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Notizie brevi 20/12/2005

POLIZIA STRADALE, OPERAZIONE "MIREN": 18 ARRESTI PER RICICLAGGIO INTERNAZIONALE DI AUTO E RAPINE IN VILLA. FORZAVANO I BLOCCHI A 230 ALL’ORA. UN AGENTE DELLA STRADALE ERA STATO INVESTITO ED AVEVA AVUTO LE GAMBE SPEZZATE.

POLIZIA STRADALE, OPERAZIONE "MIREN": 18 ARRESTI PER RICICLAGGIO INTERNAZIONALE DI AUTO E RAPINE IN VILLA. FORZAVANO I BLOCCHI A 230 ALL’ORA. UN AGENTE DELLA STRADALE ERA STATO INVESTITO ED AVEVA AVUTO LE GAMBE SPEZZATE.

(ASAPS) TRIESTE – Sarà il periodo, ma in questi giorni assistiamo ad una vera offensiva contro la criminalità da parte dei reparti investigativi della Polizia Stradale: stavolta è toccato a quella del Friuli Venezia Giulia entrare in azione: lo hanno fatto all’alba del 19 dicembre, per mettere i ceppi ad un’organizzazione criminale costituita in prevalenza da sloveni e albanesi, divenuti tutti specialisti in riciclaggio internazionale di auto di lusso, spesso ottenute rapinando ville. Da tempo sono infatti in molti a sostenere che il fenomeno criminale in grande espansione in questi ultimi anni – gli assalti appunto ad abitazioni isolate preferite agli appartamenti dei centro città – siano in sostanza mirati a rubare le auto di prestigio. Una conferma diretta arriva dall’operazione "MIREN", portata avanti dalla Squadra di PG del compartimento Polizia Stradale Friuli, dopo mesi di intercettazioni, appostamenti e arresti in flagranza: le auto venivano in gran parte esportate in Slovenia e Albania, grazie all’attività simmetrica di due distinti commando, uno per etnia. Quello albanese era diviso in ulteriori reparti, specializzati nell’approvvigionamento dei veicoli grazie a furti e rapine effettuati in tutta Italia, mentre gli sloveni si incaricavano dell’esportazione degli stessi, facendoli arrivare via terra (a riciclaggio già avvenuto) con l’espatrio da Trieste, Gorizia e Udine. I criminali erano pronti a colpire ovunque, nello stivale: le indagini hanno permesso infatti di dare un nome agli autori di efferati assalti in Veneto, in Toscana, Marche e Campania, denunciando 21 persone al sostituto procuratore di Udine Luigi Leghista, che ha ottenuto le ordinanze dal Gip. Le manette sono scattate per 19 elementi, di cui tre già latitanti per altra causa, mentre grazie all’attività della Stradale sono stati sequestrati 16 veicoli già in procinto di lasciare il territorio nazionale. Mercedes, BMW ed Audi, tutte di alta gamma, che da sole valgono oltre due milioni di euro. Gli investigatori, che da tempo cercavano riscontri alle segnalazioni che giungevano sul traffico illecito, erano riusciti a trovare un’ottima pista in occasione di una semplice operazione conclusasi con l’arresto di due sloveni, bloccati dagli uomini della specialità a Palmanova (Udine) mentre stavano recuperando una Mercedes rubata in Toscana, in una villa di Massa Carrara. Molte auto, come hanno precisato gli investigatori, passavano il confine ancora prima che venissero diramate le ricerche. Staffette ed una perfetta conoscenza del territorio aiutavano giovani di nemmeno 19 anni ad eludere i controlli di polizia. A bordo dei bolidi rubati sfrecciavano a velocità folli per mettere più strada possibile tra il luogo del misfatto e la propria impunità. I gioielli rubati, invece, restavano direttamente nelle mani degli albanesi. Una volta raggiunta la zona confinaria, i piloti sceglievano i varchi incustoditi, ma in caso di controllo non esitavano a forzare i blocchi. C’erano state sparatorie e anche un tentato omicidio: uno degli arrestati era infatti latitante per aver investito un agente, che aveva riportato ferite gravissime alle gambe. Con gente di questo genere, l’unica arma efficace si è rivelata l’intelligence. Ora, c’è da sperare che restino in prigione il più a lungo possibile. (ASAPS).




 

Martedì, 20 Dicembre 2005
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