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Articoli 14/12/2012

“Felici di seguirti”: presentato a Firenze il libro di Stefano Guarnieri e Stefania Lorenzini, genitori di Lorenzo
Centinaia di persone a teatro tutte “felici di seguire” il suo esempio

di Lorenzo Borselli
Il pubblico in sala

(ASAPS) Firenze, 10 dicembre 2012 – Una sala gremita di ragazzi, di adulti e anziani. Una sala che si zittisce quando le luci si spengono e sul palco appare una coppia, coi microfoni facciali, subito dopo la proiezione della gigantografia di un ragazzo dai lineamenti dolci, dal sorriso raggiante.
Lui è Lorenzo Guarnieri e tutti sono lì per lui.
Sono lì per la presentazione di un libro che non racconta la vita di Lorenzo: racconta quello che è accaduto un istante dopo.
“Dopo”: dopo una serata con gli amici che non ha portato, a Lorenzo, una notte da dormire, né un’alba in cui svegliarsi e una vita da vivere.
Lorenzo è stato ammazzato su una strada e quello che è successo dall’istante in cui si è consumato il suo omicidio (gli aggettivi per definire questo reato noi, stavolta, non li vogliamo usare) è una storia di ordinaria inciviltà.

 

La copertina del libro

Le indagini, il processo, le istituzioni.
Tutto è diventato una sorta di incoerente gioco delle parti, in cui lo stato, che avrebbe dovuto tutelare Lorenzo, anche dopo la sua morte, lo ha ucciso ancora, obbligando al silenzio giudiziario chi avrebbe voluto parlare per lui, obbligando chi aveva il dovere di parlare per lui a stare zitto per ascoltare chi, difendendo il suo uccisore, aveva ottenuto il diritto giudiziario di dire ciò che voleva.
In nome della difesa dell’imputato.
Noi siamo amici di quella coppia coi microfoni facciali, che mostrano immagini di Lorenzo mentre le note di Bruce Sprengsteen e Jovannotti si alternano a immagini lontane di neve, di mare, di sole e di sorrisi. Immagini di Lorenzo, dei verbali, delle umiliazioni e delle domande alle quali nessuno riesce a dare una risposta.
È il percorso di una famiglia che prima di dire quello che pensa, prima di dire al mondo che il dolore che li affligge è amplificato all’ennesima potenza dall’arroganza e dalla burocratica dipendenza di cui sembra essere affetto il nostro sistema giudiziario, ha cambiato la coscienza di un paese con l’esempio che è riuscita a dare.
È il percorso di una famiglia che segue lo spirito del figlio che non è più tornato, della sorella Valentina e dei suoi amici che ancora si guardano tra loro cercandolo.
Sono tutti Felici di seguirlo…

 

Stefano Guarnieri
Stefania Lorenzini

 

La famiglia Guarnieri
Valentina Guarnieri

 

 


 

Venerdì, 14 Dicembre 2012
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