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Articoli 14/11/2012

Dal prossimo gennaio scatta il redditometro-spesometro

a cura di Romeo Gabellini
Foto di repertorio dalla rete

Atteso da mesi, sarebbe ormai in dirittura di arrivo il nuovo redditometro, definito anche “spesometro”. Esso, misurerà la capacità di spesa delle famiglie, per verificare la congruità dello stile di vita con la dichiarazione dei redditi. Ecco come dovrebbe funzionare, in linea di massima, il nuovo strumento di lotta alla evasione fiscale.

TEMPI. La conferma è arrivata da parte del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera: sarà pronto entro la fine del mese di novembre ed entrerà in vigore dal primo gennaio 2013. Previsti per i prossimi giorni contatti con le associazioni di categoria per illustrare il funzionamento del nuovo strumento.
All'inizio dell'anno, le categorie erano state coinvolte con simulazioni realizzate su specifici casi, con la collaborazione della  “So.Se”, la società per gli studi di settore.

100 VOCI. Dai quadri alla retta dell'asilo, dai cavalli alla barca, dalle spese per la colf, all'iscrizione presso il circolo sportivo, dagli elettrodomestici agli anelli d'oro, dalle giocate online ai Bot. dagli abbonamenti alla pay-tv fino alle donazioni alle onlus. Sarebbero queste alcune delle voci di spesa che saranno utilizzate per verificare la capacità di reddito dei nuclei familiari e la fedeltà delle loro dichiarazioni.  Le voci dovrebbero essere divise in macrocategorie (casa, tempo libero, mezzi di trasporto etc.) e l'incrocio dei dati dovrebbe  considerare anche il tipo di famiglia  (monoparentale, due genitori e un figlio, due genitori e più figli etc ).

COEFFICIENTI. Befera ha riferito che non ci saranno i coefficienti, ovvero i diversi  "pesi" delle voci. Una barca non peserà fiscalmente più del camper, per ripetere l'esempio del direttore delle Entrate. Sarebbe questa una novità perché il vecchio redditometro e quello che era stato annunciato alla fine dello scorso anno prevedeva invece proprio impatti diversi sui calcoli finali proprio legati al tipo di spesa.

AUTO-DIAGNOSI. Una volta collaudato, l'Amministrazione Finanziaria dovrebbe mettere lo strumento fiscale online per consentire ai contribuenti di fare una sorta di  “auto-diagnosi”, mettendo i dati delle spese affrontate e dei redditi dichiarati. Si potrebbe così verificare, se si è a rischio di potenziale accertamento.

FINALITA’.  Il redditometro-spesometro, non dovrebbe essere alla base degli accertamenti, ma solo lo strumento per selezionare i soggetti a rischio ovvero, quelli che dall'incrocio dei dati, faranno emergere delle differenze sostanziali tra quanto posseduto e speso, con le dichiarazioni reddituali presentate. E' immaginabile che i contribuenti a rischio siano invitati a dare spiegazioni agli Uffici dell’Agenzia delle Entrate o alla Guardia di Finanza. Per l'accertamento vero e proprio però, dovrebbe entrare in campo un nuovo strumento.

ANNUALITA' IN ESAME.   Sotto la lente del redditometro finiranno i redditi a partire dal 2009 quindi, dalle dichiarazioni del 2010. Questo, almeno, è quanto allo studio fino ad ora.  Si è in attesa di conferme sugli strumenti che verranno adottati.

 

 

 


 

Mercoledì, 14 Novembre 2012
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