POLIZIA STRADALE, OPERAZIONE "MIREN": 18 ARRESTI PER RICICLAGGIO INTERNAZIONALE DI AUTO E RAPINE IN VILLA. FORZAVANO I BLOCCHI A 230 ALL’ORA. UN AGENTE DELLA STRADALE ERA STATO INVESTITO ED AVEVA AVUTO LE GAMBE SPEZZATE. |
(ASAPS)
TRIESTE – Sarà il periodo, ma in questi
giorni assistiamo ad una vera offensiva contro la criminalità
da parte dei reparti investigativi della Polizia Stradale:
stavolta è toccato a quella del Friuli Venezia Giulia
entrare in azione: lo hanno fatto all’alba del 19 dicembre,
per mettere i ceppi ad un’organizzazione criminale costituita
in prevalenza da sloveni e albanesi, divenuti tutti specialisti
in riciclaggio internazionale di auto di lusso, spesso ottenute
rapinando ville. Da tempo sono infatti in molti a sostenere
che il fenomeno criminale in grande espansione in questi ultimi
anni – gli assalti appunto ad abitazioni isolate preferite
agli appartamenti dei centro città – siano in
sostanza mirati a rubare le auto di prestigio. Una conferma
diretta arriva dall’operazione "MIREN", portata
avanti dalla Squadra di PG del compartimento Polizia Stradale
Friuli, dopo mesi di intercettazioni, appostamenti e arresti
in flagranza: le auto venivano in gran parte esportate
in Slovenia e Albania, grazie all’attività simmetrica
di due distinti commando, uno per etnia. Quello albanese era
diviso in ulteriori reparti, specializzati nell’approvvigionamento
dei veicoli grazie a furti e rapine effettuati in tutta Italia,
mentre gli sloveni si incaricavano dell’esportazione
degli stessi, facendoli arrivare via terra (a riciclaggio
già avvenuto) con l’espatrio da Trieste, Gorizia
e Udine. I criminali erano pronti a colpire ovunque, nello
stivale: le indagini hanno permesso infatti di dare un nome
agli autori di efferati assalti in Veneto, in Toscana, Marche
e Campania, denunciando 21 persone al sostituto procuratore
di Udine Luigi Leghista, che ha ottenuto le ordinanze dal
Gip. Le manette sono scattate per 19 elementi, di cui tre
già latitanti per altra causa, mentre grazie all’attività
della Stradale sono stati sequestrati 16 veicoli già
in procinto di lasciare il territorio nazionale. Mercedes,
BMW ed Audi, tutte di alta gamma, che da sole valgono oltre
due milioni di euro. Gli investigatori, che da tempo cercavano
riscontri alle segnalazioni che giungevano sul traffico illecito,
erano riusciti a trovare un’ottima pista in occasione
di una semplice operazione conclusasi con l’arresto di
due sloveni, bloccati dagli uomini della specialità
a Palmanova (Udine) mentre stavano recuperando una Mercedes
rubata in Toscana, in una villa di Massa Carrara. Molte auto,
come hanno precisato gli investigatori, passavano il confine
ancora prima che venissero diramate le ricerche. Staffette
ed una perfetta conoscenza del territorio aiutavano giovani
di nemmeno 19 anni ad eludere i controlli di polizia. A bordo
dei bolidi rubati sfrecciavano a velocità folli per
mettere più strada possibile tra il luogo del misfatto
e la propria impunità. I gioielli rubati, invece, restavano
direttamente nelle mani degli albanesi. Una volta raggiunta
la zona confinaria, i piloti sceglievano i varchi incustoditi,
ma in caso di controllo non esitavano a forzare i blocchi.
C’erano state sparatorie e anche un tentato omicidio:
uno degli arrestati era infatti latitante per aver investito
un agente, che aveva riportato ferite gravissime alle gambe.
Con gente di questo genere, l’unica arma efficace si
è rivelata l’intelligence. Ora, c’è
da sperare che restino in prigione il più a lungo possibile.
(ASAPS). |