RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA" Note
a cura di Alessandro Sbarbada | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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ASAPS.IT PATENTE
A PUNTI | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Tutti in attesa
di conoscere nei dettagli i provvedimenti di legge che sembra debbano
sanare il pregresso per quanto riguarda le violazioni passate, in conseguenza
delle quali sono stati definitivamente tolti i punti ai proprietari dei
veicoli nei casi in cui il conducente non sia stato identificato - ne
parlano abbondantemente in questi giorni i giornali - e in attesa, sull’altro
piatto della bilancia, di misure a loro modo dissuasive come il fermo
amministrativo dei veicoli per un massimo di 30 giorni in tutti
quei casi in cui non è stato possibile identificare il trasgressore. In
sostanza per tutte quelle violazioni per le quali prima si toglievano
i punti al proprietario del veicolo patentato. Resta da chiarire però
se la misura del fermo amministrativo per un massimo di 30 giorni, graduata
in periodi di "pit stop" a seconda dei punti previsti per l’infrazione
commessa, si sommerà all’attuale ipotesi di applicazione della sanzione
prevista dall’art.180 CdS che prevede il pagamento in misura ridotta di
€357, oppure la sostituirà. Nel primo caso la misura diventerà
sicuramente pesante e manterrà una sua forte efficacia dissuasiva, nel
secondo caso i proprietari di più veicoli e le flotte aziendali saranno
sicuramente favoriti. Infatti si arriverà a pagare fino a 20mila € con confisca del mezzo e sospensione della patente fino a 6 mesi se il tasso alcolemico supera di 3 volte quello consentito, quindi 1,5 g/l , visto che l’attuale limite è di 0,5 g/l. Nel caso però di incidenti con feriti il periodo di detenzione può variare da 2 a 4 anni. Dalle notizie di stampa non si percepisce se saranno previste le ipotesi già avanzate dall’Asaps per i casi di recidiva. In sostanza non è chiaro ad esempio se per un recidivo infrabiennale con tasso accertato intorno a 1 g/l, già abbastanza elevato, sia prevista la revoca del documento di guida con divieto di ripetere gli esami per almeno 5 anni. Come Asaps ci domandiamo se l’occasione non sia propizia anche per accogliere le raccomandazioni dell’Ue che prevedono un limite inferiore pari a 0,2 g/l per i principianti neo patentati e per i guidatori di mezzi pubblici e veicoli pesanti. (*) Vediamo ora di percentualizzare i dati della sinistrosità stradale per periodi omogenei dopo la PaP. Si noti come il calo percentuale dei sinistri negli ultimi 8 mesi sia molto più modesto che nello stesso periodo dell’anno precedente.
RAFFRONTO DEI DATI
DEGLI INCIDENTI STRADALI NEI PERIODI
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Fonte Polizia Stradale
RIEPILOGO DELLE
CONTRAVVENZIONI PERIODO 2002/2003 E 2003/2004
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Fonte Polizia Stradale e Arma dei Carabinieri (*) Nota: l’ASAPS (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale. www.asaps.it ) è sempre attenta e documentata in fatto di sicurezza stradale. Propone di accogliere le indicazioni dell’UE sopra citate. Sarebbe un passo avanti importantissimo. Al di là delle ovvie considerazioni sulla sicurezza stradale, se l’unico tasso alcolico consentito fosse zero sarebbe concettualmente più semplice da recepire. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
IL DENAROQuanti errori commessi nell’informazione sociale. In occasione della pubblicazione del primo rapporto nazionale sulla Comunicazione sociale, anticipiamo un estratto dell’introduzione di Toni Muzi Falconi*. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Se per comunicazione sociale intendiamo (anche) le campagne
di informazione di massa realizzate da amministrazioni e organizzazioni
pubbliche, orientate per lo più a modificare opinioni, atteggiamenti,
decisioni e comportamenti dei destinatari… possiamo tranquillamente affermare
che - con le dovute eccezioni che confermano la regola- si tratta in larga
parte di attività che oggi potremmo definire ‘socialmente irresponsabili’
poiché: drenano inutilmente risorse economiche pubbliche; sono prive di
indicatori di valutazione e non sono soggette a dimostrazione empirica
di efficacia; contribuiscono ad aggravare l’inquinamento già elevato dell’ambiente
comunicativo. Ecco due fra le principali ragioni della inefficacia di
questo modo di fare comunicazione sociale (meglio sarebbe dire pubblicità):
un messaggio è efficace (contribuisce cioè a modificare opinione, atteggiamento,
decisione e comportamento del destinatario..) quando la fonte è credibile
nell’ambito tematico richiamato dal messaggio: circostanza davvero rara
per i soggetti che fanno comunicazione sociale. Per capirci, non sarà
credibile se la campagna contro il fumo la fanno i medici, categoria professionale
a maggior tasso di tabagismo o lo Stato, che ricava il 70 per cento
circa del valore di ciascun pacchetto di sigarette venduto e finanzia
la coltivazione del tabacco; (*) si tratta quasi sempre di campagne imperniate
su messaggi “a” e non su comunicazione “con”. Unidirezionalità e asimmetria
- anche per la crescente saturazione indotta dall’inquinamento comunicativo-
richiedono peraltro risorse sempre più ingenti per attirare l’attenzione
dei destinatari e normalmente queste risorse non ci sono. Per molti anni
e in molte, troppe circostanze, governi, enti territoriali, associazioni
hanno ritenuto utile tematizzare erga omnes nella perversa convinzione
che la tambureggiante ripetizione avrebbe alla fine giovato: da qui le
ripetute e inutili (quando non dannose) campagne contro il fumo, la droga,
l’alcool, la guida pericolosa, i rifiuti, la raccolta differenziata, l’obesità
(**)… tutte iniziative da ‘stato etico’ con obiettivi decisi a priori
che - nella migliore delle ipotesi e secondo la migliore teoria del marketing-
“ascoltano” le aspettative del destinatario soltanto per meglio confezionare
il messaggio unilaterale e persuasivo da inviare. Da questo punto di vista,
la cosa più stupefacente è lo sguardo talvolta interrogativo di operatori
di marketing e di pubblicitari, come a dire: ‘ma se non si ascoltano i
destinatari per sapere come meglio confezionare il messaggio… che si ascoltano
a fare?’… Domanda pienamente legittima, ma che la dice lunga sul livello
raggiunto di pervasività di una cultura della comunicazione diretta “a”
e non “con”. Che invece è la vera finalità della comunicazione, a maggior
ragione di quella sociale.
(*) Nota: sostituite le parole fumo e tabacco con vino e vite e l’equazione non cambia. (**) Nota: se è vero che la maggior parte delle campagne di persuasione hanno un effetto nullo o addirittura svantaggioso, e visto che c’è un maggior impegno a promuovere il vino piuttosto che il contrario, siamo in buone mani. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
ASAPS.IT Canada,
sentenza clamorosa della Corte Superiore. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
CANADA – La stampa locale, l’ha definita una vera e propria doccia fredda, per i baristi della British Columbia: si tratta di una sentenza emessa dalla Corte Superiore provinciale, nella quale i giudici stabiliscono che i barman sono responsabili in solido delle azioni dei clienti che si siano ubriacati nel loro locale e che dopo si siano messi alla guida. (*) “In caso di incidente – dicono i giudici nel dispositivo – la responsabilità penale è del 50 per cento del guidatore alticcio, mentre la restante metà è del barista”. La notizia è stata accolta con grande clamore nel paese, ma era in qualche modo attesa. È arrivata infatti al termine di una complicata vicenda processuale che ha preso il via nel 1999, quando un giovane di 21 anni, Harry McWilliams, uscì da un locale della provincia ubriaco fradicio e si mise alla guida. Fece appena pochi chilometri, e poi piombò su un capannello di persone, ferendole tutte gravemente. Alcune di loro, non si sono più riprese ed ora vivono su una sedia a rotelle. Per questo motivo “La colpa – dice la sentenza – non fu solo del ragazzo, ma anche del barista”. E se da una parte, le vittime ed i loro familiari, oltre ad un congruo numero di associazioni che si battono contro l’alcolismo e per la sicurezza stradale, plaudono alla coraggiosa decisione della corte, dall’altra i diretti interessati, i barman, esprimono la loro preoccupazione. “se un cliente si ubriaca – ha commentato Vance Campbell, loro portavoce – sarà nostro compito prenderne cura. Ci saranno problemi”. Una soluzione, potrebbe essere quella di bere meno. (ASAPS)
(*) Nota: i canadesi sì che sanno fare prevenzione! | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
IL MESSAGGERO (Marche) L’INCHIESTA Giovani, sale il consumo di alcol La birra e i forti distillati hanno nettamente superato il vino | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ai ragazzi piace bere. In crescita l’uso di birra e superalcolici, in calo il vino. I risultati dell’indagine svolta dal Servizio Risposte Alcologiche del Comune tra gli studenti della scuola media, sono stati illustrati dalla dott. Sabrina Vici, responsabile del Servizio Risposte Alcologiche, durante il corso di formazione, rivolto al personale della scuola, Alcol e strategie di promozione della salute, che si è tenuto nell’Auditorium della Biblioteca Comunale. L’iniziativa è stata promossa dal vicesindaco Pasqualino Piunti. «L’indagine svolta nell’anno scolastico 2003-2004 - ha affermato la Vici - ha coinvolto 430 alunni tra i 13 ed i 15 anni. Il campione, composto da 220 femmine, pari al 51%, e 210 maschi, 49%, vive in un contesto familiare di livello socio-culturale medio alto, in cui i padri sono liberi professionisti (30%), impiegati o insegnati (23%), le madri casalinghe (30%), impiegate o insegnanti (29%)». La responsabile del Servizio ha asserito che il 78% degli intervistati dichiara di aver consumato una bevanda alcolica: il 19% almeno una volta, il 59% con maggiore frequenza (il 6% abitualmente). «Sono soprattutto le ragazze - ha aggiunto la Vici - a non aver mai sperimentato l’uso di alcol (14%) e a non bere, mentre non si riscontrano differenze specifiche tra i due sessi nella frequenza del consumo». Il 63% dei ragazzi ha bevuto la prima volta in casa a 10 anni, il 17% con gli amici. La bevanda preferita è la birra (24%), meno il vino (18%); in aumento rispetto al passato il gradimento per i superalcolici (11%); il 22% non ha preferenze. "Gli adolescenti - ha spiegato la Vici - preferiscono la birra, una bevanda che le famiglie amano bere in pizzeria; il vino durante i pasti. Il modello di consumo familiare, unito a quello proposto a livello mediatico è già stato interiorizzato dal campione, che in un futuro non troppo lontano riterrà legittimo utilizzarlo per esigenze di trasgressione, essendo l’alcol una sostanza tossica, psicoattiva ma lecita". | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
IL MESSAGGERO (Marche) Piunti: «Serve coinvolgere le scuole» | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il vicesindaco Pasqualino Piunti ha invitato i dirigenti scolastici e i docenti degli istituti della media e delle superiori. "Il corso di formazione e sensibilizzazione - ha detto Piunti - l’ho ritenuto utile dopo aver constatato che il consumo di alcol è in aumento. La Società Italiana di Alcologia si prepara ad una campagna che dovrà azzerare l’uso dell’alcol degli under 15 entro il 2005". (*) Il vicesindaco ha ringraziato la dott. Vici, il viceprefetto di Ascoli, la dott. Gargiuolo, l’Asur/12 e i partecipanti. Il corso proseguirà oggi, con inizio alle ore 9 e conclusione alle 19.
(*) Nota: l’articolista è troppo ottimista. Esistono delle indicazioni dell’OMS, a cui sicuramente fa riferimento la Società Italiana di Alcologia, che hanno come obbiettivo di ridurre tendenzialmente a zero il consumo di alcol nei minori di anni 15 entro il 2015. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
EMILIANET Stop
agli alcolici dopo le 21 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
BOLOGNA - Verrà firmata ’a giorni’ l’ordinanza con cui il Comune di Bologna vieterà la vendita di bevande alcoliche da asporto (in bottiglie di vetro, lattine o anche bicchieri) dopo le 21 in tutti gli esercizi commerciali del centro storico per combattere, tra le altre cose, l’inquinamento acustico provocato dagli schiamazzi notturni. (*) Dal 21 marzo, la polizia municipale metterà a disposizione 10 pattuglie per fare rispettare l’ordinanza che prevede, per chi sgarra, una prima multa (tra i 25 e i 500 euro) e, nel caso il divieto venga infranto di nuovo (nell’arco di un massimo di sei mesi), la sospensione con revoca della licenza commerciale da un minimo di tre a un massimo di 15 giorni. Resta invece sul tappeto la questione degli orari: il Comune propone per tutti la chiusura alle 3 di notte. Dunque, niente, più limite all’una con possibili deroghe alle 3.
(*) Nota: questa iniziativa avrà un impatto positivo dando la possibilità a molta gente di sperimentare gli effetti piacevoli del non bere. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
IL MESSAGGERO (Marche) Unità di strada domani al «Sugo» Test etilometro anche in discoteca | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Importante serata, domani, al «Sugo» di Grottammare, per la prevenzione antidroga. Sarà installato un Infopoint da parte dell’Unità di strada, servizio in collaborazione con il Sert. Saranno distribuiti gadgets con lo slogan «Io ci sto con la testa» per il divertimento senza eccessi. Nella serata, grazie alla collaborazione del Sert dell’Asur 12, sarà offerta la possibilità di testarsi con l’etilometro, al fine di sensibilizzarli rispetto ai rischi connessi all’assunzione di alcool prima della guida. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
IL MESSAGGERO (Marche) GROTTAMMARESE DENUNCIATO Ubriaco alla guida fermato due volte nella stessa notte | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Errare è umano, perseverare è diabolico. Ne deve sapere qualcosa un ventottenne di Grottammare che, sorpreso a guidare completamente ubriaco e privato dell’auto dalla Polizia Stradale, se n’è procurato un’altra, si è rimesso alla guida ed è stato fermato dopo un’ora per la seconda volta. Anche in questo caso la vettura gli è stata sequestrata. E’ successo qualche sera fa durante i controlli che la Polstrada organizza contro la guida in stato d’alterazione psicofisica. L.R., 28 anni, di Grottammare, è stato sorpreso a guidare in forte stato d’ebbrezza. E’ stato multato e gli è stato proibito di rimettersi al volante. Purtroppo per lui, i bicchierini di troppo bevuti devono essergli stati cattivi consiglieri. Si è rimesso alla guida. Ma si imbattuto nel giro di un’ora nella stessa pattuglia che lo aveva fermato. Sottoposto nuovamente al test dell’etilometro, è risultato ubriaco come prima. Oltre alla prima denuncia, un altro deferimento e la sanzione accessoria del fermo amministrativo della seconda vettura per tre mesi. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
IL MESSAGGERO (Frosinone) Incidente in via del Lido: polacco assolto dall’accusa di furto dell’auto pirata | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Assolto dall’accusa di ricettazione Andrej Zysk, il cittadino polacco che la scorsa estate, guidando ubriaco, travolse e uccise due ragazzi al Lido di Latina. L’uomo è stato già condannato a 2 anni e 6 mesi di carcere dal giudice Lucia Aielli, e la sentenza è stata confermata in Appello. Ieri l’accusa riguardava il presunto furto dell’auto con la quale Zysk ha travolto i ragazzi. L’avvocato difensore, Dino Lucchetti, è riuscito a dimostrare che in realtà il polacco aveva acquistato l’auto da Umberto Zecchinelli il quale aveva invece sostenuto, davanti al giudice, di non averla venduta ma anzi aveva presentato una denuncia per furto. Gli atti sono stati trasmessi alla Procura e l’uomo potrebbe essere accusato di falsa testimonianza. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
IL TERRITORIO.INFO ARRESTATO TRE VOLTE IN UN SOLO GIORNO | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ferdinando Tavoletta, 40enne con precedenti penali alle spalle, è stato fermato sempre con la stessa accusa: lesioni e minacce. Dopo aver molestato alcuni passanti, l’uomo era in stato di ebbrezza, ha inveito ed aggredito alcuni carabinieri che tentavano di bloccarlo. E’ riuscito nell’impresa record di farsi arrestare per tre volte nel giro di sole 24 ore. Ferdinando Tavoletta, 40enne di Pontinia, pluripregiudicato con il vizio dell’alcol, ha iniziato la sua singolare collezione la mattina scorsa, al centro di Sabaudia: dopo aver alzato il gomito si è messo ad infastidire i passanti, tanto da richiedere l’intervento dei carabinieri della stazione locale. Arrestato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, e condannato a 7 mesi con pena sospesa, l’uomo ha concesso il bis la sera stessa, e sempre sul corso principale della cittadina, imbattendosi tra l’altro nella stessa pattuglia che lo aveva bloccato poche ore prima. Dopo una notte passata in cella, il 40enne ieri mattina ha guadagnato la via di casa, dedicando nuovamente le sue attenzioni a una bottiglia di quello buono. Lungo la strada Tavoletta ha però incontrato il ristorante da Marino, e stando al racconto dei presenti ha pensato bene di intrattenersi a modo suo con la clientela e con il personale: vedendolo urlare e inveire nel locale, il titolare ha richiesto l’intervento dei militari del posto. Alla vista degli uomini del comandante De Pascalis, Tavoletta si è fatto prendere dall’ira, tanto da aggredirli con calci e pugni. Nella colluttazione, tra l’altro, un carabiniere ha riportato ferite ad una mano e a una spalla. A quel punto per lui le manette sono scattate definitivamente: ora quei sette mesi li sconterà davvero, vista l’aggravante delle lesioni a pubblico ufficiale. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
L’UNIONE SARDASassari Picchiava la moglie: dieci mesi | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Quei maltrattamenti in famiglia durati sette anni non sono un’invenzione. Per questo G. S., operaio di Porto Torres, dovrà scontare una pena a dieci mesi di reclusione. A cacciarlo nei guai, la denuncia dei suoi familiari, la moglie e i due figli, stanchi delle continue vessazioni che erano costretti a subire. L’uomo, difeso dall’avvocato Antonio Secci, ha cercato di dimostrare la sua innocenza spiegando che era tutta colpa dell’alcol, affermando anche di essere pronto a cambiare vita e a rigare dritto. Una versione confermata solo in parte dalle sue tre vittime, che durante il processo hanno ammesso che G. S. è fondamentalmente una persona buona, che li maltrattava solo quando era ubriaco. Vero, ma le bevute erano sempre più frequenti, e le intemperanze pure: anche tre o quattro volte alla settimana, è venuto fuori durante il processo. Per questo avevano deciso di porre fine a quella situazione, anche a costo di finire in un’aula di tribunale per risolvere un problema esploso tra le mure domestiche. Ieri il Tribunale, cui il pubblico ministero aveva sollecitato una condanna a un anno, ha deciso di dargli ragione. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
IL CORRIERE DI COMO Tir contromano in Autolaghi Giovane camionista francese arrestato dalla polizia stradale con l’accusa di guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti (*) Folle viaggio tra Grandate e Origgio: 25 chilometri di autentico terrore sulla A9 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La domanda sulla bocca di tutti, una volta terminata l’emergenza,
non era come avesse fatto un camionista francese (peraltro in stato di
ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti) a entrare contromano
in autostrada. Bensì come sia riuscito a percorrere oltre 24 chilometri
contro corrente lungo l’A9 senza causare una strage. È stata una notte
di paura, quella vissuta tra mercoledì e giovedì
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