Multe, rendicontazione a due vie
Da gennaio gli uffici ragioneria dovranno contabilizzare separatamente i proventi delle multe stradali da quelli derivanti dall'eccesso di velocità. Ma solo dal 2014 scatterà l'obbligo di ripartizione materiale delle multe autovelox e il connesso onere di rendicontazione informatica da effettuarsi periodicamente entro il mese di maggio.
Carabinieri e polizia saranno invece esonerati dal complesso marchingegno della suddivisione dei proventi. Per loro incasserà sempre e comunque tutto lo stato, anche se si tratta di multe elevate per eccesso di velocità. Lo stabilisce la bozza di decreto in corso di formalizzazione a opera dei ministeri degli interni e dei trasporti e che dovrà essere necessariamente pubblicato in Gazzetta prima di fine anno assieme alle nuove regole sull'uso dei misuratori elettronici.
La vicenda dei proventi autovelox è bizzarra perché dopo una complessa discussione parlamentare la riforma del codice stradale introdotta con la legge 120/2010 si è arenata nell'impossibilità tecnica di metterla in atto. Questo ha scatenato polemiche che alla fine sono confluite nel comma 16 dell'art. 4-ter del dl 16/2012, inserito in sede di conversione dalla legge n. 44/2012, in vigore dal 29 aprile 2012.
Il provvedimento dell'ultima ora ha inciso in maniera grossolana in materia di contrasto degli autovelox utilizzati solo per fare cassa. In pratica la novella di aprile ha introdotto un automatismo specificando che anche in mancanza del decreto necessario ai sensi dell'art. 25 della legge 120/2010 per avviare il complesso meccanismo della ripartizione e della rendicontazione dei proventi il meccanismo anti abusi entrerà comunque in vigore.
Ma sono anche state inasprite le misure punitive per gli enti inadempienti e gli operatori. In mancanza di istruzioni formali l'unica certezza operativa al momento è che la ripartizione dei proventi autovelox riguarderà gli accertamenti alle violazioni dei limiti di velocità rilevati dagli organi di polizia stradale sulle strade appartenenti a enti diversi da quelli dai quali dipendono gli organi accertatori.
Inoltre gli incassi autovelox dovranno essere destinati alla realizzazione di interventi mirati, preventivamente individuati dalla legge. Il risultato di questa accelerazione imposta dal legislatore si è tradotto, finalmente, in una bozza dell'atteso decreto previsto dalla legge 120 con annessa circolare riepilogativa sull'uso e collocazione dei misuratori di velocità. All'esito della necessaria approvazione da parte della conferenza stato-regioni il decreto sarà pubblicato in Gazzetta per diventare operativo dal prossimo 1° gennaio.
A quanto risulta a ItaliaOggi il provvedimento si compone di soli cinque articoli. Innanzitutto il documento formalizza la struttura della relazione periodica da inviare allo stato ogni anno, dal 31 maggio 2014, in conformità alle previsioni dell'art. 142/12-quater.
La relazione dovrà evidenziare tutti i proventi delle multe stradali e separatamente quelli derivanti dall'eccesso di velocità. Con straordinaria determinazione nella bozza del provvedimento in circolazione sembra che possano essere esclusi dal campo di applicazione del decreto gli organi di polizia dello stato.
In buona sostanza se la stradale o i carabinieri utilizzeranno l'autovelox sulle strade comunali nulla sarà dovuto all'ente locale. Saranno però esclusi dalla ripartizione anche le strade in concessione come la grande maggioranza delle strade statali in concessione all'Anas. In questo caso i comuni continueranno a riscuotere il 100% delle multe autovelox come prima. Dal prossimo mese di gennaio sarà necessario tenere una contabilità separata, prosegue il ministero. Da una parte tutte le multe stradali e dall'altra quelle per eccesso di velocità.
Questi importi andranno poi differenziati ulteriormente tra quelli di intera spettanza e quelli da suddividere. Per l'effettiva ripartizione degli importi ci sarà tempo fino a gennaio 2014. Lo storno delle cifre sarà effettuato al netto delle spese sostenute, specifica la bozza del dm.
La relazione periodica al ministero sarà inviata in via telematica mentre le modalità per il versamento dei proventi tra un organo e l'altro saranno rimessi alla libera determinazione degli enti. Attenzione infine alle nuove modalità di collocazione e uso dei dispositivi per il controllo elettronico della velocità. L'allegato al decreto disciplinerà compiutamente tutta la materia dalla A alla Z.
da italiaoggi.it