Natale nero sulle strade: velocità, alcol, cinture e pirati si confermano il nemico pubblico numero uno
Preoccupazione dell’ASAPS per il Capodanno
(ASAPS) Forlì, 27 dicembre 2012 – Il Natale 2012, sulle strade, si chiude con un terribile sigillo di incidenti plurimortali, pirati e contromano, con giovani vite spezzate e famiglie distrutte. A contendersi il primato ci sono due vere e proprie sciagure, una delle quali avvenuta alle prime ore del mattino di Santo Stefano a Codemondo (Reggio Emilia), in una strada che – nemmeno a farlo apposta – si chiama via dell’Inferno: è proprio questo che si sono trovati davanti i soccorritori, VF, 118, Polizia Municipale, poco dopo l’una e mezza, quando sono arrivati sul posto. Un’auto, con a bordo quattro ragazzi, tutti di origine nigeriana, si era appena schiantata contro un bus e un’altra macchina, con un bilancio da attentato terroristico: quattro vittime (i giovani nigeriani), sei feriti gravi, tutti trasportati al Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, e un numero ancora imprecisato di feriti più o meno lievi, soprattutto tra i passeggeri del pullman che stava riaccompagnando a casa una comitiva di ragazzi di ritorno da una discoteca.
L’altro gravissimo episodio è stato registrato il giorno prima, alla vigilia di Natale, a Campobasso, dove in uno scontro frontale tra due auto un’intera famiglia ha perso la vita: si tratta di Stefano Carrino, quarantenne di Frosolone ma residente a Roma dove lavorava come imprenditore edile, in auto insieme alla moglie di 33 anni, Anna Piroletta, medico, e alla figlia di 6, Anna. I due genitori sono morti sul colpo, mentre per la piccola la vita è finita poche ore dopo il suo arrivo all’ospedale. Serie, ma non critiche, le condizioni del conducente, che la Polizia Stradale ha sottoposto ad accertamenti alcolmetrici risultando positivo. Per questa ragione è stato immediatamente denunciato per omicidio colposo plurimo, posizione che sembra essersi aggravata quando, dai primi rilievi, è emerso che la sua auto ha invaso la corsia opposta.
Incidente plurimortale anche a Giuggianello (Lecce), dove la Jaguar a bordo della quale vi erano tre ragazzi poco più che ventenni è finita fuoristrada una manciata di minuti prima delle tre del mattino di Natale: l’allarme è stato lanciato da alcuni automobilisti di passaggio che hanno notato ciò che restava della macchina, letteralmente accartocciata a un ulivo poco oltre un muro a secco, su cui erano chiaramente visibili le tracce dell’impatto. I Vigili del Fuoco di Maglie, dopo un lungo lavoro, sono riusciti ad estrarre dalle lamiere solo una persona ancora in vita, ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Vito Fazzi. Le vittime sono tutte originarie di Uggiano la Chiesa: si tratta di Armando Viceconte e Alberto Leo mentre il sopravvissuto si chiama Antonio Rubrichi. Le indagini sono affidate ai Carabinieri, che hanno ricostruito la dinamica dell’impatto, dovuto – pare – alla velocità.
A La Verza (Piacenza), due fratelli di 19 e 21 anni, originari di Luco dei Marsi (L’Aquila) hanno perso la vita schiantandosi con la Fiat Bravo del fratello maggiore contro il muro di una casa, sulla SS45, a poche centinaia di metri dalla casa verso la quale stavano tornando insieme ad altri amici, che si trovavano su altre auto. Sul posto la Polizia Stradale e il 118, che aveva estratto uno dei due ancora in vita ma che, purtroppo, è deceduto in ospedale.
In un tragico contromano, avvenuto sulla SS16 a Corigliano d’Otranto (Lecce), hanno perso la vita due anziani coniugi del posto, Giovanna Guarascio di 81 anni e Angelo Raffaele Laudisa di 85 anni: secondo i primi accertamenti la Hyundai Atos con a bordo le due vittime avrebbe imboccato la statale in direzione contraria al senso di marcia consentito, probabilmente per errore, scontrandosi violentemente contro una Golf. I due leccesi sono morti sul colpo, mentre il conducente dell’altra auto è rimasto ferito lievemente.
Non potevano mancare nemmeno i pirati: una “bandana rosa” nella notte di Natale a Numana (Ancona), ha travolto e ucciso un uomo di 79 anni, abbandonando sul posto la propria auto. La ragazza è stata poi accompagnata dal padre in una caserma di Carabinieri, dove è stata arrestata e sottoposta a esami tossicologici: al termine degli atti è stata accompagnata ai domiciliari.
Preso anche il pirata che in via Maremmana Inferiore, a Guidonia Montecelio (Roma), aveva travolto e ucciso in auto una pensionata di 75 anni, di Tivoli, che stava attraversando la strada dandosi alla fuga. I Carabinieri lo hanno arrestato ore dopo, mentre cercava di far sparire l’auto: si tratta di un albanese di 22 anni, arrestato. A suo carico anche un mandato di cattura per reati connessi al traffico di stupefacenti.
Un anziano di 80 anni ha perso la vita a Zola Predosa (Bologna) in uno scontro con un mezzo pesante allo svincolo della Nuova Bazzanese, in direzione Bologna, mentre a San Bonifacio (Verona), in A4, un furgone ha investito e ucciso un 62enne che pochi istanti prima era stato sbalzato fuori dall’autocarro che stava guidando e che era rimasto coinvolto in un altro incidente: se l’uomo avesse usato la cintura di sicurezza, sarebbe probabilmente ancora vivo. La dinamica di questo incidente è molto simile a quella che, poche ore dopo, è costata la vita a un uomo di 55 anni a Olmedo (Sassari), che dopo aver perso il controllo dell’auto è finito contro il guardrail in un impatto che lo ha sbalzato fuori dall’abitacolo. A Roma, sulla ostiense, un 37enne è morto in un tamponamento a catena, mentre ad Asti, l’auto condotta da una donna di 45 anni, è uscita di strada capovolgendosi: nell’incidente la donna ha riportato l’amputazione di un piede e solo grazie ai soccorsi immediati della Polizia Locale, i cui agenti hanno tamponato l’emorragia, è ancora in vita. Lotta tra la vita e la morte all’ospedale di Alessandria, dove è arrivata in elicottero.
E ora aspettiamo il Capodanno sperando non ci sia da ripetere un bollettino come questo. (ASAPS)