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2012 Anno , Articoli 04/01/2013

Incidenti stradali 2012
l'anno nero per i bambini
L'Osservatorio il Centauro - Asaps nel 2012, insieme ai 60 bambini che hanno perso la vita sulle strade in tragici incidenti, ha registrato anche la perdita di 13 piccoli ancora in grembo alla madre. L'associazione: "Per ogni incidente che coinvolge un bambino quasi sempre c'è un re Erode"

 

 

Di loro non parla nessuno, perché nessuno li ha mai visti dal vivo né sentiti parlare, perché loro, in un certo senso, non sono mai esistiti. Eppure, quelli morti nel 2012 sulle strade prima ancora di nascere sono dei bambini come tutti gli altri, solo molto, molto meno fortunati. Perché ad ucciderli è stata la vita prima ancora di cominciare ufficialmente. Nessuno di loro ha visto la luce, nessuno di loro ha aperto gli occhi al mondo, ma lì, fuori dal pancione, c'era già qualcuno che li amava. Qualcuno che molto probabilmente, e certo involontariamente, in quel momento guidava la macchina o da quella macchina incidentata veniva trasportato.

Le piccole vittime nel 2012 sono state in tutto 13, simbolo di un anno che, spiega l'Asaps (www. asaps. it), l'Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale, non è stato certo da incorniciare sotto il profilo della sicurezza. Per questo l'associazione ha deciso di ricordare, insieme ai tanti e sempre troppi morti della strada, di cui avremo il conteggio preciso dall'Istat solo il prossimo novembre, anche queste vittime del tutto sconosciute.

L'Osservatorio il Centauro - Asaps nel 2012, insieme ai 60 bambini che hanno perso la vita sulle strade in tragici incidenti, ha registrato anche la perdita di 13 piccoli ancora in grembo alla madre (e spesso anche con la mamma) a causa di un violento impatto stradale. Un tristissimo conteggio arrotondato per difetto, un elenco di bambini di cui non esisteranno mai dati, numeri, percentuali.

"Rimarrà solo il ricordo nel dolore della madre (nei pochi casi in cui si è salvata), del papà dei loro nonni", spiega il presidente Asaps Giordano Biserni. "Ecco - continua - anche questa è l'ingiustizia e la crudeltà della strada. Quella che ci fa più male. Quella dei nostri bambini uccisi in auto, compresi questi 13 pargoli che ancora non avevano visto la luce. Hanno purtroppo sentito solo uno schianto".

Sempre secondo l'osservatorio, nel 2012 sono stati 793 gli incidenti significativi che hanno coinvolto i più piccoli, nei quali hanno perso la vita 60 bambini da 0 a 13 anni e in cui oltre 900 hanno riportato lesioni importanti. Delle piccole vittime, il 64% erano trasportate, il 26% a piedi e il 6% in bicicletta e il 4% su ciclomotori. Il 21% erano di nazionalità straniera. La fascia d'età che fa contare il maggior numero di vittime è quella che va da 0 a 5 anni (52%) sono state invece 19 le vittime nella fascia da 6 a 10 anni (26%) e 16 in quella da 11 a 13 anni (22%). Il maggior numero di sinistri, 293, è avvenuto nei centri urbani, con 19  vittime (26%), ma è sulle strade statali e provinciali che è stato steso il maggior numero di lenzuoli bianchi sui bambini (63%). In autostrada le piccole vittime  sono state il 10% del totale, l'1% in fondi agricoli. L'osservatorio ha inoltre registrato, nel 2012, 73 incidenti in prossimità delle scuole e 10 nei quali è stato coinvolto uno scuolabus con conseguenze per i bambini. Fra le regioni si contano 171 incidenti in Lombardia, 93 in Emilia Romagna, 68 in Veneto 59 in Liguria, 57 in Toscana, 49 in Sicilia, 45 in Puglia e 40 nel Lazio.

L'Asaps, da sempre particolarmente impegnata in questo campo, ricorda che per ogni incidente che coinvolge un bambino quasi sempre c'è un re Erode, cioè un adulto che non rispetta le regole della strada, e fa quindi un appello all'uso sistematico e regolare dei seggiolini per bambini e un richiamo all'estrema attenzione da parte dei conducenti, soprattutto quando circolano nelle aree sensibili come in prossimità delle scuole, delle parrocchie e dei centri di ritrovo dei più piccoli. Anche le aree cortilizie sono spesso teatro di tragedie a causa della bassa statura dei bambini e, naturalmente, della sistematica distrazione degli adulti.

di Sara Ficocelli
 

 

da repubblica.it/motori

 

 

 

Venerdì, 04 Gennaio 2013
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