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Rassegna stampa alcol e guida del 21 febbraio 2005

RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA"

Note a cura di Alessandro Sbarbada
Servitore-insegnante in un Club degli Alcolisti in trattamento a Mantova.


Asca
PAPA: MOBILITARE SCIENZA PER LA SALUTE DI TUTTI

- Città del Vaticano, 21 feb –
Molto resta da fare nel mondo per la difesa delle persone dalla malattia e pertanto occorre mobilitare la scienza per la salute di tutti, specialmente i più deboli e bisognosi. Lo sostiene Giovanni Paolo II nel messaggio inviato al Presidente della Pontificia Accademia per la vita in occasione del congresso sul tema ’’Qualità di vita ed etica della salute’’.
Nel suo messaggio il Papa punta a chiarire le ambiguità che anche sulla questione salute restano irrisolte. Capita
infatti - egli scrive a mons.Elio Sgreccia - che la salute possa essere mitizzata fino a ignorare beni superiori come la
difesa della vita umana fin dal suo inizio. O può essere messa a rischio da mancanza di etica responsabile verso
l’ambiente.
’’Di quante malattie - si legge nel messaggio pontificio - i singoli sono spesso responsabili per sè e per gli altri!
Pensiamo alla diffusione dell’alcolismo, della tossico-dipendenza e dell’AIDS. Quanta energia di vita e
quante vite di giovani potrebbero essere risparmiate e mantenute in salute se la responsabilità morale di ciascuno
sapesse promuovere di più la prevenzione e la conservazione di quel prezioso bene che è la salute! Certo, - aggiunge il
papa - la salute non è un bene assoluto. Non lo è soprattutto quando viene intesa come semplice benessere
fisico, mitizzato fino a coartare o trascurare beni superiori, accampando ragioni di salute persino nel rifiuto
della vita nascente: è quanto avviene con la cosiddetta ’’salute riproduttiva’’. Come non riconoscere in ciò una
concezione riduttiva e deviata della salute? Rettamente intesa, essa rimane comunque uno dei beni più importanti
verso i quali abbiamo una precisa responsabilità, al punto che essa può essere sacrificata soltanto per il
raggiungimento di beni superiori, come talvolta e’ richiesto nel servizio verso Dio, verso la famiglia, verso il prossimo
e verso la società intera.
La salute va dunque custodita e curata come equilibrio fisico-psichico e spirituale dell’essere umano. E’ una grave
responsabilità etica e sociale lo sperpero della salute in conseguenza di disordini di vario genere, per lo più
connessi con il degrado morale della persona. La rilevanza etica del bene della salute - conclude il pontefice - e’ tale da motivare un forte impegno di tutela e di cura da parte della stessa società. E’ un dovere di
solidarietà che non esclude nessuno, neppure coloro che fossero causa essi stessi della perdita della propria
salute.
La dignità ontologica della persona e’ infatti superiore: trascende gli stessi comportamenti sbagliati e colpevoli del
soggetto. Curare la malattia e fare di tutto per prevenirla sono compiti permanenti del singolo e della società proprio
in omaggio alla dignità della persona e all’importanza del bene della salute.
L’umanità di oggi si presenta, in vaste zone del mondo, vittima del benessere che essa stessa ha creato e, in altre
parti molto più vaste, vittima di malattie diffuse e devastanti, la cui virulenza deriva dalla miseria e dal
degrado ambientale.
Tutte le forze della scienza e della sapienza devono essere mobilitate a servizio del bene vero della persona e della
società in ogni parte del mondo, alla luce di quel criterio di fondo che è la dignità della persona, nella quale è
impressa l’immagine stessa di Dio’’.
VIRGILIO NEWS
Salute: il vino fa aumentare la resistenza cardiaca
Ricerca svedese: effetti positivi sulle donne

- ROMA, Secondo uno studio del Karolinska Institute di Stoccolma, un consumo moderato di vino aumenta la resistenza cardiaca delle donne (*). I ricercatori hanno misurato la variazione delle frequenze cardiache (HRV) di 100 donne, cioè la loro capacità di sopportare differenti ritmi di battito. Le donne che bevono mezzo bicchiere di vino al giorno hanno la maggiore HRV: sono quindi più protette contro i problemi cardiaci. Le altre bevande alcoliche non hanno effetti sulla resistenza cardiaca
 
(*)   Qualche tempo fa una ricerca svedese attribuiva alla stessa quantità di vino rosso la capacità di raddoppiare l’incidenza del tumore alla mammella.

REUTERS ITALIA 
Cinema, "Sideways" vince il premio del Writers Guild
LOS ANGELES (Reuters) - In un altro importante test pre-Oscar, la commedia sul vino "Sideways" è stata premiata per la miglior sceneggiatura non originale  e "Eternal Sunshine of the Spotless Mind" (in Italia "Se mi lasci ti cancello") come miglior sceneggiatura originale dal Writers Guild of America sabato sera.
"Eternal Sunshine", una complicata commedia fantasy ha battuto le sceneggiature di "The Aviator", "Garden State", "Hotel Rwanda" e "Kinsey."
"Sideways", di Alexander Payne e Jim Taylor, tratto da un racconto di Rex Pickett, ha vinto su "Before Sunset", "Mean Girls", "Million Dollar Baby" e "I diari della motocicletta".
I premi del Writers Guild sono spesso considerati un buon indizio di chi vincerà nella categorie legate alla sceneggiatura agli Oscar, che saranno consegnati domenica prossima.

REUTERS ITALIA
Usa, morto suicida il giornalista e scrittore Hunter S. Thompson

DENVER (Reuters) - Hunter S. Thompson, giornalista e scrittore diventato una celebrità della controcultura con lavori come "Paura e disgusto a Las Vegas" si è ucciso sparandosi nella sua casa in Colorado ieri sera. Lo ha riferito la polizia.
Aveva 67 anni.
Thompson è stato trovato morto nella sua casa nella località turistica di Aspen, ha aggiunto la polizia.
"Confermiamo che Hunter Thompson è stato trovato morto questa sera con una ferita apparentemente auto-inflitta", ha detto Tricia Louthis, portavoce dell’ufficio dello sceriffo della contea di Pitkin ieri.
Il figlio di Thompson, Juan, ha consegnato un comunicato della famiglia all’Aspen Daily News dicendo che "Hunter era orgoglioso della sua privacy, noi chiediamo ai suoi amici e agli ammiratori di rispettare la sua privacy come quella della sua famiglia".
Thompson ha fatto dei suoi scontri con le autorità, alimentati da droghe e alcol, il tema centrale del suo lavoro, sfidando le convenzioni del giornalismo tradizionale.
Aveva soprannominato il suo stile di scrittura, che rigettava qualsiasi tentativo di obiettività, "gonzo" journalism.
Il suo libro del 1971 "Paura e disgusto a Las Vegas", adattato da un articolo scritto per il giornale Rolling Stone, raccontava le avventure di Thompson a Las Vegas mentre era inviato ad una gara di motociclismo.
Il libro fece diventare Hunter una celebrità e divenne la base per un film di Hollywood del 1998, con Johnny Depp nel ruolo dell’alter-ego di Thompson, Raoul Duke.

IL GIORNALE DI VICENZA
Bevono e i genitori guardano
S’inizia con la birra e poi si passa al vino. Tredicenni allo sbando

Migliaia di adolescenti vicentini in età scolare, nelle medie inferiori e superiori, consuma abitualmente alcol e lo fa, almeno nei primi tempi, con il consenso dei famigliari. Questo è quanto emerge da uno studio pubblicato dalla Regione Veneto che piazza la nostra provincia tra i primi posti nel consumo di alcol.
Le cifre: la bevanda più consumata dai ragazzi vicentini è la birra, bevuta dal 17,5 per cento, seguita dal vino (14,2 per cento) e dal liquore (8,6 per cento). La nostra provincia figura al terzo posto nella fascia dei quindicenni (dopo Verona e Belluno) ed ha il primato in quella dei tredicenni, con quasi un terzo dei consumatori abituali. Sull’accettazione sociale del bere alcolici scopriamo che oltre il 30 per cento degli studenti lo fa in casa propria e al ristorante, sotto l’occhio benevolo dei componenti la famiglia. I primi bicchieri di vino si bevono attorno agli 11 anni per il 35 per cento, a conferma dell’abitudine di farlo provare anche ai più piccoli.
- Possiamo parlare di alcolismo, almeno nella fase iniziale, tra gli adolescenti vicentini?
«Per alcolismo dobbiamo intendere - afferma Alessandro Pilan, psicologo e psicoterapeuta per le dipendenze patologiche e consulente dei disturbi adolescenziali presso la cooperativa sociale Nuova Vita di Vicenza - un consumo abituale di alcolici al di fuori dei pasti, consumo che, in soggetti predisposti, può portare all’innesto della dipendenza. Il consumo abituale, però, non vuol dire automaticamente alcolismo, che scatta in presenza di fattori psicologici e neurologici, come dire che l’alcol fa emergere disturbi latenti della personalità. Per quanto riguarda il discorso alcol tra i giovani direi di stare allerta e di capire il fenomeno per prevenirlo».  (*)
- Vogliamo focalizzare allora il problema?
«Se spostiamo i tempi dell’analisi agli anni precedenti l’adolescenza - puntualizza Pilan - vediamo come il consumo iniziale di bevande alcoliche trovi gli adulti favorevoli ai primi bicchieri, quasi un viatico verso l’età adulta. Al di fuori della famiglia le cause spaziano dall’emozione che il bere può arrecare all’emulazione per reggere il confronto tra i coetanei, dall’esigenza di fare l’esperienza della sballata alla necessità per i giovani di trasgredire, di andare oltre le regole sociali imposte dagli adulti».
- Quali le conseguenze del bere?
«Le conseguenze riguardano anzitutto il rischio della dipendenza che provoca effetti dirompenti a tutti i livelli, da quelli relazionali all’autoemarginazione, alle difficoltà nel contesto scolastico e famigliare con fenomeni frequenti e crescenti di violenza».
-Sono possibili degli interventi correttivi?
«Prima di parlare di interventi concreti bisogna fare un passo indietro e rivedere il rapporto con l’alcol nella fase iniziale. Anzitutto in famiglia: non sottovalutare mai il consumo di alcol tra i ragazzi ma, oltre una certa quantità, considerarlo una sostanza pericolosa. Ancora: i genitori devono porsi come modelli positivi e dare il buon esempio nel rapporto con l’alcol perché non basta condannarlo solo a parole. La fase degli interventi è successiva, quando le parole non bastano più ed allora - puntualizza Pilan - meglio recarsi nelle strutture specialistiche presenti sul territorio dove si trattano i soggetti dipendenti dall’alcol. È importante, però, non demonizzare i casi di dipendenza, di non vergognarsi di averne in famiglia, di non arrendersi ma contattarci quanto prima perché la terapia ha maggiore efficacia se intrapresa nella fase iniziale».
-Si può parlare di prevenzione?
«Certamente, anche se diventa difficile indicare dei percorsi validi per tutti. Oltre la normale vigilanza, da parte degli adulti, il luogo più idoneo alla prevenzione è la scuola che può avere un ruolo decisivo - conclude Pilan - nell’informare i giovani sui pericoli che si corrono e nel mettere in atto un adeguato percorso di prevenzione, magari con l’aiuto di specialisti esterni ed in sintonia con le famiglie degli alunni».
La struttura di Vicenza che tratta la dipendenza legata all’alcol ha il numero di telefono 0444/505 925
 
(*)   Questa intervista risulterebbe più chiara se invece di parlare di alcolismo come alcoldipendenza si parlasse del bere come stile di vita che comporta dei rischi..

IL MESSAGGERO (Umbria)
ADOLESCENTI ”BRUCIATI”
Ragazzina soccorsa ai giardini: era ubriaca
Ha 13 anni. E’ il secondo episodio in poche settimane che succede ad Umbertide

UMBERTIDE - Dai tavolini del bar vicino l’hanno vista accasciarsi e, comprensibilmente, hanno avuto paura. Tanta paura. Hanno chiamato il "118" che è arrivato subito. I sanitari sono intervenuti prestando le prime cure sul posto, ai giardini pubblici di via Garibaldi, tra la Collegiata e le scuole elementari, quindi hanno proseguito il lavoro all’ospedale cittadino, distante pochi metri. Lei, della bambina aveva non solo l’aspetto, ma anche l’età, 13-14 anni. Un’età sotto molti aspetti difficile, in cui ci si sente troppo grandi per giocare con Barbie, ma si è ancora piccoli per una "botta di vita" (*) in un sabato sera di metà febbraio. Qualche ora di svago insieme ai coetanei, guastata da alcuni bicchieri di troppo (**) e da una sbronza che con il passare dei minuti ha assunto proporzioni vistose. Fino al malessere accusato davanti allo sguardo allibito di persone incredule del come e del perchè un’adolescente possa ridursi in tali condizioni. Evidentemente, certe immagini e certe situazioni "buoniste" cominciano a non essere più pertinenti nella realtà umbertidese. Risale appena al San Silvestro scorso la notizia di una 15enne finita in coma etilico durante una festa di Capodanno in un’ex discoteca. Anche in quella occasione era costata cara l’incapacità di controllarsi o la spavalderia. Una lavanda gastrica ed un forte mal di testa furono l’unico strascico di un’esperienza ormai lontana. Ma anche troppo vicina a quella di sabato sera per non condurre a riflessioni che non siano semplicemente di circostanza. I giovani ed i giovanissimi di Umbertide non da oggi manifestano un forte disagio, lanciano richieste d’aiuto che nessuno raccoglie. Si aspetta, forse, un altra tragedia per studiare una qualche risposta
 
(*)   Certi stereotipi sull’alcol come fonte di piacere non vengono scalfiti neppure dall’evidenza. Non è un singolare definire “botta di vita” una condizione che assomiglia al coma?
(**)   Visto che la ragazza dell’articolo ha 13/14 anni anche il primo bicchiere era già troppo da molti punti di vista. Il fatto è accaduto in un locale pubblico, il giornalista e forse anche il barman non conoscono l’art. 689 del Codice Penale.

IL MESSAGGERO (Pesaro)
La festa di laurea finisce a cazzotti

Degenera litigio per futili motivi, ragazzo all’ospedale con un occhio nero
PESAROE’ finita a cazzotti una festa di laurea iniziata con tutti i crismi referenziali in un noto locale di Baia Flaminia e sfociata in cazzotti da ring in piazza Bruxelles con tanto di giovane contendente finito all’ospedale con occhio nero da navigato boxeur.
E’ accaduto nella notte fra sabato e domenica intorno alle due nel cuore più caldo del quartiere più surriscaldato dalla città anche se questa volta forze dell’ordine e gestori all’unisono mettono in guardia dal demonizzare Baia Flaminia: «Poteva accadere dovunque è stato un litigio per motivi futili, con le notti violente e rissose non c’entra nulla, solo due ragazzi che si sono spinti un po’ più in là». Insomma sabato sera più che dalle parti del Bronx si era da quelle del Berkeley College con un gruppo di giovani studenti pesaresi che festeggiavano un amico fresco di laurea. Una decina è più di ragazzi che si erano dati appuntamento in un locale che è il ”sancta sanctorum” dei truzzi di casa nostra, mischiati alle numerose compagnie e comitive che lo frequentano abitualmente. Tutto bene - nel frattempo la Baia era già stata pattugliata dalle forze dell’ordine come consuetudine del fine settimana - finchè le ore non cominciano a farsi piccole e fra una compagnia e il gruppo dei laureandi non inizia a rimbalzare qualche parola di troppo, complice anche un livello di birra da piena del Foglia. In realtà pare che il battibecco sia stato circoscritto a due ragazzi, entrambi intorno a 25 anni, per motivi davvero risibili come converrà poi il giovane accompagnato al pronto soccorso con l’occhio pesto. Qualche parola di troppo, l’invito a moderare i toni e a uscire dal locale e la discussione prosegue fuori, in piazzale Bruxelles. Degenerando. I due litiganti vengono alle mani ed è inutile il tentantivo dei rispettivi amici di separarli e indurli a più miti consigli. Dalle parole si passa alle spinte e ai pugni finchè un cazzotto, più assestato degli altri, centra al volto il 25enne. Peggio... un uppercut da pugile consumato che lo raggiunge all’occhio e lo stende. Qualcuno nel frattempo chiama la polizia, altri l’ambulanza che trasporterà il ragazzo al pronto soccorso dell’ospedale San Salvatore dove i medici lo giudicheranno guaribile in dieci giorni.
Intanto la squadra volante della polizia identifica i partecipanti volenti o nolenti all’alterco, siano protagonisti o comprimari, ma non segnalerà nessuno all’autorità giudiziaria. In casi simili sono la parte offesa, ovvero il ragazzo con l’occhio pesto, può fare scattare la denuncia presentando querela per lesioni.

IL MESSAGGERO (Abruzzo)
Sotto processo l’infermiere scoperto nel letto di una paziente

GIULIANOVA - Chiesto dalla Procura teramana il rinvio a giudizio per l’infermiere che, tempo a dietro, presentatosi a lavoro in stato di ubriachezza, si infilò nudo nel letto di una paziente del reparto di psichiatria dell’ospedale civile di Giulianova. L’uomo, M.D., originario di Cortino, venne sorpreso da due suoi colleghi, un uomo e una donna, che effettuavano il turno notturno nella divisione. Pertanto, dell’episodio venne a conoscenza il responsabile del reparto e informata anche l’autorità giudiziaria.
Successivamente, del caso fu investito direttamente pure il Consiglio di disciplina dell’azienda ospedaliera che decise, fra l’altro, l’immediato allontanamento dell’infermiere dal reparto e il suo trasferimento ad altro servizio. A conclusione dell’inchiesta il magistrato titolare ha chiesto il rinvio a giudizio dell’uomo, contestandogli una serie di accuse, sulle quali dovrà ora decidere il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Teramo.

LA PROVINCIA DI CREMONA
Cremasco violento. Sabato di follia per un ragazzo di Santa Maria non nuovo a episodi di questo genere
Lite al bar e con i poliziotti, arrestato
Alfio Scimonelli sabato alle 23 ha aggredito il titolare dell’osteria del Pellegrino Distrugge una vetrata, arrivano gli agenti di Crema e fa a botte anche con loro

Notte brava per Alfio Scimonelli, 32 anni, che si è conclusa con l’arresto. Pesanti i capi di imputazione: violenza, lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale, percosse e ubriachezza molesta. Non è la prima volta che il giovane di Santa Maria sale ai dubbi onori della cronaca nera sempre per risse e aggressioni. Sanato sera Scimonelli, ha dato in escandescenze all’osteria del Pellegrino, in via Bergamo, di fianco al santuario.
Sono le 23 e l’uomo entra nel bar e chiede da bere. E’ già visibilmente alterato e inizia a provocare alcuni avventori e anche il titolare del locale. Dalle parole si passa velocemente ai fatti. Il gestore dell’osteria cerca di allontanare il molestatore, ma scoppia la rissa: spinte, pugni, schiaffi. A questo punto da un cellulare parte una chiamata al commissariato: «Venite all’Osteria del Pellegrino, qui c’è uno che sta dando i numeri». A soccombere nella rissa è il titolare del locale che più tardi dovrà farsi medicare al pronto soccorso. Sul posto nel giro di pochi minuti arriva una pattuglia della polizia. Invece di calmarsi Scimonelli, alla vista delle divise, aggredisce anche i poliziotti. nasce una seconda e furibonda rissa, durante la quale il giovane di Santa Maria con un calcio distrugge anche la vetrata d’ingresso dell’osteria del pellegrino. Il parapiglia prosegue ancora per alcuni minuti fino a quando gli agenti riescono ad avere ragione dell’esagitato. Che viene caricato sulla macchina e accompagnato in commissariato. Ieri era giorno di chiusura del locale e non è stato possibile mettersi in contatto con i titolari. Non è la prima volta che il ragazzo si rende protagonista di episodi del genere, purtroppo quasi sempre legati all’eccessiva assunzione di alcol. Alfio Scimonelli è stato incarcerato e ora lo attende il processo per la lunga serie di reati che ha commesso in una notte di follia. Sempre più di frequente in città e nel Cremasco si verificano episodi di violenza, anche nei giorni scorsi una barista di Credera è stata aggredita da un indiano che l’ha ferita senza un apparente motivo con un cacciavite.

ASAPS.IT
Guida sotto l’effetto di alcolici: inflitti trenta week-end di "domiciliari" ad un artigiano col gomito troppo alto.
Beccato nove volte in 8 anni

(ASAPS) TORINO – La Polizia Stradale ed i Carabinieri lo hanno pizzicato 9 volte in 8 anni. Un record, che con la carenza di organici delle forze di polizia la dice lunga su come un 52enne di Ivrea (Torino) abbia improntato il suo rapporto tra alcol e volante: in pratica, sempre ubriaco alla guida della sua macchina nel giro dei bar del circondario. I Giudici di Pace della città eporediese, hanno messo insieme tutti gli incartamenti che riguardano la recidiva dell’artigiano, decidendo alla fine di infliggere, oltre che la condanna, l’obbligo della Permanenza Domiciliare nei fine settimana. Infatti, i magistrati hanno compreso che condanne e sanzioni pecuniarie fino a quel momento inflitte, non erano servite a niente e che quindi l’unica soluzione per eliminare il “pericolo”, fornendo così una giusta interpretazione (parere dell’Asaps, ovviamente) all’azione penale. Il “plurirecidivo”, così è stato definito nella sentenza, ha palesato, secondo i giudici, un comportamento “in totale spregio dell’ ordinamento giuridico”, inducendoli al provvedimento restrittivo più severo che l’ordinamento concedeva loro. “Chi pensa che la permanenza domiciliare sia una misura troppo blanda - ha dichiarato all’Ansa il suo difensore – si sbaglia. I carabinieri svolgono controlli regolari, magari presentandosi in divisa e con la vettura di servizio se la stazione del paese non dispone di autocivetta, i vicini si incuriosiscono, e stare in casa con la bella stagione o nel periodo natalizio può essere una sofferenza”. Noi, non possiamo essere che d’accordo con l’avvocato difensore, al quale comunque ricordiamo che la “sofferenza” patita dal cliente è poca cosa rispetto a quella inflitta da conducenti ubriachi responsabili di omicidi o di lesioni gravissime al volante, posti in essere spesso da veri e propri “serial killers” della strada. L’obbligo di permanenza domiciliare, a Torino, nel 2004 è stato irrogato sei volte su un totale di circa 1.450 procedimenti trattati dai giudici di pace. (ASAPS).

CORRIERE ROMAGNA
SuperCiuk al volante: quattro denunciati

RIMINI - Forse aveva paura di mandare in tilt l’etilometro dopo la prima soffiata, visto il tasso di alcol nel sangue: 2,50 grammi per litro. Roba da coma etilico. Fatto sta che il rifiutarsi di sottoporsi alla “prova del nove” non ha impedito ad un operaio riminese 38enne, di far ritorno a casa a piedi dopo aver consegnato patente e chiavi della vettura ai carabinieri del Radiomobile che l’hanno pizzica in evidente stato di ebbrezza alla guida della propria auto. Complessivamente sono stati 4 gli automobilisti costretti a chiamare un taxi o passare il volante all’amico che gli stava accanto nella notte tra sabato e domenica. Tutti discretamente alticci come dimostrato dal test: in un’ipotetica classifica degli sbronzi al volante, il podio d’onore se lo è assicurato un altro operaio, questa volta un russo di 44 anni. Per lui la macchina ha fissato il tasso di alcol nel sangue in 1,69 alla prima prova e 1,76 per la seconda. Tutti gli automobilisti, ovviamente, sono stati denunciati alla procura per guida in stato di ebbrezza. Sempre l’altra notte i carabinieri della Radiomobile hanno denunciato, in stato di irreperibilità per evasione M.S. del’ 74: sottoposto agli arresti domiciliari con provvedimento del tribunale di Rimini per rapina, alle 23.30 di sabato si è arbitrariamente allontanato da casa senza fornire giustificato motivo. L’uomo è ancora uccel di bosco.

Kataweb
 
INFLAZIONE: COLDIRETTI, IN AGRICOLTURA PREZZI ANCHE -10%

Roma, 21 feb. - Nel mese di gennaio i prezzi all’origine dei prodotti agricoli nazionali sono diminuiti di quasi il 10% rispetto a quelli dell’anno scorso con cali che riguardano sia le coltivazioni che gli allevamenti’. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che al contenimento dell’inflazione segnalato dall’Istat ha contribuito il contenimento nei prezzi pagati agli imprenditori agricoli dove per alcuni prodotti sono stati raggiunti prezzi piu’ bassi di dieci anni fa, sulla base dei dati Ismea. Se al consumo per prodotti alimentari e bevande l’Istat segnala una riduzione dello 0,7, nelle campagne le riduzioni piu’ accentuate nei prezzi alla produzione - precisa la Coldiretti - si sono verificate per i cereali destinati alla produzione del pane e della pasta che sono calati di un terzo (-30), per l’uva da vino (-20), (*) per pollame e conigli (-10), per colture destinate alla trasformazione industriale (-9), per le olive da olio (-7) per la frutta (- 7) e gli ortaggi (- 4). Si tratta di riduzioni che in alcuni casi hanno raggiunto valori inferiori ai costi di produzione e stanno mettendo a rischio il futuro di molte attivita’ e per questo serve - continua la Coldiretti - piu’ trasparenza nella formazione dei prezzi nel passaggio dalla terra alla tavola dei consumatori con regole e controlli che riguardano la moltiplicazione dei prezzi, le caratteristiche qualitative dei prodotti e la correttezza dell’informazione nell’etichettatura con l’indicazione obbligatoria dell’origine. Ma occorre anche - sostiene la Coldiretti - un riequilibrio nei rapporti interprofessionali tra imprese agricole, industria, distribuzione e consumatori con accordi e controlli per la verifica dei margini, in modo che i consumatori possano avvantaggiarsi di prezzi di vendita contenuti e gli imprenditori agricoli siano remunerati con prezzi adeguati. Dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto legge recante misure di sostegno al settore agroalimentare, il Parlamento - conclude la Coldiretti - ha l’occasione di completare un provvedimento indispensabile per tradurre gli impegni assunti in interventi concreti necessari ad affrontare la grave crisi di mercato che ha colpito il settore in una fase di grande cambiamento.
 
(*)   Per l’uva da vino bisogna considerare che l’annata 2004 è stata molto produttiva a fronte di un discreto calo dei consumi nazionali di vino ed un forte calo delle esportazioni (-16%). Ci sono tutti i presupposti perché la tendenza alla riduzione dei consumi prosegua nei prossimi anni. La forte copertura mediatica data al vino, la pubblicità diretta ed indiretta evidentemente non pagano più di tanto.

IL BUSINESS IN BOTTIGLIA
Vino, segnali di ripresa dalla settimana toscana: tira il Brunello ed è in rimonta il Chianti Classico, che aumenta le vendite del 3%

ROMA Notizie tutto sommato positive per il comparto del vino italiano di qualità dalla settimana di “vernice” delle grandi denominazioni toscane. L’andamento di mercato, dopo un triennio decisamente difficile, è tornato più confortante per il Chianti Classico, mentre il trend resta sodisfacente per per il Brunello di Montalcino, che nel 2004 coglie un volume d’affari sui 143 milioni, mentre in zona continua la crescita del valore dei terreni. E, in controtendenza rispetto ad altre aree in ridimensionamento di valutazioni e ferite dala crisi, non ci sono in vista cessioni di aziende agricole. Come prova il viaggio a vuoto dei rappresentant di alcuni fondi d’investimento esteri, giunti con l’obiettivo di acquistare terreni vitati, ma tornati a casa a mani vuote.
«Il periodo più difficile è alle spalle: per il 2005 stimiamo una crescita delle vendite del 2-3%», aferma dal canto suo Giovanni Ricasoli Firidolfi, presidente del Consorzio del Marchio Storico del Chianti Classico.
«I dati - ha spiegato Ricasoli Firidolfi - mostrano piccoli segnali di ripresa: per la prima volta da 4 anni registriamo volumi in crescita dell’1%, con quasi 140 milioni di bottiglie vendute nel 2004». Un aumento favorito anche dal calo di prezzo del vino sfuso, oggi tra 180 e 220 euro al quintale. «Siamo vicini alla soglia di non remunerazione - ha spiegato il presidente del Consorzio - ma questo ci ha permesso di recuperare terreno, specie in presenza di annate particolari come il 2002».
Il Consorzio (540 soci e 8500 ettari di vigneti) incassa con soddisfazione una crescita della domanda interna del 3% rispetto al 2003. Soffre però ancora l’export, la cui quota prodotto passa dal 61% al 58%. I principali mercati esteri restano gli Usa con il 27% dell’export totale, la Germania con il 24%, la Svizzera con il 14%, l’ Inghilterra con il 12% ed il Giappone con il 6%. Ma per il futuro si guarda a Cina, Russia, India, paesi scandinavi ed Est Europa.

COMUNE.BOLZANO.IT

La Città di Bolzano promuove un seminario in alcune serate dedicato agli
appassionati cultori del Nettare di Bacco. Alla Scoperta dei Vini di Bolzano
questo il titolo dell’appuntamento articolato in due serate in lingua
tedesca  (22/2 e 01/03) e in lingua italiana (10/3 e 17/03). Per quanto
riguarda gli appuntamenti in lingua italiana questi si terranno presso la
Cantina Rottensteiner (10/3) in via Sarentino ed il Maso Nusserhof (17/03)
in via Mayr Nusser. Dalla storia della viticoltura a Bolzano,
all’introduzione delle tecniche di vinificazione, da una visita in cantina
alla degustazione guidata dei vini di Bolzano, dalla tecniche basilari di
degustazione, ad altri interessanti aspetti legati alla produzione del vino.
Il termine d’iscrizione scade lunedì 7 marzo. Costo complessivo per le due
serate 38 Euro. Per info Tel. 0471/282015, rottensteiner.weine@dnet.it (mp).

CORRIERE DELLA SERA (Cronaca di Milano)
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Domenica, 22 Maggio 2005
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