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Notizie brevi , News 03/01/2013

Compartimento Polizia Stradale Fiuli-Venezia Giulia e Squadra Mobile Trieste
Brillante operazione della Squadra P.G. che dopo lunghe indagini sgomina una banda dedita al furto e al riciclaggio di autovetture Volkswagen

Foto di repertorio dalla rete

(ASAPS) L’Operazione “Golf Club” che ha preso il nome dalla marca di automobile preferita dai componenti una banda proveniente dalla ex Jugoslavia, si è positivamente conclusa negli ultimi giorni del 2012.
Quasi un anno di indagini da parte della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale per i Friuli-Venezia Giulia ha portato all’arresto di due persone, alla denuncia di altre quattro e al recupero di cinque auto rubate.
Grazie anche alla collaborazione con la Squadra Mobile di Trieste è stata così sgominata un’organizzazione criminale formata da cittadini serbi, croati e sloveni che erano tutto accumunati dal fatto di essere i protagonisti di furti di auto di marca Volkswagen e, nello specifico, per lo più Golf.
L’indagine ha preso il via già nel 2011 quando al confine Croato-Serbo di Bajakovo gli investigatori della Stradale, in collaborazione con le altre forze di Polizia di Frontiera estere, fermavano una vettura VW Golf guidata da una cittadina slovena e risultata proveniente da un furto appena perpetrato a Trieste.
Dall’episodio iniziavano le indagini a largo raggio da parte degli operatori della Squadra P.G. del Compartimento Polizia Stradale di Trieste che mettevano sotto i riflettori tutte le denunce di furto delle autovetture della stessa marca e modello effettuate nella provincia di Trieste gli ultimi due anni.
Ottenuti i dati dei furti, gli stessi sono stati incrociati con i passaggi alle frontiere e nella successiva elaborazione delle informazioni è stato possibile individuare un certo numero di persone di nazionalità slovena e serba che, con cadenza quasi settimanale, si spostava seguendo lo stesso percorso: provincia di Vicenza – Trieste – Repubblica Slovena.
Nella permanenza “notturna” in Italia la banda metteva a segno i furti di auto e si dirigeva immediatamente verso il confine che oltrepassavano tranquillamente in quanto gli ignari proprietari non si erano ancora accorti dell’accaduto e, quindi, non avevano sporto denuncia.
Una volta individuati i soggetti da mettere sotto osservazione gli investigatori della Polizia Stradale di Trieste, unitamente al personale della Squadra Mobile, hanno iniziato una capillare opera di appostamenti e pedinamenti che, anche grazie all’ausilio delle moderne tecniche di intercettazione, hanno permesso di identificare tutti i componenti della banda e predisporre un solido castello accusatorio.
Verso la fine di ottobre del 2012 gli operatori della Squadra di P.G. del Compartimento di Polizia Stradale di Trieste, in ottemperanza alla misura cautelare in carcere richiesta dal Pubblico Ministero, hanno arrestato due cittadini serbi di 27 anni, Stanojevic Zeljko e Milojkovic Vladan.
Questi, entrambi residenti nel Vicentino, sono risultati essere gli autori dei furti che mettevano a segno con frequenza quasi settimanale nel territorio di Trieste per poi portarsi indisturbati oltre confine dove provvedevano al riciclaggio.
Le altre quattro persone sono risultate coinvolte solo come “corrieri” delle auto rubate e, quindi, denunciate in stato di libertà.
A dimostrazione dell’importanza della operazione messa a segno dagli uomini della Stradale va ricordato che durante la lunga fase di pedinamento e appostamento realizzata nel periodo estivo, due operatori, nel tentativo di raggiungere un’auto appena rubata prima che si dileguasse fuori dall’Italia, sono rimasti coinvolti in un grave incidente stradale riportando lesioni serie.
Le indagini però non si fermano e l’operazione Golf Club, che ha messo in luce 32 furti e conseguenti trasferimenti all’estero di automobili da ottobre 2011 a settembre 2012,  continua con la collaborazione delle Polizia Straniere degli Stati confinanti.
Dopo l’arresto e il fermo dei componenti la banda gli uomini del Compartimento Polizia Stradale Friuli-Venezia Giulia lavorano per assicurare alla giustizia altri complici eventualmente sfuggiti alle ricerche.
Un primo risultato dell’operazione si è immediatamente manifestato attraverso un importante decremento dei furti nelle zone messe sotto osservazione e “bonificate” dalla brillante azione degli uomini di Trieste. (ASAPS)

Giovedì, 03 Gennaio 2013
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