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Notizie brevi , News 29/11/2012

IL RAPPORTO SULLA VIABILITA'
Manutenzione minima e ritardi cronici
Così le strade italiane sono al collasso

L'allarme lanciato dai produttori di asfalto: «Negli ultimi 3 anni 3 imprese su 10 del settore sono fallite»

MILANO-Budget sempre più ridotti, pagamenti alle imprese con ritardi cosmici, cantieri fermi. Le strade italiane sono al collasso. A dare retta a un rapporto del Siteb, l'associazione dei produttori di asfalto e bitume, la manutenzione è ai minimi storici. Per effetto della crisi. «Negli ultimi 3 anni 3 imprese su 10 del settore sono fallite per l’effetto congiunto del crollo dei lavori, dei ritardati pagamenti da parte delle pubblica amministrazione e dell stretta creditizia» osserva il presidente Carlo Giavarini in occasione di Asphaltica in corso a Padova.

MALI DA CURARE -Secondo i dati del rapporto, «la produzione di asfalto (indice della quantità di lavori stradali compiuti) è passata in pochi anni dai 44-45 milioni di tonnellate annui che il Paese utilizzava per tenere in sicurezza e rinnovare la pavimentazione stradale di 7 anni fa, ai 29 milioni registrati nel 2010 e 2011, fino a chiudere l’anno in corso con una produzione ferma a circa 27 milioni di tonnellate, a fronte delle 40 ritenute necessarie a garantire la sicurezza sulle nostre strada. Più della recessione fanno i pagamenti in ritardo: in media su superano i 300 giorni con esposizioni del fatturato fra il 30 e l'80%. A rischiare è un settore con 4.000 aziende che dà lavoro diretto e indiretto a 500 mila persone. Esiste 'impegno del governo a rilanciare le opere pubbliche, secondo l'«Agenda per la crescita sostenibile».: in totale sono previsti 32 nuovi cantieri per un totale di 9 miliardi e 261 milioni di euro. « Si spera che la realizzazione pratica di far passare lo scetticismo con cui vengono accolti tutti gli annunci degli ultimi mesi, cui spesso non viene dato seguito» si augurano gli addetti ai lavori.

Redazione Online

 

da corriere.it/motori

Giovedì, 29 Novembre 2012
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