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Etilometro e fisiologia umana

di Michele Leoni*
Foto Coraggio - archivio Asaps

Una sentenza del giudice di pace di Ancona del 25.9.2009 (n. 847/09) ha sollevato pesanti dubbi sulla efficienza e la ragionevolezza dell’uso dell’etilometro.
La sentenza muove da una premessa iniziale, tratta de plano da quanto si legge su Wikipedia alla voce “Etilometro”, e cioè che: “Il principio chimico che sta alla base del funzionamento di questo strumento di misura è la legge di Henry (1803): ‘Un gas che esercita una pressione sulla superficie di un liquido, vi entra in soluzione finché avrà raggiunto in quel liquido la stessa pressione che esercita sopra di esso’. Infatti, l’alcool contenuto nelle bevande, una volta assorbito dall’organismo, entra in circolo con il sangue e ci resta fino alla sua espulsione. Si può quindi considerare il sangue come una soluzione acquosa contenente una certa percentuale di alcool. Di conseguenza, il vapore (contenuto nell’aria che espiriamo) è in equilibrio con tale soluzione, e in particolare la percentuale di alcool registrata dall’etilometro in tale vapore è proporzionale (ma non uguale) a quella contenuta nel sangue, secondo la citata legge di Henry e la correlata legge di Raoult (1886)”.


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da Il Centauro 161

Giovedì, 27 Dicembre 2012
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