Il "Progetto Icaro" la missione continua
Troppe vittime innocenti sulle strade. Lo ricorda il "Progetto Icaro", la campagna di sicurezza stradale promossa dalla Polizia di Stato, dai ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell'Istruzione e dalla Fondazione Ania, che da dodici anni promuove tra i giovani il rispetto delle norme sulla sicurezza stradale.
I dati, purtroppo, rivelano che nel 2001, 662 i ragazzi hanno perso la vita sulla strada, quasi uno ogni 13 ore, e l'incidente stradale si conferma come la prima causa di morte tra i giovani, in modo particolare nella fascia di età compresa tra i 20 e i 24 anni.
Il progetto Icaro conduce da anni la più importante campagna di educazione sulla sicurezza stradale, coinvolgendo e formando oltre 100.000 studenti di tutte le età, dalle scuole materne all'università. Quest'anno il tema del concorso è in piena sintonia con il linguaggio della loro comunicazione sui social network: "Sulla strada... mi piace, non mi piace", dove cliccando sul pollice verso oppure alzato si esprime il proprio disappunto o gradimento.
Intanto, nella prestigiosa sala dell'Accademia dei Lincei, con il coordinamento scientifico del Dipartimento di Psicologia della Sapienza, Università di Roma e la collaborazione del Movimento Italiano Genitori, si è appena svolta a Roma la premiazione del concorso riservato agli studenti delle scuole medie e superiori di tutta Italia.
Così trenta studenti sono stati premiati con tablet, Ipod, navigatori, e, i primi classificati, con uno stage
presso il Centro addestramento della Polizia di Stato di Cesena, mentre alle scuole vincitrici sono stati assegnati dei computer portatili.
Alla cerimonia hanno partecipato anche grandi campioni dello sport nel ruolo di testimonial della campagna sulla sicurezza stradale, come sottolineato dagli organizzatori:
"Il campione Andrea Lucchetta, che ha messo il suo entusiasmo e la sua capacità di motivare e coinvolgere al servizio dei giovani, realizzando un video dal titolo "Il sogno di Brent" che verrà utilizzato anche nella prossima edizione del Progetto Icaro. La storia è quella di un giovane appassionato di moto che rimane paraplegico a seguito di un incidente stradale ma che, grazie alla tenacia e alla vicinanza degli amici, diventa un campione paraolimpico. I campioni delle Fiamme Oro, il gruppo sportivo della Polizia di Stato, Roberto Cammarelle, pugile categoria supermassimi, oro alle Olimpiadi di Pechino e argento a quelle di Londra, e Francesco D'Aniello, medaglia d'argento nel tiro a volo nelle Olimpiadi di Pechino, che vogliono far riflettere i ragazzi sull'importanza del rispetto delle regole nello sport come sulla strada, dove si rischia di più di una partita".
Insomma il messaggio è chiaro, sulle strade non si scherza, a piedi, in bicicletta, in moto o in auto, bisogna sempre prestare la massima attenzione e attenersi al rispetto delle regole. (m. r.)
da repubblica.it/motori