FENOMENOLOGIA DEL PEDONE
Quando la cultura contribuisce alla sicurezza stradale
di Fabio Bergamo
Lo scrittore Fabio Bergamo, noto per le sue proposte di riforma del CdS come di miglioramento della segnaletica, è autore anche del libretto dedicato agli utenti deboli della strada “Fenomenologia del pedone”.
Il titolo è sicuramente attraente visto che la parola “fenomenologia” evoca in filosofia tutto ciò che serve a spiegare un fenomeno nella sua evoluzione.
Il testo infatti nella prima parte esamina dalla prospettiva del pedone il problema della sicurezza facendo dell’utente a piedi l’attore protagonista della educazione stradale.
Nell’opuscolo l’Autore usa dei termini da lui appositamente ideati come “dinoveicolazione” e “homo autòmaton” sui quali imposta a rigor di logica, il suo ragionamento.
Si parte dalla scoperta della ruota per passare al confronto razionale tra i veicoli che si muovono appunto sui pneumatici (auto, camion, moto, ecc..) ed i pedoni che utilizzano le gambe per giungere a parlare degli stessi come utenti interni ed esterni ai veicoli. Insomma qualcosa di illuminante ed istruttivo che rovescia la visione della sicurezza stradale fino ad oggi considerata dal punto di vista dei conducenti.
La seconda parte raccoglie in forma di riassunto le risposte vere dei quiz ministeriali relativi agli utenti deboli introdotti con la riforma del CdS del 2010.
Il testo è impreziosito da immagini a colori accompagnate da informazioni e frasi didascaliche scritte da Fabio Bergamo e dall’idea del Privia Stop, una luce stop anteriore di colore blu per segnalare ai pedoni il rallentamento del veicoli quando gli stessi sono in procinto di attraversare la strada.
In Italia muoiono in media due pedoni ed un ciclista al giorno e sembra veramente azzeccata l’idea di destinare, per i più vulnerabili in strada, uno specifico testo a fini educativi vista la criticità delle prestazioni e delle dimensioni sempre maggiori dei veicoli per gli utenti non dotati di alcun tipo di sistema di protezione.
Insomma uno strumento in più, originale e intelligente, per le scuole e le autoscuole affinché i giovani riscoprano finalmente il valore fondamentale della educazione stradale messo in ombra da veicoli sempre più tecnologici dotati di ogni sorta di dispositivo per la sicurezza attiva e passiva e dall’uso dei computer anche nelle aule autoscolastiche che non possono sostituirsi al ruolo educativo e formativo dell’insegnante come previsto dall’art. 123 del CdS.