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Notizie brevi 13/12/2012

Perde una gamba, ma l'assicurazione dimezza il punteggio di invalidità senza visitarlo
In caso di incidenti stradali se non si presta attenzione alle carte si rischia di prendere 1/5 di quello che spetta per il danno subito

Un fotogramma del video

 

 

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In caso di gravi incidenti stradali il danno subito dalla persona coinvolta viene risarcito a partire dalla percentuale di invalidità permanente attestata, più grave è il danno maggiore deve essere il risarcimento.

Per gravi lesioni si usa una scala che va dal 10% al 100%, ma ci sono casi di persone danneggiate che nell'arco della stessa procedura si sono visti lievitare notevolmente il danno riconosciuto, con una differenza economica di risarcimento che da 23mila euro è salita anche a 490mila.

Il signor Paolo in seguito ad un incidente stradale ha subito più interventi che si sono conclusi con l'amputazione della parte inferiore della gamba. Si aiuta con una sedia a rotelle, ma non è più autonomo come una volta.
La prima visita medico-legale ha attestato l'85% di invalidità permanente. L'assicurazione, in un primo momento ha valutato il danno al ribasso (40% - 50%) poi, in seguito a maggiori accertamenti e a una seconda visita medica, al signor Paolo è stato dato il risarcimento dovuto.

Anche Valerio, travolto da un'auto mentre guidava il motorino, si è trovato in una situazione simile. È stato ricoverato d'urgenza, ha riportato una frattura pluriframmentaria di tibia e perone e l'osso rotto della mandibola non cresce.
Per la quantificazione del danno subito è stato visitato da un consulente medico-legale che gli ha riconosciuto un risultato di circa il 60% di invalidità. Ma, nonostante i risultati della visita, Allianz, l'assicurazione dell'auto che l'ha travolto, ha inizialmente valutato il danno al 33-35%: quasi la metà che, tradotto in risarcimento, equivaleva a un'offerta di circa 147mila euro di invalidità permanente.

Fabio Dal Boni, responsabile della direzione comunicazione e immagine di Allianz S.p.A, ci spiega che per i risarcimenti che si prospettano superiori ai 200mila euro la compagnia effettua maggiori controlli e valuta il danno sia sulla base dei risultati della visita medica sia sulla base della documentazione corrispondente.
Ad assolvere a questo compito c'è la Commissione Medico Centrale composta da tre consulenti medico-legali esterni incaricati dalla compagnia che, nel caso di Valerio, avevano rilevato, tra le incongruenze, il mancato utilizzo del casco: «Dalla documentazione prodotta non si evince l'utilizzo e le lesioni sono invece compatibili con il mancato utilizzo».

Dal Boni fa presente che: «I risultati della visita medica determinano il danno biologico, ma non necessariamente l'offerta di risarcimento. L'offerta viene fuori dalla Commissione. La percentuale di danno può essere al ribasso perché la visita medica non è congruente con i dati forniti».
Valerio non accetta la prima offerta di risarcimento e fornisce alla compagnia le carte mancanti che dimostrano l'uso del casco al momento dell'incidente. In più concorda con l'assicurazione una seconda visita medica, eseguita da uno dei 3 consulenti della Commissione Medico Centrale. Il risultato finale è stato un riconoscimento del 60% di invalidità permanente e l'offerta del risarcimento è lievitata da circa 147mila euro a circa 539mila euro, solo di invalidità.

Se i valori di danno riconosciuto e quindi il risarcimento possono variare in maniera così netta per incongruenze di documenti, vale la pena valutare che la prima offerta di risarcimento, anche se con un importo notevole, può essere penalizzante tanto che, secondo il consulente tecnico Raffaele Gerbi: «Dimezzare la percentuale di invalidità permanente equivale a dare un 1/5 di quello che spetta».

Abbiamo posto questa riflessione al dottor Dal Boni di Allianz che ci ha risposto: «Noi non abbiamo persone che accettano la prima offerta negativa e penalizzante».
Intanto prendiamo questa risposta e la giriamo come consiglio per i danneggiati qualsiasi sia l'assicurazione con cui hanno a che fare.
 

di Antonella Cignarale
da corriere.it

Giovedì, 13 Dicembre 2012
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