Sottosezione Polizia Stradale Verona Sud
ARRESTATO IRANIANO DALLE DIECI IDENTITA’
Chi si cela nel bazar del falso documentale? Risponderemo a questo domanda illustrando l'arresto compiuto ieri da una pattuglia della Sottosezione Polstrada di Verona Sud. Questa tipologia di reati, che non sempre godono di attenzione mediatica, occultano sovente personalità criminali ben più nutrite e foriere di episodi delittuosi gravi. Per riassumere, possiamo affermare che ogni identità fasulla scoperta corrisponde alla prevenzione di una condotta antigiuridica dal ben più vasto e pesante clamore sociale. Questi "principi del falso", per assicurarsi l'impunità, cambiano la loro identità con la stessa naturalezza con cui ognuno di noi si cambia d'abito. Da quì l'importanza delle tecniche investigative per reprimere il fenomeno criminale.
IL FATTO: alle ore 11.20 di martedì 4 dicembre, una pattuglia della Polstrada vigila sul traffico lungo l'autostrada A4, in zona Peschiera del Garda (VR). L'attenzione degli agenti si concentra su una Renault Laguna bordeaux con targa inglese condotta da un uomo, solo a bordo, dagli appena accennati lineamenti asiatici. Vabbè, nulla di strano in una società multietnica come l'Inghilterra ma i poliziotti decidono di verificare il motivo della visita in Italia del distinto britannico. La trafila è la solita: lampeggiante, paletta ed accostare a destra in piazzola di sosta. Un controllo come tanti, almeno in apparenza.
Lo straniero dichiarava chiamarsi K.R. di anni 32 e di essere nato a Budapest, in Ungheria. Strano, devono aver pensato gli agenti, che un trentaduenne dell'est presenti dei lineamenti che si scostano dal normotipo europeo e dell'errore commesso se n'è reso subito conto anche lui che, malcelando il nascente nervosismo, tentava d'imbastire una farsa vicissitudine familiare, e ciò anche per giustificare la guida di un veicolo di proprietà di un cittadino inglese.
K.R. esibiva una patente ed una carta d'identità ungherese sulle quali, sebbene apparentemente regolari, la pattuglia decideva di approfondire il controllo.
Lo straniero veniva sottoposto a fermo per identificazione ed accompagnato in caserma mentre i documenti venivano sottoposti al vaglio tecnico dell'Ufficio Falso Documentale della Polizia Provinciale di Verona che, tramite apparecchiature e tecniche investigative, ne accertava la falsità.
Il successivo passaggio per venire a capo della reale identità dell'individuo è stato il fotosegnalamento presso la Scientifica della Questura, dai cui riscontri è emerso che il soggetto era già stato denunciato/arrestato per ben nove volte, per reati come furti e rapine con una certa propensione all'infida tecnica criminale di "travestirsi" da poliziotto per rapinare sprovveduti turisti lungo le nostre autostrade. A completare la personalità si aggiunga la spendita di banconote contraffatte e la resistenza a pubblico ufficiale.
LE CONSEGUENZE: l'uomo veniva tratto in arresto con l'accusa di aver dichiarato una mendace identità, esibendo documenti falsi atti all'espatrio. A ciò si aggiunga il concorso in falso materiale e la guida senza patente. Insomma, un bel quadretto, per cui il Sostituto Procuratore di turno disponeva il giudizio per direttissima che si è tenuto stamattina dinnanzi al Tribunale di Verona. Il Giudice, dopo aver convalidato l'arresto, disponeva la custodia in carcere dell'uomo la cui identità alla nascita potrebbe essere iraniana.
Polizia di Stato
Sezione Polizia Stradale Verona