Polizia scientifica, in Piemonte nasce laboratorio regionale delle Polizie Locali
Controllo in tempo reale dei falsi documentali e certificazione entro 48 ore, apparecchiature di eccellenza per le investigazioni scientifiche, messa in rete delle fotosegnalazioni e costituzione di una banca dati regionale: nasce in Piemonte il laboratorio regionale di polizia scientifica locale, un servizio che la Regione metterà a disposizione di tutti i comandi dei capoluoghi di Provincia, che potranno usufruire, senza costi, delle competenze del Nucleo Investigativo Scientifico e Tecnologico, laboratorio di eccellenza del Corpo di polizia municipale del Comune di Torino. Lo ha stabilito la Giunta regionale con una delibera proposta dall’assessore regionale alla promozione della Sicurezza, Elena Maccanti.
Nei mesi scorsi -spiega- abbiamo avuto modo di apprezzare l’attività del cosiddetto Nist, realtà di eccellenza riconosciuta sul territorio nazionale e specializzata in particolare sui falsi documentali. Vogliamo utilizzare a meglio le potenzialità di questo strumento e, sotto la regia regionale, metterlo a disposizione di tutti i comandi dei capoluoghi provinciali, per migliorare l’efficienza del sistema di polizia locale ed evitare una frammentazione dei servizi, a tutela dei nostri cittadini piemontesi.
Ringrazio -aggiunge l’assessore- il Comune di Torino e in particolare l’assessore Tedesco, il Comandante Mauro Famigli, e tutti i comandanti dei capoluoghi provinciali, per aver aderito al progetto e per aver contributo alla concreta realizzazione. Nell’ottica di un Sistema Piemonte per la Sicurezza Integrata, obiettivo preciso che la Giunta Cota si è posto per valorizzare al meglio le potenzialità della polizia locale, la Regione darà forte impulso all’attività in rete, contribuendo alla creazione di una banca dati regionale che renderà ancora più efficace il lavoro degli operatori di polizia sul territorio.
Dopo la firma di un apposito Protocollo d’intesa tra la Regione e il Comune di Torino, partirà la sperimentazione con i comandi delle città che aderiscono al progetto: dotati gratuitamente di sofisticati kit con collegamento internet, utilizzabili dalle pattuglie sulla strada, avranno la possibilità di inviare immediatamente al Nist i documenti sospetti e di avere, entro le 48 ore necessarie per il fermo, la conferma ufficiale del falso per i successivi procedimenti giudiziari. Oltre a questo servizio, potranno usufruire della strumentazione all’avanguardia di cui è dotato il Nist per le analisi forensi, dell’ufficio di fotosegnalazione e del laboratorio mobile polifunzionale a supporto di operazioni sul territorio.
da ecoditorino.org