Firenze, tutto esaurito alla tavola rotonda sul “ruolo dello Stato Italiano in tema di sicurezza stradale. La sua parte in Italia”.
Promosso dall’associazione Gabriele Borgogni e da Vittima e Testimone, i maggiori esperti del settore al confronto con la politica
(ASAPS) FIRENZE, 6 dicembre 2012 – I passi fatti in Italia, in tema di sicurezza stradale, sono tanti. I dati, quei pochi che arrivano dalle istituzioni, dicono che siamo vicini ai paesi più virtuosi d’Europa: i giovani, che appena pochi anni fa morivano a decine sulle strade del divertimento, sono divenuti più coscienziosi, come attestano le analisi che ASAPS ha portato a termine sui numeri degli ultimi anni, dimostrando che la violenza stradale non è un nemico statico. E lo Stato come si prepara alle nuove offensive che quel nemico sferra ogni minuto?
Sul tema, per nulla facile da esaminare, si sono confrontati lo scorso 4 dicembre a Firenze Valentina Borgogni, presidente dell’associazione che porta il nome del fratello Gabriele, caduto sulla strada esattamente 8 anni prima, David Di Pirro, di Vittima e Testimone, Annalisa Parente, avvocato penalista fiorentino ed estensore di un esposto indirizzato alla procura fiorentina volto a denunciare gli inadempimenti in materia di sicurezza stradale.
È questo il punto ideale di partenza del dibattito che nonostante un’ora e mezza di lavori ha tenuto tutto il pubblico, convenuto alla sala convegni dell’ObiHall, inchiodato alla sedia con gli occhi rivolti al tavolo dei lavori. Lavori ai quali hanno partecipato tecnici dello stampo del nostro Giordano Biserni, dell’ingegner Marco Pierini, docente alla facoltà di ingegneria di Firenze, politici locali ed europei e una vecchia gloria della Fiorentina, Vincenzo Guerrini, mediano viola e della nazionale costretto al ritiro a soli 22 anni, nel 1975, dopo un incidente stradale mentre rientrava a Firenze da un ritiro azzurro.
Moderati da Massimo Pieri, consigliere comunale di Firenze, gli ospiti si sono avvicendati in interventi senza un attimo di respiro, partendo dalle proposte di omicidio stradale e dell’ergastolo della patente fino all’incredibile lentezza di un sistema, quello pubblico, che secondo Pierini rende addirittura incredibile il fatto che, tra negligenze, inerzie e leggerezze, in Italia muoiano così poche persone rispetto a eccellenze come il Regno Unito o i paesi Scandinavi, a cui Valentina Borgogni ha dedicato una lunga parte del suo intervento, spiegando ad esempio che i dati sono pubblicati in tempo reale. E Biserni ha fatto tremare la sala, quando ha sfatato, da tecnico e da sbirro navigato, luoghi comuni come la vecchia storia del bicchierino di vino che da solo fa sforare la soglia alcolica, o come quando ha difeso a spada tratta la necessità di un sistema che garantisca la certezza delle pene, nel paese che nel dopoguerra ha perso quasi mezzo milione di persone, tante quante abitano Firenze e Siena.
In platea, tra il pubblico, l’immancabile Stefano Guarnieri, papà di Lorenzo e della proposta di legge sull’omicidio stradale.
Dopo la tavola rotonda, maxi cena di finanziamento, con una rivisitazione fiorentina del Gobbo di Notre Dame. Firenze si conferma uno dei poli più moderni della sicurezza stradale, un laboratorio moderno e on-line, che ha saputo trasformare il dolore in qualcosa di immensamente costruttivo e propositivo.
Del resto, è la terra di Sergio Cianti. Ricordate? Il suo Diego cadde da un viadotto autostradale e lui, giardiniere di Campi Bisenzio, ha avuto la forza di vincere la sua battaglia.
Il grazie dell’ASAPS va anche a lui… (ASAPS)