RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA" Note
a cura di Alessandro Sbarbada | |
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CORRIERE
ROMAGNA | |
FORLI’ - Sembrava un incidente causato dalla neve e invece si trattava di uno dei tanti scontri causati da ubriachi alla guida. In questo caso erano due gli automobilisti in stato di ebbrezza. Proprio loro si sono scontro ieri mattina attorno alle 5 a Forlì sul viale Roma all’incrocio con la via Campo di Marte di fronte allo stadio. Sul luogo, proprio in quel momento, transitava una pattuglia della Polizia Stradale di Rocca San Casciano in servizio anche per portare soccorso agli automobilisti in panne per la bufera di neve. Gli agenti quando hanno visto le due auto ammaccate hanno pensato si trattasse di un problema causato dalla neve. A quell’ora infatti nevicava molto forte e le strade erano impraticabili. Poi i poliziotti hanno capito subito che i due automobilisti, un giovane di 22 anni residente a Meldola e un 24enne di Cagliari di passaggio in città, non erano troppo lucidi. Così sono stati sottoposti alla prova dell’etilometro. Entrambi avevano dei valori molto alti. Sono immediatamente scattate le denunce e il ritiro delle patenti. | |
CORRIERE
DELLA SERA (Cronaca di Milano)
Folle corsa di un nomade ubriaco sulla Padana Superiore: sei feriti nei tamponamenti In fuga sull’auto rubata sperona i carabinieri Prima di essere arrestato il ladro è passato con il rosso travolgendo cinque vetture | |
Gimcane,
speronamenti, sgommate a gran velocità. Ma anche incroci attraversati
con il semaforo rosso. Non è un film d’azione ma la sequenza
di un inseguimento tra carabinieri e un ladro nomade, ubriaco, terminato
con sei feriti lievi, tra cui due militari. Tutto ha inizio l’altra
sera verso le 20, quando Roberto B., 25 anni, residente al campo nomadi
di via Idro, è al volante di una Toyota Corolla, rubata due ore
prima nell’autorimessa «Metro One» di via Palmanova
89. L’uomo ha percorso un tratto della Padania Superiore ad alta
velocità, guidando in modo spavaldo, zigzagando ed effettuando
sorpassi azzardati. Manovre che non sono passate inosservate a una «Gazzella»
che viaggiava in senso contrario. I militari dell’Arma, a questo
punto, si sono messi all’inseguimento del nomade, intimandogli
l’alt all’altezza del centro commerciale «Auchan»,
ma il giovane ha finto di fermarsi e ha poi accelerato, speronando l’auto
dei carabinieri. Nella fuga, Roberto B. ha urtato altre due vetture.
Poi è passato con il semaforo rosso coinvolgendo tre macchine
e quella degli inseguitori che, comunque, lo hanno bloccato e arrestato
con l’accusa di resistenza, ricettazione e lesioni. | |
L’ADIGE
In Trentino tolti 71 mila punti Il dieci per cento tagliato per guida in stato di ebbrezza | |
Non
sono bastate le festività di capodanno a frenare le lettere della
motorizzazione contenenti la notifica delle sanzioni del codice della
strada che prevedono la diminuzione dei punti della patente. Sono già
19 i punti sottratti dall´inizio di quest´anno agli automobilisti
residenti in provincia, riferibili a 7 delle infrazioni compiute nel 2004.
Le forze dell´ordine non rallentano, nonostante la sentenza della
Corte costituzionale che ha bocciato parzialmente le norme sulla patente
a punti. Secondo la Consulta, i punti possono essere decurtati solo quando
è possibile contestare l´infrazione immediatamente. Dopo
la sentenza della Corte Costituzionale, sono già centinaia i ricorsi
pronti per farsi restituire i punti tolti ingiustamente.
A partire dal 30 giungo 2003, data in cui è entrato in vigore il sistema della patente a punti, le infrazioni punite con la detrazione dei punti sono state in Trentino 20.402. Queste violazione del codice della strada hanno provocato lo scalo dalle patenti trentine di un totale di 71.405 punti. I dati del Commissariato del Governo di Trento si riferiscono alle infrazioni già notificate e sanzionate ufficialmente e riguardano principalmente il 2004, durante il quale i punti tolti in provincia sono stati 44.995, riconducibili a 13.103 infrazioni. Le quote rilevate nel 2003 si riferiscono solo agli ultimi sei mesi dell´anno e sono quantificabili in 26.391 punti sottratti, riferiti a 7.292 infrazioni. I dati fin qui riportati risultano però riduttivi se confrontati con le segnalazioni effettuate dalle forze dell´ordine durante il 2004. I punti segnalati, che comprendono anche quelli non ancora ufficialmente tolti dalle patenti dei residenti trentini, risultano essere più di 90 mila. Questa cifra non comprende le infrazione segnalate dalla polizia municipale di Borgo Valsugana per non disponibilità dei dati, e si suddivide in 31.984 punti segnalati dalla polizia stradale, 30 494 dai carabinieri, 19.338 dalla polizia municipale di Trento, 5.149 dalla quella di Rovereto, 2.548 da quella dell´alta Valsugana e 1.195 da quella di Riva. Il numero delle segnalazioni dello scorso anno supera abbondantemente il totale dei punti sottratti fin´ora per le infrazioni compiute nel 2004. Un ultimo dato, intuibile dalle informazioni già pubblicate sulle nostre pagine relative alle 1301 patenti ritirate in Trentino per guida in stato d´ebbrezza durante il 2004, rivela inoltre che ben il dieci per cento dei punti sottratti ai guidatori è da ricondurre all´abuso di alcolici. (*) (*) Nota: "Ben" il dieci per cento o "solo" il dieci per cento? Considerato che le bevande alcoliche sono corresponsabili di quasi il cinquanta per cento degli incidenti, sembrano davvero ancora troppo pochi i punti sottratti per guida in stato di ebbrezza. | |
L’ECO
DI BERGAMO | |
ZINGONIA
Sono rientrati nella notte alla spicciolata nei loro appartamenti i 70 residenti
del primo palazzo del complesso Athena, in via Monaco a Zingonia. Le ultime
fiamme che avevano invaso la tromba dell’ascensore e delle scale, venerdì
sera, a seguito dell’azione di un piromane residente nello stesso condominio
e arrestato dai carabinieri della stazione di Zingonia, erano state spente
poco oltre la mezzanotte dai vigili del fuoco, intervenuti in forze da Bergamo,
Treviglio, Romano e Zogno. Tredici le persone intossicate lievemente (tra cui anche una donna portata fuori dal condominio in barella) che ieri hanno raggiunto le loro case dagli ospedali di Treviglio, Zingonia e Ponte San Pietro. Persone rientrate in abitazioni ancora allagate e da ripulire, e con l’ascensore posto sotto sequestro. Non è il primo a Zingonia, dove già in altri condomini un semplice guasto a un ascensore è risultato un problema insormontabile, data la negligenza di molti residenti che hanno accumulato negli anni situazioni di debito enormi nei confronti dei Comuni (essenzialmente Verdellino e Ciserano) e delle società di manutenzione degli impianti. Ieri mattina il marocchino che ha dato fuoco alla tromba dell’ascensore, E. A., 35enne, già noto alle forze dell’ordine, è stato portato al carcere di via Gleno a Bergamo, arrestato e denunciato per incendio doloso dai carabinieri. Ancora ignoto il motivo del suo gesto, forse un atto di ripicca nei confronti di altri condomini con cui aveva avuto screzi in passato, oppure un atto insano verso se stesso. Al momento dell’arresto l’immigrato era ubriaco e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Con sé aveva anche alcune dosi di droga. Dopo il panico dell’altra notte e la paura per le fiamme che divampavano nel cuore dei 10 piani del palazzo, dell’accaduto resta comunque un bilancio non grave. Il rischio di una tragedia era però concreto: il palazzo Athena 1 non può più infatti usufruire della distribuzione del metano e in ogni appartamento si utilizzano ancora bombole del gas. Un particolare che aveva fatto temere i vigili del fuoco e i carabinieri intervenuti, che hanno fatto di tutto affinché le fiamme non divampassero anche lungo le pareti e nei locali. Tutti gli appartamenti ora risultano agibili. A.D.L. | |
IL
MESSAGGERO | |
NEW YORK Guai per Javier Bardem, il regista e attore spagnolo protagonista del Mare dentro , film candidato all’Oscar. Una ex modella, Jill Marshall, ha denunciato il focoso divo che le avrebbe spaccato il naso mentre ballava ubriaco in un night-club di New York. L’avvocato di Bardem, che ha negato ogni responsabilità, spiega che la Marshall si era avvicinata non una ma decine di volte per ballare con il divo che l’aveva respinta. «Mai sentito dire che rifiutare la compagnia di una persona significhi romperle le ossa». | |
CORRIERE
ROMAGNA | |
BELLARIA
- Sarà eseguita domani l’autopsia della 36enne di Bellaria
rinvenuta morta nella sua auto alle 11 di venerdì mattina. A trovarla,
ormai senza vita, nel garage della loro abitazione, in zona Cagnona, uno
zio allertato da una collega della donna che si era preoccupata non vedendola
al lavoro. L’autopsia servirà a chiarire il motivo del decesso
anche se sembrano esserci pochi dubbi. Infatti, nell’auto sono state
ritrovate tracce di polvere bianca, con ogni probabilità cocaina,
una cannuccia e una bottiglia di vodka vuota. L’ipotesi è,
quindi, quella di un mix letale di alcol e sostanze stupefacenti.
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SESTOPOTERE | |
(Sesto
Potere) - Bertinoro - 30 gennaio 2005 - La storia del pensiero occidentale
vista dalla particolarissima prospettiva del vino. Sarà questo
l’oggetto dell’incontro con Massimo Donà, ospite del
pomeriggio del bicchiere di oggi domenica 30 gennaio. | |
LA
PROVINCIA DI SONDRIO | |
PARLASCO
(m. vas.) Nel realizzare il «Monumento alla vite» i fratelli
Manzoni di Parlasco hanno superato loro stessi nella lavorazione del ferro
battuto. Un mese di lavoro, da prima di Natale, per fare una vera opera
d’arte: l’intreccio degli otto vitigni di altrettanti vini Doc prodotti
a Quaranti, la più piccola città del vino d’Italia, nel
Monferrato artigiano. Barbera, dolcetto, brachetto, fresia, grignolino,
moscato, cortese e nebbiolo si attorcigliano dalla radice ed espandono
i loro rami sui quali ci sono due grappoli per ogni tipo con le proprie
foglie, 26 in totale. Tutto forgiato in ferro. Un opera di 210 centimetri
d’altezza, 170 di larghezza e 120 chili di peso. Per l’uva sono state
utilizzare 3.000 sfere di vario diametro che compongono grappoli che sembrano
veri. «Per il dolcetto – rivela Umberto Manzoni che ci ha lavorato
con grande abilità – abbiamo dovuto persino bucare le sfere
per fare vedere il rametto che esce dal chicco. La parte più difficile
è stata intrecciare le piante, abbiamo dovuto cercare un forno
grande abbastanza che permettesse di lavorare con le sbarre di ferro lunghe
due metri». Le foglie sono anch’esse un capolavoro di lavorazione.
Sono state tagliate una ad una con il «plasma» - una sorta
di cannello ossidrico – poi lavorate per ottenere le seghettature
con il disco flessibile per essere forgiate e lavorate per disegnare le
venature. Il monumento in ferro battuto è partito per la verniciatura,
zincatura e colore nero. Verrà poi portato a Quaranti per essere
montato sul basamento in marmo sarà posizionato all’altezza dell’antico
ponte levatoio, sul percorso che porta al «Museo del brachetto»
che è stato ampliato dall’amministrazione comunale locale che ha
commissionato il lavoro alla ditta Manzoni, riconoscendo loro la fama
di maestri forgiatori che ormai non ha più confini. Il disegno
della vite è stato eseguito da un giovane coltivatore del paese:
paese che produce vino su 220 dei 300 ettari di estensione del territorio.
L’opera finita costerà 5.200 euro. L’inaugurazione del monumento
sul quale ci sarà la targhetta «La vite è vita»,
sempre ad opera dei fratelli Manzoni, è in programma il prossimo
6 marzo. Sono previsti la benedizione del Vescovo di Acqui Terme, l’inaugurazione
del museo e un dibattito sul tema della vite e del territorio con la partecipazione
di autorità regionali e provinciali.
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CORRIERE
ROMAGNA | |
IMOLA - Quando gli agenti del commissariato l’hanno fermato, venerdì sera, a bordo di un autocarro, si sono accorti subito dell’odore di alcol che emanava. Così i poliziotti hanno chiamato in appoggio un’equipaggio del Radiomobile dei carabinieri dotato del’apparecchiatura necessaria per eseguire l’alcoltest. L’esame ha dato esito positivo. Per il conducente, un 32enne di Mordano, è quindi scatta una denuncia per guida in stato di ebbrezza con tanto di ritiro immediato della patente. | |
L’ADIGE | |
Ha
tentato di baciare la titolare del bar Orchidea di via delle Orfane,
ma è stato assolto perché il giudice non ha considerato
il gesto di Saverio Evolo, 33 anni, originario di Salerno, un atto sessuale.
I fatti risalgono al 22 dicembre del 2003. Evolo, abituale frequentatore
del bar, aveva cercato di baciare da dietro la moglie del titolare del
bar, Angelo Carella, quando questa era andata nel bagno per rimettere
a posto. L´uomo si beccò uno schiaffo e per questo prese
a calci la porta del locale mandandola in frantumi. L´avvocato
di Evolo, Claudio Tasin, è riuscito a dimostrare che il tentativo
di bacio sulla guancia non è un atto sessuale. Il giudice Corrado
Pascucci ha accolto la sua tesi e ha assolto Evolo. | |
LA
SICILIA (Trapani) | |
Mazara.
Un incontro enogastronomico si è svolto, ieri intorno alle
12.30 presso il Caffè Garibaldi. A rappresentare l’amministrazione
comunale c’era il vicesindaco Diego Di Liberti, accompagnato dall’assessore
all’Ambiente e Gestione urbana Giuseppe Marino. Presente alcuni rappresentanti
del Consiglio d’amministrazione delle Cantine Foraci. Nell’occasione è
stato presentato l’ultimo prodotto della casa vitivinicola mazarese: un
nero d’avola chiamato O’feo-Satiro Danzante. All’idea di associare il
prodotto all’immagine, ormai internazionale del Satiro Danzante ha contribuito
anche il prof. Tusa, della Soprintendenza del Mare, che proprio in occasione
della presentazione del prodotto, venerdì 28 presso il Museo Salinas
di Palermo, ha ancora una volta elogiato il felice connubio fra cultura
e vino, che peraltro il Satiro nel suo moto danzante rappresenta perfettamente:
la visione dionisiaca di cui la vite ne è il simbolo.
Nella mattinata di ieri si svolta anche una visita presso le Cantine Foraci, dove sono stati presentati alcuni bianchi ed il pluripremiato Dorrasita «Questa operazione - ha dichiarato Alessandro Foraci, responsabile divisione Vinificazione ed imbottigliamento - rientra in un programma di valorizzazione del territorio. Vino come cultura da bere». | |
LA
SICILIA (Agrigento) | |
Dal
5 all’8 febbraio a Canicattì in coincidenza con le manifestazioni
legate alla settima edizione del carnevale in città non sarà
possibile vendere bombolette spray che contengono schiuma, ma anche
mazze, bastoni ed altri corpi contundenti. Lo ha decisio ieri mattina
la commissione prefettizia che ha firmato la relativa ordinanza. I commercianti
canicattinesi, inoltre, non potranno mettere in vendita petardi, mortaretti,
che provocano danni, disturbo e molestie alle persone. Tutti coloro
che invece prenderanno parte alle sfilate dei carri allegorici non potranno
fare uso degli oggetti appena descritti. L’ordinanza è stata
emanata e le forze dell’ordine avranno l’obbligo di vigilare su quanto
imposto per salvaguardare l’incolumità pubblica dei cittadini.
Alle sfilate, infatti, la maggior parte dei partecipanti sono giovani
che spesso in preda all’euforia oppure ai fumi dell’alcool si lasciano
andare usando questi mezzi a scene poco edificanti. I trasgressori che
saranno sorpresi da vigili urbani, polizia e carabinieri, andranno incontro
oltre al sequestro degli oggetti vietati anche a delle ammende che vanno
da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500 euro oltre ad una denuncia
penale se verranno sorpresi a molestare i partecipanti della settima
edizione del carnevale canicattinese. L’ordinanza firmata dal prefetto
Vittorio Vasques, dal vice Prefetto, Filippo Ferrante e dal funzionario
del Ministero dell’Interno Gaetano Ferrante entrerà in vigore
alla mezzanotte del 4 febbraio e avrà validità sino alla
mezzanotte dell’8 dello stesso mese. In sostanza quando le manifestazioni
carnevalesche saranno concluse e con cerimonia di premiazione di carri
e partecipanti alla kermesse. | |
IL
GAZZETTINO | |
Il Premio
Nonino riesce a coniugare il celebre paradosso dello scrittore caraibico
Edouard Glissant: "Essere se stessi senza chiudersi agli altri,
aprirsi agli altri senza perdere se stessi". Qui è tutto
un ritornare alle radici, un ripescare tradizioni perdute, e al tempo
stesso un aprirsi al mondo, un misurarsi con la diversità.Quest’anno
il trentennale del premio, tanto per dire, si è svolto nella
nuova sede della distilleria, a Ronchi di Percoto. Ma questo nuovo approdo,
in realtà, è un ritorno alle origini, perché è
da questa frazione sparsa nella campagna friulana che il bisnonno di
Benito Nonino, Orazio, distillò le sue prime grappe, su un alambicco
itinerante. Il sogno del ritorno, dunque, si è concretizzato
in un nuovo-antico stabilimento con 66 alambicchi discontinui a vapore,
dodici ciascuno per Benito, Gianola, Cristina, Antonella ed Elisabetta,
e uno per ogni nipote, come scommessa sulla continuità della
tradizione. E la cerimonia dell’apertura contemporanea di tutti gli
alambicchi, ieri a mezzogiorno, con le volute di fumo profumato sparate
fino a lambire l’enorme volta di legno, gli evviva agli amici e al Friuli,
il "Libiam" della Traviata accompagnato da venti fisarmonicisti,
il commosso brindisi in ricordo di Luigi Veronelli, è stata all’altezza
del sogno cullato da decenni, e delle aspettative degli oltre 650 invitati,
fra i quali volti noti dell’imprenditoria, del giornalismo e della cultura
nazionali e locali, come Romiti, Missoni, Gilletti, Sabelli Fioretti,
Natalia Aspesi, Chiara Beria d’Argentine, Mauro Corona, Tullio Avoledo.
Sergio Frigo. | |
IL
GAZZETTINO (Rovigo) | |
La sua
presenza invadente era stata segnalata già in tarda serata al
circolo Acli di Giacciano con Baruchella. Dove, evidentemente già
in preda ai fumi dell’alcol, non aveva esitato a molestare alcuni clienti,
alzando la voce e importunando coloro che tranquillamente se ne stavano
in disparte a conversare con gli amici davanti a un buon bicchiere.
L’insolenza del marocchino, che non voleva saperne di smettere di dare
fastidio ai presenti, ad un certo punto ha costretto il gestore del
circolo a chiedere l’intervento dei carabinieri. Al momento dell’arrivo
dei militari del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Castelmassa,
però, l’extracomunitario se ne era già andato. La "gazzella"
dell’Arma, comunque, non ha certo dovuto faticare molto per rintracciarlo,
visto che l’immigrato dopo essere uscito dal circolo "Acli"
ed essersi messo al volante della sua Opel "Vectra" ha fatto
in tempo a percorrere solo poche centinaia di metri prima di essere
bloccato. I carabinieri, infatti, lo hanno rintracciato verso le 2 di
ieri notte in via Della Pace: dopo avergli ordinato di esibire la patente
e la documentazione della vettura, i militari, insospettiti dalle frasi
sconnesse e dall’evidente "ebbrezza" del soggetto, lo hanno
sottoposto ad alcol test: il responso delle analisi ha confermato i
sospetti, visto che il tasso alcolemico riscontrato sul sangue del marocchino
è risultato essere abbondantemente superiore al limite di 0,4
mg/l.(*) Così per H.Q, operaio, 35 anni, residente a Brentonico,
in Trentino Alto Adige, è scattata la denuncia a piede libero
per guida in stato di ebbrezza. Per un bel po’, inoltre, il marocchino
dovrà scordarsi anche di mettersi alla guida dell’auto: i carabinieri,
infatti, gli hanno ritirato seduta stante la patente di guida.
C.B. | |
IL
CITTADINO Guida ubriaco, gli revocano la licenza per il fucile IL MESSAGGERO (Ancona) Muore dopo aver bevuto una birra IL GIORNO Allarme <rosso>? Dopo il fumo, il ministro Sirchia dichiara guerra all’alcol? <Auguri... LA GAZZETTA DI MANTOVA alcol: agenti in pista per la prevenzione LA GAZZETTA DI MODENA bevono: incidenti e denunce ubriachi aggrediscono barista CORRIERE DELLE ALPI vigilantes contro gli ubriachi LA NAZIONE C’è un grande amore da parte mia per le canzoni di Piero Ciampi. Al di là del fatto c... IL TIRRENO ebbro in auto ne centra un’altra IL GIORNO (Varese) Nei guai chi alza il gomito Sequestrate due carabine |