENTO Il dott. Cosimo Cannito

"Ma ora il centro storico è diventato davvero invivibile"

Pubblichiamo un intervento del dott. Cosimo Cannito a proposito della vivibilità del centro storico. Dopo alcuni mesi di silenzio sui problemi del centro storico e alcuni amichevoli consigli "a starmene buono", ritorno a parlarne perché con rabbia non rassegnata noi residenti del quartiere antico della nostra città prendiamo atto che scelte di interessi particolari prevalenti su quelli generali stanno condizionando la qualità della nostra vita. L’Amministrazione comunale, il consiglio comunale e le associazioni di categoria commerciali hanno ormai deciso: il centro storico deve essere (e per la verità lo è già) solo e soltanto pub ristoranti pizzerie, paninoteche , birrerie e automobili in tripla fila e degrado. Un luogo insomma da non vivere per noi miserabili residenti che osiamo chiedere da cittadini di serie B quali siamo di riposare di notte. Si andrà sempre avanti senza un progetto organico con ordinanze sindacali estive scadute tra l’altro mai rispettate e a mio avviso mai volutamente fatte rispettare? Senza porre alcun freno alla proliferazione di locali distributori di pizze ed alcool? Si continuerà ottusamente a non voler capire che il centro storico è stato e continua ad essere il motore economico, sociale e culturale di una città: vive se è abitato dai cittadini con la loro identità e le loro radici. Si ha l’impressione, invece, che deliberatamente si voglia espellere secondo una logica di "pulizia etnica" i residenti e lasciare libero il campo al degrado dei vandali che non hanno rispetto di niente e di nessuno. Dalle ore 22 inizia il coprifuoco: ma vi sembra giusto che gli anziani che sono la memoria del quartiere debbano vivere in una condizione di paura? è come se di fatto fossero stati gia espulsi: purtroppo dobbiamo constatare che dopo le tante promesse dell’Amministrazione comunale sul rispetto della legalità sul rispetto della dignità delle persone, la vivibilità della parte antica della città è peggiorata. L’invito all’Amministrazione comunale è pertanto quello di non traccheggiare, di rispettare gli impegni assunti e concordati con i cittadini e di attuare senza paure e senza ammiccamenti ad amici e a politici di destra e di sinistra quello che con i residenti in un’ottica di democrazia popolare partecipata si era deciso. E cioè: divieto di asporto delle bevande alcoliche in vetro dai locali; chiusura dei locali alle due di notte; la zona a traffico limitato per 365 giorni; la limitazione del traffico per 24 ore nel centro storico; l’introduzione della zona blu in via Cialdini; isole di scarico e carico merci; controllo dei rumori e della qualità dell’aria respirata; dissuadere dall’uso dell’auto e dai comportamenti di inciviltà. Ai gestori dei locali rivolgo l’invito di concorrere con iniziative promozionali e di tutela del quartiere a difendere i ritmi biologici dei residenti. Un centro storico sporco, maleodorante, rumoroso, insicuro e non pi˜ economicamente appetibile non gioverà a nessuno. I cittadini del quartiere Santa Maria e dintorni dichiarano uno stato di lotta permanente contro i rumori le sporcizie, il degrado, gli schiamazzi notturni e i concerti musicali con i tamburi e le partite di pallone alle tre di notte ecc ai quali le forze politiche e dell’ordine di questa città pervicacemente intendono condannare il centro storico e i loro residenti. Intanto, insieme ai componenti del comitato del centro storico, ho chiesto al prefetto e al ministro degli interni di sapere a chi compete il controllo, visto il continuo palleggiamento delle competenze e delle responsabilità tra le forze dell’ordine da mesi non si vede un controllo del quartiere. Tra l’altro, dai turni del servizio giornaliero del comando vigili, nessun vigile è previsto in via Cialdini, via Duomo, piazza Sfida. Ripropongo la stessa domanda fatta da altri: i vigili dove stanno? Venga il comandante a vedere cosa succede nel cuore del centro storico dalle 19 in poi. Le sentenze della giurisprudenza sono favorevoli ai residenti che pretendono un "calmiere" agli schiamazzi: non resta che la via del ricorso alla magistratura? Cosimo Cannito

Venerdì, 08 Aprile 2005

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