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Rassegna stampa alcol e guida del 18 marzo 2005

RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA"

Note a cura di Alessandro Sbarbada
Servitore-insegnante in un Club degli Alcolisti in trattamento a Mantova.


ASAPS.IT

PATENTE A PUNTI
PER PERIODI OMOGENEI SECONDO I DATI DEL SERVIZIO POLIZIA STRADALE.

La situazione in attesa di sanatorie per i punti persi dai proprietari e del fermo amministrativo (massimo 30 giorni) per le future violazioni delle quali non sia stato possibile identificare il conducente. Le novità per la guida in stato di ebbrezza

Tutti in attesa di conoscere nei dettagli i provvedimenti di legge che sembra debbano sanare il pregresso per quanto riguarda le violazioni passate, in conseguenza delle quali sono stati definitivamente tolti i punti ai proprietari dei veicoli nei casi in cui il conducente non sia stato identificato - ne parlano abbondantemente in questi giorni i giornali - e in attesa, sull’altro piatto della bilancia, di misure a loro modo dissuasive come il fermo amministrativo dei veicoli per un massimo di 30 giorni in tutti quei casi in cui non è stato possibile identificare il trasgressore. In sostanza per tutte quelle violazioni per le quali prima si toglievano i punti al proprietario del veicolo patentato. Resta da chiarire però se la misura del fermo amministrativo per un massimo di 30 giorni, graduata in periodi di "pit stop" a seconda dei punti previsti per l’infrazione commessa, si sommerà all’attuale ipotesi di applicazione della sanzione prevista dall’art.180 CdS che prevede il pagamento in misura ridotta di €357, oppure la sostituirà. Nel primo caso la misura diventerà sicuramente pesante e manterrà una sua forte efficacia dissuasiva, nel secondo caso i proprietari di più veicoli e le flotte aziendali saranno sicuramente favoriti.
Ci intriga molto anche conoscere l’esatta ipotesi avanzata dal Sole 24 Ore sulla possibilità di rivedere il sistema sanzionatorio della guida in stato di ebbrezza per alcol o sostanze. Secondo l’anticipazione del Sole per questi reati verrebbe soppresso il mese di carcere, attualmente previsto, ma le sanzioni diventerebbero molto più salate.

Infatti si arriverà a pagare fino a 20mila € con confisca del mezzo e sospensione della patente fino a 6 mesi se il tasso alcolemico supera di 3 volte quello consentito, quindi 1,5 g/l , visto che l’attuale limite è di 0,5 g/l. Nel caso però di incidenti con feriti il periodo di detenzione può variare da 2 a 4 anni.

Dalle notizie di stampa non si percepisce se saranno previste le ipotesi già avanzate dall’Asaps per i casi di recidiva. In sostanza non è chiaro ad esempio se per un recidivo infrabiennale con tasso accertato intorno a 1 g/l, già abbastanza elevato, sia prevista la revoca del documento di guida con divieto di ripetere gli esami per almeno 5 anni.

Come Asaps ci domandiamo se l’occasione non sia propizia anche per accogliere le raccomandazioni dell’Ue che prevedono un limite inferiore pari a 0,2 g/l per i principianti neo patentati e per i guidatori di mezzi pubblici e veicoli pesanti. (*)

Vediamo ora di percentualizzare i dati della sinistrosità stradale per periodi omogenei dopo la PaP. Si noti come il calo percentuale dei sinistri negli ultimi 8 mesi sia molto più modesto che nello stesso periodo dell’anno precedente.

RAFFRONTO DEI DATI DEGLI INCIDENTI STRADALI NEI PERIODI
1° LUGLIO - 28 FEBBRAIO ANNI 2002/03 - 2003/04 - 2004/05

 

1.7.2002
28.2.2003

1.7.2003
28.2.2004

Differenza
%

1.7.2004
28.2.2005

Differenza
%

Totale incidenti

76.641

63.817

-15,65

60.370

-5,11

Mortali

1.465

1.133

-22,67

1.105

-2,48

Con Feriti

34.366

28.386

-17,41

27255

-3,99

Con danni

39.824

34.295

-13,89

32.068

-6,50

Morti

1.657

1.278

-22,88

1.262

-1,26

Feriti

45.964

44.752

2,64

42.905

-4,13

* Fonte Polizia Stradale

Rielaborazione e percentualizzazione de Il Centauro - Asaps

RIEPILOGO DELLE CONTRAVVENZIONI PERIODO 2002/2003 E 2003/2004
 

 

1.7.2002
30.6.2003

1.7.2003
30.6.2004

Variazione
%

Eccesso di velocità

755.800

874.794

15.74

Uso del casco

195.724

92.439

-52,77

Cinture di sicurezza

432.934

244.340

-43,56

Mancato uso dell’auricolare o del viva voce

43.443

49.384

13.68

* Fonte Polizia Stradale e Arma dei Carabinieri

TOTALE PUNTI DECURTATI ALLA DATA DEL 5 MARZO 2005
N. 10.530.000 (Fonte Ministero Infrastrutture)

(*) Nota: l’ASAPS (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale. www.asaps.it ) è sempre attenta e documentata in fatto di sicurezza stradale.

Propone di accogliere le indicazioni dell’UE sopra citate. Sarebbe un passo avanti importantissimo.

Al di là delle ovvie considerazioni sulla sicurezza stradale, se l’unico tasso alcolico consentito fosse zero sarebbe concettualmente più semplice da recepire.

IL DENARO

Quanti errori commessi nell’informazione sociale.

In occasione della pubblicazione del primo rapporto nazionale sulla Comunicazione sociale, anticipiamo un estratto dell’introduzione di Toni Muzi Falconi*.

Se per comunicazione sociale intendiamo (anche) le campagne di informazione di massa realizzate da amministrazioni e organizzazioni pubbliche, orientate per lo più a modificare opinioni, atteggiamenti, decisioni e comportamenti dei destinatari… possiamo tranquillamente affermare che - con le dovute eccezioni che confermano la regola- si tratta in larga parte di attività che oggi potremmo definire ‘socialmente irresponsabili’ poiché: drenano inutilmente risorse economiche pubbliche; sono prive di indicatori di valutazione e non sono soggette a dimostrazione empirica di efficacia; contribuiscono ad aggravare l’inquinamento già elevato dell’ambiente comunicativo. Ecco due fra le principali ragioni della inefficacia di questo modo di fare comunicazione sociale (meglio sarebbe dire pubblicità): un messaggio è efficace (contribuisce cioè a modificare opinione, atteggiamento, decisione e comportamento del destinatario..) quando la fonte è credibile nell’ambito tematico richiamato dal messaggio: circostanza davvero rara per i soggetti che fanno comunicazione sociale. Per capirci, non sarà credibile se la campagna contro il fumo la fanno i medici, categoria professionale a maggior tasso di tabagismo  o lo Stato, che ricava il 70 per cento circa del valore di ciascun pacchetto di sigarette venduto e finanzia la coltivazione del tabacco; (*) si tratta quasi sempre di campagne imperniate su messaggi “a” e non su comunicazione “con”. Unidirezionalità e asimmetria - anche per la crescente saturazione indotta dall’inquinamento comunicativo- richiedono peraltro risorse sempre più ingenti per attirare l’attenzione dei destinatari e normalmente queste risorse non ci sono. Per molti anni e in molte, troppe circostanze, governi, enti territoriali, associazioni hanno ritenuto utile tematizzare erga omnes nella perversa convinzione che la tambureggiante ripetizione avrebbe alla fine giovato: da qui le ripetute e inutili (quando non dannose) campagne contro il fumo, la droga, l’alcool, la guida pericolosa, i rifiuti, la raccolta differenziata, l’obesità (**)… tutte iniziative da ‘stato etico’ con obiettivi decisi a priori che - nella migliore delle ipotesi e secondo la migliore teoria del marketing- “ascoltano” le aspettative del destinatario soltanto per meglio confezionare il messaggio unilaterale e persuasivo da inviare. Da questo punto di vista, la cosa più stupefacente è lo sguardo talvolta interrogativo di operatori di marketing e di pubblicitari, come a dire: ‘ma se non si ascoltano i destinatari per sapere come meglio confezionare il messaggio… che si ascoltano a fare?’… Domanda pienamente legittima, ma che la dice lunga sul livello raggiunto di pervasività di una cultura della comunicazione diretta “a” e non “con”. Che invece è la vera finalità della comunicazione, a maggior ragione di quella sociale.
* past presidente Global Alliance Ferpi

 

(*)   Nota: sostituite le parole fumo e tabacco con vino e vite e l’equazione non cambia.

(**) Nota: se è vero che la maggior parte delle campagne di persuasione hanno un effetto nullo o addirittura svantaggioso, e visto che c’è un maggior impegno a promuovere il vino piuttosto che il contrario, siamo in buone mani.

ASAPS.IT

Canada, sentenza clamorosa della Corte Superiore.
Se il cliente si ubriaca e poi provoca incidenti stradali, metà colpa è del barista
 

CANADA – La stampa locale, l’ha definita una vera e propria doccia fredda, per i baristi della British Columbia: si tratta di una sentenza emessa dalla Corte Superiore provinciale, nella quale i giudici stabiliscono che i barman sono responsabili in solido delle azioni dei clienti che si siano ubriacati nel loro locale e che dopo si siano messi alla guida. (*)

“In caso di incidente – dicono i giudici nel dispositivo – la responsabilità penale è del 50 per cento del guidatore alticcio, mentre la restante metà è del barista”. La notizia è stata accolta con grande clamore nel paese, ma era in qualche modo attesa.

È arrivata infatti al termine di una complicata vicenda processuale che ha preso il via nel 1999, quando un giovane di 21 anni, Harry McWilliams, uscì da un locale della provincia ubriaco fradicio e si mise alla guida. Fece appena pochi chilometri, e poi piombò su un capannello di persone, ferendole tutte gravemente. Alcune di loro, non si sono più riprese ed ora vivono su una sedia a rotelle.

Per questo motivo “La colpa – dice la sentenza – non fu solo del ragazzo, ma anche del barista”. E se da una parte, le vittime ed i loro familiari, oltre ad un congruo numero di associazioni che si battono contro l’alcolismo e per la sicurezza stradale, plaudono alla coraggiosa decisione della corte, dall’altra i diretti interessati, i barman, esprimono la loro preoccupazione. “se un cliente si ubriaca – ha commentato Vance Campbell, loro portavoce – sarà nostro compito prenderne cura. Ci saranno problemi”. Una soluzione, potrebbe essere quella di bere meno. (ASAPS)

 

(*) Nota: i canadesi sì che sanno fare prevenzione!

IL MESSAGGERO (Marche)

L’INCHIESTA

Giovani, sale il consumo di alcol

La birra e i forti distillati hanno nettamente superato il vino

Ai ragazzi piace bere. In crescita l’uso di birra e superalcolici, in calo il vino. I risultati dell’indagine svolta dal Servizio Risposte Alcologiche del Comune tra gli studenti della scuola media, sono stati illustrati dalla dott. Sabrina Vici, responsabile del Servizio Risposte Alcologiche, durante il corso di formazione, rivolto al personale della scuola, Alcol e strategie di promozione della salute, che si è tenuto nell’Auditorium della Biblioteca Comunale. L’iniziativa è stata promossa dal vicesindaco Pasqualino Piunti.

«L’indagine svolta nell’anno scolastico 2003-2004 - ha affermato la Vici - ha coinvolto 430 alunni tra i 13 ed i 15 anni. Il campione, composto da 220 femmine, pari al 51%, e 210 maschi, 49%, vive in un contesto familiare di livello socio-culturale medio alto, in cui i padri sono liberi professionisti (30%), impiegati o insegnati (23%), le madri casalinghe (30%), impiegate o insegnanti (29%)».

La responsabile del Servizio ha asserito che il 78% degli intervistati dichiara di aver consumato una bevanda alcolica: il 19% almeno una volta, il 59% con maggiore frequenza (il 6% abitualmente). «Sono soprattutto le ragazze - ha aggiunto la Vici - a non aver mai sperimentato l’uso di alcol (14%) e a non bere, mentre non si riscontrano differenze specifiche tra i due sessi nella frequenza del consumo». Il 63% dei ragazzi ha bevuto la prima volta in casa a 10 anni, il 17% con gli amici. La bevanda preferita è la birra (24%), meno il vino (18%); in aumento rispetto al passato il gradimento per i superalcolici (11%); il 22% non ha preferenze. "Gli adolescenti - ha spiegato la Vici - preferiscono la birra, una bevanda che le famiglie amano bere in pizzeria; il vino durante i pasti. Il modello di consumo familiare, unito a quello proposto a livello mediatico è già stato interiorizzato dal campione, che in un futuro non troppo lontano riterrà legittimo utilizzarlo per esigenze di trasgressione, essendo l’alcol una sostanza tossica, psicoattiva ma lecita".

IL MESSAGGERO (Marche)

Piunti: «Serve coinvolgere le scuole»

Il vicesindaco Pasqualino Piunti ha invitato i dirigenti scolastici e i docenti degli istituti della media e delle superiori. "Il corso di formazione e sensibilizzazione - ha detto Piunti - l’ho ritenuto utile dopo aver constatato che il consumo di alcol è in aumento. La Società Italiana di Alcologia si prepara ad una campagna che dovrà azzerare l’uso dell’alcol degli under 15 entro il 2005". (*) Il vicesindaco ha ringraziato la dott. Vici, il viceprefetto di Ascoli, la dott. Gargiuolo, l’Asur/12 e i partecipanti. Il corso proseguirà oggi, con inizio alle ore 9 e conclusione alle 19.

 

(*) Nota: l’articolista è troppo ottimista. Esistono delle indicazioni dell’OMS, a cui sicuramente fa riferimento la Società Italiana di Alcologia, che hanno come obbiettivo di ridurre tendenzialmente a zero il consumo di alcol nei minori di anni 15 entro il 2015.

EMILIANET

Stop agli alcolici dopo le 21
A chi infrange il provvedimento, anche 500 euro di multa

BOLOGNA - Verrà firmata ’a giorni’ l’ordinanza con cui il Comune di Bologna vieterà la vendita di bevande alcoliche da asporto (in bottiglie di vetro, lattine o anche bicchieri) dopo le 21 in tutti gli esercizi commerciali del centro storico per combattere, tra le altre cose, l’inquinamento acustico provocato dagli schiamazzi notturni. (*)

Dal 21 marzo, la polizia municipale metterà a disposizione 10 pattuglie per fare rispettare l’ordinanza che prevede, per chi sgarra, una prima multa (tra i 25 e i 500 euro) e, nel caso il divieto venga infranto di nuovo (nell’arco di un massimo di sei mesi), la sospensione con revoca della licenza commerciale da un minimo di tre a un massimo di 15 giorni.

Resta invece sul tappeto la questione degli orari: il Comune propone per tutti la chiusura alle 3 di notte. Dunque, niente, più limite all’una con possibili deroghe alle 3.

 

(*) Nota: questa iniziativa avrà un impatto positivo dando la possibilità a molta gente di sperimentare gli effetti piacevoli del non bere.

IL MESSAGGERO (Marche)

Unità di strada domani al «Sugo» Test etilometro anche in discoteca

Importante serata, domani, al «Sugo» di Grottammare, per la prevenzione antidroga. Sarà installato un Infopoint da parte dell’Unità di strada, servizio in collaborazione con il Sert. Saranno distribuiti gadgets con lo slogan «Io ci sto con la testa» per il divertimento senza eccessi. Nella serata, grazie alla collaborazione del Sert dell’Asur 12, sarà offerta la possibilità di testarsi con l’etilometro, al fine di sensibilizzarli rispetto ai rischi connessi all’assunzione di alcool prima della guida.

IL MESSAGGERO (Marche)

GROTTAMMARESE DENUNCIATO

Ubriaco alla guida fermato due volte nella stessa notte

Errare è umano, perseverare è diabolico. Ne deve sapere qualcosa un ventottenne di Grottammare che, sorpreso a guidare completamente ubriaco e privato dell’auto dalla Polizia Stradale, se n’è procurato un’altra, si è rimesso alla guida ed è stato fermato dopo un’ora per la seconda volta. Anche in questo caso la vettura gli è stata sequestrata. E’ successo qualche sera fa durante i controlli che la Polstrada organizza contro la guida in stato d’alterazione psicofisica. L.R., 28 anni, di Grottammare, è stato sorpreso a guidare in forte stato d’ebbrezza. E’ stato multato e gli è stato proibito di rimettersi al volante. Purtroppo per lui, i bicchierini di troppo bevuti devono essergli stati cattivi consiglieri. Si è rimesso alla guida. Ma si imbattuto nel giro di un’ora nella stessa pattuglia che lo aveva fermato. Sottoposto nuovamente al test dell’etilometro, è risultato ubriaco come prima. Oltre alla prima denuncia, un altro deferimento e la sanzione accessoria del fermo amministrativo della seconda vettura per tre mesi.

IL MESSAGGERO (Frosinone)

Incidente in via del Lido: polacco assolto dall’accusa di furto dell’auto pirata

Assolto dall’accusa di ricettazione Andrej Zysk, il cittadino polacco che la scorsa estate, guidando ubriaco, travolse e uccise due ragazzi al Lido di Latina. L’uomo è stato già condannato a 2 anni e 6 mesi di carcere dal giudice Lucia Aielli, e la sentenza è stata confermata in Appello. Ieri l’accusa riguardava il presunto furto dell’auto con la quale Zysk ha travolto i ragazzi. L’avvocato difensore, Dino Lucchetti, è riuscito a dimostrare che in realtà il polacco aveva acquistato l’auto da Umberto Zecchinelli il quale aveva invece sostenuto, davanti al giudice, di non averla venduta ma anzi aveva presentato una denuncia per furto. Gli atti sono stati trasmessi alla Procura e l’uomo potrebbe essere accusato di falsa testimonianza.

IL TERRITORIO.INFO

ARRESTATO TRE VOLTE IN UN SOLO GIORNO

Ferdinando Tavoletta, 40enne con precedenti penali alle spalle, è stato fermato sempre con la stessa accusa: lesioni e minacce. Dopo aver molestato alcuni passanti, l’uomo era in stato di ebbrezza, ha inveito ed aggredito alcuni carabinieri che tentavano di bloccarlo.

E’ riuscito nell’impresa record di farsi arrestare per tre volte nel giro di sole 24 ore. Ferdinando Tavoletta, 40enne di Pontinia, pluripregiudicato con il vizio dell’alcol, ha iniziato la sua singolare collezione la mattina scorsa, al centro di Sabaudia: dopo aver alzato il gomito si è messo ad infastidire i passanti, tanto da richiedere l’intervento dei carabinieri della stazione locale. Arrestato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, e condannato a 7 mesi con pena sospesa, l’uomo ha concesso il bis la sera stessa, e sempre sul corso principale della cittadina, imbattendosi tra l’altro nella stessa pattuglia che lo aveva bloccato poche ore prima. Dopo una notte passata in cella, il 40enne ieri mattina ha guadagnato la via di casa, dedicando nuovamente le sue attenzioni a una bottiglia di quello buono. Lungo la strada Tavoletta ha però incontrato il ristorante da Marino, e stando al racconto dei presenti ha pensato bene di intrattenersi a modo suo con la clientela e con il personale: vedendolo urlare e inveire nel locale, il titolare ha richiesto l’intervento dei militari del posto.

Alla vista degli uomini del comandante De Pascalis, Tavoletta si è fatto prendere dall’ira, tanto da aggredirli con calci e pugni. Nella colluttazione, tra l’altro, un carabiniere ha riportato ferite ad una mano e a una spalla. A quel punto per lui le manette sono scattate definitivamente: ora quei sette mesi li sconterà davvero, vista l’aggravante delle lesioni a pubblico ufficiale.

L’UNIONE SARDA

Sassari Picchiava la moglie: dieci mesi

Quei maltrattamenti in famiglia durati sette anni non sono un’invenzione. Per questo G. S., operaio di Porto Torres, dovrà scontare una pena a dieci mesi di reclusione. A cacciarlo nei guai, la denuncia dei suoi familiari, la moglie e i due figli, stanchi delle continue vessazioni che erano costretti a subire. L’uomo, difeso dall’avvocato Antonio Secci, ha cercato di dimostrare la sua innocenza spiegando che era tutta colpa dell’alcol, affermando anche di essere pronto a cambiare vita e a rigare dritto. Una versione confermata solo in parte dalle sue tre vittime, che durante il processo hanno ammesso che G. S. è fondamentalmente una persona buona, che li maltrattava solo quando era ubriaco. Vero, ma le bevute erano sempre più frequenti, e le intemperanze pure: anche tre o quattro volte alla settimana, è venuto fuori durante il processo. Per questo avevano deciso di porre fine a quella situazione, anche a costo di finire in un’aula di tribunale per risolvere un problema esploso tra le mure domestiche. Ieri il Tribunale, cui il pubblico ministero aveva sollecitato una condanna a un anno, ha deciso di dargli ragione.

IL CORRIERE DI COMO

Tir contromano in Autolaghi

Giovane camionista francese arrestato dalla polizia stradale con l’accusa di guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti (*)

Folle viaggio tra Grandate e Origgio: 25 chilometri di autentico terrore sulla A9

La domanda sulla bocca di tutti, una volta terminata l’emergenza, non era come avesse fatto un camionista francese (peraltro in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti) a entrare contromano in autostrada. Bensì come sia riuscito a percorrere oltre 24 chilometri contro corrente lungo l’A9 senza causare una strage. È stata una notte di paura, quella vissuta tra mercoledì e giovedì

Sabato, 19 Marzo 2005
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