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Notizie brevi 22/11/2012

Patenti truccate: quattro arresti tra cui una funzionaria statale

Esami fasulli: l'Arma scopre un meccanismo che coinvolgeva un'autoscuola imolese, una dirigente della Motorizzazione e una moldava

BOLOGNA - Quattro arresti, tre in carcere e uno ai domiciliari, altre 52 persone indagate per concorso in falso ideologico e altretanti patenti e permessi di guida sequestrate. Sotto chiave anche quattro sedi di autoscuola, tre delle quali nell'Imolese. Sono i risultati dell'operazione illustrata oggi a Bologna dai carabinieri che ha portato alla luce un clamoroso giro di esami di scuola guida truccati che aveva come cardine una funzionaria della Motorizzazione civile, 55enne residente in provincia di Bologna, che era responsabile dell'ufficio Patenti e sinistri nella sede bolognese dell'ente.

In sostanza, secondo quanto emerso dalle indagini,
si trattava di una combine tra la donna e i titolari di una nota scuola guida, un 61enne e un 55enne, entrambi residenti a Castel San Pietro. L'Arma, coordinata dal pm Rossella Poggioli, ha portato alla luce un meccanismo che aveva come quarta figura una donna moldava, 44enne, residente ad Argenta e normalmente impiegata in una casa di cura. La funzionaria della motorizzazione, che era incaricata di verificare l'identità dei candidati e consegnare loro un badge magnetico, comunicava con un preavviso di 14 giorni circa i suoi turni di esame ai titolari della scuola guida.

A questo punto l'autoscuola prenotava via web i propri candidati, per lo più stranieri, evidentemente non ritenuti in grado di superare l'esame di teoria. Al loro posto mandava però la moldava, molto preparata, per sostenere le prove teoriche. Era la 44enne a presentarsi, sia nel caso il cui vero candidato fosse donna sia nel caso contrario. Com'era possibile? Semplice, la chiamata nell'ufficio avveniva per cognome e nessuno poteva accorgersi dello scambio. Non solo: in auto la donna aveva parrucche, occhiali e vestiti in modo da poter sostenere più esami in giornata ed essere pronta ad ogni esigenza.

Gli scambi di denaro tra scuola guida e funzionaria, sempre secondo l'accusa, avvenivano nell'ufficio della Motorizzazione attraverso la classica "bustarella". Poco prima degli esami sarebbero stati anche documentati incontri tra la moldava e i titolari dell'autoscuola nei quali venivano consegnati i documenti del candidato (certificato medico,  carta d'identità, richiesta di iscrizione su prestampato). Per sviare eventuali indagini usavano un linguaggio in codice, simulando incontri sentimentali clandestini.

Sono stati circa 50 i casi di sostituzione da persona accertati tra metà febbraio e metà novembre del 2012. Il giro d'affari: gli investigatori hanno stimato che la patente così ottenuta costasse agli iscritti 2.500 euro contro i 700 normalmente richiesti per il corso formativo. Di questi, cento andavano alla moldava, gli altri erano suddivisi tra autoscuola e funzionaria. I quattro sono stati denunciati per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, falso ideologico in atto pubblico e sostituzione di persona. Per concorso in questo reato sono finiti nei guai anche i candidati. Inoltre è stato richiesto il sequestro e la revoca delle relative patenti di guida. I quattro sono stati arrestati dalla compagnia di San Giovanni in Persiceto questa mattina, in occasione dell'ennesimo "esame col trucco". Il gip ha disposto i domiciliari per la donna moldava, gli altri arrestati si trovano in carcere a Dozza.


da romagnanoi.it

 

 

Giovedì, 22 Novembre 2012
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