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L’importanza dei dati nei processi decisionali legati alla sicurezza stradale

di Giuseppe Franco*
Foto Blaco - archivio Asaps

E’ noto che più si conoscono le dimensioni e le cause di un fenomeno, migliori e più efficaci sono i processi decisionali che lo riguardano.
Ugualmente risaputo è che, in tema di sicurezza stradale, il nostro Paese difetta di un valido sistema di raccolta, elaborazione, analisi e condivisione dei dati sull’incidentalità stradale e sull’attività di controllo degli organi di polizia stradale, ad essa strettamente connessa.
Le criticità sul sistema di raccolta dei dati sono ampiamente note e l’ASAPS non perde occasione per denunciarlo: si va dai tempi di pubblicazione da parte dell’Istat, per cui ad esempio i dati degli incidenti del 2011 saranno ufficialmente noti e utilizzabili solo alla fine di quest’anno, alla metodologia di rilevamento delle cause, ritenuta poco realistica, come testimonia la decisione dell’Istat di rimuovere dal rapporto annuale la causa per guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti; per non parlare del gap tra il numero di incidenti rilevati dall’Istituto di statistica e il numero di incidenti risarciti dalle compagnie di assicurazione.

 

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da Il Centauro n. 160

 

Lunedì, 12 Novembre 2012
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