Auto con targa straniera
La Catalogna studia come incassare le multe
Ne abbiamo parlato diffusamente su Quattroruote. E adesso il problema degli automobilisti immuni dalle multe perché alla guida di auto con targa straniera torna d'attualità: per ora la guerra l'ha dichiarata per primo il Governo della Catalogna che ha deciso di porre un freno a quanti ogni anno sottraggono alle disastrate casse locali importi che variano dai 13 a 72 milioni di euro a causa della loro intracciabilità.
Seguiranno anche altri Paesi. Diciamo subito che il provvedimento che sta per mettere in campo la regione spagnola sarà attuato anche in altri Paesi per punire una volta per tutte i "furbetti" del volante. Vediamo, dunque, di che cosa si tratta: la trovata consiste in un doppio sistema formato da una serie di radar collegati a una centrale operativa alla quale, in tempo reale, gli autovelox trasmettono l'infrazione. Una volta ricevuta l'informazione, la centrale seleziona le auto, scarta quelle dello stesso Paese - dove la sanzione verrà in ogni caso pagata - e trasmette i dati alle pattuglie di polizia dislocate nell'area, e in particolare al confine, affinché blocchino l'automobilista indisciplinato al quale saranno mostrate le immagini dell'infrazione commessa. A quel punto sottrarsi sarà impossibile. I primi test cominceranno nelle prossime settimane quando saranno collegati i 216 autovelox già posizionati lungo le arterie regionali al nuovo sistema di trasmissione dati con un investimenti di 50 mila euro ad apparecchio: la prima strada sarà l'A7 nella provincia di Girona, ritenuta tra le più trafficate e pericolose della regione.
Problema comune. Come dicevamo, il problema della Catalogna riguarda diverse nazioni con in prima fila l'Italia dove molti registrano le automobili presso le motorizzazioni di San Marino, Svizzera o altri Paesi; un modo - come ha constatato anche l'Agenzia delle Entrate - per sfuggire ai redditometri e per non pagare le multe. E così aumentano in maniera esponenziale le Bentley, Ferrari e Lamborghini con targa rumena o bulgara che di vedono in numerose nelle città, come Milano, Vicenza, Roma e Napoli.
La normativa italiana. Il Codice della strada italiano concede moltissimo tempo per notificare i verbali all'estero: 360 giorni. Di fatto, però, siccome non è semplice accedere agli archivi degli autoveicoli dei Paesi stranieri, il più delle volte non si avvia neppure il procedimento. E, infatti, da qualche anno sono nate società specializzate che, su appalto delle amministrazioni comunali, svolgono il servizio di notifica all'estero. Ma le armi rimangono comunque spuntate. Anche nell'ipotesi di rintracciare il trasgressore e di notificargli la contravvenzione, di fatto se poi quest'ultimo non paga non succede nulla. Anche per questo motivo è stata introdotta la multa europea, una normativa che per le infrazioni più gravi e comuni semplifica l'accertamento. In ogni caso, la sperimentazione catalana potrebbe rappresentare anche per l'Italia una via più semplice e diretta per incassare le multe delle auto straniere.
di Silvio Campione
da quattroruote.it