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Chioggia
Forza un posto di blocco e scappa a tutta velocità speronando le auto di Polizia e Carabinieri, aveva assunto alcool, hashish e cocaina

Foto di repertorio dalla rete

(ASAPS) Nel corpo aveva un cocktail micidiale di alcool, hashish e cocaina e forse è stata questa consapevolezza, maturata in un barlume di lucidità, che lo ha portato a compiere il grave gesto.
Verso l’una di notte di mercoledì 21 novembre un giovane 23enne di Chioggia, di buona famiglia, laureando e incensurato, ha forzato un posto di blocco evidentemente consapevole di non essere nelle condizioni idonee alla guida.
Così le pattuglie del Commissariato di Chioggia e del Nucleo Operativo radiomobile dei Carabinieri si sono messe all’inseguimento della Ford Fiesta del giovane che ha attraversato tutta la zona del porto a velocità sostenuta, dirigendosi verso la Statale toccando in alcuni punti i 170 km/h.

 

Foto Coraggio - archivio Asaps

Le auto di Polizia e Carabinieri sono riuscite ad avvicinarsi a quella del giovane che, in tutta risposta, li ha pericolosamente speronati nel tentativo di sottrarsi alla cattura.
I passi successivi sono stati il mancato frontale con un Tir e poi un’uscita di strada che ha fermato la folle corsa del giovane di Chioggia.
Prima che l’auto potesse incendiarsi a seguito dei danni riportati nell’incidente, gli agenti sono riusciti ad estrarre il guidatore dall’abitacolo. A suo carico l’arresto per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, unitamente alla denuncia per numerose violazioni al Codice della Strada e sequestro della patente di guida.
Ora si trova agli arresti domiciliari. Quattro agenti di Polizia e Carabinieri sono stati soccorsi e medicati all’ospedale riportando prognosi di dieci giorni.
Purtroppo episodi come questo accadono sempre con maggiore frequenza e troppo spesso persone integerrime nella quotidianità perdono lucidità a seguito di assunzione di sostanze o alcool.
Entrano in scena allora gli operatori delle varie polizie che, per mancanza di uomini e mezzi (etilometri speso guasti e senza soldi per ripararli  e drug-test), non riescono a “prevenire” ma tentano soltanto di “guarire” queste situazioni che diventano sempre più frequentemente pericolose e al limite di qualsiasi parvenza di sicurezza. (ASAPS)
 

Venerdì, 23 Novembre 2012
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