RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA" Note
a cura di Alessandro Sbarbada |
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AGRICOLTURA/ APRE VINITALY CON UNA POLEMICA
ALEMANNO-SIRCHIA |
Verona, 7 apr. (Apcom) - Si è aperta oggi l’edizione 2005 del Vinitaly, la pi˜ importante manifestazione europea dedicata al vino e all’enologia. A confermarlo i numeri di un comparto che, per la prima volta dopo molto tempo, sembra dare timidi segnali di ripresa dei consumi e delle esportazioni. Ormai,
il business del vino in Italia vale circa 8mila milioni di euro, ma l’intero
patrimonio della filiera vitivinicola (dalla vera e propria produzione
di vino alle grappe e agli aceti) arriva a sfiorare i 50 miliardi. L’Italia
- secondo i dati diffusi a Verona - conta il 21% della produzione mondiale
e il 34% di quella europea. Circa 3,5 milioni di ettolitri di vino fanno
riferimento ad etichette a denominazione controllata e garantita, 9,5
ai classici vini Doc. Nell’ultimo anno, poi, le esportazioni sono tornate
a crescere (+4,5%) fino ad un valore di 2,75 miliardi di euro. Le aziende
impegnate nella produzione sono 800mila (secondo l’Istat), mentre quelle
imbottigliatrici circa 30mila. La superficie vitata raggiunge i In ogni caso, il vino sembra davvero tornare a sperare in un futuro migliore, ma i problemi non mancano. Ad iniziare dalla campagna anticonsumo paventata dai produttori, che, proprio nel primo giorno di Vinitaly, ha avuto un’eco polemica. Gianni Alemanno, ministro delle Politiche Agricole, ha infatti definito "sciocco" un opuscolo predisposto dal collega alla Sanità, Sirchia, e che avrebbe l’obiettivo di educare al consumo corretto di vino. "Se sarà necessario - ha spiegato Alemanno - chiederò a Sirchia di ritirare l’opuscolo e porterà il problema al Consiglio dei Ministri". Ma per la vitivinicoltura vi sono anche alcune novità importanti. Sempre Alemanno, infatti, ha annunciato l’avvio del percorso parlamentare della legge di riforma delle denominazioni di origine che saranno riconosciute come "patrimonio nazionale" e quindi tutela dalle regole internazionali sulla protezione dei diritti d’autore. Oltre a questo, Alemanno ha annunciato l’utilizzo anche per il vino dei 50 milioni di euro destinati all’internazionalizzazione dei prodotti agroalimentari. Intanto,
i vitivinicoltori chiedono altri strumenti per competere meglio. A partire
dall’abbattimento dell’IVA sulle bottiglie (come ripetutamente chiesto
fra gli altri da Gianni Zonin, forte di |
Salute:
Alemanno critica Sirchia su campagna antalcol
’Sciocco’ l’opuscolo usato per informare sui pericoli |
(ANSA)
- VERONA, 7 APR - Uno ’sciocco opuscolo’ e’ definito da Alemanno il
libretto contro l’uso di alcolici che Sirchia intende usare per la campagna
anti-alcol. ’Parlero’ con il ministro e lo ëpreghero’ di non metterlo
in diffusione - ha aggiunto - e se no chiedero’ di discuterne in Consiglio
dei ministri’. Alemanno ha riferito di aver inutilmente invitato Sirchia
a ’concordare la campagna’. (*)
Nota: in effetti certe campagne andrebbero concordate tra i vari ministeri
interessati. Ci si deve mettere d’accordo, ad esempio, se dare la priorità
alla salute o agli interessi dei produttori. |
ANSA.IT Alemanno, ’Siamo mobilitati su questa campagna’ |
(ANSA)
- VERONA, 7 APR - L’opuscolo sull’alcol che poteva ingenerare confusione
sui prodotti e’ stato oscurato dal sito del governo. Lo ha annunciato
il ministro Gianni Alemanno, ad un convegno nell’ambito del Vinitaly su
’vino e salute’ organizzato da Coldiretti e Citta’ del Vino. ’D’ora in
poi siamo mobilitati su questa campagna’, ha spiegato il ministro ai produttori
vinicoli che avevano mostrato contrarieta’ sul modo di gestire la campagna
da parte del Ministero della Salute.
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WINENEWS.IT |
Anche
se i segnali di ripresa sembrano timidamente farsi strada, il Ministro
delle Politiche Agricole Gianni Alemanno investe sulla promozione: "Il
vino italiano, costretto dalla globalizzazione a cercare sempre nuovi
mercati, ha bisogno di una promozione moderna ed efficace. Per questo,
il Ministero ha stanziato 50 milioni di euro, ripartititi tra Ice e Buonitalia,
per reagire in modo concreto alle difficoltà di penetrazione nei mercati".
(*) Ma anche sul fronte legislativo le cose sembrano muoversi: "Il Presidente
delle Repubblica ha già firmato la revisione della legge 164 - spiega
Alemanno - e lo stesso Ministero intende ridurre il pi˜ possibile i tempi
per l’approvazione, ricorrendo alle commissioni parlamentari e cercando
l’accordo pi˜ esteso possibile". Le modifiche in discussione toccano punti
centrali della legge pi˜ importante per il mondo del vino italiano: "Le
Doc e Docg sono considerate nel nuovo testo legislativo patrimonio economico
e dell’ingegno nazionale - continua il Ministro - mentre è ridisegnato
in modo pi˜ moderno ed efficace il ruolo dei Consorzi di tutela e vengono
depenalizzate le sanzioni presenti nella vecchia (*) Nota: la differenza tra le cifre stanziate per la promozione del vino e quelle per la prevenzione dei danni alcol correlati (danni che costano al paese molto pi˜ denaro dell’intero giro d’affari legato alla produzione ed al commercio delle bevande alcoliche) è il segno del diverso interesse che c’è per i produttori e per la salute. Consoliamoci
pensando che i consumi del vino sono scarsamente influenzati dalle iniziative
di promozione. ADNKRONOS SANITA’:
CIAMPI, SALUTE DIRITTO FONDAMENTALE IN COSTITUZIONE Roma,
7 apr. (Adnkronos) - La Costituzione garantisce il diritto alla salute.
A sottolinearlo, proprio in occasione della Giornata Mondiale della Sanita’,
e’ il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che, ricevendo
al Quirinale i premiati con la medaglia d’oro al merito della sanita’
pubblica, accompagnati dal ministro per |
ALIMENTARE/
I VINI MADE IN ITALY CONTENGONO PIU’ ANTIOSSIDANTI |
Milano,
7 apr. (Apcom) - "Nei vini italiani le sostanze antiossidanti che proteggono
le arterie dall’invecchiamento, i cosiddetti polifenoli, sono contenute
in misura doppia rispetto ai concorrenti californiani e addirittura
quattro volte in pi˜ degli analoghi francesi". E’ quanto è emerso al
Vinitaly di Verona, dalla Tavola Rotonda su "Vino, benessere e salute"
organizzata da Coldiretti e Città del Vino, nel corso della quale è
stata annunciata una campagna di educazione alla conoscenza del vino
rivolta ai giovani e in particolare al mondo della scuola. (*) Il
vino made in Italy - affermano Coldiretti e Città del Vino - vince dunque
anche in salute, dopo i successi sul mercato con un aumento della domanda
mondiale del 5,4 per cento nel 2004 e il mantenimento della leadership
negli Stati Uniti (+4,2 per cento) dove i cugini d’oltralpe registrano
forte calo: 20 per cento in valore secondo le elaborazioni Coldiretti
su dati Italian Wine & Food Institute. Dalla ricerca "sulla superiorità del Made in Italy" presentata dal professor Giuseppe Rotilio, direttore del corso di laurea in scienze della Nutrizione dell’Università di Roma Tor Vergata è emerso anche che nei paesi sviluppati dell’Occidente, l’incidenza della mortalità da infarto miocardico è 4-5 volte superiore in paesi come Usa e Finlandia rispetto a Francia e Italia, dove il consumo di vino è maggiore di circa 10-20 volte (**). (*)
Nota: qui mi sembra indispensabile che chi si interessa di educazione
sanitaria faccia sentire la propria voce. |
IL MESSAGGERO Per Bacco, il vino è finito. O no? |
"IL
VINO è morto". Come nella canzone di Francesco Guccini. Solo che in questo
caso la sentenza non riguarda il buon Dio, ma il mondo che ruota intorno
a Bacco. "Il vino è morto" sibila allora con rabbia maltrattenuta Aimé
Guibert, un anziano produttore francese del Sud, celebre per il suo Mas
de Daumas Gassac. E in qualche modo questo grido di allarme, è anche il
rabbioso, appassionato j’accuse di Jonathan Nossiter, il regista
americano che col suo Mondovino
che sarà presentato in questi giorni sui nostri schermi propone un
suo racconto davvero fuori dagli schemi delle celebrazioni ufficiali su
tutto quel grande pianeta di passioni e di affari che ruota intorno a
una bottiglia.
Un documentario che graffia, che fa male, che indugia sui dettagli fastidiosi. Tutto al servizio di una grande tesi. E cioè che anche intorno a una vigna c’è la stessa concentrazione di male assoluto, di opacità morale, di spregiudicatezza commerciale, di ottusa mancanza di scrupoli che governa il mondo contemporaneo. Il regista non conosce il tarlo del dubbio. I buoni e i cattivi ci sono davvero. E i buoni sono descritti in maniera elegiaca. C’è la simpatica famiglia di produttori sardi col vecchio patriarca con la coppola che racconta la poesia di un vino gentile e perduto - ma nemmeno così rilevante - come Per contro i cattivi sono proprio cattivi alla grande. Michel Rolland, consulente di aziende in mezzo mondo e accusato di omologare ovunque i vini, è ripreso sghignazzante, in un continuo trillare di telefonini mentre l’autista lo scorrazza per i vigneti. Per non parlare di Robert Parker, il guru della degustazione, l’uomo che coi suoi giudizi muove il mercato come nessun altro al mondo, che è intervistato nella sua casa tra cani scorreggioni e foto di presidenti Usa a sottolinearne l’intelligenza col potere. Un j’accuse che mette l’accento su tematiche anche vere. Certo, anche nel vino ci sono forti spinte commerciali e il Dio-mercato (quello no che non è morto) impone il suo gusto globalizzante ai produttori. Nascono come funghi vini tutti uguali, forzati nel colore e nella concentrazione. Al punto che una giovane produttrice denuncia che uno stesso prodotto gira il mondo e cambia tante etichette. Così come è vero che i californiani Mondavi volevano comprare e spianare una collina nel Sud della Francia per mettere una loro insegna visibile dal mare, salvo poi patire le frecce della nemesi, per cui si sono trovati costretti - la competizione vale anche per loro - a vendersi a una multinazionale pi˜ forte. Ma non è questo che fa dei Frescobaldi, dipinti con stizzoso folklore, degli "intelligenti col nemico" solo perché avevano stabilito joint-venture coi Mondavi. Il lavoro di Nossiter, molto pi˜ parente di Super Size me - ovvero come mangiare Mc Donald’s e farsi male alla salute - che del delicato Sideways , in realtà confonde talune tendenze aberranti col fenomeno complessivo, che è molto pi˜ gioioso, articolato, libero da condizionamenti di quanto i suoi toni apocalittici vogliano raccontare. Documenta insomma a tesi contro una globalizzazione che non corrisponde alla realtà di un Mondo Vino, che non è Mondo Cane, nonostante interferenze culturali (ma le ingerenze culturali hanno sempre fatto la storia del vino anche nel bene, altrimenti berremmo ancora Champagne dolciastro e non quel brut amato invece dal mercato inglese) e commerciali. Mondovino sarà presentato a Vinitaly a Verona. Un film da vedere, senz’altro. Ma con l’obbligo di andare subito a bere in uno degli stand uno degli infiniti nostri vini che non sanno nemmeno cosa sia la globalizzazione per dimenticarlo in letizia. |
Italia vera superpotenza enologica |
di
Tino Modes VERONA ó L’Italia resta una superpotenza enologica. Su questo
non ci sono dubbi, almeno stando ai dati: esportazioni in crescita (+
5,4% rispetto al 2003), consumi interni in aumento (+3%) e valore del
comparto che si prepara a toccare i 3 miliardi di euro confermandosi
come prima voce dell’agroalimentare italiano. La 39esima edizione del
Vinitaly si apre con queste premesse e sulla base di questi numeri dovrà
tenere anche quest’anno fede alle aspettative di vetrina pi˜ prestigiosa
del prodotto simbolo del made in Italy. Crescono in maniera sostanziale
i mercati europeo e statunitense (+5% e + 4,2%), ma sono soprattutto
i paesi emergenti a offrire le migliori opportunità di sviluppo per
la produzione vinicola italiana: il valore delle esportazioni verso
(*)
Nota: altri dati riportano un calo dei consumi di vino in Italia. L’aumento
del fatturato e legato all’aumento dei prezzi, mentre invece l’aumento
delle bottiglie vendute è dovuto al fatto che parte del vino è distribuito
in bottiglie pi˜ piccole. (Mezzo litro al posto di 720 cc).
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Importante la diagnosi precoce |
Il
tumore dell’esofago può essere di due tipi: il carcinoma squamo-cellulare
(patologia rara che ha come fattori di rischio fumo e alcool)e l’adenocarcinoma,
la cui incidenza è aumentata molto negli ultimi anni. Fattori di rischio
per lo sviluppo dell’adenocarcinoma sono l’esofago di Barrett, il reflusso
gastro-esofageo e l’obesità. Un basso consumo di frutta, verdura e fibre
cereali sembrano aumentarne il rischio. |
GIORNALE
DI BRESCIA LUMEZZANE "Settimana delle dipendenze": l’Amministrazione comunale mette in campo una serie di iniziative di sensibilizzazione Lotta ad alcol, gioco e stupefacenti
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"Dipendenze... effetti collaterali": con questo titolo è organizzata una settimana di incontri e dibattiti organizzati dall’Amministrazione comunale di Lumezzane, Assessorato ai servizi sociali e consulta permanente sociale. "Esistono nuove dipendenze, silenti e poco conosciute. Si parla molto di tabacco ma, accanto al tabagismo, esistono le dipendenze dall’alcool, dal gioco e dalla cocaina, patologie che registrano un notevole aumento, anche sul territorio lumezzanese.Intendiamo approfondire queste tematiche, attraverso incontri finalizzati a conoscere questi fenomeni in espansione e aiutare le famiglie a prevenire". Cosi Gino Urietti, presidente della Consulta sociale permanente di Lumezzane, ha introdotto la "Settimana delle dipendenze" in programma dall’11 al 16 aprile. L’assessore ai Servizi sociali, Giorgio Zani, ha annunciato: "L’iniziativa sarà un punto di partenza, per l’Amministrazione comunale, che intende avviare un nuovo studio su queste tematiche, spesso sottovalutate. Si pensa ad una indagine conoscitiva per avere dati precisi e numeri, riferiti alla fascia giovanile valgobbina". "Si assiste - ha detto Zani - ad un dilagare del fenomeno dell’alcool e della droga del sabato sera: ecstasi e cocaina, quest’ultima un tempo considerata droga per ricchi, ora è divenuta alla portata di tutti". Giorgio Zani ha posto il segno sui dati allarmanti, a livello nazionale, che vedono abbassarsi ai 12 anni l’età dei giovanissimi che fanno uso e abuso di alcool. Cinquantamila persone all’anno muoiono per patologie collegate all’abuso di sostanze alcoliche. "è cambiata la cultura del bere - ha detto Zani -: se prima si beveva a pasto, ora si beve per alterare il proprio stato psichico". Non secondaria una nuova dipendenza che si sta facendo strada: quella del gioco. Su questo tema si è soffermato Gino Urietti, ricordando che la sfida con la fortuna sta diventando un vero e proprio fenomeno sociale che non risparmia neppure Lumezzane. "E stupefacente - ha detto Urietti - come alle ricevitorie si trovino sempre pi˜ anziani e pensionati. Un fenomeno che sta diventando sempre pi˜ una vera e propria malattia". L’assessore Zani ha portato l’esempio della dipendenza psicologica e fisica dei molti giovanissimi che fanno ricorso al cosiddetto "bingedrinking" (bere solo per ubriacarsi) così come nei giocatori l’impulso irrefrenabile esula dai confini del gioco per divertimento. Dunque: alcool, cocaina e gioco, sono le nuove dipendenze del terzo millennio con le quali si devono fare i conti ma che si possono contrastare e prevenire. (*) Gli incontri organizzati dal Comune si snoderanno su questi temi. Il primo appuntamento è per lunedì 11 aprile alle 20.30 nel teatro Odeon con il dott. Luigi Regoliosi, psicologo e docente di psicologia speciale che parlerà su "Le dipendenze, problemi degli altri". Mercoledì, stessa ora, nel teatro della residenza "Le rondini" si parlerà di "Alcool, questo nostro amico...", con la professoressa Flaviana Conforto, presidente della Arcat Regione Veneto. Si chiude il ciclo sabato 16 aprile, alle 16, nel teatro di S. Sebastiano con il prof. Piergiorgio Guizzi, psicologo e psicoterapeuta con il quale si confronteranno le testimonianze di operatori dei vari servizi presenti sul territorio: Acat, Centro orizzonte, Forum Alamak, Work and life ed il gruppo dei Giocatori anonimi di Brescia. Il tutto si concluderà con una serata musicale con "Quelli della piazza". (*)
Nota: definire l’alcolismo una nuova dipendenza non è esatto se non
nel senso che alcune amministrazioni incominciano solo ora a prendersene
carico. |
Cannabis per proteggere le arterie? |
Un derivato della cannabis sembra capace di proteggere i vasi sanguigni dalle ostruzioni: la scoperta potrebbe portare in tempi brevi alla sintesi di nuovi farmaci contro le patologie cardiovascolari. Lo svela uno studio pubblicato dalla rivista Nature. La sostanza, denominata delta-9-tetraidrocannabinolo
(THC), si è dimostrata efficace contro l’aterosclerosi nei test sui
topi. L’aterosclerosi è una condizione patologica che interessa i vasi
sanguigni, caratterizzata dalla presenza di ateromi; questi sono delle
placche che rivestono le superfici interne di vene e arterie, costituite
da depositi di grassi di vari tipi (colesterolo, fosfolipidi) e anche
da piccole percentuali di tessuto fibroso. L’aterosclerosi è considerata
un fattore di rischio per le patologie cardiovascolari, l’angina pectoris,
l’infarto e la riduzione delle capacità cerebrali. Infatti gli ateromi,
crescendo di numero e volume, provocano un restringimento dei vasi e
anche una parziale ostruzione (stenosi) che priva gli organi di una
sufficiente irrorazione sanguigna. "Abbiamo notato che i benefici per l’aterosclerosi ci sono solo a certi dosaggi. Dosi pi˜ alte o pi˜ basse di THC non hanno alcun effetto sui vasi sanguigni", spiega FranÁois Mach dell’Università di Ginevra, leader del team di ricercatori autori dello studio, "un po’ come avviene con l’alcol. Ma la notizia davvero interessante è che la dose utile a proteggere i vasi sanguigni è minore di quella necessaria a produrre gli effetti psicotropici tipici della cannabis: quindi questo studio non ha nulla a che vedere con la pratica di fumare la marijuana". "Fumare marijuana non ha effetti benefici sull’apparato cardiovascolare, perché la cannabis contiene molte tossine che sono viceversa dannose e causano patologie cardiovascolari"(*),precisa Michael Randall dell’University of Nottingham Medical School Fonte:
Khamsi R. Cannabis compound benefits blood vessels. Nature (*)
Nota: questo articolo descrivendo l’efficacia di una sostanza presente
nella cannabis spiega il dosaggio al quale è utile, la possibilità di
utilizzarla come farmaco e mette in guardia da altre componenti della
cannabis che potrebbero creare dei problemi. Fa
venire in mente i molti articoli scritti sul resveratrolo nei quali
il vino viene descritto come di per se stesso utile alla prevenzione
delle malattie cardiovascolari. La differenza deriva dal fatto che la cannabis è considerata una droga e il vino no. |
IL
GAZZETTINO (Treviso) VEDELAGO L’etilometro della polizia municipale in azione |
La
polizia municipale di Vedelago ha ritirato una patente per guida in
stato di ebbrezza in pieno giorno grazie al nuovo etilometro. Ha poi
fermato un automobilista che guidava nonostante la patente gli fosse
stata sospesa. "Finalmente la polizia municipale ha il suo primo etilometro
- ha sottolineato il neo comandante dei vigili di Vedelago, Andrea Camata
- Una svolta epocale per un comune che ha deciso di investire sulla
prevenzione". Si tratta, infatti, di uno strumento fondamentale per
la repressione e la prevenzione di una delle pi˜ gravi infrazioni al
codice della strada e cioè la guida in stato di ebbrezza derivante dall’abuso
di bevande alcoliche. "Il primo ritiro è addirittura giunto di giorno(*),
sebbene pensiamo che l’etilometro sia fondamentale nei servizi serali
visto che i dati del 2004 hanno confermato la gravità del fenomeno che
è persistente - spiega l’assessore alla sicurezza Renzo Franco - L’amministrazione
comunale di Vedelago ha sposato in pieno la campagna per aumentare la
sicurezza stradale visto il traffico persistente in comune. Nel nostro
territorio vediamo che i pi˜ giovani sono a rischio già nelle prime
festicciole dove la gioia di bersi le prime birre in compagnia si può
trasformare in una tragedia per le famiglie. Quindi vogliamo sensibilizzare
già in questa età la gravità del problema ed i rischi. L’obiettivo è
quello di far percepire a tutti che l’etilometro diventa uno strumento
spietato ma a vantaggio della loro sicurezza. In pi˜ a Vedelago abbiamo
istituito il terzo turno dei vigili fino a notte fonda non a caso il
venerdì e il sabato sera. |
GIORNALE
DI BRESCIA BAGNOLO Un anno di attività dei Vigili urbani. Ancora molte le sanzioni per la velocità Meno multe per alcol e droghe |
Cresce
l’impegno della Polizia locale (sette agenti compreso il comandante)
e dell’Amministrazione comunale di Bagnolo Mella, nelle attività volte
a garantire maggiore tranquillità e vivibilità a tutti i cittadini.
Fiore all’occhiello il progetto denominato "Rispetta la strada-non fumarti
la vita" (*) in stretta collaborazione con l’Istituto superiore di Sanità
di Roma, con le forze di polizia e carabinieri e con altre polizie locali.
Sono state 130 le patenti ritirate lungo le strade del territorio comunale
durante l’anno 2004, di cui 71 per abuso di sostanze alcoliche e 59
per abuso di sostanze psico-attive. Cifre che denotano una tendenza
in discesa rispetto agli anni precedenti e pertanto lasciano ben sperare.
Le persone coinvolte sono uomini nella stragrande maggioranza (70%circa),
anche se risulta in aumento il numero delle donne. L’età è compresa
tra i 18 e i 30 anni. Ma i dati non si fermano qui. Nel corso del (*)
Nota: è difficile sintetizzare in uno slogan problemi complessi come
la sicurezza stradale. Io però avrei messo "non berti la vita" |
IL
GAZZETTINO (Nordest) Guida ubriaco poi assale i poliziotti |
BELLUNO - Aveva bevuto tanto da finire per dar calci agli operatori della questura di Belluno dopo esser stato fermato al volante della sua autovettura: T.P., 53 anni, è stato così denunciato, oltre che per guida in stato di ebbrezza alcolica, anche per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e minacce aggravate. L’uomo era stato fermato da una volante della polizia, intervenuta nei pressi di Ponte della Vittoria, a Belluno, dopo che era stata segnalata un’autovettura che stava creando grave pericolo alla circolazione. Al volante, l’automobilista ubriaco: al suo vivace rifiuto di sottoporsi all’alcoltest, gli agenti gli hanno ritirato la patente. Una volta in questura per perfezionare la pratica, però, l’automobilista, non completamente in sè, ha dato ulteriormente in escandescenze e ha ingiuriato e malmenato il personale di polizia, provocando lesioni ad alcuni operatori che hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso. |
Alla guida sotto l’effetto di droga e alcol Denunciato |
Il responso delle analisi ha stupito gli stessi agenti del commissariato. Perchè il cittadino russo naturalizzato italiano, la cui auto è stata fermata nei giorni scorsi dall’equipaggio di una volante, è risultato positivo a una larga fetta degli stupefacenti conosciuti. Dalla cocaina agli oppiacei, senza dimenticare l’alcol. L’esito dell’accertamento è giunto ieri mattina sul tavolo di lavoro del commissario capo Daniel Segre e nelle prossime ore le generalità dell’automobilista, 47 anni e la residenza a Milano, verranno trasmesse alla procura della Repubblica. Così che l’uomo possa essere iscritto nel registro degli indagati. |
INTERVENTO Il dott. Cosimo Cannito "Ma ora il centro storico è diventato davvero invivibile" |
Pubblichiamo
un intervento del dott. Cosimo Cannito a proposito della vivibilità del
centro storico. Dopo alcuni mesi di silenzio sui problemi del centro storico
e alcuni amichevoli consigli "a starmene buono", ritorno a parlarne perché
con rabbia non rassegnata noi residenti del quartiere antico della nostra
città prendiamo atto che scelte di interessi particolari prevalenti su quelli
generali stanno condizionando la qualità della nostra vita. L’Amministrazione
comunale, il consiglio comunale e le associazioni di categoria commerciali
hanno ormai deciso: il centro storico deve essere (e per la verità lo è
già) solo e soltanto pub ristoranti pizzerie, paninoteche , birrerie e automobili
in tripla fila e degrado. Un luogo insomma da non vivere per noi miserabili
residenti che osiamo chiedere da cittadini di serie B quali siamo di riposare
di notte. Si andrà sempre avanti senza un progetto organico con ordinanze
sindacali estive scadute tra l’altro mai rispettate e a mio avviso mai volutamente
fatte rispettare? Senza porre alcun freno alla proliferazione di locali
distributori di pizze ed alcool? Si continuerà ottusamente a non voler capire
che il centro storico è stato e continua ad essere il motore economico,
sociale e culturale di una città: vive se è abitato dai cittadini con la
loro identità e le loro radici. Si ha l’impressione, invece, che deliberatamente
si voglia espellere secondo una logica di "pulizia etnica" i residenti e
lasciare libero il campo al degrado dei vandali che non hanno rispetto di
niente e di nessuno. Dalle ore 22 inizia il coprifuoco: ma vi sembra giusto
che gli anziani che sono la memoria del quartiere debbano vivere in una
condizione di paura? è come se di fatto fossero stati gia espulsi: purtroppo
dobbiamo constatare che dopo le tante promesse dell’Amministrazione comunale
sul rispetto della legalità sul rispetto della dignità delle persone, la
vivibilità della parte antica della città è peggiorata. L’invito all’Amministrazione
comunale è pertanto quello di non traccheggiare, di rispettare gli impegni
assunti e concordati con i cittadini e di attuare senza paure e senza ammiccamenti
ad amici e a politici di destra e di sinistra quello che con i residenti
in un’ottica di democrazia popolare partecipata si era deciso. E cioè: divieto
di asporto delle bevande alcoliche in vetro dai locali; chiusura dei locali
alle due di notte; la zona a traffico limitato per 365 giorni; la limitazione
del traffico per 24 ore nel centro storico; l’introduzione della zona blu
in via Cialdini; isole di scarico e carico merci; controllo dei rumori e
della qualità dell’aria respirata; dissuadere dall’uso dell’auto e dai comportamenti
di inciviltà. Ai gestori dei locali rivolgo l’invito di concorrere con iniziative
promozionali e di tutela del quartiere a difendere i ritmi biologici dei
residenti. Un centro storico sporco, maleodorante, rumoroso, insicuro e
non pi˜ economicamente appetibile non gioverà a nessuno. I cittadini del
quartiere Santa Maria e dintorni dichiarano uno stato di lotta permanente
contro i rumori le sporcizie, il degrado, gli schiamazzi notturni e i concerti
musicali con i tamburi e le partite di pallone alle tre di notte ecc ai
quali le forze politiche e dell’ordine di questa città pervicacemente intendono
condannare il centro storico e i loro residenti. Intanto, insieme ai componenti
del comitato del centro storico, ho chiesto al prefetto e al ministro degli
interni di sapere a chi compete il controllo, visto il continuo palleggiamento
delle competenze e delle responsabilità tra le forze dell’ordine da mesi
non si vede un controllo del quartiere. Tra l’altro, dai turni del servizio
giornaliero del comando vigili, nessun vigile è previsto in via Cialdini,
via Duomo, piazza Sfida. Ripropongo la stessa domanda fatta da altri: i
vigili dove stanno? Venga il comandante a vedere cosa succede nel cuore
del centro storico dalle |
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