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Articoli 26/11/2012

AUTO E DISABILI: I BENEFICI DEL FISCO

di Romeo Gabellini
Foto di repertorio dalla rete

Le agevolazioni fiscali per l’acquisto dell’auto spettano a persone che hanno disabilità di tipo diverso:
• non vedenti, colpiti da cecità assoluta o che hanno un residuo visivo non superiore a un decimo a entrambi gli occhi con eventuale correzione;
• i sordi dalla nascita o prima dell’apprendimento della lingua parlata;
• le persone con handicap grave ( art. 3 legge 104/92), certificato dalla Commissione ASL per l’accertamento dell’handicap, con patologie che limitano la deambulazione o con handicap fisico o mentale se sono titolari di indennità di accompagnamento;
• i disabili con ridotte o impedite capacità motorie, per i quali il diritto alle agevolazioni è condizionato a particolari adattamenti del veicolo.

> HANDICAP: IVA  AL  4% PER L’ACQUISTO DI AUTO  
Chi entra nelle categorie appena elencate può godere dell’Iva al 4% anziché al 21% per l’acquisto di un veicolo, anche usato, purché si tratti di u un’auto a benzina con cilindrata fino a 2.000 cc e fino a 2.800 cc per quelle diesel.  L’Iva agevolata si applica anche a eventuali adattamenti a un veicolo che si possiede già, per renderlo utilizzabile da un disabile.
L’Iva ridotta si può applicare solamente una volta in quattro anni (a partire dalla data di acquisto), senza limiti di valore; tuttavia, se il veicolo viene cancellato dal Pra (Pubblico Registro Automobilistico) si può avere di nuovo l’agevolazione entro il quadriennio (con presentazione della certificazione di cancellazione da parte del Pra).
Attenzione: se si rivende l’auto entro due anni dall’acquisto, si deve pagare la differenza tra l’imposta ordinaria e quella agevolata. Il fisco ci grazia solo se la vendita e il riacquisto del veicolo sono dettate dal cambiamento delle esigenze legate alla disabilità. Non si deve nulla al fisco, invece, anche se si vende il veicolo prima di due anni, qualora la persona disabile sia defunta e l’auto sia ceduta dall’erede.
Per ottenere l’Iva agevolata, bisogna presentare la dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante che nei quattro anni precedenti la data di acquisto non è stato acquistato un analogo veicolo agevolato.

> NIENTE BOLLO PER L’AUTO DEL DISABILE
Per l’auto intestata alla persona disabile o al familiare che lo dichiara a proprio carico non si paga la tassa sulla proprietà. Per godere dell’esenzione bisogna rivolgersi all’Ufficio tributi della Regione o, nelle Regioni in cui non è stato istituito, all’Agenzia delle Entrate. In alcune Regioni è l’Aci (Automobile club Italiano ), a gestire queste pratiche. (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Puglia, Toscana, Umbria e le province di Trento e Bolzano ).
Il primo anno in cui si chiede l’esenzione, bisogna presentare la documentazione che certifica la disabilità all’ufficio competente ( della Regione o dell’Agenzia delle Entrate ), entro 90 giorni dalla scadenza del termine per il pagamento del bollo. Per gli anni successivi l’esenzione, invece, si rinnova automaticamente, senza dovere presentare alcun documento.

> DISABILITA’:  PASSAGGIO DI  PROPRIETA’ DELL’AUTO SENZA IMPO
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La legge concede anche l’esenzione per l’imposta di trascrizione al Pra, per il passaggio di proprietà di un veicolo destinato al trasporto o alla guida di disabili (in questo ultimo caso sono esclusi i non vedenti e non udenti).
L’esenzione è riconosciuta anche per l’eventuale familiare che dichiara il disabile a proprio carico, sia per la prima iscrizione al Pra di un’auto nuova, sia per  la trascrizione di un  “passaggio” riguardante un’auto usata.   

> HANDICAP: detrazione auto nella dichiarazione dei redditi
La cifra è 18.075,99 euro: è la spesa massima per l’acquisto di veicoli usati in via esclusiva o prevalente a beneficio di un portatore di handicap sulla quale il fisco riconosce una detrazione del 19%. Per usufruirne bisogna presentare la dichiarazione dei redditi tramite modello 730 o unico.
Lo sconto fiscale si può avere soltanto su un solo veicolo in quattro anni e si può scegliere di fare valere la detrazione tutta nel primo anno o dividerla in quattro quote annuali di pari importo. Quest’ultima possibilità è conveniente se si pagano poche imposte, perché le detrazioni potrebbero superare l’imposta dovuta e si perderebbe l’agevolazione.
Non è prevista alcuna detrazione per la manutenzione ordinaria, né per il premio assicurativo né per il carburante.
Se per comprare l’auto si spende meno della soglia massima concessa  e, nei quattro anni successivi, si sostengono spese di manutenzione  straordinaria sul veicolo, si possono detrarre nel limite massimo dei 18.075,99 euro totali.

 


 

Lunedì, 26 Novembre 2012
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