Marcatura CE per la segnaletica verticale
Il 1° gennaio 2013 è entrata in vigore, dopo gli anni previsti di coesistenza con le varie norme nazionali, la norma europea EN 12899-1:2007 che impone la marcatura CE obbligatoria su tutti i segnali verticali permanenti per il traffico stradale prodotti e commercializzati nei paesi dell’Unione Europea. Anche per l’Italia vengono così superate le vecchie normative in essere, con il recepimento in lingua italiana, nel corpus normativo nazionale, della UNI EN 12899-1:2008.
La norma europea è stata elaborata dal Comitato Tecnico CEN /TC 226 “Attrezzature stradali” in conseguenza di un apposito mandato conferito al CEN dalla Commissione Europea e dall’Associazione Europea di Libero Scambio, e vasto è stato il suo recepimento: oltre all’Italia anche Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria.
Ciò significa innanzitutto che ciascun fabbricante può scegliere di far certificare i propri prodotti presso un Ente di certificazione di un qualsiasi altro Stato e che le certificazioni rilasciate da ciascun Ente europeo accreditato sono valide e riconosciute automaticamente in tutti gli altri Stati membri. Si tratta di un’ opportunità di sviluppo enorme per il mercato specifico: per tutti i produttori di segnaletica verticale italiani ed europei si apre il grande mercato della segnaletica verticale stradale sull’enorme rete infrastrutturale viaria europea.
La norma in Italia è entrata automaticamente in vigore il 1° gennaio 2013, senza necessità di ulteriori Decreti attuativi, in quanto ha lo status di norma nazionale, con la conseguenza che la sua applicazione è obbligatoria e cogente. Dal 1° gennaio 2013, fermo restando la validità dei segnali verticali permanenti già installati precedentemente, non possono quindi più essere prodotti e commercializzati sul territorio nazionale ed europeo segnali verticali permanenti senza marcatura CE.
Sono molti anni che gli operatori del settore attendevano questo momento, poiché nel tempo il mercato ha portato a considerare il segnale verticale l’ultimo tassello dell’infrastruttura stradale, riducendone l’effettiva rilevanza ed importanza ai fini effettivi del miglioramento della sicurezza stradale. Oggi finalmente, con la marcatura CE, si eleva al rango di vero protagonista attivo della sicurezza stradale il prodotto “segnale stradale”, facendogli recuperare quel ruolo da protagonista efficiente ed indispensabile nella tutela e salvaguardia degli utenti della strada. Questo anche perché la marcatura CE dei segnali impone ora, per esempio, l’utilizzo di specifiche pellicole rifrangenti - aventi anch’esse la marcatura CE - che garantiscono delle prestazioni minime ben definite, con la possibilità di utilizzare anche pellicole rifrangenti aventi caratteristiche prestazionali superiori a quelle che venivano sino ad oggi normalmente utilizzate.
Anche la struttura del segnale deve rispondere a delle prestazioni strutturali minime, in particolare per quanto concerne i carichi. Per questo, anche al fine di uniformare e di dare una raccomandazione univoca sui valori minimi da utilizzare ai fini delle prestazioni strutturali e per le pellicole rifrangenti sul territorio italiano, sarà a breve pubblicata una nuova norma UNI che contenga raccomandazioni, valide a livello nazionale, per definire il livello prestazionale minimo della segnaletica stradale verticale permanente, ad integrazione della UNI EN 12899-1:2008.
L’entrata in vigore di questa normativa, oltre a rappresentare un passo importante verso la progressiva completa integrazione commerciale europea anche nel campo dei prodotti relativi alla viabilità stradale, è un’occasione di miglioramento della segnaletica stradale e, come diretta conseguenza, della sicurezza per tutti gli utenti delle nostre strade.
da uni.com