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Notizie brevi 20/11/2012

Roveredo
Catena di solidarietà in favore di due studenti e una famiglia  delle popolazioni terremotate promossa da Nicola Agandi, assistente capo della Polizia Stradale e  consigliere comunale di Roveredo (VR)

Foto di repertorio dalla rete

(ASAPS) Quando lo stampo è buono tutto viene alla perfezione. E così la vita di Nicola Agandi, poliziotto dalle grandi risorse, si svolge anche a favore delle comunità più sfortunate quando, tolta la divisa, si mette la giacca da Consigliere Comunale di Roveredo di Guà.
Nel comune in provincia di Verona, infatti, Nicola ha portato avanti con l’aiuto di un paio di amici e la solidarietà di alcuni cittadini, ditte e colleghi poliziotti sensibili una vera e propria catena di solidarietà a favore delle popolazioni emiliane colpite dal terremoto.
Attraverso il convincimento frutto di parole e contatti personali tra cittadini, amici e compagni di lavoro , unitamente ad un profilo Facebook che ha reso l’iniziativa visibile e maggiormente fruibile, Nicola e gli abitanti di Roveredo di Guà hanno raccolto in poco tempo 3.200 euro da destinare alle famiglie del Comune di Cavezzo, piccolo centro del modenese che ha subito ingenti danni dalle scosse del terremoto.


Di questi 3.200 euro una parte andrà per l’acquisto di libri per due studenti delle scuole superiori che nel terremoto hanno perduto completamente la casa e per un ragazzo che frequenta le scuole medie la cui famiglia versa in gravi difficoltà economiche.
La quota più consistente (2.470 euro) è stata consegnata ad una famiglia di quattro persone, priva del capofamiglia e con un bambino di sette mesi da crescere, a cui il sisma ha portato via tutto e che in attesa di un modulo abitativo vive praticamente baraccata in uno scantinato.
Iniziative come quelle portate avanti da Nicola, un poliziotto che crede in quello che fa, e da tutta la popolazione di Roveredo riconciliano con il mondo troppo spesso distratto e non sensibile all’altruismo e alla solidarietà. A volte basta davvero poco per ottenere questi risultati che da una parte portano sollievo a persone bisognose, dall’altra elevano la propria coscienza e considerazione in ragione del fatto che si è fatto qualcosa di speciale.
Basta una piccola scintilla per accendere il fuoco che scalda; bisogna solo trovare la pietra focaia, in questo caso Nicola, che la faccia brillare. (ASAPS)

 


 

Martedì, 20 Novembre 2012
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