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Tutto quello che bisogna conoscere per una scelta consapevole delle gomme ideali per la guida su neve e ghiaccio, con le differenze legislative in Europa...

Tutto quello che bisogna conoscere per una scelta consapevole delle gomme ideali per la guida su neve e ghiaccio, con le differenze legislative in Europa. In allegato anche il documento completo con le ordinanze "obbligo di catene" in vigore in Italia - TUTTE LE ORDINANZE

 

Obbligo di catene a bordo o utilizzo di pneumatici invernali. I primi rigori meteorologici stagionali hanno fatto scattare l'imposizione delle misure preventive per non far trovare gli utenti della strada impreparati alle condizioni climatiche avverse con la presenza di neve e ghiaccio sulla nostra rete viaria.

Assogomma e Federpneus hanno già da tempo diffuso tutte le informazioni necessarie per affrontare in sicurezza la stagione invernale e sul sito web sono pubblicati vari video che mostrano le differenze di comportamento tra i veicoli dotati di pneumatici invernali e quelli che montano invece gomme estive.

In poche parole basti ricordare che, in caso di emergenza, sulla neve, gli spazi di frenata con un pneumatico invernale si dimezzano rispetto a quelli del pneumatico estivo. Lasciamo ai lettori le conclusioni su questa differenza abissale che passa tra le due tipologie di pneumatico.

In ogni caso è bene conoscere le varie ordinanze regionali in materia di obbligo di catene o pneumatici invernali in vigore sul nostro territorio.

In ambito europeo il discorso si complica per via di una mancanza di uniformità legislativa e anche i consumatori sono spesso disorientati per le diverse tipologie di pneumatici presenti sul mercato con differenti simboli che potrebbero trarre in inganno chi non dispone di una conoscenza approfondita del settore.
Un fenomeno che diventa ancora più importante alla luce del forte incremento del mercato dei pneumatici invernali che si è registrato nel Vecchio Continente e che nel 2011 ha raggiunto la cifra record di 80 milioni di pezzi venduti.
Elemento che non è passato inosservato agli analisti tedeschi della Continental, uno dei maggiori produttori di pneumatici che ha quindi realizzato un interessante studio che pubblichiamo integralmente.

"Chi attribuisce il motivo di questo aumento esclusivamente alla crescente consapevolezza degli automobilisti in materia di sicurezza trascura il fatto che sempre più spesso il legislatore impone ai cittadini l'obbligo di montare pneumatici invernali. In Scandinavia, con l'eccezione della Danimarca, si tratta di risoluzioni adottate ormai da molto tempo; anche nei paesi baltici sussiste l'obbligo per legge, mentre in Germania e in Austria gli pneumatici invernali vengono prescritti in caso di "condizioni invernali"; in Italia i governi locali delle regioni, province e comuni hanno facoltà di rendere obbligatori gli pneumatici invernali.

Questo trend sta quindi sperimentando una crescita dinamica estesa a tutta l'Europa, dove solo l'anno scorso sono stati venduti circa 18 milioni di pneumatici in più rispetto al 2007, ossia l'anno prima della attuale crisi economica e finanziaria. Il segmento degli pneumatici estivi, viceversa, per la prima volta nel 2011 torna al livello del 2007. È quindi chiaro che è proprio il mercato degli "specialisti del freddo" ad assistere attualmente ad una crescita esponenziale. Nel 2010 in Europa il comparto ha venduto complessivamente 224 milioni di pneumatici per autovetture, per lo scorso anno gli analisti di mercato di Continental hanno previsto un totale di 236 milioni di unità. Con 80 milioni di pezzi, gli pneumatici invernali vanno a costituire già oggi più di un terzo delle vendite, con un incremento di 6 milioni di unità rispetto all'anno precedente".

L'aumento delle vendite di pneumatici invernali è dovuto inoltre al fatto che è in crescita il numero degli automobilisti che ha deciso di adottarli anche dove non sono obbligatori:
"Tradizionalmente, tra i paesi europei la Germania viene considerata uno dei "pesi massimi" nelle vendite. Solamente in Germania l'anno scorso i rivenditori hanno ordinato circa 35 milioni di pezzi, un milione e mezzo in più rispetto al 2010, l'anno del boom. Quasi il 90 per cento degli automobilisti di questo paese monta le gomme invernali. Eppure, i cittadini vogliono viaggiare sicuri anche nei paesi in cui quest'anno non vige o non è ancora esteso a livello nazionale l'obbligo di montare pneumatici invernali. Ecco perché in Italia, con i suoi 37 milioni circa di autovetture immatricolate, nell'inverno scorso sono stati venduti oltre 8 milioni di pneumatici invernali e in Francia, con oltre 31 milioni di autovetture, ne sono stati venduti 5 milioni. Gli analisti di mercato di Continental vedono anche qui dei progressi attribuibili a un livello superiore di informazione e di consapevolezza dei cittadini, oltre che alla ricerca di maggiore sicurezza".

Quello che emerge dallo studio Continental è però la mancanza di chiarezza sulla marcatura dei pneumatici invernali:
"Nonostante il costante aumento di regolamentazioni sull'uso degli pneumatici invernali, non esiste ancora una normativa ben definita a livello europeo, o anche solo nazionale, che prescriva le caratteristiche obbligatorie di uno pneumatico invernale. Il problema è che la marcatura M+S spesso citata non è vincolata ad una certificazione delle prestazioni e, dal momento che indica pneumatici con migliori prestazioni su "fango e neve", è possibile etichettare in questo modo senza problemi sia gli pneumatici invernali che quelli per fuoristrada. Quindi, sebbene gli pneumatici per fuoristrada 4x4 non siano i più adatti ad affrontare strade in condizioni invernali tipiche, un consumatore che si orienti in base a questa dicitura tradizionale probabilmente non monterà poi sull'auto gli pneumatici invernali. Un sondaggio condotto nell'ottobre 2011 su motortalk. de, una delle principali community online europee, ha evidenziato chiaramente questa incertezza. Alla domanda se ci si senta sufficientemente informati in merito alla normativa di legge relativa agli pneumatici invernali il 47% dei partecipanti ha risposto "no" oppure "abbastanza". Anche la prescrizione di legge relativa alla marcatura degli pneumatici invernali risulta poco chiara: il 77% dei partecipanti al sondaggio non è correttamente informato e solo il 23% sa che in Europa attualmente basta la sola marcatura M+S per essere in regola con qualsiasi normativa in tema di circolazione invernale. I dubbi sono tanti anche in merito ai vantaggi di sicurezza forniti dagli pneumatici invernali: nel complesso il 38% degli interpellati pensa che gli pneumatici invernali riducano lo spazio di frenata sulla neve del 20-30%, mentre la risposta giusta  -  fornita, comunque, correttamente dal 62% degli intervistati  -  è "di oltre il 40%". Le differenze effettive arrivano a coprire addirittura il 100% circa di spazio di frenata: in caso di frenata sulla neve, infatti, gli pneumatici invernali dimezzano lo spazio di frenatura rispetto ai corrispondenti pneumatici estivi".

Tale mancanza si osserva anche nell'uniformità legislativa europea in materia di pneumatici invernali:
"Un po' di aiuto per chiarire la questione della marcatura verrebbe offerto dal simbolo a forma di fiocco di neve inscritto nell'ideogramma di tre montagnette, di origine canadese. Questo simbolo è un riferimento delle reali attitudini del pneumatico a prestazioni in condizioni tipicamente invernali, riferito ad pneumatico standard di misurazione. Eppure, in Europa è solo la piccola Bosnia Erzegovina a prescrivere per legge sia la marcatura M+S sia il "fiocco di neve" ai suoi circa 450.000 automobilisti. Gli altri paesi europei con l'obbligo di pneumatici invernali puntano su un mix tra marcatura M+S, "condizioni stradali invernali" e periodi in cui devono essere montati gli pneumatici invernali. L'amministrazione austriaca, ad esempio, dal 1 novembre al 15 aprile prescrive pneumatici con marcatura M+S e battistrada con profondità minima di 4 mm in presenza di condizioni stradali invernali. In mancanza di neve e ghiaccio, quindi, si è in regola anche montando pneumatici estivi con battistrada consumato fino a 1,6 mm anche a temperature notevolmente al di sotto dello zero. Inoltre, per tutti coloro che non ne vogliono assolutamente saperne di pneumatici invernali, il legislatore prevede la possibilità di aggirare l'obbligo montando catene da neve su pneumatici estivi in caso di necessità. Gli esperti obiettano tuttavia che su passaggi ghiacciati, ad esempio agli incroci o all'imbocco delle curve, e su strade completamente ghiacciate, questa "combinazione" allunga notevolmente lo spazio di frenata rispetto agli pneumatici invernali".

A complicare ancora le cose ci si mette pure la diversa offerta di pneumatici invernali che differisce in base ai requisiti dei veicoli:
"L'offerta di pneumatici invernali diventa sempre più intricata per i consumatori finali. Non esiste più il prodotto "universale", che accomuna almeno le autovetture, i Suv e le monovolume, perché ora i tecnici distinguono anche tra pneumatici per autovetture, per Suv, per monovolume, per van, oltre che per autocarri. E anche in questi sottogruppi emergono ulteriori distinzioni: per quanto riguarda le auto, ora occorre distinguere tra pneumatici per il segmento compatto, medio e superiore, per le auto sportive e per le 4x4, perché sono troppo diversi i requisiti legati a utilizzo del mezzo, manovrabilità, potenza, peso e tipo di trazione. E ancora, i diversi modelli di pneumatici invernali riescono a risultare convincenti tutt'al più a livello di fasce climatiche regionali. Ecco perché per l'Europa settentrionale e la penisola scandinava vengono proposti modelli specifici "soft compound". Mentre lo pneumatico invernale destinato all'Europa centrale viene prodotto con una mescola relativamente più dura al fine di mantenere l'elevata resa chilometrica e le caratteristiche di guida originali per l'intero periodo del tardo autunno/inverno alle temperature normalmente registrate in Germania, Austria e Svizzera. Per Scandinavia e Russia produttori leader come Continental puntano sui cosiddetti "nordics", pneumatici invernali con una mescola più morbida oppure chiodati, che garantiscono la massima presa sulle strade prevalentemente ghiacciate dell'estremo Nord. Come gli pneumatici invernali destinati all'Europa centrale, anche questi vengono realizzati per tutti i segmenti (compatte, classe media e superiore, auto sportive e 4x4). Continental produce pneumatici invernali anche per usi speciali, ad esempio per le biciclette. L'azienda di Hannover ha in serbo due soluzioni anche per gli autocarri: la gommatura standard, in cui solo l'asse motore viene dotato di un battistrada di trazione, e la gommatura invernale speciale completa. Mentre la soluzione standard offre un grip sufficiente quando l'autotreno carico viaggia in inverno su autostrade e superstrade senza pendenze estreme, la gommatura invernale completa per autocarri e autobus conserva una buona presa anche nel caso in cui il mezzo vuoto debba recarsi in Scandinavia. Al Nord tuttavia gli autotrasportatori montano tradizionalmente gomme chiodate, un tipo di equipaggiamento con cui in Germania non potrebbero neppure scendere dai traghetti provenienti da Stoccolma: qui infatti la chiodatura è bandita dalla circolazione stradale fin dagli anni '70".

Insomma lo studio Continental mette a nudo tutte le difficoltà in cui potrebbe imbattersi un consumatore che abbia deciso di montare dei pneumatici invernali e, vista la confusione di sigle, è bene rivolgersi a un gommista di fiducia informandolo su eventuali destinazioni estere in programma.

Altro consiglio importante, a prescindere dalla scelta dei pneumatici, è quello di informarsi sempre prima di mettersi in viaggio sulle condizioni delle strade da percorrere visto che le fonti a disposizione non mancano davvero: dal Centro di coordinamento nazionale del ministero dell'Interno, Viabilità Italia, all'Anas, società autostradali, Forze dell'ordine, Cis e molti altri ancora. (m. r.)

 

da repubblica.it/motori

Giovedì, 29 Novembre 2012
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