RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA" Note
a cura di Alessandro Sbarbada |
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ANSA.IT |
(ANSA)
- ROMA, 9 FEB - Il divieto di utilizzare bambini per la realizzazione di
spot pubblicitari in televisione sara’ abolito. Lo prevede il provvedimento
che modifica alcune parti della legge Gasparri relative alla tutela dei
bambini nei programmi tv, approvato con voto segreto dall’Aula della Camera
con 205 si’ e 177 no. Il testo passa ora al Senato. Il provvedimento prevede
anche il divieto di pubblicita’ di bevande alcoliche nella fascia protetta,
cioe’ dalle 16 alle 19. (*) (*) Nota: dalle ore 0 alle 16 e dalle 19 alle 24 tutti possono essere soggetti alla promozione dell’alcol, siamo "protetti" tre ore al giorno. |
CORRIERE
ROMAGNA
Violenza sulla moglie, condannato |
RAVENNA - E’ stato condannato in contumacia a quattro anni e sei mesi di reclusione. Un 43enne originario di Terlizzi (Bari) - ma residente a Cervia da anni - era accusato di violenza sessuale aggravata nei confronti della moglie, maltrattamenti in famiglia e lesioni. Difeso dall’avvocato Silvia Cortesi, ieri l’uomo non si è presentato in aula. Da mesi è ufficialmente irreperibile, ma la giustizia ha fatto il suo corso, condannandolo in primo grado per una serie di reati compiuti fino al marzo del 2003. Il pubblico ministero Silvia Ziniti aveva chiesto al termine della sua requisitoria una pena a sei anni di carcere, ma il collegio presieduto da Gabriele Ferretti, a latere Danila Indirli e Alberto Rizzo, ha ritenuto le attenuanti prevalenti sulle aggravanti, (l’uomo ha piccoli precedenti di polizia per oltraggio a pubblico ufficiale) e ha compreso nell’accusa di maltrattamenti in famiglia il capo d’imputazione di lesioni. La vicenda processuale parte nell’estate del 2000, dopo un drammatico episodio. La sera del 23 luglio l’uomo attende la moglie (di due anni più giovane) di ritorno dal lavoro e pretende un rapporto sessuale. Il marito è in stato di ebbrezza e quando la donna tenta di sottrarsi lui la picchia di fronte ai tre figli, che all’epoca erano tutti minorenni. Poi le stringe forti i polsi per immobilizzarla - la donna riporterà lesioni guaribili in dieci giorni - e abusa sessualmente di lei. I figli della coppia (due femmine e un maschio) scappano terrorizzati dall’appartamento e si rifugiano nell’abitazione di un vicino al piano inferiore. Le urla provenienti dalla casa dell’uomo svegliano gran parte dei condomini, tra questi c’è anche un carabiniere che si interessa del caso. Dopo la denuncia partono le indagini e si scopre che il pugliese non era nuovo a gesti del genere, molto spesso causati dall’alcol. I fatti avvenivano anche in presenza dei figli, che dopo la separazione sono stati affidati alla madre sotto il controllo dei servizi sociali ai quali era giunta segnalazione della difficile situazione familiare. Un altro precedente di violenza nei confronti della donna risale al 1997. Allora la colpì ripetutamente al capo fino a farle perdere i sensi con uno zoccolo. Il tutto per essersi rifiutata di avere un rapporto sessuale. Altri episodi, meno gravi, di maltrattamenti sono avvenuti fino all’ottobre del 2003. L’uomo, che al momento è irreperibile, era stato rinviato a giudizio dal gup Corrado Schiaretti il 18 marzo del 2004. Ieri la condanna di primo grado. |
CORRIERE
ADRIATICO
I Ghiottoni Una serata tutta da bere |
PORTO
SAN GIORGIO - Una serata di degustazione tutta da bere, in scena i migliori
whisky scozzesi. Il "Club dei Ghiottoni"di Fermo ha organizzato
per venerdì 11 febbraio alle ore 22 presso la pasticceria "Caffè
Torinese" una serata di degustazione un pò fuori dai tracciati
classici della tavola, ma comunque molto stimolate soprattutto per gli
appassionati del malto scozzese. In collaborazione con il "Single
malt whisky" la serata proporrà la degustazione di 6 dei migliori
whisky del mondo, tutti ovviamente ultra invecchiati: Glenchinkie 10 anni,
Tormore 12 anni, Macallan 12 anni, Glenfiddich 18 anni, Talisker 10 anni
e Bowmore 12 anni. Whisky che si accompagneranno a stuzzichini particolari,
studiati appositamente dagli esperti dell’associazione per esaltare le
caratteristiche dei singoli malti: ostriche, formaggio Stilton, frolla
di ricotta al forno, crostata con arance amare di Sicilia, cioccolato,
tarteletta con miele di castagno e infine gelato al toffy. Una serata
esclusiva organizzata dal "Club dei Ghiottoni" per i veri appassionati
di whisky, che certamente non si faranno scappare l’occasione. Per ulteriori
informazioni contattare i numeri: 333/8880188 oppure 329/3705882 è
gradita la prenotazione per una serata d’esclusivo valore. A.C.
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CORRIERE
ADRIATICO |
NOVAFELTRIA
- Due persone arrstate, tredici denunciate a piede libero, una segnalata
per possesso di hashish, 333 controllate, fermati 269 autoveicoli, ritirate
cinque patenti e sequestrata una carta d circolazione. Sono i risultati
di un’operazione a largo raggio eseguita nello scorso week end dai
carabinieri della Compagnia di Novafeltria. Più nel dettaglio, i due arrestati, un 33enne e un 41enne, erano entrambi colpiti da ordine di carcerazione per pene da scontare per i reati di furto e di ricettazione. Cinque persone sono state denunciate a piede libero per guida in stato di ebrezza, con relativo ritiro della patente; due per atti osceni in luogo pubblico, perchè sorpresi a mingere dinanzi a un locale pubblico. Altri sei sono stati denunciati per manifesta ubriachezza in luogo pubblico. Oltre ai controlli della circolazione stradale e alle relative 47 contravvenzioni, i militari hanno altri interventi: per una frana di neve che ostruiva parzialmente la carreggiata della Montefeltresca; per una fuga di gas a Pugliano di Villagrande e per un’altra a Cavallara di Maiolo, sempre a causa di perdite dalla conduttura. Un’altra fuga di gas in un appartamento turistico di Carpegna ha reso necessario un intervento. Infine, è stato effettuato il solito servizio di assistenza agli sciatori sul Carpegna: erano in 1500 sugli impianti. |
L’ADIGE |
Un
marmista trentino sta vivendo in queste ore una drammatica odissea a
Bangkok, capitale della Thailandia. Rimasto gravemente ferito qualche
giorno fa in un incidente stradale causato da un tassista ubriaco che
è stato arrestato, l´uomo si è scoperto privo dell´assicurazione
sanitaria lasciando la madre e la sorella a Trento, in angoscia sia
per le sue condizioni che per la copertura delle spese sanitarie e di
trasporto che si annunciano molto onerose e fuori della loro portata. |
L’UNIONE
SARDA (Cagliari) |
Una
furia: pugni alla madre, colpi di cornetta al padre. E poi calci e ancora
pugni. Tutto alle nove del mattino. Vittima una coppia di sessantenni,
l’aggressore un figlio con tanti problemi e frequenti ricoveri nel reparto
di psichiatria. L’episodio è accaduto in un palazzone di via Monte
Grappa di prima mattina: in pieno caos di traffico, in un martedì
grasso che sembrava un giorno come gli altri. Non per i due anziani che
poco dopo l’alba hanno iniziato a fronteggiare i colpi di testa del figlio.
Con richieste insensate e accuse incomprensibili nei confronti dei genitori.
Una lite che in un primo momento sembrava finita con qualche minaccia
e molte parole grosse. Una lite come tante altre in quella famiglia con
un problema più grande di loro: le frequenti crisi del giovane.
Poi la calma apparente: il ragazzo è scappato da casa. Una sosta
al bar sotto l’abitazione, un bicchiere dietro l’altro. Sino a quando
insieme ai fumi dell’alcol non è risalita anche la furia. Ha fatto
quattro rampe di scale tutte di un fiato e aggredito il padre, mentre
la donna cercava disperatamente aiuto per telefono. Non contento le ha
strappato la cornetta e l’ha rivolta contro il padre, colpendolo più
volte: l’uomo è ricoverato in ospedale in prognosi riservata. Profonda
la ferita al capo, preoccupanti le contusioni all’addome. Anche la donna
ha riportato qualche livido per giorni di cura. Il giovane invece scende
dal palazzo di via Monte grappa in manette: ad arrestarlo gli agenti della
questura di Sassari, avvertiti dai condomini. L’aggressore è stato
ricoverato nel reparto di psichiatria del Santissima Annunziata. Oggi
il magistrato deciderà quali provvedimenti prendere nei suoi confronti.
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L’UNIONE
SARDA (Nuoro) |
È stata rinviata al 15 febbraio la prima udienza del processo contro Antonino Podda, il pasticciere di 55 anni originario di Galtellì ferito alla gamba lo scorso 22 agosto da una fucilata esplosa attraverso la porta di casa, nel quartiere periferico di Sa Terra Mala. L’uomo è alla sbarra davanti ai giudici del Tribunale di Nuoro (pm Passanisi) per difendersi dalla pesante accusa di aver tentato di violentare due sorelle della moglie, dalla quale è separato ormai da un anno. L’aggressione precedette di un paio di sere il suo ferimento e sarebbe stata proprio la causa scatenante delle fucilate esplose contro di lui. Così almeno raccontò lo sparatore, un fratello della moglie di Podda e delle due presunte vittime della tentata violenza, quando, un paio di giorni dopo il fatto, confessò in lacrime di essere stato lui a ferire il cognato. «Sì - aveva ammesso Natale Liori -, ho sparato, ma l’ho fatto perché ero accecato dalla rabbia: la notte prima Tonino aveva tentato di stuprare mia sorella». Il 21 agosto, Antonino Podda si sarebbe presentato in casa della sorella della moglie ubriaco. Quando la donna aprì la porta il pasticciere l’avrebbe aggredita, tentando di abusare di lei ma rivolgendo pesanti attenzioni anche a un’altra sua cognata presente in casa. La mattina successiva le due donne si presentarono in Questura per sporgere la denuncia. Nel frattempo però, tutti i familiari della moglie di Podda erano stati messi al corrente di quanto accaduto. Tra questi anche Natale Liori che a quel punto decise di regolare i conti col pasticciere a modo suo. Prese il fucile che teneva in casa e andò in via Cristoforo Colombo. Qua, nascosto nel sottoscala della villetta a due piani, attese che Podda facesse rientro. Lo seguì per le scale e quando vide la porta dell’appartamento chiudersi fece fuoco. Due i colpi esplosi ad un metro di altezza da terra, uno dei quali trafisse la gamba destra di Antonino Podda. La polizia ci mise poco a collegare i due episodi. Restava solo da capire chi, nel parentado della moglie, avesse deciso di farsi giustizia da solo. Enigma che lo stesso sparatore risolse dopo alcuni giorni, confessando tutto. Liori finì così agli arresti domiciliari per tentato omicidio (il processo contro di lui dovrebbe iniziare tra qualche mese), ma dopo qualche giorno anche Podda (difeso dall’avvocato Piero Tilocca) venne ammanettato per la tentata violenza. |
L
GAZZETTINO |
Tra
Italia e Unione Europea si apre un fronte di battaglia sul tema della
grappa. Una minaccia pesa sul più classico e conosciuto dei distillati
italiani: si tratta di un’ipotesi di modifica al regolamento varato nel
1989 dal Consiglio Europeo sulle bevande alcoliche, in virtù della
quale il nostro Paese potrebbe venire privato dell’utilizzo esclusivo
del termine «grappa». A lanciare il grido di allarme sono
i produttori del Nordest preoccupati di perdere da un giorno all’altro
la propria bandiera e di dover assistere alla svendita della denominazione
e alla perdita di identità di un prodotto tutto nostrano.
Di questo tema, che tocca un settore dove trovano lavoro diecimila addetti, si parlerà il 19 e 20 febbraio a Perugia, in un apposito convegno organizzato nell’ambito della prima edizione di GrappItaly. Ma intanto i produttori nordestini scendono in campo, e manifestano tutta la loro preoccupazione, spiegando che la grappa è un prodotto tipico unico e irripetibile in tutto il mondo. |
IL
GAZZETTINO (Nordest) |
«Nessun
tocchi la grappa!», dicono i produttori, quelli veneti in testa,
alla notizia che uno dei prodotti-simbolo del nostro Paese rischia di
perdere la propria denominazione. Tutta colpa della paventata revisione
del Regolamento 1576/89 del Consiglio Europeo sulle bevande alcoliche,
che potrebbe appunto privare l’Italia dell’utilizzo esclusivo del termine
grappa. A lanciare il grido di allarme sono i distillatori italiani
preoccupati, e non a torto, di perdere da un giorno all’altro la propria
bandiera e assistere di colpo alla svendita di una denominazione e alla
perdita di identità di un prodotto tutto nostrano. Addio grappa
italiana e largo a quella australiana, cilena o magari cinese! |
STAIBENE.IT |
Non
serve dormire tanto, ma farlo bene. Ed è altrettanto sbagliato
pensare di stabilire un numero di ore di sonno ottimale per tutti. Secondo
una ricerca condotta in Italia da oltre 100 esperti del sonno, tra medici,
ricercatori e studiosi, è emerso, infatti, che per il raggiungimento
di un vero benessere generale dell’organismo è più
importante la qualità/intensità del sonno, fatta di continuità,
regolarità, e successione giusta dei vari stadi, più che
la quantità. |
VIRGILIO.IT |
(ANSA)-ROMA,
9 FEB- Presentata la ’Wine tour cup’, 2005, un connubio tra golf e bottiglie.
L’iniziativa e’ promossa da ’Citta’ del vino’ e dalla Coldiretti. L’intento
e’ promuovere l’enogastronomia tipica nel circuito del golf. La ’Wine
tour cup’ si articolera’ in 39 tappe, di cui una in Austria, e l’ultima
in Puglia nel novembre 2005. In ogni tappa i produttori associati alla
Coldiretti presenteranno le specialita’ enogastronomiche del territorio
all’interno di una stand dedicato.
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L’ARENA
di Verona |
Gli
incidenti stradali sono la prima causa di morte per eventi non patologici.
E Verona, con una media di 160 deceduti l’anno per traumi della
strada, un morto ogni 48 ore, è una delle province italiane a
più alto rischio di mortalità sulle strade. Un dato di
per sè preoccupante, a cui si aggiunge un ulteriore elemento
negativo: un terzo delle vittime della strada ha meno di trent’anni.
Vuol dire che una vittima su tre è un giovane, un pezzo di futuro
sacrificato sull’altare della velocità dell’imprudenza,
del mancato rispetto del codice della strada. |
IL
GAZZETTINO (Padova) |
Spesso
vengono combinati assieme creando un mix esplosivo di pericolosità
elevatissima |
IL
GAZZETTINO (Padova) |
Castelfranco |
GIORNALE
DI BRESCIA Arrestato dalla Polizia stradale il romeno che il 15 dicembre investì e uccise un’anziana in viale Stazione Pirata della strada preso dopo altro incidente |
Ci ha riprovato. Ma questa volta non è riuscito ad eclissarsi. Coinvolto in un altro incidente stradale, dove anche questa volta ha tentato di fuggire senza prestare soccorso a una persona rimasta leggermente ferita, è stato arrestato dalla Polizia stradale l’automobilista-pirata che il 15 dicembre scorso aveva travolto in viale Stazione un’anziana che stava attraversando la strada sulle strisce pedonali. La donna, gravemente ferita, era morta dieci giorni dopo in ospedale. A finire in manette è stato Llie Itaru, romeno, di 40 anni, residente in Francia, ma di fatto senza fissa dimora. L’immigrato, dopo essere stato identificato a fine dicembre dalla Squadra infortunistica della Polizia municipale, al termine di laboriose e difficili indagini, era ricercato a seguito dell’ordine di custodia cautelare emesso nei suoi confronti per omicidio colposo, fuga da un incidente e omissione di soccorso. Per un’insolita coincidenza, il romeno alle 18.15 dell’altra sera, mentre era alla guida di una Renault Chamade con targa francese, del tutto simile a quella che guidava nel corso nell’incidente mortale, è rimasto coinvolto in un piccolo tamponamento con un’altra vettura nel parcheggio dello stabilimento Iveco di via Volturno. Lo stesso luogo dove peraltro aveva abbandonato la Renault, alla quale aveva tolto le targhe, con la quale si era reso responsabile dell’investimento di viale Stazione. Una zona, che, evidentemente, era solito frequentare. L’altra sera, in evidente stato di ebbrezza, ha urtato la vettura e a fatica gli occupanti dell’auto sono riusciti a trattenerlo, in attesa dell’arrivo degli agenti della Polizia stradale, che ha eseguito i rilievi. Controllando le sue generalità, che a fine dicembre la Polizia municipale aveva inserito nell’elenco delle persone da ricercare, gli agenti della Stradale hanno scoperto che si trattava dello stesso automobilista che aveva causato l’investimento mortale di viale Stazione. Il romeno è stato quindi fermato e portato al comando di via Montegrappa dove, avute altre conferme della sua identità grazie al confronto delle sue impronte digitali, è stato arrestato. Ieri mattina è stato scortato nel carcere di Canton Mombello. La vittima dell’investimento di viale Stazione fu Aldina Fi orini, pensionata di 78 anni, originaria di Chiari e residente in città, in via Padre Giulio Bevilacqua, vicino a piazza Paolo VI. L’anziana, ricoverata alla Poliambulanza in prognosi riservata, era morta il 26 dicembre. G.Spi. |
CORRIERE
ROMAGNA Ubriaco contromano con il Tir inseguito sulla Ss16 Adriatica |
CESENATICO - Ubriaco al volante guidava un tir contromano sulla statale Adriatica. Non è stata una strage, ma c’è mancato davvero poco. Per 10 chilometri l’autoarticolato Scania, guidato da un camionista di Bisceglie residente a Monfalcone, è stato visto zigzagare nelle vicinanze di Mirabilandia. A farne le spese è stato un 38enne di Campiano, agronomo, che a bordo della sua Clio stava viaggiando verso Ravenna. Erano da poco passate le 2 di ieri quando, a Mirabilandia, ha visto un Tir venirgli incontro a tutta velocità. L’uomo ha avuto i riflessi necessari per sterzare ed evitare un scontro frontale drammatico. La sua auto però, è stata comunque centrata dal tir, schiacciata verso il guard rail e trascinata. Il tir gli ha divelto una portiera arrivando a un centimetro di distanza dal braccio dell’automobilista. Lo scoppio degli airbag ha poi evitato il peggio. Un incubo per l’uomo che, alla fine, ha riportato lesioni non gravi e un comprensibile stato di shock. Nonostante tutto la corsa del camionista ubriaco non si è fermata. L’uomo ha proseguito come se nulla fosse, con i riflessi appannati dall’alcol. Un altro automobilista (un vigile del fuoco fuori servizio), testimone dell’accaduto, ha immediatamente chiamato via cellulare il 113.Polizia stradale e “volanti” si sono messi alla ricerca del’autoarticolato. L’inseguimento è durato fino a Cesenatico, con il tir che si muoveva a scatti verso i due lati della carreggiata cercando di superare le auto che incrociava sulla strada. Un vero e proprio slalom che la polizia è riuscito a bloccare con una manovra coraggiosa che non ha messo a rischio l’incolumità degli altri automobilisti. Il conducente del mezzo è stato fermato e sottoposto all’alcol test che ha rilevato indici molto superiori a quanto consentito dalla legge. Il camion è stato sottoposto a sequestro ed è stato portato via da personale specializzato. Il camionista, invece, è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza e omesso soccorso. |
CORRIERE
ROMAGNA Altre sei patenti ritirate sulla statale |
RAVENNA
- La notizia del camionista alterato dall’alcol, alla guida di un tir
contromano, è stata sicuramente la più eclatante, ma non l’unica
nel suo “genere”. Sono state infatti sei le persone denunciate
per guida in stato di ebbrezza dai carabinieri di Cervia e Milano Marittima
al termine dei controlli effettuati sulla Statale Adriatica nel tratto di
loro competenza. Sei patenti ritirate e altrettanti casi affidati alla Prefettura
per un lungo iter di “riabilitazione” spesso ignorato dagli automobilisti.
Tra i segnalati anche sette ragazzi, di cui tre minorenni, sorpresi dai
carabinieri mentre fumavano hashish in due auto parcheggiate nei pressi
di Savio e Filetto. |
CORRIERE
ROMAGNA Rissa all’agriturismo |
lugo - Una mega rissa e qualcuno che ne approfitta per non pagare il conto. E’ successo in un agriturismo di Conselice. E così, i carabinieri della locale stazione, hanno denunciato cinque persone per rissa e, una di queste, anche per insolvenza fraudolenta. Tutto è successo all’improvviso. Nella sala ristorante dell’agriturismo, si siede un gruppo di dieci persone. Iniziano a bere e a mangiare, come si è soliti fare in compagnia. Improvvisamente, però, il gruppetto inizia uno scambio di battute con altre persone che sono sedute a un tavolo di fianco al loro. Dalle parole, ben presto, si passa ai fatti. Scoppia una rissa. Vengono avvisati i carabinieri che, in pochi minuti, sono sul posto. Quando i militari arrivano nel locale, la situazione, è già tornata alla calma. Cinque protagonisti della rissa vengono così identificati e denunciati. I carabinieri, vengono a conoscenza che uno di loro, poco prima del loro arrivo, si è dato alla fuga senza pagare il conto della cena e della camera dove aveva alloggiato. I militari di Lugo, invece, hanno denunciato cinque donne responsabili di aver impiegato minori per l’accattonaggio. Sempre a Lugo, è finito nei guai un uomo di 48 anni, per resistenza a pubblico ufficiale. In preda ai fumi dell’alcol, l’uomo ha preso a calci una pattuglia del nucleo operativo e radiomobile. Truffa, invece, per una coppia di Genova. A Fusignano, sono entrati in una ditta di abbigliamento e hanno comprato vestiti per un importo superiore ai 35mila euro pagando il tutto con un assegno risultato rubato e sul quale era stata messa una firma falsa. Truffa anche per un leccese che, a Sant’Agata sul Santerno, è riuscito a farsi consegnare 8mila euro da una persona, alla quale aveva promesso di far avere un mutuo agevolato di 400mila euro. Infine, a Traversara, sempre i carabinieri, hanno segnalato al prefetto un giovane di Trapani, sorpreso con un grammo di hashish. Fabrizio Rappini. |
CORRIERE
ROMAGNA Fanno pipì all’aperto: 2 denunce Altri 10 nei guai per l’alcol |
NOVAFELTRIA - Due arrestati per pene residue per furto e ricettazione e 12 denunce per ebbrezza alcolica e atti osceni in luogo pubblico. Sono i numeri della operazione del fine settimana condotta dai carabinieri di Novafeltria. A cadere nella rete degli uomini del tenente Nello Claudini sono stati il 33enne D.N. di Mercatino Conca e il 41 enne T.L. di Novafeltria, colpiti da ordine di carcerazione per scontare una pena residua rispettivamente di 4 mesi per ricettazione e di 3 mesi per furto e ricettazione. La guida in stato d’ebbrezza alcolica è costata una denuncia e il ritiro della patente a 5 persone, mentre altre 6 sono state denunciate per tale reato in luogo pubblico, compreso un marocchino oggetto già in passato della medesima sanzione. Denunciate poi 2 persone per atti osceno in luogo pubblico, perchè sorpresi a far pipì fuori da un locale pubblico. Due anche i giovani segnalati per possesso di hashish; i carabinieri hanno proceduto, poi, all’espulsione di un rumeno e di un marocchino. Ma anche sulle strade gli uomini dell’Arma non hanno dato tregua: 47 le contravvenzioni emesse per violazione del Cds, con 107 punti decurtati e il controllo di 269 automotoveicoli. Infine, i carabinieri sono intervenuti sul luogo di un incidente stradale a Secchiano e hanno operato per alcune fughe di gas causate dalla rottura delle condutture per la bassa temperatura in località Pugliano di Villagrande, Cavallara di Maiolo e in un appartamento in un condominio turistico in Carpegna. i.p. |
CORRIERE
DELLA SERA L’INIZIATIVA DEL CORRIERE Dallo sgroppino al martini |
Una
giornata da dimenticare per il frastornato Dale Degroff, uno dei barman
più apprezzati di New York. La sera prima la rockstar Madonna aveva
bevuto un Cosmopolitan e poche ore dopo, in un’intervista, disse che
era il suo cocktail preferito. Per Dale iniziò un piacevole calvario:
24 ore a raccontare le dosi di Vodka, Cointreau, succo di lime e mirtillo
rosso, a chiunque riuscisse a incontrarlo o a prendere la linea telefonica
del Rainbow Room, dove il barman prestava la sua opera. Il creatore, Toby
Cecchini, italoamericano, mai si sarebbe aspettato un risultato così
eclatante per il suo mix rimasto a lungo misterioso. Le fortune di certi
drink attraversano il gusto dello star system. Julia Roberts, dopo un viaggio
in Italia, ha fatto conoscere agli americani lo «sgroppino»,
sorbetto di limone e spumante servito a fine pasto. L’attrice lo ha
erroneamente chiamato «scorpino», ma nessuno si è fatto
tante domande. Mode e momenti si rincorrono. Un tempo era Martini. Un italiano,
barman di Arma di Taggia, rivendica la paternità di questo cocktail,
creato al Knikerbocker di New York, per Rockfeller. L’idea di farsi
fotografare sorseggiando un drink resta punto fermo nell’immaginario
collettivo. Il presidente Roosvelt non dimenticava mai il suo kit quando
partiva per summit internazionali. Per Gerald Ford il martini era un esempio
di civiltà. Secondo Nikita Kruscev, «l’arma americana
più letale». Oltre che un’icona per cinema e letteratura.
Francis Scott Fitzgerald non vi rinunciava, anche per dimostrare alla moglie
Zelda, durante liti furibonde, che al mondo non c’è solo Champagne.
E per qualcuno la versione era speciale. Hemingway, all’Harris bar
di Venezia, si faceva versare sul ghiaccio un po’ di vermouth, mescolare,
buttare via il vermouth trattenendo il ghiaccio nel mixing glass e aggiungere
gin. Dom Costa, dopo 7 anni passati in mare, ha aperto con due soci il Liquid bar sul lungomare di Alassio. Soffitti ad arco, profusione di luci e un elenco di 120 cocktail, il meglio al mondo che Dom aggiorna due volte l’anno. Dice: «Una volta si bevevano, ora si degustano. E’ un piacere che gli amanti si concedono malgrado raccomandazioni dei salutisti e crisi economica. La regola è la qualità». Il bere miscelato segue le sue tendenze. Ne è convinto Mauro Manni, attento osservatore di questo mondo. La passione lo ha portato a condurre la newsletter Shake e Write, molto seguita, e un sito Internet, www.culturadelbere.it, dove sono svelati i segreti per preparare correttamente Americano, Bellini, Martini Dry, Daiquiri, Negroni, anche nella versione «sbagliato», con le bollicine al posto del Gin. «Oggi - sostiene - la tendenza è abbassare il tasso alcolico facendo uso di succhi di frutta, centrifugati alle verdure, ma senza fanatismi». Nel nostro Paese l’Aibes, associazione dei barman, conta 3.500 iscritti. La differenza la fa la fantasia. Come quando, al Principe di Piemonte di Milano, uno sceicco, rubati i segreti al barman Fabio Bacchi, ebbe il permesso di prepararsi il suo Martini cocktail. Oggi Bacchi guida con i fratelli il raffinato Bi-Side a Bari. E non si finisce di stupire. I drink medio-secchi sono serviti a cena, accompagnano il salato e secondo Bacchi «il ghiaccio esalta un piatto di pesce». La nuova performance, già in uso in America, si affaccia sulle tavole più gustose d’Europa. Non strabuzzino gli occhi i puristi: i funamboli del mixing glass e dello shaker non ammettono imperfezioni. Mauro Remondino . |
LA
PROVINCIA DI CREMONA L’alcolismo distrugge i giovani Serve una legge |
Egregio
direttore, domenica pomeriggio, mi trovavo in compagnia di amici di famiglia
in un bar alla periferia della città. E con mio grande stupore, vedo
entrare nel locale alcuni giovani, ragazzi e ragazze, età media circa
sui venti anni. Che già in uno stato penoso e barcollante si avvicinano
al banco chiedendo di bere vino rosso. La barista, senza battere ciglio,
stappa la bottiglia richiesta e si appresta tranquillamente a versare il
vino, come se fosse acqua! Tutto ciò che mi stupisce, è che
erano, badate bene, le 4 del pomeriggio! A questo punto mi chiedo: oltre
al problema della droga nei giovani, che a mio avviso sarebbe da regolarizzare,
non converrebbe intervenire, come si è fatto per il fumo? Dove al
giorno d’oggi migliaia di giovani si ‘rifugiano’ per dimenticare
o per mancanza di alternative, o più precisamente per non affrontare
per mancanza di coraggio i problemi della vita di ogni giorno. A questo
punto mi chiedo dove andremo a finire?! Altro che stragi del sabato sera!
Vedo che il fenomeno dell’alcolismo nei giovani esiste e si manifesta
a macchia d’olio in qualsiasi ora della giornata. Mettendo a forte
rischio l’incolumità propria e altrui, se si pensa poi che questi
giovani si mettono al volante di automobili. Caro Ministro, non sarebbe
il caso di fare una legge anche per questo grosso e incalzante fenomeno
di autodistruzione della persona? Andrea Delindati (andreadendati@tesoro.it ) Ha ragione di preoccuparsi. Penso che anche senza bisogno di una normativa specifica, il senso di responsabilità dovrebbe consigliare a baristi ed osti di non accontentare le richieste degli avventori, specie se ragazzi, che entrino nel locale «già in uno stato penoso e barcollante». Ma se le associazioni che si occupano della piaga dell’alcolismo si rivolgeranno al ministro Sirchia, credo che interverrà senza indugi . Come ha dimostrato di saper fare con il fumo, non curandosi neppure delle critiche e delle ironie di qualche collega |
LA
PROVINCIA DI SONDRIO Il Comune di Lanzada ha varato una serie di incontri rivolti ai ragazzi e alle loro famiglie: si comincia domani Tre serate per affrontare i disagi e i bisogni dei giovani |
lanzada Lo scorso 14 gennaio, don Diego Fognini, sotto invito dell’amministrazione di Chiesa in Valmalenco, tenne una conferenza dedicata ai giovani, ai loro disagi e alle tante problematiche ad essi correlate. Alla serata erano presenti molti genitori, insegnanti ed adulti in genere; pochi invece i ragazzi intervenuti all’incontro. Tante le tematiche emerse durante la serata; droga, disagi, abuso di alcol fin da giovanissimi, compagnie sbagliate ed “età difficili”. Il problema non è certamente stato risolto, la Valmalenco continua a dover fare i conti con tutta questa serie di disagi più o meno gravi, ma la questione non è certamente finita nel dimenticatoio e fra pochi giorni se ne tornerà a parlare per cercare di fare luce su determinate questioni forse ancora poco chiare. Questa volta è però il comune di Lanzada a proporre una serie di serate rivolte ai ragazzi e alle loro famiglie, agli insegnanti e ai loro alunni. “Droga? Consigli per l’uso!” questo è il titolo delle tre serate che a partire da domani tratteranno, grazie alla collaborazione di esperti ed addetti al settore, tutta quella serie di tematiche legate all’adolescenza e alle scelte di vita sbagliate. Il primo incontro tratterà il tema “Adolescenza: cosa succede, cosa succederà”; relatori della serata saranno la dottoressa Monica Racchetti ed il dottor Walter Scieghi, entrambi psicologi, la prima del servizio famiglia, il secondo dello spazio adolescenti, presso il consultorio famigliare dell’Asl. Giovedì 17 febbraio sarà invece la volta di “Per saperne di più”, un incontro di formazione sui rischi e i danni legati all’uso di sostanze stupefacenti. Questa seconda serata avrà come relatori il dottor Dario Valsecchi, direttore del Dipartimento Dipendenze dell’Asl di Sondrio, e la signora Fabiana Nazzari, assistente sociale, servizio dipendenze Asl. L’ultimo incontro si terrà giovedì 24 febbraio è tratterà il tema “Prevenzione come esigenza e responsabilità collettiva del territorio”. Ad illustrare la questione saranno la dottoressa Marisa Gualzetti, presidente dell’Associazione Amici Aiuto ai Tossicodipendenti, ed il dottor Riccardo Radaelli, responsabile della Cooperativa Lotta Contro l’Emarginazione. A quest’ultimo appuntamento prenderà parte anche il maresciallo dei carabinieri della stazione di Chiesa, Alessandro Di Roio, già intervenuto durante l’incontro avvenuto a gennaio. Tutte le serate inizieranno alle 20.45, presso la sala “Maria Ausiliatrice” dell’oratorio di Lanzada, l’ingresso è libero e tutti sono invitati a partecipare. Michela Flematti. |
IL
GAZZETTINO (Nordest) IL PERSONAGGIO «Un vino si giudica con palato e stomaco» |
«Io
le balle le faccio. Non le racconto». Esordisce così l’istrionico
Mauro Lorenzon, cultore e degustatore del "nettare di Bacco".
Sbarcato da Jesolo a Venezia Lorenzon, oste di razza, filosofo del vino,
parla ed ammalia il pubblico che ad ogni sua apparizione accorre numeroso
e curioso. Come ha fatto sere fa all’«Amelia» di Mestre, per
la presentazione della «Guida alle enoiteche - Osti si nasce»,
edita da BaccoArianna: 400 pagine che narrano le osterie di eccellenza (le
enoiteche) della cui associazione Lorenzon è fondatore e presidente
da 15 anni. Lei si definisce oste consapevolmente dal 1972. Perché ha deciso proprio ora di realizzare questa "Guida alle enoiteche"? «Perché di fatto mancava un volumetto con l’indicazione delle enoteche che non facessero semplicemente asporto, ma mescita». Cosa sono le enoiteche? «L’idea nacque nel 1990 a Verona durante la 24ma edizione di Vinitaly, quando si costituì l’Associazione nazionale enoiteche che Giovedì, 10 Febbraio 2005
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