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Notizie brevi 16/12/2005

IVAN IL POLIZIOTTO E "QUELLO" ORA INSIEME NELLO STESSO CARCERE. A NATALE.

IVAN IL POLIZIOTTO E "QUELLO" ORA INSIEME NELLO STESSO CARCERE. A NATALE.


Lo abbiamo appreso per caso dalle cronache locali. Da pochi giorni l’imprenditore edile Giorgio Giorni, l’uomo (uomo???) che ha stuprato e ucciso il 5 aprile del 2004, la piccola Maria Geusa di due anni e mezzo a Città di Castello, recentemente condannato all’ergastolo al termine del processo con rito abbreviato davanti al GUP di Perugia, è "ospite" del carcere di Forlì. Lo stesso dove da 14 mesi è rinchiuso Ivan Liggi, poliziotto condannato a 9 anni e mezzo dopo aver sparato un colpo ( 1 ) di pistola dopo un inseguimento, su una vettura della Polizia, con la divisa della Polizia, a seguito del quale rimaneva sfortunatamente ucciso un uomo di 30 anni.
Ci domandiamo come due persone così diverse, una così abietta che ha fatto oggetto dei suoi più infimi e infami desideri una creatura di due anni e mezzo per poi massacrarla e quel poliziotto che ha concluso tragicamente e per sfortuna la sua carriera al servizio dello Stato, possano stare rinchiusi dietro le stesse mura.
Qui c’è qualcosa che non va, qualcosa che non funziona.
Ci auguriamo che Ivan non incontri mai quell’uomo che divide con lui lo stesso tetto e le stesse sbarre, anzi speriamo che non lo sappia neppure, anche se "radio carcere" è una delle emittenti più puntuali e veloci.
Caro Ivan avevamo tanti motivi per starti vicino come cittadini e come colleghi in questo tuo secondo Natale in una Casa circondariale (ci vien da sorridere a chiamarla Casa quella, anche per Natale...), ora ne abbiamo uno in più.
Non guardare dentro guarda dalle sbarre, nella notte. Tutte le stelle che vedrai sono gli accendini accesi di tanti amici che da fuori fanno il tifo per te. Che si domandano cosa ci fai là dentro con quel Giorgio Giorni.
A te Ivan Buon Natale.

gb


 

Venerdì, 16 Dicembre 2005
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