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Notizie brevi 21/11/2012

Pesaro
Furti e borseggi negli Autogrill, la Polstrada arresta 3 donne

La Squadra di P.G. della Sottosezione Polizia Stradale di Fano e della Sezione Polizia Stradale di Pesaro, unitamente al personale della Sottosezione di Grottaminarda ha eseguito ad Eboli 3 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal G.I.P. di Pesaro, a carico di tre donne, alle quali sono stati attribuiti numerosi borseggi e furti negli Autogrill di varie Regioni d' Italia.
Si tratta di tre donne residenti ad Eboli in provincia di Salerno:
- P.R. di 49 anni, custodia cautelare in carcere;
- P.A. di 34 anni, arresti domiciliari;
- M.V di 26 anni, arresti domiciliari.


Il risultato è stato possibile dopo un lungo e laborioso lavoro di “intelligence” da parte degli investigatori della Polizia Giudiziaria di Fano e Grottaminarda che la pazienza certosina hanno ricostruito numerosi borseggi e furti nelle aree di servizio di tutta la rete autostradale nazionale. Dall’attività info-investigativa si poteva stabilire con certezza l’esistenza di una organizzazione, composta da svariati personaggi, legati, anche, da vincoli di parentela, tutti parte integrante “per le attività poste in essere e per il contributo fornito del sodalizio criminoso”. Una organizzazione criminale con un altissimo grado di “professionalità”, stante il notevole livello di “specializzazione” acquisito nel settore del “ Borseggio” . Questa tipologia di reato “borseggio” o “pickpocketing” dal termine Anglosassone, che stà provocando un certo grado di allarme sociale, è una tra le possibili cause dell’aumento del senso di insicurezza, ed è realizzato con tecniche e stratagemmi particolari dei borseggiatori. Gli Operatori sono riusciti analizzando le descrizioni fatte dalle vittime e dai testimoni confrontando le poche immagini utili dei circuiti agli Autogrill ad individuare gli altri componenti di una banda che erano stati sottoposti a misure interdittive dagli Uomini della P.G. di Grottaminarda nel decorso mese di settembre.
Le tre donne che, durante i loro spostamenti da un' Autogrill all'altro, rubavano portafogli ed oggetti di valore, con un'abilità e spregiudicatezza nella condotta criminale. I vari “modus operandi” si ripetevano con una sicurezza che le persone derubate si rendevano conto del furto anche a distanza di tempo ed era duplice: Una volta individuata la vittima - quasi sempre si tratta di gente in fila alla cassa o al bancone del bar, viene avvicinata e coprendosi tra loro per non rendere visibile il borseggio, sfilano il portafogli … allontanandosi frettolosamente.
La tecnica principale era quella del "bump", cioè urtare la vittima per sfilarle dei valori; altro modus operandi utilizzato è quello di confondersi nel locale in mezzo agli altri clienti, aggirarsi in autogrill senza acquistare nulla alla ricerca della vittima prescelta. Se la vittima era una donna, due delle tre donne si ponevano ai lati della vittima e la stringevano mentre faceva la fila alla cassa o al bancone (affollato) e la terza da dietro metteva le mani nella borsa.
Se la vittima era un uomo, la più giovane delle tre, particolarmente avvenente e vestita in modo provocante, si poneva davanti all'uomo molto vicino, quest'ultimo, distratto, non si accorgeva che le altre due gli sfilavano il portafoglio o qualsiasi altra cosa avesse nelle tasche.

 

da irpiniareport.it

 


 

Mercoledì, 21 Novembre 2012
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