Mercoledì 20 Novembre 2024
area riservata
ASAPS.it su

Rassegna stampa alcol e guida del 13 febbraio 2005

RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA"

Note a cura di Alessandro Sbarbada
Servitore-insegnante in un Club degli Alcolisti in trattamento a Mantova.


WINENEWS.IT
L’UNIONE EUROPEA FISSA IL LIMITE DI OCRATOSSINA CONTENUTO NEL VINO:
IL LIMITE SARA’ IN VIGORE DALLA VENDEMMIA 2005

2 microgrammi/litro è il limite fissato dal Regolamento Ue 123/2005 del 26 gennaio 2005 sulla Gazzetta Ufficiale Europea. Il limite si applica sui vini delle vendemmie 2005 e successive e si riferisce al contenuto al momento dell’immissione sul mercato.
Ma che cosa è l’ocratossina? L’ocratossina è una micotossina, dai noti effetti tossici sui sistemi biologici, prodotta da varie specie fungine, la cui presenza è riscontrata in molti alimenti tra cui vino e birra. I vini rossi possono contenere quantità più elevate di ocratossina dei vini bianchi, e la presenza della tossina aumenta nei vini prodotti nelle regioni europee più meridionali. (*)
Le zone di produzione vinicola più colpite sono, al momento, il Sud Italia, il Sud della Spagna e della Francia. Quanto all’origine del problema, è probabile legato alla sanità delle uve (ad esempio, massicci attacchi di oidio o Botrytis alla vite, uve imbrattate di terra e quindi coltivate a pochi centrimetri dal suolo, tendono a favorire lo sviluppo di ocratossine nel vino finito). Va poi posta particolare attenzione ai tappi ed alle barriques se non ben stoccate, a rischio d’attacco di funghi potenziali produttori di ocratossine.
La riduzione di ocratossina si ottiene con l’uso di coadiuvanti chimici e di batteri lattici, legalmente commercializzati nell’industria alimentare ed eliminabili, nel caso del vino, con le fecce. Ma l’utilizzo di questi metodi, in presenza di forti quantità di ocratossina, può irreversibilmente mutare la mappa cromatica dei vini rossi anche in presenza di stabilizzanti del colore.
Se è lodevole l’iniziativa di prevenzione e salvaguardia della sanità del prodotto vino da parte dell’Unione Europea, è altrettanto dannoso indulgere ad allarmismi inutili e controproducenti sulle micotossine nel vino, quando fonti ben più importanti di questi composti sono presenti in altri alimenti consumati con frequenza (caffè, birra, mais, grano) e in quantità certamente superiori al vino.
 
(*) Nota: ogni mille articoli sul resveratrolo, uno solo sull’ocratossina.
IL GIORNALE DI VICENZA
Recoaro. I consiglieri dell’Unione: «Il Cda delle Terme si dimetta»
La borachera va in Regione
L’invito all’alcol è diventato un caso politico

(m. sc.) «Questo volantino rasenta risvolti penali, quali l’istigazione all’alcolismo. Il consiglio d’amministrazione delle Terme dovrebbe subito dimettersi». Non ha mezzi termini Achille Variati, consigliere regionale della Margherita, intervenendo a Recoaro sulla vicenda del volantino con cui le Terme pubblicizzano la somministrazione di alcolici e superalcolici a metà prezzo durante una cosiddetta " hora de la borachera" , ora della sbronza, nel discobar del compendio. «Non si può accettare che un invito al consumo di alcol venga da un’istituzione della Regione (*) - ha incalzato il Ds Claudio Rizzato -. Noi consiglieri lavoriamo per la prevenzione ed episodi come questo rischiano di mettere in discussione il lavoro di molti». Variati e Rizzato, insieme a Maria Pia Mainardi, hanno presentato un’interrogazione a risposta immediata alla Giunta veneta, chiedendo che venga interrotta l’«assurda promozione» e sia compiuta un’indagine sulla "genesi" del messaggio.
E proprio sull’origine del volantino incriminato, durante la conferenza stampa sui generis di ieri, è emersa un’accusa pesante. Porta la firma di Lives Santagiuliana, esponente dei Ds recoaresi, che tira in ballo direttamente il presidente delle Terme Francesco Casa. «So per certo che il presidente - ha affermato Santagiuliana - non solo era al corrente dell’iniziativa, ma l’ha decisa e promossa a tavolino con i dipendenti-gestori. È stato il presidente a portare in stampa quel testo». «Queste parole sono come coltelli - ha sottolineato Variati -. Se nessuno le smentisce, un presidente così non può continuare a ricoprire quel ruolo».
Casa ieri non era presente. Interpellato al telefono ha affermato che non rilascerà dichiarazioni «se non dopo aver riunito il Cda». C’era invece il vicepresidente Giancarlo Lora: «Ho stigmatizzato da subito il volantino -, ha affermato, prima di chiarire che - la responsabilità oggettiva è delle Terme», perché di fatto chi lavora al discobar è soltanto dipendente. «Abbiamo già ritirato i volantini - ha concluso Lora -, è stato un errore madornale».
 
(*) Nota: beh, veramente questa rassegna stampa testimonia da anni come, in Veneto e in tutta Italia, ogni giorno istituzioni pubbliche (di ogni colore politico) investano soldi nostri per promuovere il consumo di alcol.
Solo per fare un esempio, il Vinitaly è in Veneto, e non mi pare che le istituzioni pubbliche ne prendano le distanze....

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
É stato bloccato dai carabinieri
Picchia la moglie
alcolista finisce in carcere
I maltrattamenti in famiglia erano diventati scene di un copione già visto. Fino al momento in cui una madre, vittima di un marito violento e schiavo dell’alcool, ha avuto il coraggio di raccontare tutto ai carabinieri, mettendo fine all’angoscia di una nucleo familiare tenuto sotto scacco. In manette è finito il capofamiglia, un uomo di 40 anni, da molto tempo dedito all’abuso di alcool che avrebbe cercato di convincere la moglie a lasciare andar via con sé per un breve periodo i tre figli. A rendere guardinga la donna, le condizioni di alterazione psicofisica del marito, chiaramente ubriaco. Qualche giorno prima, inoltre, l’uomo sarebbe uscito fuori strada dopo essersi messo alla guida della sua autovettura in stato di ebbrezza. La tragedia scampata per miracolo, insomma, è suonata per la mamma come un campanello di allarme sul quale assumere un atteggiamento di assoluta intransigenza. A quel punto, il marito-bruto non si è contenuto più ed ha sbraitato all’indirizzo della moglie, mettendo in scena una scomposta prova di forza, condita di minacce e spintoni, che avrebbe avuto l’obiettivo di portare i tre ragazzi a lavoro nella sua bottega in periferia. La donna ha chiamato in aiuto con una telefonata i carabinieri che hanno dapprima cercato di calmare l’aggressore, ma sono stati poi costretti ad ammanettarlo e condurlo in carcere. Qui ci rimarrà in attesa dell’invio in una comunità di recupero per alcolisti: l’unica speranza per una famiglia turbata.   Nicola Curci.

IL GAZZETTINO (Udine)
Alcolisti, appello per un day-hospital
L’assemblea dell’Acat friulana chiede alla Regione di trovare i fondi necessari

Sfumata l’Unità alcologica residenziale e semiresidenziale, anche il day hospital rischia di fare una brutta fine e rimanere sulla carta del progetto alternativo elaborato dall’Acat udinese (associazione club alcolisti in trattamento). Dopo aver incassato il niet sulla proposta dell’Unità alcologica da realizzarsi al Gervasutta, l’Acat cittadina non intende mollare sul day hospital, sempre al Gervasutta, partorito come soluzione temporanea in vista del reperimento di fondi necessari alla costituzione dell’Unità. «L’Ass 4 Medio Friuli sembra non riuscire a trovare la copertura nemmeno per il day hospital», fa sapere la presidente della sezione udinese, Carla Nascimbeni, durante l’assemblea annuale dei soci all’Auditorium Menossi, ribadendo i costi notevolmente più contenuti di un’alternativa gravata, però, da mille dubbi economici: ci sono o non ci sono i soldi? . «Ci aspettiamo un intervento da parte dell’assessore regionale alla Sanità Ezio Beltrame - aggiungono i 462 alcolisti in trattamento per quanto riguarda il territorio dell’ex Usl numero 7 - in modo che si verifichi se davvero le finanze non consentono l’istituzione del day hospital». Un escamotage, questo, che sanerebbe il vuoto di una struttura intermedia che l’Acat domanda dal ’97. Se l’alcologia a Udine avrà tempi ancora lunghi, per il day hospital gli alcolisti con le loro famiglie (in tutto quasi 1.400 persone) fanno sentire la loro richiesta sempre più pressante. «Se potessimo contare su un passaggio intermedio, come il ricovero per una giornata, sicuramente si risolverebbe, in parte, la preoccupante carenza di nuove persone dentro i club».
Una latitanza che spaventa, considerata l’impennata della dipendenza etilica, e che potrebbe essere sconfitta attraverso la prima fase di ’accerchiamento’ della patologia all’interno di un centro specifico. «La verità è che manca un momento iniziale di aggressione del problema; senza l’Unità alcologica, o, in sua attesa, senza il day hospital, l’ingresso nei club non può essere automaticamente produttivo (*)». I 60 club (l’ultimo apre a Codroipo) e i 46 volontari che gestiscono anche le Sat (scuola alcologica territoriale: a Tricesimo e Mortegliano) costituiscono l’organigramma di base contro la palude della dipendenza.  Irene Giurovich
 
(*) Nota: quando il Professor Hudolin cominciò a lavorare nei programmi alcologici italiani, a partire da fine anni settanta, sulla sua spinta cominciarono pian piano a nascere in Italia (a partire dal Nord Est) i servizi specifici per l’alcologia, e anche strutture e reparti ospedalieri specifici.
Negli ultimi anni della sua vita, dopo la grandissima diffusione dei Club degli Alcolisti in Trattamento, dopo l’introduzione delle Scuole Alcologiche Territoriali e dei (mai pienamente realizzati) Centri Alcologici Territoriali Funzionali, Hudolin diceva che il ricovero in reparti o strutture specifiche per l’alcol non serviva a niente.
Per entrare al Club non occorrono filtri, il "passaggio intermedio" è una questione molto complessa e delicata, molte volte è stata più un problema che una risorsa.
Oltretutto Hudolin aveva predetto che sarebbero mancati i soldi per la Sanità pubblica, e che pertanto tali strutture sarebbero state destinate a scomparire.
 
Cito testualmente da Hudolin, da Camminando Insieme 12/1994, pagina 5: "I Club degli alcolisti in trattamento e gli altri programmi territoriali per i problemi alcolcorrelati e complessi seguono naturalmente tutti i cambiamenti che si manifestano nella società, nelle vicende economiche a livello mondiale, nella legislazione sanitaria. Per fortuna i Club non hanno problemi economici (o meglio non dovrebbero averne), perchè i Club di per sé, e gli altri programmi per i problemi alcolcorrelati e complessi, lavorano meglio se non c’è di mezzo il denaro. Se mancano i finanziamenti per la Sanità - e mancheranno a quanto sembra - i Club dovrebbero funzionare meglio, e saranno, forse, più richiesti dalle strutture pubbliche (anche se ciò non è necessariamente detto) perchè queste strutture, lottando per ottenere una loro posizione, tenteranno probabilmente di appropriarsi anche dei Club ed eventualmente, tramite i programmi che si stanno sviluppando, assicurarsi una posizione sociale, uno status e poi forse un vantaggio economico" ... "il sistema dei Club deve essere, da una parte indipendente, autonomo, garantire l’autonomia agli stessi Club, e dall’altra deve creare occasioni di cooperazione sul livello territoriale. Ciò non può essere fatto dai servizi sanitari pubblici, perchè ciò comporterebbe una medicalizzazione, una psichiatrizzazione, anche se indiretta, dei problemi, ma neanche le Associazioni da sole sono in grado di portare avanti questi programmi, perchè esse si sono sviluppate, assumendo in certi casi le caratteristiche negative delle organizzazioni politiche..."..

CORRIERE ROMAGNA (Cesena)
Etilometro ad ogni angolo di strada

CESENA -Tolleranza zero contro chi guida in stato di ebbrezza. E’ questa la parola d’ordine dei vigili. Nel 2004, la Polizia Municipale di Cesena ha rilevato 266 incidenti stradali con feriti (il 40 per cento circa del totale) e che, pur senza procedere in modo sistematico - cioè limitandosi ai casi più eclatanti - in 13 casi (pari al 4,8 per cento) è emerso che uno dei coinvolti era alla guida in stato di ebbrezza alcolica . Questi dati e la sensibilità nei riguardi del problema, hanno portato la polizia municipale a decidere di impegnare la massima quantità possibile delle risorse del Reparto Pronto intervento - per il 2005 - a questo tema. Per raggiungere l’obiettivo ci sarà un rilevamento più sistematico (almeno nella maggior parte dei sinistri stradali con lesioni) dello stato di ebbrezza alcolica nel caso degli incidenti stradali; l’esecuzione di periodiche e frequenti campagne mirate di monitoraggio e repressione in strada, con l’utilizzo delle strumentazioni in dotazione (etilometro, test per l’accertamento di assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, telelaser, ufficio mobile) in servizi dedicati. La polizia municipale inoltre si impegna a divulgare periodicamente i risultati dell’ attività sperando che possano servire ad una migliore comprensione del fenomeno (per finalità preventive) ed a contenerne i tragici effetti (con la repressione). Il problema della guida in stato di ebbrezza esiste anche quando è stata assunta una tale quantità da comportare alterazioni evidenti del comportamento. Il conducente è soggetto a riduzione della percezione di rischio, per diminuzione di capacità di giudizio e critica, ad allungamento dei tempi di reazione, per compromissione dei riflessi ai segnali sonori, luminosi e della visione periferica. Il reato di recente è stato riportato sotto la competenza del Tribunale, e prevede pene severe (arresto fino a un mese, ammenda da 258 a 1.032 euro) e sanzioni amministrative accessorie (sospensione della patente da 15 giorni fino a 6 mesi; decurtazione di 10 punti).

VIRGILIO.IT
Ubriaco ruba ruspa e si lancia contro discoteca, arrestato
Feriti 2 agenti, danneggiate 9 auto e tubature acqua e gas

(ANSA) - PERUGIA, 13 FEB - Un albanese ubriaco ha provocato scompiglio e gravi danni a Bastia Umbra aggirandosi per le strade con una pala meccanica rubata. L’uomo era stato cacciato da una discoteca e ha rubato il pesante veicolo da un cantiere poco distante cercando di raggiungere il locale. Nel tragitto ha distrutto 9 auto, ha sfondato una centralina del metano, provocando una pericolosa uscita di gas, e una conduttura dell’acqua. Nel tentativo di fermarlo, due agenti sono rimasti feriti.

AGIonline
CACCIATO DA DISCOTECA, semina panico con RUSPA

(AGI) - Perugia, 13 feb. - Era stato cacciato da una discoteca, dopo che, insieme ad un amico, aveva infastidito alcuni clienti. Si è vendicato rubando una pala meccanica e "attaccando" il locale. E’ successo nella zona industriale di Bastia Umbra, nel perugino, dove la scorsa notte due albanesi, a quanto sembra ubriachi, hanno seminato il panico, dopo essere stati messi alla porta della discoteca "Bora Bora" dai buttafuori del locale. In particolare uno dei due, B.R. di 24 anni, in possesso di un regolare permesso di soggiorno, ha rubato una ruspa dai locali di una vicina officina meccanica e si è diretto minaccioso verso l’ ingresso del locale. Durante il tragitto il ragazzo ha travolto nove auto e danneggiato gravemente le tubature di acqua e gas che riforniscono la zona. Il tempestivo intervento delle forze dell’ ordine non è bastato a far calmare il giovane che ha tentato a più riprese di investire gli agenti che cercavano di fermarlo, ferendone due. La situazione è tornata alla tranquillità solo dopo che uno dei poliziotti è riuscito a salire a bordo della ruspa e, dopo una colluttazione con il ragazzo, ad arrestarlo. Per lui l’ accusa è di furto aggravato, tentato omicidio, danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.

CORRIERE ROMAGNA (Rimini)
Ubriachi al volante: venerdì sera 13 denunce

RIMINI - Notte alcolica sulle strade della Riviera. Venerdì sera, i carabinieri della radiomobile hanno controllato le arterie più trafficate per mettere “fuori gioco” eventuali automobilisti spericolati e soprattutto troppo ubriachi per circolare in libertà. I loro controlli non hanno fatto che confermare un dato di fatto: sono ancora in tanti a mettersi alla guida dopo aver alzato il gomito. Hanno, quindi, denunciato in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza alcolica 13 persone, tutte di sesso maschile, risultate positive al test etilometrico.Il valore di alcol è oscillato per ognuno di loro tra lo 0.87 della prima prova e l’1,81 della seconda.

IL GAZZETTINO (Treviso)
CONTROLLI NOTTURNI

(ma.sc.) Polizia municipale ancora al lavoro sul fronte dei locali e in particolare sul fronte degli esercizi che rimangono aperti di notte. Nelle ultime settimane i vigili urbani hanno effettuato alcuni controlli sia all’interno di pub e birrerie, sia lungo le strade vicino ai locali, per il cosiddetto "parcheggio selvaggio". Venerdì sera i vigili si sono messi al lavoro vicino all’Università e in piazza Trentin. Il bilancio è di oltre venti verbali elevati e di una patente ritirata.
Da diverso tempo alla centrale operativa della polizia municipale arrivano le segnalazione dei residenti di alcune zone della città che lamentano i continui rumori provenienti dai locali, ma anche la situazione dei parcheggi. Auto "abbandonate" sui marciapiedi che ostruiscono il passaggio, oppure davanti ai divieti di sosta. Venerdì sera durante l’ennesimo controllo nella zona dell’Università sono stati elevati per questa ragione dieci verbali, altrettanti ne sono stati elevati in piazza Trentin, dove è stata ritirata anche una patente. In particolare la polizia municipale aveva richiesto l’intervento di un carro attrezzi per portare via un’automobile parcheggiata male. Proprio mentre il carro attrezzi spostava la vettura è arrivato il proprietario, un giovane di 34 anni accompagnato da un amico. Il ragazzo si è messo a discutere con i vigili, poi ha deciso di pagare l’intervento del carro attrezzi ed evitare che gli venisse portata via la vettura. I vigili, vedendo il giovane agitato, gli hanno consigliato di far guidare la vettura ad un’altra persona o al limite di lasciarla sul posto, ma il giovane ha detto di stare bene, di non avere problemi. E’ salito a bordo della vettura, allontanandosi. Pochi metri dopo è stato nuovamente fermato dalla polizia municipale. Questa volta si è dovuto sottoporre alla prova con l’etilometro. Nel primo caso aveva un tasso di alcol nel sangue pari a 1,88, tre volte superiore a quanto previsto dalle legge, nel secondo ben 1,91. Gli è stata quindi ritirata la patente.

IL MESSAGGERO (Ancona)
A Pesaro e Fano
Voglia di jazz e vino a volontà .

DOMENICA all’insegna della musica jazz, e del vino. Tra Pesaro e Fano ci sarà una sorta di ponte ideale che proporrà due momenti all’insegna della buona musica e del buon bere. A Fano all’ Officina 440 (ore 20,30), "Jazz&Wine", iniziativa organizzata dalla delegazione Ais (Associazione italiana sommeliers) di Pesaro che proporrà una serata sul Sangiovese di Toscana in tre delle sue espressioni: Morellino di Scansano 2003, Rosso di Montalcino 2002 e Chianti classico 2001. Per l’occasione il cuoco dell’Officina 440, Giuseppe Ricchi ha preparato un menù rigorosamente toscano con: fetunta, ribollita, tagliata con funghi crudi e rucola, capocollo alla griglia con finocchio selvatico e dessert al prezzo speciale di 20 euro. Per prenotazioni 0721-830466. Per la serata i tre vini toscani godranno di uno sconto speciale del 50%. Naturalmente non mancherà la jam session con i migliori musicisti della zona che accompagneranno portate e degustazioni.. Ma la voglia di jazz dilaga anche a Pesaro. Al Palas Cafè in via degli Abeti, questa sera prima serata di un minicartellone di appuntamenti (tutti ad ingresso gratuito), con la musica afroamericana organizzato dal Pesaro Jazz club. Sunday at the Palas Cafè, questo il titolo della rassegna, proporrà questa sera (ore 21,45) il duo formato da Gianni Giudici (organo Hammond) e Massimo Ferri (batteria). Si tratta di una formazione piuttosto inedita che propone un virtuoso dello strumento elettromeccanico. Giudici, già dimostratore ufficiale della Hammond, si esibirà con il suo strumento "vintage" assolutamente originale, in una serie di classici e in composizioni personali.  C.S.

IL SECOLO XIX
Rischia di travolgere tre persone
Guidava contromano. Ha mostrato la carta d’identità invece della patente
Signora di mezz’età a "Santa" era al triplo del limite etilico

Santa Margherita Elegante, alla guida di un’automobile di design italiano, e femmina. Non esattamente l’identikit di un pirata della strada ma tale ha rischiato di diventare la donna fermata venerdì pomeriggio a Santa Margherita dai carabinieri del nucleo radiomobile, ubriaca al volante e contromano. Per un pelo, l’elegante signora che aveva imboccato la piazza del Comune contromano, non ha investito due anziani e un bambino che stavano attraversando la strada sulle strisce pedonali. La manovra, che fortunatamente non si è conclusa con un incidente, non è sfuggita ai carabinieri del Nor che subito hanno fermato l’automobile, trovandosi di fronte la signora in stato evidentemente confusionale. La donna, una rapallese di cinquantadue anni, ha consegnato ai militari la carta di identità invece della patente che le era stata richiesta. Così i carabinieri hanno capito che era il caso di effettuare un alcool test. E l’esame del palloncino ha poi decretato che il tasso alcolico nel sangue della signora alle quattro del pomeriggio, era di tre volte superiore al limite consentito dalla legge. La signora ha perso per il momento la patente (la Prefettura deve ancora stabilire la durata del sequestro), oltre ad aver subito la decurtazione di dieci punti dalla stessa, quando le verrà restituita. Noblesse oblige, la donna che è stata anche denunciata all’autorità giudiziaria, non ha voluto dichiarare nulla ai militari sul verbale di accertamento delle sue violazioni al codice della strada (oltre alla guida in stato di ebbrezza, la guida contromano). In silenzio con la sua sbornia da smaltire, ha parcheggiato l’auto congedandosi dai militari che l’avevano appena multata.
Altre due patenti sono state ritirate venerdì per guida in stato di ebbrezza a Santa Margherita, ma dalla polizia stradale di Chiavari. Sono rimasti a piedi due uomini, uno di Santa e uno di Rapallo, fermati rispettivamente sulla provinciale di San Lorenzo e in centro a Santa. A. B., del 1957, aveva un tasso alcolico nel sangue di quasi tre volte superiore al limite consentito dal Codice della strada quando venerdì sera i poliziotti lo hanno fermato. M. T., giovane rapallese di 21 anni pure era alticcio ma non così tanto e si è visto comunque ritirare la licenza di guida dai poliziotti del distaccamento chiavarese di pattuglia sulle strade del Levante.
Un altro episodio alcolico si è verificato ieri pomeriggio a Chiavari. Verso le sei, un’ambulanza della Croce verde è dovuta intervenire per soccorrere un ubriaco che si era sentito male nei pressi della panetteria Graglia di piazza Cavour. L’uomo, uno straniero piuttosto conosciuto dai volontari e dai soccorritori chiavaresi, è stato colpito da un collasso proprio nella panetteria da cui i titolari hanno subito dato l’allarme al 118 che ha deciso di caricare l’uomo sull’ambulanza e di fargli curare i postumi della sbornia al pronto soccorso di Lavagna.

IL MESSAGGERO (Pesaro)
Omaggio a Ivan Graziani

NOVAFELTRIA - Prende il via oggi pomeriggio al Teatro Sociale di Novafeltria la III edizione de “Il vino e le canzoni” omaggio a Ivan Graziani, organizzata dal Comune, dall’Associazione “Il Vino e le Canzoni” e dall’Associazione Pigro (*). E’ nello spirito della manifestazione coniugare la musica d’autore alla eno-gastronomia. Inizio ore 17.30 con il concerto di Paolo Benvegnù il chitarrista-cantante fondatore dell’ipersensibilismo e degli Scisma, gruppo alternative-rock italiano. Presenterà la manifestazione Rossella Diaco conduttrice su Rai International. Da visitare la mostra allestita dal Museo del Disco d1Epoca dal titolo “C’era un ragazzo che come me amava... i Led Zeppelin” a cura di Roberto Parenti.
(*) Nota: chissà come mai questo accostamento al vino del grande artista abruzzese, che peraltro scrisse diverse canzoni con riferimenti alle sofferenze causate dall’alcol (Johnny non c’entra - Giuliana - Agnese - ... ). A fine rassegna vi copio il testo della canzone "Tutto il coraggio che hai", di Ivan Graziani, che parla di alcolismo.

IL MESSAGGERO (Pesaro)
PIAZZA UGO BASSI
“Pirata” ubriaco tenta la fuga Bloccato da un carabiniere

Speronamento tra auto in piazza Ugo Bassi. Dopo aver provocato l’incidente, un extracomunitario alla guida di una Fiat Uno ha tentato la fuga. Ma fermato da un carabiniere in borghese ne è nata una colluttazione e lo straniero è stato arrestato. E’ accaduto ieri sera intorno alle 20,45. Il “pirata” sembra che si fosse messo alla guida con un elevato tasso alcolico nel sangue. Con tutta probabilità una manovra maldestra all’origine del tamponamento, fatto sta che ad averne la peggio è stata una ragazza che con la sua Nissan Micra transitava davanti alla farmacia del Piano. Il colpo sulla fiancata sinistra dell’auto e l’extracomunitario ha iniziato a dare in escandescenze. Per fortuna c’è stato l’immediato intervento di un carabinieri che passava nella zona Avendo capito le intenzioni dell’autista ubriaco, ha tentato di tenerlo fermo. Ma l’extracomunitario ha reagito e al militare non è restato che usare la forza per tenerlo immobilizzato. Nel frattempo la ragazza ha chiamato rinforzi. Sul posto tre pattuglie della polizia e una dei carabinieri che hanno provveduto all’arresto dell’extracomunitario. Le accuse contestategli sono violenza e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo è residente in via Flaminia e conosciuto alle forze dell’ordine per essere tutt’altro che un tipo nervoso.   A.M.

IL MESSAGGERO (Abruzzo)
ALCOL E FOLLIA
Ferito in una lite finisce all’ospedale

MONTESILVANO - Una lite per futili motivi, qualche parola di troppo e - complice l’alcool - un extracomunitario di 38 anni, di nazionalità marocchina K.C. ferisce in modo per fortuna non grave un italiano S.F. 20 anni con un coltello.
E’ successo venerdì intorno alle 23,30 in via Sciesa, una traversa di via Chiarini a Montesilvano, in un appartamento che i due operai condividono con altre due persone. Il ferito prontamente soccorso dal 118 - che era stato allertato da un altro extracomunitario appena rientrato nell’appartamento subito dopo il litigio - è stato trasportato in ospedale, dove i medici di turno gli hanno riscontrato ferite lacero contuse guaribili in 15 giorni. Per il feritore - che risulta in regola con il permesso di soggiorno in Italia - è scattata la denuncia per lesioni volontarie aggravate. Ridimensionato in questi termini, l’episodio non presenta nulla di grave. L’arma è un coltello di dimensioni ridotte e probabilmente il gesto dell’extracomunitario è scaturito sotto l’effetto di un bicchiere di vino di troppo. Però se inseriamo questo accoltellamento nel mosaico degli avvenimenti criminosi degli ultimi tempi, la situazione in città assume contorni inquietanti. La prostituzione, che prolifera lungo la strada del retropineta, nonostante i divieti di sosta e di fermata, le bustine di "neve" che passano di mano e da ultimo l’episodio dei cinque colpi di pistola contro l’ufficio di un noto imprenditore contribuiscono ad allarmare non poco i cittadini. Ma le forze dell’ordine, presenti sul territorio in maniera massiccia, controllano la situazione: le ultime "retate" a distanza di sei giorni l’una dall’altra hanno ripulito la piazza da spacciatori, venditori ambulanti di merce contraffatta ed altri soggetti malavitosi. La guardia resta alta.   P.G.O.
 
 
(*) Nota: questo è un dato gravissimo. Non per il 4,8 per cento che hanno trovato ubriachi, ma per il restante 30-40 per cento di persone in stato di ebbrezza coinvolte in questi 266 incidenti, che l’hanno fatta franca perchè non sono stati sottoposti alla rilevazione dell’alcolemia.
A che è servito portare il tasso di alcolemia consentita da 0,8 a 0,5 se poi vengono controllati solo i guidatori ubriachi fradici?
Prendiamo atto con piacere che finalmente quest’anno le cose cambieranno, ma il rilevamento dovrà essere sistematico in TUTTI i casi di incidenti, e non solo nella maggior parte. Altrimenti non potremo mai avere dati seri e realistici della situazione.

L’ADIGE
Martedì sera l´anteprima trentina del film outsider: e si beve bene
«Sideways», all´Astra con buon vino
TRENTO - Il film è sicuramente il più atteso della stagione: una produzione indipendente, con un budget non hollywoodiano, che però è piaciuto un sacco ed ha vinto pure un Golden Globe - l´anteprima degli Oscar. Ora sbarca in Italia ed essendo una commedia incentrata sui piaceri del buon vino, verrà presentata a Trento nell´unico cinema con annessa osteria (certificata Slow Food): l´Astra di corso Buonarroti a Trento.
L´anteprima sarà dopodomani, martedì 15 febbraio, alle 21. Il pubblico è invitato a una «preview» del film che narra le peripezie di due amici - uno single e uno "mollato" - che per dimenticare le amarezze si concedono un lento viaggio fra i vigneti e le cantine della California. Fra conversazioni brillanti sulla vita, incontri sentimentali ed erotici e celestiali degustazioni di Napa Valley, il film on-the road diventa iniziazione ai piaceri della vita.
Così sarà anche a Trento: la proiezione del film (ore 21) verrà seguita da una degustazione di vini californiani. «Sideways» tornerà poi in programmazione all´Astra la settimana seguente. I vini californiani e l´osteria di Anna Artuso, invece, rimangono sempre. E per andarci non occorre la scusa del film sul vino.
IL GAZZETTINO (Belluno)
QUERO Il gravissimo episodio è accaduto lunedì scorso. Ne è stata vittima una delle titolari di un locale del centro medicata all’ospedale
L’aggredisce al bar e tenta di violentarla

L’uomo è un marocchino altre volte protagonista di molestie e atti osceni. Interrogato dai carabinieri è stato poi rilasciato
Un cittadino di origine marocchina residente a Quero ha molestato in maniera pesantissima, tentando di usarle violenza, una delle due titolari del bar "An - Bar Adan" sito nella centrale via Nazionale a Quero.
L’episodio è accaduto lunedì scorso, ma la giovane donna ha deciso di renderlo pubblico soltanto ora in quanto è rimasta terrorizzata nel sapere che il suo aggressore era stato subito liberato dopo alcuni accertamenti. Erano circa le 22, lunedì, quando l’extracomunitario - già noto all’esercente per il suo comportamento che spesso andava oltre il normale senso del pudore - è entrato nel bar. L’uomo, visibilmente ubriaco, ha tenuto un comportamento civile fino a quando tutti gli altri avventori se n’erano andati. A questo punto erano rimasti soli nel bar lui e la ventiquattrenne Ilaria Andreazza, che quella sera era di turno per la chiusura del locale.
L’uomo ha chiesto una birra e la ragazza - che in quel momento stava facendo le pulizie - a causa dello stato di alterazione del marocchino ha negato garbatamente. A questo punto l’uomo ha iniziato a spogliarsi, ma la ragazza con una buona dose di coraggio l’ha spinto verso l’uscita invitandolo a lasciare il locale. In un primo momento sembrava che egli stesse per uscire ma, mentre lei stava tornando verso il bancone del bar, è stata aggredita alle spalle. L’uomo che la ha stretta fortemente all’addome e ha iniziato a palpeggiare la ragazza che intanto cercava di divincolarsi e a fatica è riuscita a trascinarsi fino al bancone per raggiungere il telefono. L’aggressore però le ha impedito di telefonare.
Ilaria a questo punto ha cercato di ritornare verso l’uscita per chiedere aiuto urlando ma, prima di raggiungere la porta, è stata scaraventata a terra. Forse anche grazie al fatto che l’uomo era ubriaco è comunque riuscita a rialzarsi e a guadagnare la porta. Fortuna ha voluto che nel mentre fosse in arrivo un amico della donna. A questo punto l’extracomunitario ha mollato la presa chiedendo ancora di poter bere. La gestrice del bar ha approfittato del momento per chiamare il 112 ma, l’aggressore nel frattempo si è dileguato. Il conoscente della ragazza è andato di corsa nella vicina caserma dei carabinieri a raccontare l’accaduto e a descrivere l’uomo.
Ilaria Andreazza è stata poi portata al pronto soccorso del Santa Maria del Prato dove le hanno diagnosticato un’ecchimosi alla mano sinistra e lividi da aggressione all’addome con prognosi di 6 giorni. La donna ha sporto immediatamente formale querela nei confronti del suo aggressore. L’extracomunitario, a quanto pare, non sarebbe nuovo ad episodi simili, oltre che a esibizioni oscene in luoghi pubblici e, a detta di diverse persone, pare che sia stato segnalato altre volte alle forze dell’ordine per questo suo comportamento.   Fulvio Mondin.

IL RACCONTO
«Contro quell’individuo tante segnalazioni non possiamo continuare a vivere nella paura»
Quero
Non è facile per una ragazza simpatica e di bell’aspetto restare da sola davanti al bancone di un bar fino a tarda sera. Soprattutto non è facile quando nel bar non c’è nessuno oltre ad un extracomunitario ubriaco che chiede da bere e che si sbottona i pantaloni rendendo chiare le sue intenzioni. Sono stati attimi di paura quelli passati l’altra sera da Ilaria Andreazza. Ilaria, assieme all’amica Valentina Rizzotto ha rilevato il centralissimo e frequentatissimo "bar da Franco" a pochi metri da piazza Marconi da circa un anno. Lo hanno chiamato "An - Bar Adan" e hanno continuato a tenere alto il nome del locale. Ci sono momenti però, come appunto il lunedì sera, nei quali, dopo un certo orario, il bar si svuota e la gestrice di turno resta sola con pochi avventori. Per fortuna episodi del genere accadono molto di rado ma, come spiega la stessa Ilaria, "non è la prima volta che quell’extracomunitario si comporta male. Ho già chiamato più volte il 112". In particolare la ragazza racconta l’episodio di quando l’uomo, di fronte ad alcune ragazze sedute, aveva fatto la sua conosciuta manovra di mettere in mostra i genitali. «Quello che mi sconcerta - prosegue Ilaria - è che poi nessuno voglia sbilanciarsi e formalizzare la denuncia. E ancor di più mi sconcerta - prosegue - sentire che il giorno dopo alla mia aggressione l’uomo era già in libertà. E pensare - aggiunge - che, visti i precedenti, dovrebbe avere un fascicolo enorme di segnalazioni». Altro particolare che vuole rendere noto la donna è che la sera dell’aggressione al numero di emergenza non ha risposto nessuno. «E se non fosse arrivato nessuno e mi avesse accoltellato? Le forze dell’ordine - conclude Ilaria - mi hanno garantito che gli negheranno il prossimo permesso di soggiorno, ma intanto noi cosa dobbiamo fare, chiudere il bar alle 8 di sera?».  F.M.

 
CORRIERE ROMAGNA (Ravenna)
Picchia un agente in cella di sicurezza Ravennate arrestato dalla polizia
RAVENNA - Dopo una notte di eccessi si è ritrovato in una cella di sicurezza della questura. Quando un agente di polizia alle 7 di ieri mattina lo ha svegliato di buon ora, lui non ha gradito e lo ha preso a calci e pugni ferendolo al volto. Fabio Casadio, 47enne ravennate residente in via Postunia, è stato arrestato ieri mattina con l’accusa di violenza, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.La sua storia era cominciata, però, qualche ora prima a Marina di Ravenna. L’uomo, che fino a pochi mesi fa si trovava agli arresti domiciliari, era stato fermato per un normale controllo in viale delle Nazioni verso le 4,30 di sabato mattina. Si trovava su un’auto guidata da un amico, risultato in regola con i documenti. Casadio, invece, non aveva né patente, né carta dì identità e molto probabilmente aveva bevuto un bicchiere di troppo che ha influito sul suo comportamento. Sceso dall’auto, invece di palesare un comportamento educato, ha preferito urinare per strada di fronte ai poliziotti, rivolgendosi poi agli agenti in atteggiamento irriguardoso. Visti anche i suoi precedenti l’uomo è stato portato in questura per ulteriori controlli, prima di essere formalmente denunciato per atti contrari alla pubblica decenza. Dopo è stato fatto accomodare in cella di sicurezza dove ha dormito per qualche ora. Al risveglio la reazione violenta nei confronti di un agente che ha riportato ferite guaribili in sette giorni.Ieri l’uomo, difeso dall’avvocato Luca Alni, si è presentato in tribunale per il rito direttissimo.L’udienza è stata però rinviata a domani. Il pm ha chiesto e ottenuto la custodia cautelare.
IL MATTINO
L’INIZIATIVA
Negativo all’esame-etilometro? Entri in discoteca senza pagare
Ingresso omaggio in discoteca per tutti i giovani che, sottoposti alla prova dell’etilometro all’uscita del locale, siano risultati negativi. «Guido con prudenza, zero alcol tutta vita» è infatti una delle iniziative che il dipartimento per la sicurezza stradale del ministero dell’Interno ha organizzato nell’ambito della settimana della sicurezza stradale, che prenderà il via domani. Mela, Miles, Hemingway, Old King e Madras (ex Havana Club) i locali che hanno risposto all’invito di Enzo De Pompeis, presidente regionale Silb (il sindacato italiano dei locali da ballo), e che nella notte tra il 18 ed il 19 febbraio e quella successiva ospiteranno dei gazebo, sotto i quali le hostess distribuiranno materiale informativo e regaleranno a tutti t-shirt con lo slogan della campagna e utili apparecchi per eseguire da soli il test prima di mettersi al volante dopo una serata in discoteca. La capienza ufficiale dei locali in questione è di circa tremila persone per sera. Considerando però il continuo ricambio di clienti, saranno ben più di seimila i napoletani coinvolti. Intanto già da domani gli studenti delle scuole secondarie assisteranno a filmati e testimonianze, ritenuti più efficaci nella comunicazione con gli adolescenti, mentre il 16 ed il 17 al Pala Eden di Edenlandia andrà in scena la commedia per i più piccini «La città senza regole»: gag, musica e canzoni per insegnare il rispetto delle regole e la tolleranza ai piccoli cittadini. Il 27 infine chiusura a piazza Dante. Cristina Cennamo.
IL MESSAGGERO (Metropoli)
ESQUILINO
Lite sull’autobus dei barboni: agente aggredito
Momenti di panico l’altra sera in via Giolitti per una lite fra barboni all’interno dell’autobus messo a disposizione del Comune per l’emergenza freddo. Operatori sociali stavano prelevando i senza dimora per portarli in strutture accoglienti dove offrono loro il cibo.Verso le 21.30 l’autista del bus ha incrociato una ”volante” del 113. S’è sporto dal finestrino richiamando l’attenzione dei poliziotti. «Presto venite ci sono due passeggeri che si stanno picchiando» ha gridato l’autista. I poliziotti sono intervenuti. Sono saliti sul mezzo facendosi largo in mezzo da altri clochard. Due uomini stranieri se le stavano dando di santa ragione. Gli agenti sono riusciti a separarli e a portarli fuori dall’autobus su un marciapiede di via Giolitti. A quel punto uno dei due ha aggredito i poliziotti. Come una furia li ha presi a calci e a pugni. Una volta bloccato ha cominciato a prendere a calci la macchina della polizia danneggiandola.
L’uomo, fuori di sè probabilmente per l’alcool ingerito, è stato portato al commissariato ”Esquilino” dove è stato arrestato per lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamenti. L’altro barbone invece è rimontato sull’autobus del Comune ed insieme ad altri è stato portato in un ostello per passare la notte lontana dal freddo. I poliziotti sono stati refertati in ospedale M.D.R.
WINENEWS.IT
2 MILIONI DI TURISTI IN MENO NEL 2004. E L’ITALIA CERCA DI RILANCIARSI PUNTANDO SU CIBO & VINO: TUTTE LE NUOVE PROPOSTE ALLA BIT DI MILANO (DAL 12 AL 15 FEBBRAIO)
Per l’Italia il 2004 ha fatto suonare l’allarme rosso del turismo: sono stati ben due milioni in meno i visitatori che hanno scelto il nostro Paese come meta delle loro vacanze, e adesso si corre ai ripari puntando sulla gola.
Sono "cibo & vino" le armi con cui si cercheranno di riconquistare punti nella top ten delle nazioni più visitate - l’Italia è scesa al quarto posto in Europa, settima nel mondo - e per tutte le nuove proposte di turismo enogastronomico l’appuntamento è alla Bit di Milano, da oggi al 15 febbraio.
Pacchetti che uniscono arte e degustazioni, Strade del Vino e dei Sapori, Musei dei prodotti tipici, sagre e fiere mangerecce: sono molte le novità a tema attraverso cui le nostre regioni cercheranno di riappropriarsi del primato che da sempre ci appartiene, se è vero, come dicono i sondaggi, che arte e cibo sono i due principali motivi per cui uno straniero decide di venire in Italia.
IL GAZZETTINO (Udine)
MAURO CORONA
«Sono un peccatore, ma vi dico che si può uscirne»
Cassacco
«Da che parte cominciamo?». Forse dalla sua vita di bevitore e di peccatore formidabile, come si definisce. Forse dai centri commerciali dove, oltre al pane e ai vestiti, adesso si trovano anche buoni libri da leggere. Forse dai bambini, dalla loro voglia di imparare, dalla loro necessità di essere resi indipendenti e responsabili. Incanta come sempre Mauro Corona. Il suo esame della realtà, acuto e veramente spregiudicato, di chi sa guardare con un sorriso e con una critica il paradosso della civiltà moderna, non smette di stupire. Per ascoltare le sue parabole, i suoi racconti di vita vissuta e anche sofferta, ieri sono accorsi in tanti.
L’occasione era la premiazione dei disegni realizzati dai bambini presso il laboratorio creativo allestito al Centro Alpe Adria. «Mi trovo nel luogo d’origine di un grande scrittore, Carlo Sgorlon». Mauro si versa un bicchiere di vino nero. «Ricordo quando gli feci vedere le mie prime bozze, in compagnia di un amico. Eravamo su di giri. Sgorlon ci ha accompagnato a Udine, a mangiare al ristorante Alla Vedova. Sì, perché gli uomini muoiono sempre prima delle donne. Eravamo a digiuno da due giorni, così abbiamo spazzolato i piatti e la bottiglia di vino. Sgorlon è rimasto a guardare e poi ha commentato Finalmente vedo gente sana. E oggi eccomi qui, chiamato a premiare i bambini, davanti a un pubblico di così tanta gente». Ma che ci fa il libro al centro commerciale? «È l’uovo di Colombo. Il posto dei libri non è il salotto elegante, il circolo d’élite. Io, che non mi faccio una doccia da otto mesi, là non potrei neanche metterci piede... Qui si comprano le cose utili, da mangiare, e anche quelle inutili, come il televisore plasmatico. Se a me serve un televisore vado in ecopiazzola: ce ne sono tanti che funzionano ancora bene. Comunque il centro commerciale è adatto al libro, l’hanno scoperto gli americani vent’anni fa e hanno costruito i centri commerciali letterari». Corona parla del suo libro, Aspro e dolce, edito da Mondatori, una biografia dove si tratta male, perché le biografie sennò sono troppo noiose. Per far capire che dalla dipendenza dall’alcol si può uscire . Si può uscire anche dall’ossessione della dipendenza dell’amore, da quella del fumo e della televisione. Si può aprire gli occhi davanti a un libro «ché noi, in Italia, siamo il Paese che legge meno al mondo. E allora avviciniamoli questi bambini alla lettura, dai tre ai sei anni, che anch’io da piccolo soffrivo di mal di montagna».   Paola Treppo.
CORRIERE DELLA SERA (Cronaca di Roma)
TESTACCIO
Ubriaco, investe pompiere: automobilista in manette
Un uomo di 55 anni, Vito Laspina, è stato arrestato nella serata di venerdì dopo aver investito un vigile del fuoco impegnato a dirigere il traffico con la polizia municipale e ha poi aggredito due poliziotti e due carabinieri che cercavano di fermarlo: l’uomo, visibilmente ubriaco, è accusato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L’episodio è avvenuto in via Nicola Zabaglia, a Testaccio. Il pompiere, trasportato al Fatebenefratelli, guarirà in dieci giorni, mentre i due carabinieri in cinque.
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
L’esperto: «Micidiali i mix di droghe e alcol. Dilagano cocaina e "pasticche"»
Le forze dell’ordine moltiplicano gli sforzi, ma traffico e consumo di sostanze stupefacenti non conoscono sosta. Il popolo della movida, e non solo, a quanto pare fa un uso indiscriminato di droghe con una spiccata tendenza ai nuovi prodotti sintetici, «quelli stimolanti» che vanno tanto di moda. Ed ecco, quindi, affiancarsi a eroina, hascish e marjuana, cocaina ma soprattutto ecstasy e tutto un sottobosco di pillolette sintetiche (quindi ottenute chimicamente), che spesso mischiate tra loro e con l’alcol, danno vita a cocktail micidiali per l’organismo, con l’effetto di danneggiare spesso irrimediabilmente le cellule cerebrali. Alberto Santa Maria, responsabile del dipartimento dipendenze patologiche della Ausl Bari/ 4 è da sempre in prima linea nel tentativo di strappare vite umane da un’assuefazione perniciosa e spesso letale. «Ovviamente - dice - non ci può essere un riscontro diretto con i recenti sequestri perché la maggioranza del consumo sfugge al nostro controllo. Noi abbiamo a che fare con persone che hanno già una dipendenza e vogliono farsi curare». Purtroppo, però, la popolazione che fa uso di sostanze illegali non appare in diminuzione. «L’analisi è complessa - afferma Santa Maria - anche perché c’è una generale sottovalutazione delle conseguenze dell’assunzione delle sostanze stupefacenti. C’è la convinzione che sia drogato solo "chi si buca", ma non è così. Adesso vanno di moda le droghe cosiddette stimolanti, mentre altre come l’eroina hanno un effetto depressore. C’è un maggior consumo di cocaina e droghe sintetiche, la cui
Lunedì, 14 Febbraio 2005
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK